A cura di Minimo Riserbo e Pippo il Patriota
enrico cuccia02 lap1 - GERONTOPAZZIA (POTERI MARCI AI MATERASSI)...
Che bello! Si credono tutti eredi di Enrico Cuccia e invece litigano a mezzo stampa come assessori siciliani. "Generali, il giallo dell'operazione Kellner. Faro Consob sul put a Ppf. Gli indipendenti contro Bollorè. Geronzi: "E' tutto chiaro" (Repubblica, p. 30). Alzi la mano chi ci ha capito una fava. Noi, nella nostra infinita miseria, abbiamo solo la certezza che quando un giornale italiano scrive la locuzione "Faro Consob" tutto possa accadere. Anzi, tutto sia già successo. In barba al codice penale, off course.
Poi, per fortuna, passa il Pompiere della Sera e semina petali di pace: "La mossa di Geronzi: Generali, ora coesione. Il presidente: la situazione è chiara" (p. 34). Sì, è chiara: vi state tirando in faccia dossier e articoli di giornale come fossero ciabatte.
Petr Kellner2 - A DON SALVATORE, VOI LO DOVETE SALVARE. SEMPRE!...
Poi ci sono le faccende serie, i soldi veri, le aziende e le banche tra la vita e la morte. Le famiglie al passaggio generazionale, senza passaggio generazionale. Cioè, senza figli capaci come il padre. E c'è, per i banchieri che tengono famiglia, il terrore di non dare credito alle Persone Giuste. Insomma, c'è la sacra famiglia Ligresti e il suo buffo spaventoso.
Sul Cetriolo, Vittorio Malagutti affonda il coltello e racconta ciò che gli altri giornali non possono permettersi di scrivere: "Oggi Unicredit decide sul soccorso a Ligresti. Aumento di capitale e nuovi prestiti. Nel segno del conflitto d'interessi. Domani Fondiaria rivela le perdite del 2010. Potrebbero superare i 500 milioni" (p. 12)
2 ger07 ligresti geronzi3 - GUERRA DI NANI...
L'amicizia gassosa tra il CaiNano e il colonnello Togni del circo di Tripoli segna un'altra pagina gloriosa nella storia della politica estera italiana. "Italia-Francia, scontro sulla Nato. Frattini: o si cambia o ritireremo le basi. Berlusconi rassicura la Lega e chiama Mosca: "Noi non bombardiamo, dolore per Gheddafi" (Repubblica, p. 1). Bella la sintesi in prima pagina del Cetriolo Quotidiano ("L'Armata Rotta") che poi passa alla tragicommedia personale del buttafuori di Palazzo Chigi: "La guerra di Ignazio. B. scappa: non spariamo" (p. 4).
E il falco ligrestato restò solo, in balia della Lega. Ma per il Giornale di Sallustioni, tutto va bene madama la marchesa: "La Lega fa pace con il governo: "Linea unitaria" (p. 5). E soprattutto da non perdere: "I nostri marinai stanno bene". Ma è giallo su dove siano" (Giornale, p. 10)
Ma a noi checcefrega de' sti beduini? Ce frega, ce frega... Il Corriere delle banche creditrici non perde mai la testa, neppure in guerra: "Il rebus delle sanzioni per l'Eni, già persi 500 mila barili". Coraggiosa presa di posizione di Paoletto Scaroni, un manager in scadenza: "che faremo? Decidano i governi" (p. 12).
Berlusconi Medvedev Putin4 - LOMBROSIANI PER SEMPRE...
Ritagliare e rimirare la foto pubblicata sul Pompiere della Sera a pagina 14. Vi si contemplano due apprezzati statisti, certi Putin Vladimir e Medvedev Dmitrij, nell'atto di prepararsi a un summit internazione in dacia con "Amico Silvio".
5 - NESSUNO LO PUO' GIUDICARE...
