1- CASA ALEMANNO: L'APPARTAMENTO AI PARIOLI COMPRATO A META' PREZZO DALL'INAIL, DOPO ANNI DI AFFITTO DI FAVORE
Scrive Marco Lillo sul "Fatto Quotidiano": Nonostante i loro scheletri di cemento nell'armadio, i massimi esponenti della destra laziale continuano incautamente a cavalcare l'onda di Affittopoli. Anche Gianni Alemanno non è stato con le mani in mano.
Il sindaco di Roma, quando la Procura della capitale ha aperto un'indagine sui criteri di assegnazione delle case popolari e sulle procedure di vendita, ha pensato bene di istituire una commissione di inchiesta. "non vogliamo fare polveroni, allarmismi o dossieraggi", ha detto con tono pacato ma severo, "vogliamo solo appurare la verità".
Tutta la verità. Per questo proseguiva il sindaco: "noi abbiamo istituito una commissione di inchiesta che sta studiando gli affitti e le vendite fatte dal 2001 al 2007 e sottolineo questa data perché da quando ci siamo insediati non è avvenuto nulla di tutto questo". La commissione, ovviamente, si occuperà solo del patrimonio del Comune. Se avesse esteso la sua azione anche al patrimonio degli enti previdenziali (nazionali) si sarebbe scoperto che un appartamento al primo piano di sette vani catastali, corrispondenti a circa 140 metri quadrati, nel cuore dei Parioli, una delle zone più care di Roma, è stato acquistato l'8 novembre del 2006 da un tal Gianni Alemanno al prezzo di 533mila euro, metà del prezzo di mercato per un appartamento di quel taglio in quel punto.
Renata Polverini e il marito Massimo CavicchioliCome il duo Cavicchioli-Polverini con l'Ater, anche la famiglia Alemanno aveva prima pagato un canone di poche centinaia di euro all'Inail e poi il politico era riuscito a rendere eterno il privilegio comprando con lo sconto riservato agli inquilini.
2- LAZIO: REGIONE SU CASA ATER, NESSUN CASO DI FAVORE PER POLVERINI =
(Adnkronos) - "In merito alle presunte notizie apparse sul settimanale L'Espresso, e' utile innanzitutto chiarire che l'appartamento di cui trattasi, posto al quarto piano senza ascensore con una metratura di circa 60 mq, senza balconi, e' stato assegnato, nei primi anni del Novecento, a Cesare Berardi, padre di Pierina Berardi, mamma di Massimo Cavicchioli, consorte della Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini".
E' quanto comunica una nota della Regione Lazio. "Negli anni Settanta - si legge ancora nella nota - la nonna paterna di Massimo Cavicchioli, Clementina Baratti, e' subentrata legittimamente nell'appartamento in forza del principio della necessaria tutela dei nipoti Massimo Cavicchioli e della sorella, nel frattempo rimasti orfani di entrambi i genitori. Nell'appartamento, dunque, e' sempre vissuta la famiglia di Massimo Cavicchioli, il quale nasce e vive da sempre nell'immobile. Tali circostanze sono sempre state riportate in tutti i censimenti effettuati dallo Iacp prima e dall'Ater poi, senza mai occultare nessuna notizia o stato di fatto".
EMMA BONINO MARCO PANNELLA"E' evidente, allora, come non si tratta di un 'affitto' alla Presidente della Regione ne' tantomeno di favore, ma di una questione che riguarda esclusivamente il marito che tutelera' in ogni sede i suoi diritti ed il suo diritto alla riservatezza non trattandosi di persona con incarichi od interessi pubblici. Tantomeno, nella vicenda esiste alcun disegno speculativo, in considerazione del fatto che l'immobile in questione, come tutto il complesso al quale appartiene, non e' stato mai inserito in alcun piano di vendita, per complesse questioni di carattere giuridico urbanistico mai risolte. Ovviamente, il canone, regolarmente pagato, non ammonta a 130 euro come l'articolo fa intendere in maniera subdola, ma a circa il triplo", conclude la nota.
3-RADICALI: POLVERINI DIA RETTA A BUONTEMPO..."I FURBI DEVONO ANDARSENE".
(DIRE) - "Se le notizie riportate dall'Espresso in relazione all'abitazione dell'Ater avuta in locazione dalla presidente Renata Polverini per 130 euro al mese fossero vere, la presidente apparterrebbe alla categoria dei 'furbi che devono andarsene' di cui ha giustamente parlato, alcuni giorni fa, l'assessore Buontempo". Lo dice il consigliere regionale Giuseppe Rossodivita, capogruppo della Lista Bonino-Pannella Federalisti europei alla Regione Lazio.
4- FAVORI A MONTEZEMOLO PER LA VILLA DI ANACAPRI, IL GUP DECIDE IL 29 MARZO
Da il Fatto Quotidiano
C'è un'altra bellissima villa di Anacapri che continua a fare notizia. Il 29 marzo il gup di Napoli deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio di tre vigili urbani, un tecnico municipale e l'ex sindaco del comune dell'isola azzurra, accusati di aver "coperto" i presunti abusi edilizi compiuti in Villa Caprile. Si tratta della dimora estiva del presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo, per questa vicenda già rinviato a giudizio per abuso edilizio e falso: prima udienza il 18 aprile.
AnacapriIl pm Milena Cortigiano, del pool reati ambientali guidato dall'aggiunto Aldo De Chiara, sostiene che vigili, tecnico e sindaco dell'epoca abbiano a vario titolo allentato, omesso od ostacolato i controlli mentre la villa veniva ristrutturata oltre il lecito. Nelle carte si ricostruisce una storia di ispezioni non ultimate, relazioni truccate, un'informativa scritta ma non spedita in Procura. Mentre l'ex sindaco, secondo l'accusa, suggeriva di non segnalare gli abusi in atto. Favori, è bene chiarirlo, che Montezemolo non ha mai chiesto. Ma di cui avrebbe comunque goduto. (vin.iur.)