BORSA: EUROPA IN CALO DOPO MINACCIA S&P SU USA E PAROLE BERNANKE...
Radiocor - Apertura in calo per le borse europee, che risentono della minaccia di Standard & Poor's, dopo quella di Moody's, di abbassare il rating degli Stati Uniti e delle dichiarazioni di Bernanke (Fed), che ha smorzato le speranze di ulteriori stimoli all'economia. Occhi puntati sui risultati degli stress test sulle banche. Milano cede lo 0,36%, Parigi lo 0,33% e Francoforte lo 0,297%. Il Banco Popolare sale dell'1,4%.
BORSA: ASIA DEBOLE GUARDA A DEBITO USA E A DECISIONE S&P...
(ANSA) - Borse di Asia e Pacifico senza smalto con Standard & Poor's che ha messo sotto osservazione per un possibile downgrade il rating degli Stati Uniti, con l'obiettivo di un taglio nei prossimi 3 mesi in caso di mancato accordo sull'innalzamento del debito. Tiene, comunque, Nikkei con l'evidenza di Tokyo Electric Power (+2,58%), Sumitomo Heavy Industries (+2,39%), Hitachi (+1,9%).
A livello generale le vendite piegano le commodity con Bhp, che nonostante abbia raggiunto un accordo per acquistare Petrohawk Energy per 12,1 miliardi di dollari in contanti, perde l'1,63%.
Male anche Woodside Petroleum che cede l'1,6%. Nell'hi-tech vola Asustek Computer (+5,9%) dopo che Nomura ha indicato la compagnia al top tra le società del settore.
Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse di Asia e Pacifico: - Tokyo +0,39% - Hong Kong -0,41% - Shanghai +0,16% (seduta in corso) - Taiwan +1,10% - Seul +0,71% - Sydney -0,38% - Singapore -0,26% (seduta in corso) - Mumbai -0,08% (seduta in corso) - Bangkok +0,23% - Giakarta +0,48%
SCRITTA BORSAMORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor - MANOVRA: meno fondi ai ministeri, scure su agevolazioni, i tagli non colpiscono la politica (dai giornali). 'Bene la manovra di Tremonti, ma l'altissimo indebitamento rimane il vostro punto debole', intervista a Olli Rehn, Commissario Ue agli Affari economici (La Repubblica, pag. 1 e 11).
FIAT: Melfi, accolto il ricorso contro il reintegro dei tre licenziati (Il Sole 24 Ore, pag. 25 e 20). Ora Marchionne sceglie la squadra Fiat-Chrysler (Il Sole 24 Ore, pag. 38).
BANCO POPOLARE: vara il maxi-piano di fusioni (Il Sole 24 Ore, pag. 37).
LUCCHINI: le banche salvano il gruppo, nuovi crediti per 126 mln. Holding in perdita nel 2010 (Il Sole 24 Ore, pag. 39).
PREMAFIN-GROUPAMA: Ligresti indagato (La Stampa, pag. 32).
MEDIOBANCA: la spigolosita' di Vincenzino. Banchiere di razza per l'impresa, intui' gli effetti negativi della banca universale. Intervento in ricordo di Maranghi del banchiere Pellegrino Capaldo (Il Sole 24 Ore, pag 1 e 20).
BORSA SINGAPOREBORSE: Francoforte+Nyse, il 'si'' dei tedeschi, nasce il colosso bicontinentale dei mercati (La Stampa, pag. 35).
SAN RAFFAELE: al vaglio il concordato (Il Sole 24 Ore, pag. 41). Deloitte da' una mano a Don Verze', patrimonio rivalutato di 20 milioni (La Repubblica, pag. 29). Al consiglio l'ultimo colpo di coda di Don Verze', che vuole tenere buona parte delle deleghe (Il Messaggero, pag. 24).
Trader di borsaYAMAMAY: Intesa Sanpaolo studia l'ingresso, potrebbe arrivare a una partecipazione del 10% in Pianoforte (Il Sole 24 Ore, pag.39)
MORNING NOTE: L'AGENDA DI VENERDI' 15 LUGLIO...
