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1- MILANESE: "TREMONTI MI HA DETTO CHE HA AVUTO UNO SFOGO CON BERLUSCONI PERCHÉ AVEVA SAPUTO CHE LUI, IL MINISTRO, ERA SEGUITO O COMUNQUE NEGLI AMBIENTI POLITICI SI DICE CHE STANNO ATTUANDO IL "METODO BOFFO" ANCHE NEI SUOI CONFRONTI, ANCHE UTILIZZANDO LE INTERCETTAZIONI FATTE NEI MIEI CONFRONTI PER LE MIE VICISSITUDINI GIUDIZIARIE. HO CAPITO CHE FACEVA RIFERIMENTO ANCHE ALLA FINANZA E AL GENERALE ADINOLFI COME PARTECIPANTI AL PIANO ORDITO NEI SUOI CONFRONTI" 2- QUALE SIA IL CLIMA D'AMORE ALL'INTERNO DELLE FIAMME GIALLE BEN SI COMPRENDE LEGGENDO IL VERBALE DI EMILIO SPAZIANTE, IN CORSA PER IL VERTICE GDF CONTRO ADINOLFI. "HO RACCONTATO A MILANESE CHE C'È UNA "VOCE" DIFFUSA ALL'INTERNO DEL NUCLEO DI POLIZIA TRIBUTARIA DI MILANO SECONDO LA QUALE DURANTE UNA VERIFICA, CREDO A MEDIOLANUM, I SOTTOUFFICIALI OPERANTI ABBIANO TROVATO UN APPUNTO DAL QUALE SEMBREREBBE CHE MEDIOLANUM STESSA ERA STATA PREAVVERTITA" 3- "ALLA FESTA DI COMPLEANNO DEL GEN. ADINOLFI IL DOTTOR LETTA CHIAMÒ A MEZZANOTTE"

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Fiorenza Sarzanini per il "Corriere della Sera"

MARCO MILANESE

Indebolire il ministro dell'Economia Giulio Tremonti e acquisire potere nelle aziende di Stato, anche riuscendo a «pilotare» alcune indagini in corso. È su questo, almeno a leggere gli atti delle inchieste condotte dai pubblici ministeri di Napoli sulla cosidetta «P4» e sul parlamentare del Pdl Marco Milanese accusato di associazione a delinquere e corruzione, che si fronteggiano le «cordate» interne alla Guardia di finanza.

Ogni gruppo sembra avere il proprio uomo politico di riferimento. Negli ultimi mesi ci sono stati svariati tentativi di acquisire informazioni riservate da utilizzare contro gli avversari. E in questa disputa sembra emergere la figura di Giuseppe Lasco, ex ufficiale e adesso capo della sicurezza di Terna, la società proprietaria della rete elettrica guidata da Flavio Cattaneo.

michele adinolfi

IL MINISTRO CONTROLLATO
Il 17 maggio scorso viene interrogato Marco Milanese, in passato colonnello della Finanza, che si è dimesso dall'incarico di consigliere politico del ministro Tremonti e ora attende che la Camera si pronunci sulla richiesta di arresto nei suoi confronti. Di fronte ai pubblici ministeri Henry John Woodcock e Francesco Curcio dichiara: «Ho visto il ministro Tremonti qualche giorno fa e mi ha detto che ha avuto uno sfogo con il presidente del Consiglio Berlusconi perché aveva saputo che lui, il ministro, era seguito o comunque negli ambienti politici si dice che stanno attuando il "metodo Boffo" anche nei suoi confronti, anche utilizzando le intercettazioni fatte nei miei confronti per le mie vicissitudini giudiziarie.

Spaziante

E che quindi si utilizzi i miei problemi giudiziari per contrastare l'ascesa politica del ministro Tremonti. Lui mi ha ribadito che ha riferito a Berlusconi che stanno cercando "cose" per metterlo in difficoltà da un punto di vista politico. Ho capito che faceva riferimento anche alla Guardia di finanza e al generale Adinolfi come partecipanti al piano ordito nei suoi confronti. E che il presidente Berlusconi ha negato che ciò potesse essere vero e che nessuno stava ordendo nei suoi confronti. Il ministro è convinto che tutto questo sia vero e che tra le questioni ci sia anche la nomina del futuro comandante generale della Guardia di finanza dove è il ministro che propone il nominativo del comandante».

