1. TREMONTI, VADO A ROMA A CHIUDERE BILANCIO...
(ANSA) - "Sto andando a Roma a chiudere il Bilancio dello Stato". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti lasciando la riunione dell'Ecofin prima della chiusura dei lavori.
2. CRISI: SPREAD BTP-BUND A 347 PUNTI,RENDIMENTO SOPRA 6%...
(ANSA) - Segna un ennesimo record lo spread tra il Btp e il corrispettivo bund tedesco. Il differenziale di rendimento sale a 347 punti e per la prima volta dal 1997 il rendimento del Btp sfonda la soglia del 6% al 6,02%.
3. BORSA:TERZA SEDUTA IN CALO IN EUROPA,PANIC SELLING SU MILANO...
(ANSA) - Panic selling su tutta Europa mentre la crisi del debito è sul tavolo dell'Ecofin, il consiglio allargato all'intera Ue. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse europee. - Londra -1,10% - Parigi -1,71% - Francoforte -1,71% - Madrid -2,66% - Milano -4,05% - Amsterdam -1,40% - Stoccolma -1,83% - Zurigo -1,55%
4. BORSA MILANO: STOP PER UNICREDIT E ALTRI 5 TITOLI
(ANSA) - Finiscono in asta di volatilità Unicredit (-6,4%) e altri 5 titoli del paniere Ftse Mib a Piazza Affari. Mediolanum fermata con un ribasso teorico del 4,80%, Lottomatica del 6,03%, Generali del 6,45%, Fonsai del 4,94% e Bpm del 5,02 per cento.
5. BORSA: ASIA TEME EFFETTO CONTAGIO DEBITO, GIU' EXPORT
(ANSA) - L'Asia guarda all'Occidente con preoccupazione: da un lato gli Usa che non riescono a concordare il taglio del deficit e dall'altro la preoccupazione per la crisi del debito che dalla Grecia può diffondersi alle altre grandi nazioni europee. "Il mercato teme l'impatto negativo sui sistemi finanziari se la crisi del debito in Europa si diffonderà da Grecia, Irlanda e Portogallo a grandi paesi come l'Italia e la Spagna", ha detto Yumi Nishimura, un equity-market analyst di Daiwa Securities.
L'indice MSCI Asia Pacific Index è sceso dell'1,8%, e tutti i principali mercati in Asia chiudono con segno negativo. I più colpiti i titoli dell'export: Sony ha perso il 2,9%, Canon l'1,7%, Esprit Holdings, etichetta dell'abbigliamento che conta l'Europa come principale fonte di entrate, ha fatto un tonfo del 5 per cento. Giù i finanziari con HSBC in calo dell'1,9%, Standard Chartered dell'1,4%, Mitsubishi UFJ del 2,4 per cento a Tokyo. Deboli le banche australiane su cui pesa il giudizio negativo di Moody. Commonwealth Bank of Australia ha perso l'1,8%, Westpac Banking il 2%, Australia & New Zealand Banking Group il 2,2 per cento.
Non vengono risparmiati dalle vendite neppure i produttori di materie prime con il calo del prezzo del greggio e dei futures sui metalli. BHP è scivolato in calo del 2%, Rio Tinto del 2,6%, Inpex del 4,3 per cento. Macarthur Coal, il più grande produttore mondiale di carbone polverizzato, è salito del 37 per cento sull'offerta di acquisto di ArcelorMittal e Peabody Energ che hanno annunciato di voler acquistare il produttore australiano di carbone per circa 5 miliardi di dollari.
borsa londraDi seguito gli indici dei titoli guida delle principali Borse dell'area Asia-Pacifico: - Tokyo -1,43% - Hong Kong -2,29% (in corso) - Shanghai -1,68% (in corso) - Taiwan -2,02% - Seul -2,20% - Sydney -1,90% - Mumbai -1,06% (in corso) - Singapore -1,27% (in corso) - Bangkok -0,74% - Giakarta -1,04% (in corso).
6. MORNING NOTE: L'AGENDA DI MARTEDI' 12 LUGLIO...
Radiocor - Torino - incontro Intesa Sanpaolo e Centro di Ricerca e Documentazione 'Luigi Einaudi' per la presentazione della ricerca 'Indagine sul risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2011'. Partecipa, tra gli altri, Andrea Beltratti, presidente cds Intesa Sanpaolo.
