1 - ITALIA DA TERZO MONDO? DUELLO TERRAGNI-BONINO...
Maria Luisa Agnese per "il Corriere della Sera"
Emma Bonino, unica italiana inserita nella freschissima lista di Newsweek delle 150 donne che hanno scosso il pianeta, va a New York invitata al summit Women in the World 2011, e scuote le donne italiane. Perché ha l'ardire di dire in quell'internazionale consesso che dopo le grandi battaglie degli anni Settanta le donne italiane si sono sedute e come ripiegate, ricacciate nel privato: «Dopo quel periodo fantastico è cominciato un lungo sonno, e l'immagine della donna è stata rimodellata su valori tradizionali: da una parte madre e moglie perfetta che pulisce; bella fanciulla dall'altra» ha detto Bonino.
Subito rimbrottata da Marina Terragni, giornalista e femminista, impegno a sinistra ma mente libera che ha scritto sabato sul Foglio: «Sono furibonda perché Bonino, celebrata da Newsweek nella categoria donne combattenti nel Terzo Mondo - tra cui l'Italia- ha onorato il riconoscimento concionando di oppressione femminile assieme a un'egiziana, un'iraniana e una saudita, tutte oppresse a pari merito». Oltremodo infastidita, Terragni, da quell'aria giudicante che spesso all'estero inalberano quando si tratta di noi, si dice tentata da una class action versus Bonino che avrebbe commesso una leggerezza accettando una diminutio così plateale e planetaria del nostro Paese.
Tina BrownInsomma: non è esagerato metterci fra i Paesi del Terzo Mondo riconoscendo un'emergenza Italia pari a quella del Ruanda? E difatti parlando con il Corriere Terragni aggiunge: «Bonino non è un'opinionista ma la vicepresidente del Senato: è giusto andare a rappresentare in questo modo il Paese che si governa? E poi è in politica da decenni, dovrebbe assumersi la sua parte di responsabilità» . Sconcertata dall'attacco, Bonino dice di non capirne la sostanza: «Non è chiaro se Terragni vuol dire che è possibile criticare la situazione delle donne in Italia, ma non all'estero, o se invece addirittura ritiene perfetta la situazione delle donne in Italia».
Cui contrappone la forza dei numeri che vogliono l'Italia in fondo alle classifiche mondiali, e ricorda che pure Hillary Clinton nel suo discorso ha detto che anche nei Paesi avanzati c'è ancora molto da fare, e dirlo non è affatto vergognoso.
2 - CARLUCCI CONTRO RUBINO: RISSA FRA PDL...
Dal "Corriere della Sera"
«Una canea incredibile, una lite da bar» . Pierfelice Zazzera, deputato idv, descrive così la discussione degenerata in rissa verbale in commissione Cultura. Protagoniste, entrambe del Pdl: Gabriella Carlucci e Fiorella Ceccacci Rubino. Tra le altre partecipanti, le pdl Gabriella Giammanco e Valentina Aprea, la leghista Paola Goisis e la democratica Emilia De Biase. Oggetto del contendere, la legge quadro sullo spettacolo dal vivo, alla quale lavora da anni Gabriella Carlucci.
GABRIELLA CARLUCCIA sovrapporsi a questa proposta, incardinata nella commissione Cultura, ce n'è un'altra, promossa dalla Ceccacci Rubino, della commissione Lavoro, che riguarda una parte della materia, ovvero le tutele previdenziali dei lavoratori dello spettacolo. Per questo, sentendosi scavalcata, la Carlucci ha depositato a sorpresa un parere alternativo, condiviso da Pd e Udc, che ha scatenato l'affaire. Sostiene la Ceccacci, sulla sovrapposizione: «Credo che sia meglio stralciare le norme e intervenire subito sulle tutele previdenziali, con una norma più leggera e meno lenta».
FIORELLA CECCACCI RUBINO INVASCELLATALa Ceccacci dice di avere dalla sua parte anche il ministro Bondi: «La Carlucci è sola contro tutti» . Come si risolve il doppio binario, cultura e lavoro? «Chi arriva prima vince». Di tutt'altro avviso la Carlucci: «Lavoro a questa norma da prima del 2001. Ho tutto il diritto a non farmi scippare. La Ceccacci ha copiato dalla mia legge. E Bondi sta dalla mia parte». Come finirà? «Vedremo chi ha più voti. Io non ho mai avuto nessun regalo, sono un punto di riferimento per il mondo dello spettacolo. C'è chi chiacchiera e chi fa i fatti». Quanto alla lite, la Carlucci nega di aver partecipato: «Io non ho aperto bocca».