LE FESTE DELLA FINANZA
Il riferimento è al capo di Stato maggiore Michele Adinolfi, indagato in questa inchiesta perché accusato proprio da Milanese di aver informato Bisignani che i suoi telefoni erano stati messi sotto controllo. L'astio fra i due - che fino a un anno fa erano amici - emerge con evidenza dai loro interrogatori tanto che Adinolfi racconta come «Milanese non mi risponde più perché mi addebita sia le sue vicissitudini penali, sia quelle mediatiche».

inciucio tremonti letta

E quando i pubblici ministeri gli chiedono di riferire «dei rapporti economici e patrimoniali tra Pippo Marra (direttore dell'agenzia di stampa Adn Kronos ndr ), Bibi Ballandi (impresario e produttore televisivo ndr ) e Adinolfi», Milanese dichiara: «So che Ballandi è molto amico di Adinolfi e cura tutte le manifestazioni della Guardia di finanza, come pure ricordo in occasione della presentazione del calendario. In quell'occasione venne Antonella Clerici, un'altra volta Gianni Morandi. Ribadisco i rapporti di grande amicizia tra loro. Invece tra Marra e Adinolfi non so se vi siano legami economici o di natura patrimoniale. So che sono grandi amici». I magistrati chiedono poi di conoscere la natura dei rapporti tra «Adinolfi, Letta e la presidenza del Consiglio».

GIUSEPPE LASCO

Anche in questo caso Milanese non si tira indietro: «Sono molto stretti, c'è un filo diretto con il dottor Letta. Ricordo l'anno scorso alla festa di compleanno di Adinolfi che quest'ultimo lo chiamò verso mezzanotte direttamente al telefono. C'era anche il ministro Gelmini con il marito, c'era Galliani». Fa la lista degli invitati con «l'avvocato Fischetti, il professor Cognetti, Stefano Grassi» e oltre «all'amministratore delegato di Coni Servizi Lello Pagnozzi, Colaninno padre (presidente di Alitalia ndr) e altra gente», cita Giuseppe Lasco.

I pm Woodcock e Francesco Curcio

«L'INQUILINO DELLA FERILLI»
Sono i magistrati a chiedere se conosca l'ex ufficiale delle Fiamme Gialle e Milanese racconta: «Lo conosco Lasco in quanto mi è stato presentato da Cattaneo che lo aveva assunto... A sua volta Lasco era diventato amico di Cattaneo in quanto buon conoscente della famiglia. Se non ricordo male da giovane Lasco era stato inquilino della Ferilli. Mi resi conto nel corso del tempo che Lasco aveva assunto all'interno di Terna una posizione di potere sproporzionato rispetto al suo ruolo.

tremonti milanese big

Addirittura quando Paolo Berlusconi doveva chiedere un favore si rivolgeva a Lasco anziché a Cattaneo, come io stesso ho constatato. In seguito ho capito la ragione di questa posizione di potere dovuta a una serie di relazioni molto strette che Lasco aveva con importanti esponenti istituzionali come Adinolfi. Quando parlo di queste relazioni mi riferisco a fatti e circostanze accadute sotto la mia diretta percezione.

PIPPO MARRA

Lasco diceva in giro che "erano loro a comandare a Roma". In particolare tra ottobre-novembre 2010 incontrai tale Gioacchino Gambuti che lavora in una municipalizzata di Roma e mi disse che aveva partecipato a una cena, o forse un suo amico, nel corso della quale Lasco aveva riferito che il sottoscritto avrebbe passato un guaio, alludendo a coinvolgimenti giudiziari.

BIBI BALLANDI

Ciò al fine di mettere in cattiva luce anche Tremonti visto che io personalmente non sono un uomo pubblico particolarmente noto... Non so il motivo per cui Cattaneo continui a tenersi Lasco in Terna, perché malgrado abbia fatto un sacco di danni Cattaneo se lo tiene e sembra che Lasco acquisti sempre più potere. Vi posso dire che si muove come se fosse il leader. Mi risulta che da un paio di mesi la figlia di Adinolfi lavori in Terna».

