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VOTO UNANIME IN SENATO PER IL MANDATO AL GOVERNO - LA LEGA NON PARTECIPA AL VOTO E S’INVENTA UNA POSIZIONE “TEDESCA” - LA RISSA NON VEDE L’ORA DI PARTIRE PER LA CAMPAGNA D’AFRICA: LA NOSTRA AERONAUTICA A DISPOSIZIONE E NON SOLO” - LA FRANCIA NON VUOLE L’OMBRELLO NATO, L’ITALIA SÌ - TRIPOLI INSISTE: STIAMO RISPETTANDO CESSATE IL FUOCO, MA ANCHE ZAPATERO SEMBRA RUMSFELD: “NON CI FAREMO INGANNARE DA GHEDDAFI”…

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1. LIBIA: COALIZIONE PRONTA A COLPIRE, NATO ACCELERA PIANI ONU DA' VIA LIBERA A MILITARI, ITALIA CON GB E FRANCIA...
(Marco Galdi per "l'ANSA)
- "Arriviamo". Ieri lo minacciava Gheddafi, oggi lo promettono Sarkozy e Cameron, 'capi' della coalizione di volenterosi che con gli Stati Uniti ed alcuni paesi arabi si prepara ad agire in Libia ancora prima che la Nato abbia concluso il suo processo decisionale. I preparativi vanno avanti nonostante l'improvviso 'cessate il fuoco' dichiarato da Tripoli, considerato "un bluff" da Bengasi e un atto tardivo nelle capitali europee.

libia big

"L'immobilismo ha troppo spesso condannato i popoli all'ingiustizia" ha tuonato il presidente francese, che domani a Parigi ospiterà il supervertice della Ue con l'Unione Africana e la Lega Araba e la partecipazione del segretario generale dell'Onu Ban Ki Moon. Sarà un altro passaggio della guerra diplomatica scatenata già da settimane dall'Occidente. Ma per Sarkò sarà anche un modo per ribadire l'opposizione di Parigi ad un intervento targato solo Nato, intervento a della dell'Eliseo che darebbe un pessimo "segnale ai Paesi arabi".

libia

Sotto il cappello o Nato o della coalizione 'alla francese' comunque, un'azione armata è pronta a scattare. La morsa su Gheddafi si sta stringendo. La risoluzione 1973 approvata ieri sera dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu non solo ha dato il via libera ai militari, ma ha anche permesso di bloccare da subito i voli commerciali da e per la Libia, poi ha consentito di inasprire le sanzioni economiche. Ora sono bloccate anche le attività finanziarie della compagnia petrolifera libica, come già venerdì scorso chiedeva il premier britannico dopo il summit Ue. Niente petrolio per Cina, Brasile e India, come sperava il colonnello per continuare a finanziarsi e pagare i suoi mercenari.

MILITARE LIBICO A RAS LANUF

Ma a cambiare davvero il quadro è l'autorizzazione all'uso della forza dato dall'Onu contro il regime di Tripoli per proteggere i civili dai crimini contro l'umanità commessi dal colonnello libico. La risoluzione esclude esplicitamente operazioni di terra, però lascia ampi spazi interpretativi ai militari. Fonti Nato lasciano intendere che la 'no-fly zone' potrebbe ad esempio comprendere anche bombardamenti non solo sulle postazioni di contraerea, sui radar e sugli aeroporti ma anche sulle basi militari libiche. Ed il controllo rinforzato dell'embargo potrebbe persino permettere di colpire i convogli sospettati di introdurre armi nel paese dalla frontiera sud.

La rivolta libica

Parigi e Londra hanno già cominciato a schierare i loro cacciabombardieri. Con loro si sono immediatamente messi a disposizione Norvegia, Olanda, Danimarca, ma anche Qatar, Emirati Arabi Uniti e forse Giordania. Gli Stati Uniti sono militarmente pronti per definizione. L'Italia prima di tutto ha chiuso l'ambasciata di Tripoli, poi con Frattini ha promesso che "metterà a disposizione basi e non solo" e sarà "fedele sia alla Nato sia alla Ue". Il ministro della Difesa La Russa ha ipotizzato anche la possibile partecipazione al fianco della coalizione, la cui reazione militare sarà probabilmente più rapida, "se necessario", di quella della Nato.

La rivolta libica

Il segretario generale Anders Fogh Rasmussen, che ieri via Facebook e Twitter aveva sottolineato l'importanza del fattore tempo, oggi ha osservato che la risoluzione Onu completa il puzzle delle tre condizioni necessarie per un'azione dell'Alleanza Atlantica: "C'é un bisogno urgente, il fermo supporto della regione e un chiaro mandato Onu per una azione internazionale necessaria". Lo ha detto al temine della riunione di stamattina del Consiglio Atlantico. La prima di una serie di meeting che nel fine settimana dovranno accompagnare il processo di pianificazione.

GHEDDAFI giann

Processo che "é stato accelerato" nonostante la contrarietà della Francia e le cautele di Germania e Turchia, ancora scettiche sulle opzioni militari. Non si è parlato di azione, oggi. Ma entro domenica i piani dei militari, secondo fonti Nato, dovrebbero essere pronti. Intanto la Francia ha già cominciato a muovere i suoi Mirage e Rafale, che potrebbero attaccare da una base in Corsica. E la Gran Bretagna ha trasferito i suoi Typhoon e Tornado nel Mediterraneo. Pronti a fermare Gheddafi se il 'cessate il fuoco' risulterà essere il suo ultimo bluff.

