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P4 COME PAPA X QUATTRO - PAPA FAMILY AFFAIRS: GUARDA CASO IL VOLUME D’AFFARI DELLA MOGLIE DEL DEPUTATO PDL SALE DAI 21MILA EURO DEL 2001 AI 428 MILA DEL 2009 - ALFONSINO SI FACEVA PAGARE DA IMPRENDITORI AMICI VIAGGI, ALBERGHI, UNA MERCEDES E PERSINO LO STIPENDIO DEL SEGRETARIO - L'AMICO DI PAPA, NICOLA D’ABUNDO, ORGANIZZA LA CROCIERA IN TUNISIA PER POLITICI E GIUDICI , TUTTO SPESATO (FUORI I NOMI!) - LASCO: “UNA PALESE DIFFAMAZIONE”… …

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1- PAPA FAMILY AFFAIRS...
Valentina Errante e Massimo Martinelli per "Il Messaggero"

ALFONSO PAPA

Per Tiziana Rodà, coniugata Papa, il lavoro non finiva mai. Attività incessante e incarichi a pioggia da società pubbliche, enti locali, banche e aziende private. Un volume d'affari crescente che passa dai 21mila euro del 2001 ai 428 mila e 223 del 2009. Da Telecom Italia spa tra il 2003 e il 2009, la signora Papa incassa oltre 275mila euro, da Enel, nel solo 2009, percepisce più 412mila euro, nel 2008 348mila e nel 2007 530mila per lavoro autonomo. Nel 2006 828mila.

Ma ci sono anche gli incarichi, dal 2004 al 2009, di Autostrade Italia spa e Poste Italiane. Poi l'Inps, il Comune di Quarto, il Comune di Napoli, le società assicurative e finanziarie: la Fondiaria spa, la Sara assicurazioni, Ina Assitalia, Ras Holding, Milano assicurazioni, Garige R.D assicurazioni, Chartis Europe s.a assicurazioni. Quindi gli istituti di credito e riscossione: Banco di Napoli ed Equitalia e gli incarichi nelle società in liquidazione coatta amministrativa, oltre ai contratti con un lungo elenco di aziende private.

Berlusconi Alfonso Papa

Mister 35 mila euro al mese. E' Alfonso Papa. Che una volta spiegò a un imprenditore che la sua attività di «copertura e protezione» per le inchieste giudiziarie, sarebbe costata 35 mila euro al mese. E c'era chi era pronto a pagare per lui il conto degli alberghi e i viaggi, chi gli comprava le auto di grossa cilindrata, qualcuno che copriva le spese del suo ufficio e retribuiva il segretario. Alfonso Papa prendeva da tutti.

piscitelli

A mantenere l'altissimo tenore di vita del parlamentare erano imprenditori in cerca di commesse, rapporti con la politica o notizie giudiziarie che li riguardavano.

Come Pietro Andreola, che per anni ha pagato i conti negli alberghi a cinque stelle: «In numerose occasioni con la carta di credito della mia azienda ho pagato il conto riferito a soggiorni di Alfonso Papa in prestigiosi alberghi di lusso di Roma, tipo l'Hassler, De Russie, De la Ville, Exedra, Eden e altri alberghi costosissimi. E' successo almeno una ventina di volte, fino a quando mi sono sinceramente scocciato e ho capito che Papa era un approfittatore. Addirittura, in una circostanza mi lasciò da pagare una costosissima bottiglia di champagne. Mi ha spillato 12-13 mila euro di conti alberghieri».

GIUSEPPE LASCO

Ma Andreola non è il solo. Nicola D'Abundo gli regala una Mercedes, mentre Alessandro Petrillo paga tutti i mesi le spese della segreteria e lo stipendio di Eugenio Esposito, detto Willy, il segretario del parlamentare: 3 mila euro.

Papa intanto lavora per tutti, si propone e dà notizie sulle inchieste: vuole informare Luigi Bisignani sulle indagini relative a Finmeccanica, Denis Verdini sul fascicolo Grandi eventi, Mauro Masi sulle indagini della procura di Trani. Per stringere i suoi rapporti sollecita Bisignani a «trovare qualche incarico a Camillo Toro», figlio dell'ex procuratore aggiunto di Roma e a suo dire fonte negli uffici giudiziari della capitale.