Bruxelles - si riunisce l'Ecofin. Partecipa, tra gli altri, Giulio Tremonti, ministro dell'Economia e delle Finanze
Roma - la commissione Bilancio del Senato comincia l'esame di merito della Manovra di finanza pubblica
Roma - il Tesoro ha in programma un'asta di BoT annuali per 6,75 miliardi di euro
Roma - convegno 'Il sistema duale per lo sviluppo del comparto aerospaziale', organizzato dal Centro studi Demetra. Partecipano, tra gli altri, Giuseppe Pisanu, Enrico Marchi, Giuseppe Orsi, Enrico Saggese, Vito Riggio, Ignazio La Russa, Antonio Tajani
Roma - incontro stampa di presentazione della seconda edizione del progetto Digitalife, promosso da Telecom Italia con la partecipazione di Franco Bernabe'
Roma - conferenza stampa di Maurizio Landini, segretario generale Fiom-Cgil e Giorgio Airaudo, segretario nazionale Fiom-Cgil per illustrare la situazione in Fiat
Federico Ghizzoni UNICREDIT7. MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor - MERCATI: Italia bersaglio degli speculatori, Borsa in caduta e spread Btp-Bund oltre i 300 punti (dai giornali); Napolitano: serve coesione nazionale (dai giornali); Nelle sale operative clima da trincea (Il Sole 24 Ore pag. 2); Banche: il boomerang delle garanzie (Il Sole 24 Ore pag. 4); Marcegaglia: lavorare insieme per il Paese (dai giornali); 'Governo, opposizione e Bankitalia insieme nell'emergenza', intervista a Romano Prodi (Il Sole 24 Ore, pag. 1 e 20); 'Il nostro sistema bancario e' il piu' solido del mondo', intervista al presidente di Banca Mediolanum Ennio Doris (Il Giornale pag. 4)
MANOVRA: Prove di disgelo tra Governo e opposizione (dai giornali); Da Berlino fiducia all'Italia (dai giornali); Il Senato prova lo sprint: si' in 7 giorni (dai giornali); Bollo sui Bot e stretta pensioni, emendamenti ridotti al minimo (dai giornali); 'Fiducia se ci sara' ostruzionismo. Ai Il centrosinistra collabori alle modifiche', intervista al ministro degli Esteri Franco Frattini (la Repubblica pag.6); 'Valuteremo le loro proposte, l'importante e' fare in fretta', intervista al ministro del Lavoro Maurizio Sacconi (Messaggero pag. 5)
USA: Obama: urgente l'intesa sul debito. Tagli a difesa e sanita' (dai giornali)
GRECIA: Verso un nuovo piano europeo (dai giornali); Rispunta il buyback (Il Sole 24 Ore pag. 7)
FININVEST: Piano per non utilizzare la fidejussione. Cir avvia le procedure per incassare il risarcimento. In calo in Borsa tutti i titoli coinvolti (dai giornali); 'Per pagare c'e' tempo. Si aspetti la Cassazione. Berlusconi non doveva entrare in politica', intervista a Ennio Doris, presidente di banca Mediolanum (La Stampa pag. 11)
MILAN: Studia l'Ipo o la cessione di una quota (Il Sole 24 Ore pag. 33)
MPS: Pronto al riassetto immobiliare (Il Sole 24 Ore pag. 34)
UNICREDIT: il patto Mediobanca arriva all'esame del consiglio (Messaggero pag. 19)
WIND: 'Wind e' un polo aggregante che guarda Tiscali e 3Italia', intervista a Naguib Sawiris (Il Sole 24 Ore pag. 35)
RISANAMENTO: Maxi offerta per l'area di Santa Giulia (dai giornali)
A2A: Oggi il consiglio di gestione, sul tavolo il nuovo piano per il riassetto Edison (dai giornali)
TV DIGITALE: Rai e Mediaset in pole position. Romani pubblica il bando per 6 nuovi multiplex (Repubblica pag. 24)
Il premier greco PapandreuFONSAI: Oggi i nomi di Unicredit per il cda (dai giornali)
8. CAMBI: FRANCO SVIZZERO DI RECORD IN RECORD, +6% DA INIZIO ANNO
Radiocor - Il franco svizzero ha continuato a crescere nei confronti dell'euro, appesantito dalla crisi del debito e dei rischi di contagio ad altri Pa esi. Gli investitori dell'area dell'euro sono in fuga verso il franco svizzero, visto sempre come rifugio sicuro. Nella mattinata, il franco e' stato scambiato a 1,1552 franchi per euro, battendo il record stabilito in apertura a 1,163 franchi.