Adriano Galliani

MINISTRI E MARCEGAGLIA SPONSOR
Anche il responsabile delle relazioni esterne di Finmeccanica Lorenzo Borgogni parla del «potere» di Lasco. Il 19 maggio scorso dichiara a verbale: «L'ho visto un paio di volte, la figlia lavora in Finmeccanica. È venuto da me dopo l'esplosione mediatica della vicenda giudiziaria che ha investito Finmeccanica. Venne da me per dirmi che lui non c'entrava niente con l'accanimento mediatico che si era scatenata contro Finmeccanica.

pagnozzi foto mezzelani gmt

Devo dire che Cattaneo aveva una vera fissazione e ambiva a fare l'amministrazione delegato di Finmeccanica. Cattaneo è sponsorizzato da La Russa, da Paolo Berlusconi e dal ministro Romani. Nel 2008 ci venne proposto come componente del cda di Finmeccanica dal ministero del Tesoro in persona di Fabio Corsico, che era stato segretario particolare di Tremonti. A noi parve inopportuno. Sembrava che già si volesse designare un successore di Guarguaglini.

COLANINNO

Ultimamente hanno scatenato una vera e propria guerra per fare in modo che Cattaneo venisse in Finmeccanica. Lasco è il "braccio armato" di Cattaneo e mi risulta che è un ex finanziere molto chiacchierato». Borgogni parla anche di Angelo Proietti, il titolare della Edilars che ha ristrutturato gratuitamente l'appartamento al centro di Roma di Marco Milanese dove ha vissuto Tremonti: «Ribadisco che l'imprenditore Proietti mi fu inviato dall'onorevole Milanese al fine di poter offrire qualche collaborazione di lavoro, venne da me, mi portò il curriculum ma non abbiamo avviato alcuna collaborazione perché non è di nostra competenza».

Flavio Cattaneo

E su Adinolfi aggiunge: «L'ho incontrato alcune volte. Ricordo che nel periodo aprile-maggio 2010 l'ingegner Guarguaglini mi disse di chiamare Adinolfi perché aveva ricevuto una sollecitazione dalla Marcegaglia per far fare uno stage alla figlia Adinolfi. Io lo chiamai per informarlo della disponibilità, ma lui fu alquanto scontroso dicendo che forse non si erano capiti. Ciò accadde un po' prima che scoppiasse la bufera dell'inchiesta romana su Finmeccanica».

PAOLO BERLUSCONI

LA «SOFFIATA» A MEDIOLANUM
Quale sia il clima all'interno del comando generale delle Fiamme Gialle ben si comprende leggendo il verbale di Emilio Spaziante, comandante interregionale del Lazio, anche lui in corsa per il vertice. I magistrati lo interrogano il 19 maggio scorso e gli leggono una frase del verbale di interrogatorio di Milanese del giorno precedente che afferma: «Vi dico che il generale Spaziante potrebbe riferirvi particolari su alcune informazioni che Adinolfi avrebbe "passato" agli interessati in occasione di una verifica fatta dalla Guardia di finanza a una importante società».

Guarguaglini e Lorenzo Borgogni

E lui conferma: «Posso dire che è possibile che io abbia raccontato all'onorevole Milanese che c'è una "voce" diffusa all'interno del Nucleo di polizia tributaria di Milano secondo la quale durante una verifica, credo a Mediolanum, i sottoufficiali operanti abbiano trovato un appunto o comunque un documento dal quale sembrerebbe che Mediolanum stessa era stata preavvertita della verifica in oggetto. Il colonnello Tomei, comandante del nucleo di polizia tributaria di Milano potrà essere più preciso».

Fabio Corsico

Quando gli viene chiesto dei rapporti di Milanese con i suoi ex colleghi, Spaziante risponde: «Attualmente posso dire che ci sono in servizio al Comando Generale della Finanza numerosi ufficiali legati e colleghi di corso dell'onorevole Milanese quali il generale Zafarana, Buratti, Carrarini e forse Carbone». Non nega di conoscere «il dottor Lasco che una sera mi ha portato a cena con il generale Gallitelli, un altra con l'avvocato Fischetti e una sera con il procuratore Capaldo (titolare delle inchieste sulla cosiddetta «P3» e su Finmeccanica ndr ), con i quali mi consta abbia grande familiarità».

 


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