Andrea Valdambrini per "il Fatto quotidiano"
MURDOCHTra il magnate Rupert Murdoch e il premier Silvio Berlusconi, chi è il più potente (e pericoloso per la libertà di informazione) del Reame non è scontato. John Lloyd, editorialista del Financial Times, non ha dubbi: "La concentrazione di potere, mediatico e politico, fa di Berlusconi un personaggio unico, non solo in Europa, ma anche nel mondo". Il parallelo tra i due imperatori dei media tocca il rapporto con la politica e con il potere in generale.
È più indiretto per lo "squalo" australiano, che si mostra più scaltro di Berlusconi nel gestire la sua immagine pubblica. Ma non meno invadente nei futuri sbocchi politici americani: la murdochiana Fox News (schierata apertamente contro Obama), starebbe individuando i perfetto candidato conservatore "made in Fox" per le prossime elezioni presidenziali.
SILVIO BERLUSCONIOra che il governo britannico ha dato il via libera scorporo di Sky News da BskyB (British sky broadcasting), News Corp, la società di Rupert Murdoch, diventerà la più grande media company della Gran Bretagna. Che il nuovo impero mediatico austrialiano venga tentato dal seguire le orme di quello arcoriano?
John Lloyd, il monopolio anche in Gran Bretagna desta preoccupazioni?
Monopolio mi sembra una parola grossa. Concentrazione pericolosa è una definizione più appropriata. La più grande pay tv del Paese si affianca a quattro quotidiani, tra i più venduti (Times, Sun e i rispettivi domenicali, ndr).
Reputa che il conflitto d'interessi italiano sia più grave?
Ne sono convinto. È tutto in uno, politica e informazione, esercizio del potere e propaganda. Murdoch non si comporta così.
Eppure di irregolarità, nella procedura di acquisizione di Sky, ce ne sono.
Non legali ma, certo, ci sono stati passaggi inopportuni a livello politico. Per questo il "fronte dei media" - l'alleanza di Bbc, Guardian, Telegraph e altri - protesta e si coalizza contro il magnate.
È persino saltato un ministro.
Vince Cable, il Lib-dem che certo non ama le concentrazioni di potere mediatico.
Si può ipotizzare un'imboscata per toglierlo di mezzo?
Il caso è effettivamente strano. A metà dicembre il Telegraph, quotidiano conservatore ostile a News Corporation, intercetta una conversazione privata del ministro, fino ad allora competente in materia di informazione. Ai due cronisti in incognito, Cable dice: "Noi faremo di tutto per bloccare la presa di BSkyB".
Il Telegraph, per non darsi la zappa sui piedi, all'inizio toglie questa parte, che però filtra comunque attraverso le rivelazioni della Bbc. Cable a quel punto non poteva che dimettersi, ma il paradosso è che la causa di tutto sono due autorevoli esponenti del "fronte dei media". Poi le competenze sulla questione sono passate al ministro della Cultura Jeremy Hunt, conservatore e già in partenza favorevole. Anche se manca un ultimo passaggio formale, nessuno dubita più che Murdoch ce l'abbia fatta.
L'EDITORIALISTA DEL FINANCIAL TIMES JOHN LLOYDDunque Murdoch ottiene la maggioranza di BskyB in cambio della cessione, a un organismo indipendente, di Sky News, cioè il canale che fa opinione e informa.
Attenzione, la cessione riguarda la maggioranza delle azioni, News Corporation rimane proprietaria del 39 per cento, cioè della minoranza. Ma, in realtà, ho il sentore che l'azionista di minoranza tenterà di condizionare gli altri azionisti, allo scopo di creare un canale più politicizzato a destra.
Modello americano?
Ha in testa Fox News trapiantata in Europa.
Sarebbe il primo caso dalle nostre parti. Ma perché?
Il motivo non è soltanto, o non esclusivamente, ideologico. Al momento Sky News è neutrale ed equilibrato. Ma perde soldi: non funziona commercialmente. Fox invece va benissimo, perché il suo pubblico è ben individuato. Se ti polarizzi fai più audience.
Altro che editore "di sinistra"...
Una storiella che vi bevete voi italiani: l'ironia di un Murdoch editore liberale in Italia, in quanto contrapposto a B.
Le differenze sono chiare, gli intrecci pure. In che cosa sono simili?
Ricchi, potenti, imprenditori dell'informazione, con una tendenza ad accentrare. Ma insisto, Berlusconi è più concretamente pericoloso.