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OBAMA SI SBIANCA E DIVENTA UN CENTRISTA ALLA BUSH PER EVITARE UN DOPPIO FALLIMENTO: QUELLO SUO E DEL PAESE - L’ACCORDO SUL DEBITO SERVE PRIMA DI AGOSTO MA LA VERITÀ È CHE È INIZIATA LA CAMPAGNA ELETTORALE PER IL 2012: PER VINCERE IN SCIOLTEZZA OBAMA DEVE RIACCHIAPPARE I VOTI DEGLI INDIPENDENTI CHE LO HANNO SFANCULATO ALLE ELEZIONI DI MIDTERM: PROVE GENERALI IN CORSO…

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Dagoreport da "The New York Times"
http://nyti.ms/npvInc

Barack Obama

Obama il centrista, Obama già in campagna elettorale. La conferenza stampa tenuta ieri dal presidente Usa apre una nuova fase della sua politica: l'inquilino della Casa Bianca ha avviato un processo di riposizionamento fin dall'indomani delle elezioni di midterm dello scorso novembre, quando i Repubblicani hanno conquistato la Camera dei Rappresentanti e insidiato il Congresso.

Ora, a circa sette mesi di distanza, sembra che il capo di Stato abbia trovato il suo posto: non a destra, non a sinistra, bensì al centro, arbitro tra due fazioni in lotta, per il bene della nazione.

L'opposizione repubblicana, ovviamente, definisce tutto una sceneggiata politica, ma l'occasione per Obama è cruciale perché in ballo c'è il default degli Stati Uniti e quindi l'accordo per ridurre le spese e aumentare le entrate deve essere trovato e anche in fretta, ha detto lui, non scherziamo, "siamo l'America". Si è proposto come un padre che cerca di mettere pace tra i bambini piccoli che litigano di continuo: "Se pensiamo sia difficile ora, figurati di qui a sei mesi, quando questi ragazzi si troveranno nel mezzo della stagione elettorale", ha detto.

Barak Obama

Si è rivolto all'elettorato indipendente. Ha mantenuto un profilo distaccato dalle rispettive visioni di partito, comprese quelle democratiche. Ha sottolineato il fatto che ognuno deve fare la sua parte e se i Repubblicani dovranno cedere sull'aumento delle tasse ai ricchi (con redditi superiori a 250mila dollari), i democrats dovranno fare lo stesso per quanto riguarda i tagli al welfare (ma la promessa è di non colpire poveri, anziani e bambini).

"Dobbiamo mangiare il nostro piatto di piselli", ha detto. E poi ha richiamato tutti alla necessità di dare un colpo di reni: "Penso che gli americani abbiano bisogno di vedere dei risultati", ha affermato, ricalcando le richieste di molti elettori indipendenti e moderati emerse dai sondaggi.

i repubblicani presentano il programma

I voti degli indipendenti sono stati fondamentali nell'elezione di Obama, ma alle consultazioni di midterm molti di loro gli voltarono le spalle. Alcuni sondaggi dimostrarono che la maggior parte non approvava il suo operato. Le cose, poi, sono un po' migliorate: secondo un sondaggio Nyt/Cbs a giugno il 50% di loro lo appoggia; il 5% in più rispetto a gennaio. Ma il presidente non li ha ancora riconquistati del tutto ed è questo che vuole fare.

Sarah Palin

Resta da vedere se i Repubblicani glielo permetteranno. Sulle tasse, per ora, danno segno di non voler cedere. L'accordo per innalzare il tetto del debito va trovato in tempo per approvare l'apposita legge entro il 2 agosto. Se l'intesa mancherà, gli Usa andranno in bancarotta.

 


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