1- E MONTEZUMA DISSE DI SI'
ANSA.it - Luca di Montezemolo, a quanto si é appreso, ha incontrato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, al quale ha detto che sarebbe pronto ad accettare la designazione ufficiale a presidente del comitato promotore delle Olimpiadi di Roma 2020.
2- GIA' PRONTA LA SQUADRA PER ROMA 2020
Carlo Santi per "Il Messaggero"
La squadra olimpica è pronta. Verrà ufficializzata mercoledì prossimo al Palazzo dei Congressi agli Stati Generali della città da Gianni Alemanno e dal presidente del Coni, Gianni Petrucci. Luca Montezemolo sarà il presidente, Gianni Letta il presidente onorario, Gianni Alemanno; Franco Carraro e Mario Pescante i vice presidenti ed Ernesto Albanese il direttore generale. Al loro fianco verrà creato un Comitato esecutivo, un board, nel quale ci saranno personaggi importanti - sarà il valore aggiunto di Roma 2020- con Giovanni Malagò che avrà un ruolo di primo piano.
Montezemolo con (soprattutto) i suoi vice Carraro e Pescante avrà il compito convincere in giro per il mondo i grandi elettori, ossia i membri del Cio, a votare per Roma quando i17 settembre 2013 a Buenos Aires verrà scelta la sede dei Giochi del 2020: Ernesto Albanese, invece, dovrà guidare la macchina orga¬nizzativa. Il direttore generale in pecto¬re attualmente e Ad di Atahotels, la catena di alberghi del gruppo Ligresti, ruolo nel quale è tornato dopo essere stato per sei anni, dal 2003 al 2009, ovvero dalla nascita, alla guida di Coni Servizi, il braccio operativo del comita¬to olimpico italiano.
Luca Cordero di Montezemolo e Giovanni MalagoAl Foro Italico, Albanese, che ha lavorato anche in Alitalia, ha gestito con Gianni Petrucci la ristrutturazione economica del Coni riuscendo, attraverso una diversa ge¬stione delle risorse e lo snellimento del personale con 1500 esodi, a ridurre il debito da 400 milioni a 60 al momento
della sua uscita. L'esperienza del 45enne manager napoletano che è anche impegnato nel sociale e presiede L'Altra Napoli, è quella giusta per guidare la macchina olimpica. Conosce il Palazzo dello sport e sa gestire 1e risorse.
L'accoppiata con Montezemolo è interessante anche se per accettare l'incarico Albanese vuole ancora valutare i proget¬ti e magari capire qual è il reale consen¬so politico del Paese nei confronti delle Olimpiadi. Dicevamo del sì di Luca Montezemolo per la presidenza del comitato promotore. La sua è la scelta migliore mentre ieri si è affacciata l'ipotesi di Luigi Abete, il presidente della Banca Nazionale del Lavoro, ipotesi suggerita dal presidente della Confcommercio di Roma e Lazio, Cesare Pambianchi ma smentita dallo stesso Abete che ha ricordato che il suo attuale incarico lo rende incompatibile con quello di presidente del comitato promotore delle Olimpiadi.
3- MONTEZEMOLO E IL FALLIMENTO DI ITALIA 90
Dalla Voce "Montezemolo" Sezione "Italia 90" di Wikipedia
Tramite alte conoscenze e agganci politici, dal 1986 al 1990 Montezemolo assume l'incarico di Direttore Generale del comitato organizzatore della Coppa del Mondo di Calcio Italia '90. Negli anni successivi, la sua gestione dell'organizzazione del Mondiale è stata oggetto di innumerevoli discussioni e critiche. Gli appalti di Italia '90 sono stati definiti "un immondezzaio di sprechi e inefficienza", un incredibile ammanco di soldi fatti pagare ai contribuenti italiani, ignari dei conti fatti da Luca.
È lunga la lista delle opere inutili, volute da Luca e finanziate con denaro pubblico: stazioni ferroviarie, terminali di aeroporti abbandonati, stadi mal costruiti, alberghi finanziati e mai completati, sale stampa demolite dopo una sola partita. Per questa gestione, Montezemolo ha solo di poco schivato addebiti. Molte le polemiche, tra spese pubbliche centuplicate e operai morti nei cantieri.
Tra i molti sprechi: spese ingenti per opere mai iniziate o per opere iniziate e mai completate. Nei cortei, a Montezemolo viene gridato "assassino", venendogli addebitata la responsabilità per gli operai morti nei cantieri La sua gestione di Italia '90 viene ricordata quando egli attacca la Casta politica ed invoca tagli allo Stato sociale. In questi anni Luca dirà che il problema è totalmente della classe politica, respingendo ogni responsabilità per tutti i soldi da lui usati inutilmente.