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RISOLTO IL GIALLO KELLNER (FIGURA BARBINA PER PERISSI-ROTTO E LO SCARPARO) - dalla nota integrativa al bilancio del gruppo assicurativo: \"Il 49% della joint venture Generali-Ppf ha oggi un valore compreso fra 2,5 miliardi e 3 miliardi di euro\" - QUINDI HA RAGIONE BOLLORè E TORTO i consiglieri indipendenti (DA CHI?) - DELLA VALLE AL CDA RCS: CON GERONZI ANDATA EDUCATAMENTE BENE...

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PERISSINOTTO E CESARE GERONZI

1- RCS: DELLA VALLE, CON GERONZI ANDATA EDUCATAMENTE BENE...
(Adnkronos) -
L'imprenditore Diego Della Valle, oggi a margine della consegna della borsa di studio in memoria di Maurizio Mosca, promossa da Mediaset e Universita' Iulm, ai cronisti che gli domandano un commento sul consiglio di amministrazione di Rcs quotidiani, risponde che "certo" e' andato tutto bene. Avete parlato di bilancio? "E di cosa altro si parla nel Cda?". Infine a chi gli chiede del rapporto con Geronzi, "educatamente bene", risponde.

perissinotto giovanni

2- GENERALI: IL 49% DI JV CON PPF VALE TRA 2,5 E 3 MLD...
(Adnkronos) -
Il 49% della joint venture Generali-Ppf ha oggi un valore compreso fra 2,5 miliardi e 3 miliardi di euro. E' quanto emerge dalla nota integrativa al bilancio del gruppo assicurativo. L'opzione 'put' del gruppo ceco e' esercitabile nel luglio 2014.

L'eventuale investimento, inoltre, e' gia' considerato nelle previsioni finanziarie del Leone. "Non ricorrendo i presupposti tecnico-contabili -si spiega nella nota integrativa al bilancio- la compagnia non ha effettuato alcuna appostazione di bilancio in conseguenza della possibilita' di acquisto nel luglio 2014 del 49% di Generali Ppf Holding in ragione degli accordi a suo tempo sottoscritti".

giovanni perissinotto 03 lap

"Ferma restando la possibilita' di reperire sul mercato le risorse finanziarie necessarie -si sottolinea- il potenziale esborso finanziario futuro, conseguente all'eventuale decisione della compagnia di incrementare detta partecipazione, e' stato opportunamente considerato nell'ambito delle previsioni finanziari della compagna comprendendo, tra essere, le politiche di destinazione dell'utile dell'esercizio e delle riserve di utili".

della valle colosseo

Nella sua risposta ai tre consiglieri indipendenti, Cesare Calari, Carlo Carraro e Paola Sapienza, il presidente Cesare Geronzi ha fatto riferimento proprio alla relazione sul bilanci: "lo stato economico, finanziario, patrimoniale, nonche' i fatti rilevanti della gestione sono rappresentati nel bilancio e nella relativa relazione delle Generali che saranno, nei termini di legge, messi a disposizione del pubblico", ricordava ieri.

Il valore indicato per il 49% della joint venture Generali-Ppf non si discosta dai 3 miliardi indicati dal vicepresidente del Leone, Vincent Bollore', nella sua intervista di sabato scorso al Corriere della Sera. I tre consiglieri indipendenti avevano chiesto a Geronzi di rettificare le indicazioni date da Bollore', ritenute non veritiere.

Querelle anche sulla tempistica della nota integrativa al bilancio del gruppo assicurativo. Secondo i tre consiglieri, a differenza di quanto affermato da Bollore', la nota con l'esposizione di Trieste nella joint venture non sarebbe stata aggiunta al bilancio dopo lunghe discussioni. Al contrario, secondo quanto sostengono altre fonti, sarebbe stata redatta proprio a seguito delle pressioni di Bollore' e anche su richiesta della Consob.

Duran Duran a Milano Della Valle Olycom

3- IL GIALLO DELL'OPERAZIONE KELLNER - DELLA VALLE "FIDATEVI SOLO DI PERISSINOTTO". E L´AD SCRIVE UNA LETTERA AL PRESIDENTE
Giovanni Pons per "la Repubblica"

Dopo l´astensione sul voto al bilancio del vicepresidente Vincent Bolloré il clima intorno a Generali si è surriscaldato. Anche la Consob si è interessata al caso e il Leone di Trieste ha deciso di accelerare la pubblicazione a oggi della nota integrativa al bilancio in cui viene spiegato nei dettagli il trattamento della "put" concessa alla società ceca Ppf del finanziere Petr Kellner.

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Bollorè in un´intervista aveva parlato di «impegno di Generali potenzialmente di 3 miliardi di euro per uscire». Una cifra che effettivamente non era mai emersa prima in quanto dell´esistenza della put era stato scritto solo nel comunicato del 26 aprile 2007 al momento dell´accordo: «L´accordo prevede per Generali una call option in caso di stallo nella governance e di material default e per Ppf put options in certi casi».

Quali siano questi casi Generali non l´ha mai dichiarato fin quando l´Isvap non ha sollevato il problema inviando al consiglio di amministrazione alcuni rilievi sui termini dell´operazione con la società di Kellner. Nel 2007 la joint venture venne creata apportando 3,6 miliardi di asset da Ppf e 1,5 miliardi di attività assicurative nell´Est Europa di Generali. La compagnia di Trieste per avere il 51% della società ha poi dovuto versare a Ppf 1,1 miliardi ed, evidentemente, si è impegnata a rilevare anche il restante 49% a determinate condizioni che però non sono mai state spiegate per esteso.

GERONZI

Ora Bollorè dice che quell´impegno può arrivare a 3 miliardi mentre i consiglieri indipendenti di Generali, Paola Sapienza, Cesare Calari e Carlo Carraro sostengono che l´impegno è inferiore e hanno chiesto al presidente Cesare Geronzi di rettificare le parole di Bollorè. Il quale non ha ritenuto di doverlo fare: «Data la chiarezza della situazione, non ritengo che ricorrano i presupposti per una mia dichiarazione», ha scritto il presidente in una lettera a tutti i consiglieri, aggiungendo che ognuno, da Della Valle a Pellicioli a Bollorè, è responsabile delle dichiarazioni che rilascia ai giornali.

petr kellner

Quindi è toccato a Diego Della Valle, dopo un cda di Rcs Quotidiani, in cui si è trovato di fronte lo stesso Geronzi, dichiarare: «Niente film, fidatevi solo di Perissinotto». In serata si è poi saputo di un´altra lettera che l´ad ha scritto al presidente chiedendo un suo intervento per ristabilire il rispetto delle regole.

Generali aveva riunito il cda il 16 dicembre scorso per discutere dei rilievi fatti dall´Isvap e già in quella sede Bollorè aveva sollevato dubbi sull´operazione Ppf e su come deve essere appostata in bilancio, se come semplice impegno futuro o come un vero e proprio debito che la compagnia è costretta ad accollarsi.

Cesare Calari

Nella riunione del 23 dicembre, poi, Bollorè torna sulla questione Ppf, si dimostra stupito per l´acquisto di una quota nella banca russa Vtb, conclusa dall´ad Perissinotto nell´ambito dei suoi poteri, e chiede di mettere a verbale la sua contrarietà alle due operazioni.

Si arriva così all´ultimo consiglio del 16 marzo in cui con una lettera Bollorè chiede di rettificare il verbale precedente, in quanto non recepiva le sue dichiarazioni, e si torna a discutere di come recepire nel bilancio le indicazioni dell´Isvap sull´operazione Ppf. Oggi se ne saprà di più.

 


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