Radiocor - Bruxelles: l'Autorita' bancaria europea (Eba) rende noti i risultati dello stress test su 91 banche.
- Roma: alla Camera e' atteso il voto definitivo al decreto legge contenente la manovra di correzione dei conti pubblici.
- Roma: incontro stampa di Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Terna sul tema 'Piu' rete, meno costi, piu' sicurezza. I risparmi e i benefici elettrici delle opere di sviluppo della rete'.
BORSALA STAMPA, PROCURA MILANO INDAGA LIGRESTI...
(ANSA) - La Procura di Milano ha iscritto nel registro indagati Salvatore Ligresti a proposito delle trattative per la vendita delle azioni Premafin ai francesi di Groupama. E' quanto riporta La Stampa riferendo che all'ingegnere è contestato l'atteggiamento reticente tenuto quando è stato sentito per ricostruire la vicenda. Ligresti, secondo quanto riferisce il quotidiano, è atteso giovedì prossimo dal pm, Luigi Orsi titolare dell'inchiesta nata dalle segnalazioni Consob per le oscillazioni del titolo Premafin, la holding di famiglia che controlla Fondiaria-Sai, durante la trattative dell'autunno scorso per l'alleanza con i francesi.
LIGRESTI INDAGATO, TITOLI GALASSIA CONTRASTATI...
(ANSA) - Titoli della galassia Ligresti contrasti in Borsa. Il patron del gruppo, Salvatore Ligresti è indagato dalla Procura di Milano, secondo quanto riporta 'La Stampa', per l'atteggiamento reticente relativo alla vicenda Premafin-Groupama. A Piazza Affari Premafin guadagna il 2,66%, le Milano perdono il 4,18% e Fondiaria-Sai cede lo 0,7 per cento.
USA: S&P MINACCIA UN TAGLIO DEL RATING NEL GIRO DI TRE MESI...
Radiocor - S&P ha reso noto nella notte che si accinge ad abbassare il rating sulla solvibilita' finanziaria degli Stati Uniti a causa dell'impasse de i negoziati politici destinati ad evitare il default dei pagamenti del Paese. Una decisione al riguardo, ha avvertito l'agenzia di valutazione, dovrebbe arrivare 'nel giro di tre mesi'. Attualmente la nota di merito sul debito a lungo termine degli Usa e' al top: 'Aaa'.
AUTO EUROPA: -8,1% IMMATRICOLAZIONI GIUGNO, GRUPPO FIAT -8,3%...
Radiocor - Nel corso dei primi sei mesi del 2011, sono state immatricolate nella Ue un totale di 7.120.499 vetture, il 2,1% in meno rispetto al primo semestre dello scorso anno. Nel mese di giugno, le nuove immatricolazioni di auto passeggeri e' diminuito dell'8,1% nei 27 Paesi della Ue, per un totale di 1.233.298 unita'. Il mese ha contato in media 0,7 giorni di lavoro in meno in tutta la regione. Nel mese di giugno, tutti i principali mercati hanno segnato una flessione. Le contrazioni variano dal -0,3% in Germania al -1,7% in Italia, al -6,2% nel Regno Unito, al -12,6% in Francia fino al -31,4% in Spagna. Il gruppo Fiat ha segnato nel primo semestre un calo del 12,7% delle immatricolazioni a 521.852 vetture nuove immatricolate, per una quota di mercato in calo dall'8,2% al 7,3%. In giugno le vendite sono scese dell'8,3% a 91.181 unita', per una quota di mercato invariata al 7,4%.
BENZINA: NO-LOGO INVERTONO TREND, CALI SU VERDE E DIESEL...
(ANSA) - Inizia dalle no-logo l'inversione di tendenza sui prezzi dei carburanti, dopo una lunga serie di rialzi. Questa mattina, secondo quanto emerge dal monitoraggio di Quotidiano Energia, si registra soltanto un ritocco all'insù per benzina e diesel di 0,5 cent da parte di Q8. Ferme tutte le altre compagnie.