Al processo Mills arriva un mezzo centinaio di massaie leopardate, orfane di Sante Licheri e di Forum, con coccarde azzurre ("ma Silvio non lo sa!!!") e slogan che neppure la mente di Emilio Fede avrebbe partorito. Su Repubblica, Michele Serra non infierisce neppure troppo ("La claque pro-Cavaliere invade il processo Mills", p. 35). Sul Cetriolo, Antonella Mascali non perdona le megere finto-leopardate: "Applausi per l'imputato. A Palazzo di Giustizia c'è chi inneggia a Berlusconi".
Meno male che qualcuno non ha perso l'autoironia. Sul Foglio, Crippa scrive: "Com'era inevitabile, sono comparsi i primi scudi umani. Al processo Mills hanno circondato Ghedini". Chapeau!
6 - MA FACCE RIDE!...
Angelino Jolie Alfano aprì i codici e diede aria: "Italiani troppo litigiosi" (Corriere, p. 16). Domani "Italiani brava gente"?
7 - UNO SBIRRO PER AMICO...
Per la serie, titoliamo come da velina: "Antagonisti contro il premier" (Corriere, p. 18). Per oggi ci hanno risparmiato l'impareggiabile formula "giovani vicini ai centri sociali".
8 - SI SCRIVE LEGA NORD, SI LEGGE DICCI'...
Un uomo così luminoso non può restare fermo ai box. Uno che ha fatto il ministro di Giustizia in maniera tanto brillante è il candidato ideale per Eni, Enel, Terna o qualsivoglia public inutility. Certo, si stava muovendo con passo felpato, ma quei ragazzacci di Mf lo hanno intercettato e sgamato: "E Castelli s'innamorò dell'energia" (Mf, p.6). Più in generale, come spiega anche un pezzo di Libero, la Lega tenta di fare il pieno nella prossima tornata di nomine boiarde. La Dc, ma con meno classe. Molta meno classe.
9 - AGENZIA MASTIKAZZI...
In festa l'ala Pigliorista del vecchio Pci. Paolo Conti si commuove per "I 70 anni di Petruccioli" (Corriere, p. 21)
10 - FREE MARCHETT (VIENI AVANTI CREATIVO!)...
"Sono mani e forbici che mai Wei Fengfei avrebbe sperato di vedere alle prese con un disegno. E invece Wei, terzo anno del corso di "fashion design", assiste alla metarmofosi: il suo figurino si trasforma in una bozza d'abito, e a tagliare la seta nera, a cucirla e a combinarla con un pizzo sono Domenico Dolce e Stefano Gabbana" (Corriere, p. 31). L'unica metamorfosi alla quale sognano di assistere i curatori di questa infima rassegna è quella delle schiene. Le schiene dei sedicenti giornalisti.
11 - CARO, PRENDITI UNA VACANZA...
Notizie meravigliose sulla prima pagina delle cronache romane del Corriere: "La Fiera di Roma taglia la consulenza da 350 mila euro di Enrico Cisnetto". Mentre si apprende con gioia risparmiosa che l'ex Tremonti Boy Massimo Varazzani si accatta la miseria di 600 mila euro per fare il commissario al debito di Alè-danno. Meno male che ci sono ancora i Radicali che rompono i coglioni. Una sola domanda a don Flebuccio de Bortoli: ma questa notizia così tremontiana perché non ha meritato lo sfoglio nazionale?
12 - PUNTUALITA' FIAT STYLE...
Con soli quattro giorni di ritardo, le segretarie di Yacht Elkann e Marpionne si ricordano di dettare il necrologio per Vittorio Ghidella. Ricordando, come si legge nell'edizione odierna di Illustrato Fiat, "il fondamentale contributo che diede al rilancio dell'Azienda negli anni ottanta" (p. 22)
13 - UN PAESE ALLO SBANDO...
Fuga dei cervelli, ma i migliori restano sempre. Come ci dà conto l'incommensurabile Fulvia Caprara, "I Vanzina tornano sotto i vestiti d'Italia". E soprattutto, forti dei loro approfonditi studi interdisciplinari, dichiarano: "La Milano da bere? Non si vergognava del lusso, adesso è tornata calvinista" (Stampa, p. 45).