Ci prova pure con Finmeccanica: manda a dire a Lorenzo Borgogni, potente capo della comunicazione del colosso di piazza Montegrappa, che lui e il presidente Guarguaglini hanno «alcuni problemi giudiziari su Roma e su Napoli». E si offre di risolverli. Ma da Finmeccanica dicono: «No grazie, abbiamo fiducia nella giustizia».

BISIGNANI

2 - E SPUNTA LA CROCIERA GRATIS PER POLITICI E GIUDICI...
Da "Il Messaggero" -
Una crociera in Tunisia: Nicola D'Abundo pagava per tutti. Non solo per il suo amico Alfonso Papa, le spese erano coperte anche per gli ospiti illustri del parlamentare. Lo ha raccontato lo stesso D'Abundo, imprenditore napoletano, ai pm: «Ho offerto ad Alfonso Papa una crociera di diversi giorni in Tunisia insieme a tantissime altre persone: c'erano magistrati, generali, gente dello spettacolo e tanti altri; nessuno pagò».

L'imprenditore ha anche assunto la moglie di Papa e firmato un contratto di lavoro fittizio per un'amica del deputato. In cambio D'Abundo sostiene di avere chiesto diversi favori, ma secondo la procura, che ha iscritto il suo nome sul registro degli indagati, avrebbe ricevuto anche commesse.

DENNIS VERDINI - Copyright Pizzi

3- TERNA HA SEMPRE OPERATO NEL RISPETTO DELLE NORME...
Comunicato Stampa
- In relazione agli articoli sugli organi di stampa di oggi, Terna precisa che, come dimostrano gli atti anche pubblici, i poteri gestionali sono in capo all'Amministratore Delegato, e subdelegati per ruoli di competenza ai vari responsabili dei settori dell'azienda. Nessun dirigente può prevaricare né attribuirsi poteri diversi o aggiuntivi rispetto alle policy aziendali, e non è mai stato riscontrato un solo comportamento simile.

MAURO MASI

Terna precisa che ha sempre operato in ogni sua attività interna ed esterna nel rispetto di tutte le norme di diritto e delle procedure aziendali. La Società si tutelerà in ogni sede e in ogni modo in relazione a dichiarazioni o azioni che risultino lesive del suo operato, della sua immagine e di quella dei suoi dipendenti, anche in relazione ai possibili danni sul mercato azionario.

4 - GIUSEPPE LASCO: " UNA PALESE DIFFAMAZIONE"...
Comunicato Stampa
- In relazione alle dichiarazioni di terze persone sul mio conto pubblicate oggi sugli organi di stampa, desidero dichiarare quanto segue: prendo atto nuovamente di una carrellata di calunnie sulla mia persona e sul ruolo da me rivestito in Terna S.p.A. Aldilà della palese volontà di qualcuno (che sarà chiamato a risponderne in base ai fatti in sede penale e civile) di denigrare e diffamare la mia onorabilità, il mio prestigio e la mia dignità professionale, rilevo che ancora una volta mi vengono attribuiti ruoli e fatti ai quali ribadisco nuovamente, con fermezza, la mia totale estraneità.

I PM WOODCOCK E PISCITELLI

Intendo solamente sottolineare che i rapporti da me intrattenuti di amicizia, cordialità e professionalità sono il frutto di relazioni nate e cresciute in epoche lontane, in ambito lavorativo e professionale e non finalizzate a cordate e lobby di alcun genere.

Ho dato mandato ai miei legali di tutelare in tutte le sedi opportune il mio nome e la mia reputazione in relazione a tutte le dichiarazioni mendaci sul mio conto, e laddove richiesto fornirò ai magistrati inquirenti la completa rappresentazione dei fatti affinché la strumentalizzazione di tali rapporti e di tutto il resto possa essere una volta per tutte chiarita.

 


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