Le no-logo, dal canto loro, invertono il trend e mostrano un ribasso di oltre 0,5 cent su entrambi i prodotti, coerentemente con la flessione delle quotazioni internazionali. Sul territorio i prezzi praticati risentono degli aumenti dei giorni scorsi e mostrano un tendenziale allineamento verso l'alto, con punte massime di 1,675 euro per la verde e di 1,532 euro per il gasolio.
Barak ObamaINCENTIVI TAGLIATI L´AMERICA RINUNCIA AL CARBONE PULITO...
Angelo Aquaro per "la Repubblica" - Va in fumo il sogno del carbone pulito. La più grande eco centrale del mondo non si farà. L´esperimento cominciato due anni fa è finito. Chi glielo fa fare ai signori dell´Aep ad andare avanti? L´America Electric Power è un gigante dell´energia: cinque milioni di consumatori serviti in 11 stati d´America.
Ma l´Aep è anche un gigante dell´avanguardia tecnologica. L´esperimento di Mountaineer aveva dimostrato che il carbone pulito è possibile: una costosissima tecnologia «catturava» e «seppelliva» il diossido di carbonio. E´ la soluzione migliore per rispettare quei limiti alle emissioni che la legislazione americana avrebbe prima o poi aumentato. Ma qui sta appunto il problema: in quel condizionale. La grande riforma ambientale che Barack Obama aveva fatto approvare alla Camera è evaporata.
I repubblicani che hanno riconquistato il Congresso hanno fermato tutto: dai limiti alle emissioni ai rimborsi previsti per le aziende che si aggiornavano tecnologicamente. E così, niente incentivi e niente impianto. Al New York Times che sbandiera la notizia il capo di Aep, Mchael G. Morris, dice che il «piano è accantonato fino a quando le condizioni politiche ed economiche non creeranno dei presupposti migliori».
Barack ObamaAllora siamo a posto. Il costo per trasformare in un impianto modello il mostro che da 31 anni campeggia in West Virginia sono elevatissimi: 668 milioni di dollari. Il ministero dell´Energia aveva promesso di coprirne la metà. L´altra doveva essere ripagata dagli aumenti delle tariffe al consumo. Una mossa inconcepibile in questo clima politico che sta inquinando, letteralmente, il clima.
Salvatore e Jonella LigrestiBUFFON INCIAMPA NELLA MULTA CONSOB...
R. FI. per "Il Sole 24 Ore" - Anche apprezzando l'approccio sportivo, la sanzione era inevitabile. Gigi Buffon è un gran portiere ma, arrivato a Piazza Affari pieno di buone intenzioni, ha comprato il 10% del capitale di Zucchi senza comunicare nulla alla Consob. Insomma, ha violato la normativa relativa al superamento di soglie rilevanti in società quotate, comunicando solo dopo mesi il superamento del 2%, del 5% e del 10% nel capitale di Zucchi.
La notifica del superamento del primo tetto, che sarebbe dovuta arrivare alla Consob entro il 22 settembre 2009, è stata fatta con oltre 8 mesi di ritardo, il 31 maggio 2010, contestualmente alla comunicazione del superamento delle altre due soglie del 5 e del 10%. Anche in questo caso con un ritardo di circa un mese e mezzo. L'unica fortuna di Buffon è che lo sportivo è riuscito a dimostrare di aver agito senza alcun fine elusivo. Così, la Consob, riconoscendo l'assenza di dolo, l'ha multato per appena 60mila euro. Non sarà piacevole, ma a Buffon poteva andare peggio: la multa massima sarebbe stata di 3,5 milioni.
catena di montaggioI RISCHI DI SALASSO PER I SOCI EDISON...
C. Con. per "Il Sole 24 Ore" - Quanto vale Edison? La questione non è di poco conto se si guarda il bilancio 2010 di Transalpina di Energia, la holding con cui Edf e Delmi (che raggruppa i soci italiani guidati da A2A) controllano pariteticamente il 61,2% di Foro Buonaparte. Il rendiconto, consultato da Radiocor, iscrive la partecipazione a 4,76 miliardi (dopo una svalutazione di 257 milioni), mentre in Borsa lo stesso pacchetto vale quasi la metà: 2,63 miliardi.