2. GOVERNO LIBICO, STIAMO RISPETTANDO CESSATE IL FUOCO. TURCHIA E MALTA ATTUINO CONTROLLI...
(ANSA-REUTERS)
- Il portavoce del governo libico ha detto oggi che Tripoli sta già rispettando il cessate il fuoco e che nessuna operazione militare è stata lanciata contro la città di Misurata né in altre zone. Ha inoltre chiesto a Turchia e Malta controllare la sua applicazione.

DALEMA CON SAIF GHEDDAFI small

3. LA RUSSA, NOSTRA AERONAUTICA A DISPOSIZIONE. ASSIEME ALLE BASI NELL'EVENTUALITA' DI UN INTERVENTO...
(ANSA) -
"Le nostre basi sono a disposizione nell'eventualità che serva intervenire a salvaguardia delle popolazioni civili. La nostra aeronautica è a disposizione per evitare che le popolazioni civili subiscano bombardamenti". Lo ha detto il ministro della Difesa Ignazio La Russa conversando con i cronisti dopo l'audizione presso le commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato.

"Abbiamo autorizzato ogni iniziativa utile, naturalmente anche militare", per il fine di proteggere la popolazione civile, ha spiegato La Russa.

la russa

4. OK UNANIME SENATO A MANDATO GOVERNO, LEGA ASSENTE A VOTAZIONE....
(ANSA)
- Le commissioni riunite Esteri e Difesa del Senato hanno votato all'unanimità una risoluzione che dà mandato al governo ad agire in base alla risoluzione dell'Onu sulla

La Lega nord non ha partecipato al voto al Senato che ha dato il via libera al Governo all'attuazione della risoluzione delle Nazioni Unite sulla Libia. Lo ha riferito il ministro della Difesa Ignazio La Russa.

5. BOSSI, LEGA VICINA A POSIZIONE GERMANIA...
(ANSA)
- "La Lega Nord si sente vicina alla posizione della Germania per quanto riguarda il problema della Libia". Lo ha dichiarato il ministro per le Riforme nonché leader della Lega, Umberto Bossi.

Angela Merkel

6. D'ALEMA, RISCHIAMO RITORSIONI,SERVE SCUDO NATO...
(ANSA)
- "Questo scenario internazionale comporta problemi per la sicurezza nazionale perché siamo una delle aree immediatamente esposte ad azioni ritorsive". Lo ha detto Massimo D'Alema, parlando dopo i ministri degli Esteri e della Difesa, Franco Frattini e Ignazio La Russa, nella seduta delle commissioni riunite Difesa e Esteri di Camera e Senato sulla LIbia. "Dobbiamo chiedere - precisa D'Alema - che si attivi un dispositivo di protezione della Nato, una rete di sicurezza indispensabile, perché va bene la coalizione dei 'willings', ma la Nato è la Nato"

BOSSI CABRIOLET

7. ZAPATERO, NON CI FAREMO INGANNARE DA GHEDDAFI...
(ANSA)
- "La comunità internazionale non si farà ingannare dal regime libico" e "verificherà la sua stretta applicazione della risoluzione" adottata ieri dal consiglio di sicurezza, ha detto oggi il premier spagnolo José Luis Zapatero, dopo un colloquio a Madrid con il segretario generale Onu, Ban Ki-moon. Zapatero ha annunciato anche che domani parteciperà al vertice sulla Libia convocato dal presidente francese, Nicolas Sarkozy.

Nicolas Sarkozy

"Domani parteciperò alla riunione convocata dal presidente Sarkozy, con i dirigenti dell'Ue, della Nato, dellla Lega Araba e dell'unione Africana" ha detto Zapatero. "Lo faremo, ha aggiunto, sotto la direzione e il coordinamento del segretario generale e del consiglio di sicurezza dell'Onu". Zapatero ha definito "storica" la risoluzione Onu che, ha sottolineato, sancisce "il principio della responsabilità di proteggere la popolazione civile".

cameron big

8. PRC, SBAGLIATA E PERICOLOSA RISOLUZIONE ONU...
(ANSA)
- "Riteniamo sbagliata e pericolosa la decisione dell'ONu di far parlare le armi prima di tentare una soluzione politico diplomatica alla crisi libica". Così in una nota Fabio Amato, responsabile esteri del Prc-Fds. "Il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite , con la risoluzione approvata ieri - spiega - asseconda i pruriti bellicisti di Francia, Usa e Gran Bretagna e rischia di aprire un conflitto nel mediterraneo. Si utilizzano di nuovo pesi e misure diverse, a seconda degli interessi in campo e non della pace.

gente03 zapatero petali rosa

Ci auguriamo che in queste ore invece che pensare ad attacchi aerei si tenti di tutto per arrivare ad una tregua e ad un cessate il fuoco, senza bombardamenti di potenze straniere e senza il coinvolgimento della Nato. Il nostro paese eviti - conclude - di dare le proprie basi per un'avventura bellica pericolosa e sbagliata".

 


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