Cinzia Leone per il Riformista
Sarkozy e Ceciliaclinton-lewinskiSi può dividere molto con l'amante di tuo marito, persino il marito medesimo. Il parrucchiere mai. Gabriella Bontempo si sfoga con Vanity Fair: «Si presentava dovunque andassi in vacanza. È addirittura andata dal mio parrucchiere. La storia la sapeva tutto il Parlamento. E io da due anni e mezzo». Mesi durissimi.
ph CHI silvio berlusconi veronica lario mano manoA dicembre con Novella 2000 Gabriella regge botta: «Mio marito ha scelto me. Un marito in casa non lo trattieni. Soprattutto se ha un'altra che chiamano la ministra più bella del mondo...». La colla non tiene. Aveva ragione la "vajassa" Mussolini (l'epiteto è della Carfagna). Tradita nel letto e dal parrucchiere, Gabriella la stronca sulla vocazione: «È sempre stata "telecomandata" da mio marito. Se non era per Italo, mica li prendeva tutti quei voti in Campania».
BOCCHINO IN BARCA CON LA MOGLIE GABRIELLA BONTEMPOGli epiloghi della Lario e della Bontempo si somigliano. Ambedue sanno da tempo ma si incazzano sul finale. I mariti quaquaraquà, buttateli fuori. Senza lettere e senza interviste. Semplicemente a calci nel sedere.LA POLITICA E L'ULTIMO BACIO
Jacopo Iacoboni per "la Stampa"
Da Togliatti e Rita Montagnana a Silvio e Veronica qualcosa evidentemente era cambiato, in Italia, nei confini tra pubblico e privato per le coppie politiche. Ma ieri c'è stato un piccolo, ulteriore slittamento. L'ultimo bacio.
Dopo le notizie, smentite con coro di popolare indignazione, della separazione tra il finiano Andrea Ronchi e Giulia Cosenza, col possibile rientro di lei nel Pdl, ci viene spiattellata un'altra vicenda privata, stavolta dalla più imprevedibile delle fonti: la Moglie. Che, come si dice, «dà un'intervista».
Gabriella Buontempo, moglie di Italo Bocchino, rivela a Vanity Fair, con toni che escludono la formula del dubbio, di sapere «da due anni e mezzo» che c'era una relazione tra suo marito e la ministra.
Mara carfagnaNon gli ha mai chiesto di interromperla? «Italo sostiene di averla troncata, per carità, l'avrà troncata: lei si è fidanzata, ora dice che si sposa». I due coniugi, fa sapere, vivono ancora insieme, quel che accade «all'interno di un matrimonio lo sanno solo marito e moglie. Purtroppo lui non l'ha gestita bene, perché questa storia la sapeva tutto il Parlamento e a un certo punto è arrivata anche al mio orecchio. Ho dovuto reagire: non mi va di passare per la scema del villaggio».
E poi proprio con la Carfagna... da sempre «telecomandata da mio marito, segue tutto quello che lui dice... se non era per Italo mica li prendeva tutti quei voti in Campania». Chiosa amara, «in questo Paese se non hai almeno un'amante sei uno sfigato».
Mara carfagnaLa rivelazione è tuttavia almeno bifronte. Se sdogana ennesimi revisionismi sulla figura-Carfagna, certo illumina anche in ottica differente scelte e casi recenti, come le minacciate - e poi mai avvenute - dimissioni di Mara dal governo, il 20 novembre. Furono fatto politico o personale? Vai a distinguere, a sto punto. E poi. A lungo Mara è stata l'oggetto delle più velenose malignità - per lo più provenienti dal suo stesso campo politico -, le dicevano di tutto, e «traditrice» non era neanche la cosa meno carina. Finché molti, apprezzandone la crescita politica, s'erano convinti della sua versione. «Si maligna su tutto. Italo è stato importante per la mia formazione politica.
Mara Carfagna al marePoi abbiamo preso strade diverse. Restano la stima e la gratitudine», disse a Stefano Lorenzetto. E a dicembre ricondusse il tutto alla sempiterna categoria del maschilismo italico, «per come se ne è parlato direi che sono vittima di un atteggiamento molto maschilista».
Ma a parte il fatto che le più maschiliste erano state naturalmente le donne (si poteva davvero dar credito alla Mussolini che le urlò «vergogna» in Parlamento, esibendo delle foto scattate in aula col telefonino di un suo presunto atteggiamento di confidenza con Bocchino? Carfagna ricambiò dandole della «vajassa»), è maschilismo adesso anche l'intervista della moglie tradita?
Mara Carfagna la presseE ancora. Fu Mara, come stranoto, a battersi per le norme sullo stalking. E Bocchino - ultimo, micidiale circolo - ad accusare una settimana fa di stalking mezza redazione del Giornale , rea di averlo preso di mira da un po' in quanto re dell'antiberlusconismo di destra. Impensabile anche solo ipotizzare che la Moglie, mettendo in piazza il Marito, si sia perfidamente avvalsa della pratica così tenacemente combattuta dall'Amante.