Una minusvalenza teorica di 2,1 miliardi, che resterà tale fino al momento, sempre più vicino, in cui si deciderà il futuro di Foro Buonaparte. A maggior ragione, se il riassetto lascerà in mano ai soci italiani il 30% di Edison sarà cruciale strappare ai francesi una opzione put che non sia basata solo sui corsi di Borsa. Altrimenti, a meno di un'impennata del titolo, per i soci italiani (che giovedì prossimo affronteranno il dossier Edison nel consiglio d'amministrazione di Delmi) si annuncia un salasso.
ENRICO BONDISINGER AL BANCOMAT DELL'OPA SU COLLECCHIO...
S. FI. per "Il Sole 24 Ore" - Paul Singer è un'abile e astuta volpe di Wall Street. A metà giugno, in piena Opa di Lactalis, ha comprato il 2,7% di Parmalat. Ieri poi si è saputo che è salito al 4% il 5 luglio. Quel martedì, però, non era un giorno qualsiasi, ma l'ultimo disponibile per comprare azioni da consegnare a Lactalis (i titoli acquistati tre giorni prima della scadenza di un'Opa non possono essere mai portati in offerta). Perchè mai un hedge dovrebbe raddoppiare la sua esposizione su Parmalat al fotofinish, un attimo prima del «divieto» di consegna?
Certamente non per un investimento di lungo termine, anche perché il titolo dal 6 luglio ha iniziato a scendere, come tutti prevedevano. Sicuramente per fare arbitraggi, allora: il 5 luglio, però, Parmalat quotava 2,59 euro, appena un centesimo sotto il prezzo di Opa. Un'inezia, verrebbe da dire: ma quell'1,7% comprato, equivalente a circa 29 milioni di titoli, e presumibilmente consegnato in Opa l'8 luglio ha fruttato, da solo, qualcosa come 290mila euro. Non male per un investimento di tre giorni.
Enrico BondiTROPPO TARDI, MONSIEUR BONDI...
Andrea Greco per "la Repubblica" - «Parmalat doveva fare un salto dimensionale. Non ci siamo riusciti, io non ci sono riuscito. È stata una sconfitta». Così Enrico Bondi agli studenti della Bocconi. Il risanatore di Collecchio dopo i Tanzi, colui che riebbe per vie legali 1,4 miliardi di euro, ma non seppe spenderli e finì preda di Lactalis. Sembra un testamento per il campione della managerialità italiana, pupillo di Enrico Cuccia che lo volle in ogni Grande impresa: Montedison, Fondiaria, Telecom.
Onore all´onestà, ma il suo ravvedimento non è operoso, è tardivo: Parmalat è oggi francese, pagata anche con i suoi denari. È uno spaccato del capitalismo senza capitali, da formiche, senza alzare lo sguardo. Grande lezione per i bocconiani. Ma anche per i manager in sella: che se non fanno realmente sistema, presto non avranno più un sistema da difendere.
Enrico BondiLA GARA CONSIP SULLA RASSEGNA STAMPA...
G. D. per "Il Sole 24 Ore" - Le offerte vanno presentate entro il primo agosto. La gara è bandita da Consip, la società del ministero dell'Economia per gli acquisti centralizzati per la pubblica amministrazione, per i servizi di rassegna stampa (compresi audiovisivi) per il ministero dell'Economia e delle Finanze. Base d'asta 1,176 milioni per tre anni, Iva esclusa. Insieme al recente bando del Senato, per un massimo di 2,1 milioni per tre anni, queste due gare attirano l'attenzione degli operatori in un mercato molto concorrenziale.
Alcuni osservatori rilevano che in molte gare nell'area pubblica, comprese grandi società (per esempio Eni, Enel, Poste, Enav), nella scelta spesso il punteggio tecnico-qualitativo, importante ma discrezionale, conta più del prezzo. In un'interrogazione il senatore Riccardo Milana (Api) segnala l'elevata quota di mercato a Roma di Data Stampa, che fa la rassegna anche per via XX Settembre e Sviluppo economico. L'altro grande operatore è L'Eco della stampa di Umberto Frugiuele, più forte nel Nord.