Fabio Chiusi per "Lettera43.it"
C'è stato un tempo in cui il deputato Pdl ed ex consigliere politico di Giulio Tremonti, Marco Milanese, se la spassava. Movimenti bancari per sei milioni di euro in quattro anni. Ferrari, yacht, orologi di pregio, una suite sulla Quinta strada a New York proprio nell'albergo dove alloggiavano Sabrina Ferilli e Christian De Sica. Capricci che si poteva permettere. Tanto non era lui a pagare, ma l'imprenditore Paolo Viscione.
In uno scambio con Milanese, già sentito come persona informata dei fatti nel caso P4: «Un ingordo, un arrogante», nelle parole di Viscione, a cui avrebbe consegnato «una milionata». Oltre ai «regali», naturalmente. La contropartita per le notizie riservate spifferate da Milanese e per il suo intervento nel rallentare le indagini della guardia di Finanza sulla società assicurativa Eig.
LE ACCUSE A NAPOLI E ROMA.
Così l'imprenditore ai pubblici ministeri di Napoli. Che hanno ritenuto di fondare sulle sue parole una richiesta di arresto per corruzione, rivelazione di segreto d'ufficio e associazione per delinquere. A cui il giudice per le indagini preliminari Anna Maria Fattori, su richiesta del pubblico ministero di Roma, Paolo Ielo, ha aggiunto un'accusa di finanziamento illecito ai partiti.
CENTINAIA DI MIGLIAIA DI EURO PER INFORMAZIONI E POLTRONE
A scorrere le carte della vicenda, si capisce subito come sia una questione di soldi. Denaro frusciante, certo, ma anche beni di lusso di cui Milanese usufruiva grazie alle sue capacità di 'collocamento' e di ottenere informazioni.
E quindi non ci sono soltanto i 448 mila euro rimborsati in quattro anni dalla carta di credito a cui Milanese faceva ricorso per garantirsi la bella vita. I 200 mila, mai pagati, per i lavori di ristrutturazione eseguiti da Edil Ars per la ristrutturazione di una casa in via di campo Marzio, a Roma, di cui gli inquirenti stanno cercando di capire se si trattasse di una contropartita per appalti da Sogei, controllata dal ministero del Tesoro.
LA VILLA A CANNES, LE STERLINE D'ORO.
Ancora, i 100 mila ricevuti dal commercialista di Voghera Guido Marchese per acquistare una villa a Cannes in cambio, secondo l'accusa, di una serie d'incarichi professionali in diverse società: Ansaldo Breda, Oto Melara, Ansaldo Energia, Sogin e Sace. E i 238 mila versati dal parlamentare tramite assegno circolare sul proprio conto del Credito Artigiano, risultato della vendita presso un negozio della catena Cashgold Spa di 1.000 sterline d'oro. L'ipotesi del pubblico ministero Vincenzo Piscitelli è che si tratti di una tangente mascherata.
USCITE PER 24 MILA EURO AL MESE.
Saldi in entrata, ma anche in uscita. Come i tanti prodotti mensilmente dalle tasche di Milanese per pagare l'affitto dell'abitazione poi concessa in utilizzo a Tremonti (8.500 euro al mese) e di una seconda in via dei Prefetti (800 euro). Che si sommano a quelli sborsati per pagare gli alimenti all'ex moglie Anna Maria Taddeo (3 mila euro per il mantenimento e l'istruzione della figlia, più 10 mila per lei). Insomma, almeno 24 mila euro al mese.
COMPRA UNO YACHT E GUADAGNA 224 MILA EURO.
Senza contare le altrettanto cospicue somme che avrebbero dovuto uscire dalle sue tasche, ma non l'hanno fatto. Per esempio, per accollarsi un leasing da 1.097.000 euro per l'acquisto di uno yacht da 15 metri, rata mensile 20 mila euro. Secondo l'accusa Milanese, tuttavia, ne ha scuciti soltanto 1.200, quelli necessari a perfezionare la pratica di cessione del leasing. Il resto è stato pagato da Viscione.
Anzi, per Milanese c'è stata perfino l'opportunità di intascare 224 mila euro derivanti dalla vendita dell'imbarcazione a un prezzo maggiorato rispetto al suo valore. E pagato, accusa il pubblico ministero Ielo, in cambio della nomina di Fabrizio Testa a presidente Technosky.
Movimenti che, nonostante le consulenze a peso d'oro, i 516 mila euro in deposito titoli e lo stipendio da parlamentare, ammontano a una somma di quattro-cinque volte superiore alla dichiarazione dei redditi del deputato.
LA FERRARI, GLI OROLOGI DI LUSSO, LE VACANZE: TUTTO GRATIS
Tuttavia non è una storia solo a base di contanti, si diceva. Nel 2005, per esempio, l'ex ufficiale della Guardia di finanza ha misteriosamente utilizzato a titolo gratuito la Bentley Gt di proprietà di Arteinvest, una tra le società di Viscione. Già in possesso di due Porsche, Milanese non si è accontentato. E così l'anno seguente si è deciso ad acquistare una Ferrari 612 Scaglietti da 272 mila euro. Tra i preventivi rinvenuti dalla guardia di Finanza, e mandati proprio ad Arteinvest, la previsione di sacrificare la Bentley e aggiungerci un conguaglio di denaro. Quando poi Milanese è andato a ritirare il bolide si è visto consegnare non solo le chiavi della vettura, ma inspiegabilmente anche 63 mila euro.
GLI ORECCHINI? PAGA VISCIONE.
Nello stesso anno Viscione ha pagato gli orecchini da sette carati con diamanti, e del valore di 40 mila euro, che Milanese aveva comprato per la moglie. Ma anche tre orologi, prezzo 50 mila euro scontato a 39 mila, di cui uno sarebbe dovuto finire a Tremonti (che smentisce di averlo mai ricevuto). Viscione, tuttavia, sostiene di aver versato in quella circostanza 44 mila euro: i 5 mila in più sarebbero serviti per saldare il conto di un anello con brillanti acquistato da Milanese due anni prima e non ancora completamente pagato. Le rate? A parte le prime 11, paga sempre Viscione.
Poi le vacanze, come quella di Capodanno 2009: suite da 8.500 dollari a notte pagata dall'imprenditore per stare nello stesso albergo, il Plaza Athenee di New York, di Ferilli e De Sica. Non allo stesso piano, in ogni caso: i due vip si erano accontentati di una più modesta sistemazione da 695 dollari a notte. Ma non l'ex uomo di Tremonti.
QUEL TESORO ANCORA DA SCOPRIRE.
Ma la reale entità del tesoro di Milanese resta ancora sconosciuta. Perché sono quattro le cassette di sicurezza che il deputato teneva al Credito Artigiano: due a Milano e due a Roma. E che attualmente sono sotto sequestro probatorio, in attesa del via libera della Camera per essere aperte. Per l'accusa potrebbero «contenere beni o valori di provenienza delittuosa».