L'incontro di lunedi' a Bruxelles dei massimi esponenti della Ue ha aumentato il nervosismo dei mercati e la moneta svizzera e' stata di nuovo ricercata dagli investitori, dicono gli analisti della Banca cantonale di Zurigo (Zkb) in una nota. 'Le alternative per gli investitori sono il franco svizzero e l'oro, come si e' verificato ieri e come dovrebbe essere ancora nell'immediato il futuro', hanno osservato gli specialisti di Pictet. La moneta svizzera ha infatti dalla sua la forza dell'economia svizzera, che ha rapidamente recuperato dalla crisi finanziaria globale.
Ma con un apprezzamento del franco di quasi il 6% contro l'euro dall'inizio dell'anno, gli esportatori svizzeri, il cui primo cliente e' l'area dell'euro, iniziano a soffrire. Il governo svizzero ha inf atti detto di aver trovato 'i primi segnali di raffreddamento' economico a causa del costo elevato del franco, ma ha escluso qualsiasi misura fiscale che giudica 'contro-producente'.
9. GRECIA; SI ALLARGA ANCORA "BUCO NERO" IN BILANCIO...
(ANSA) - Nonostante le severe misure di austerità adottate dal governo greco, il "buco nero" nel bilancio continua ad allargarsi ed ha raggiunto i 4.53 miliardi di euro per il primo semestre 2011. Secondo i dati provvisori, il deficit del bilancio del governo centrale, per il periodo gennaio-giugno 2011, ha toccato i 12.781 miliardi di euro contro i 10.374 previsti e i 9.997 miliardi di euro dello stesso periodo del 2010. Gli introiti, per lo stesso periodo, si sono ridotti di 3,051 miliardi di euro.
In particolare i proventi netti del bilancio ordinario dello Stato sono 21.814 miliardi di euro, ridottisi dell'8,3% rispetto al corrispondente periodo del 2010, mentre secondo gli obiettivi prefissati avrebbero dovuto aumentare del 5,4%. Secondo il ministero delle Finanze, il calo degli introiti è dovuto soprattutto ad una recessione superiore a quella prevista durante la stesura del bilancio e sarà affrontato, per il secondo trimestre dell'anno, con l'incasso degli introiti fiscali previsti dal Programma Economico a medio Termine, 2011-2015.
Ambienti economici anche governativi, però, temono che le misure aggiuntive di 6,7 miliardi di euro previste dal Programma non saranno sufficienti di coprire il "buco nero" del bilancio e ridurre il deficit al 7,6% del Pil per il 2011. In questo caso sarebbero necessarie nuove misure economiche entro la fine dell'anno.
10. CINA: RISERVE IN VALUTA ESTERA +30,3% SU UN ANNO A GIUGNO...
Radiocor - Le riserve in valuta estera della Cina, le piu' grandi del mondo, hanno raggiunto i 3.197,5 miliardi di dollari a fine giugno, in rialzo del 30, 3% su base annua. Lo ha detto martedi' la banca centrale della Cina (Pboc) sul suo sito web. L'accumulo di enormi riserve valutarie da parte di Pechino riflette lo squilibrio del commercio estero del Paese. La Cina mantiene il suo tasso di cambio, regolato dalla Pboc, a un livello molto basso, che aiuta gli esportatori, mentre l'afflusso di capitali nel paese gonfia la massa monetaria e crea inflazione. La Cina non rivela la ripartizione tra le diverse valute nelle riserve valutarie.
11. PARMALAT: VERSO SCELTA INTERNA LACTALIS PER NUOVO AD
(ANSA) - Il consiglio di amministrazione di Parmalat si appresta a nominare il nuovo amministratore delegato che succederà ad Enrico Bondi e secondo quanto si apprende sarà un manager francese del gruppo Lactalis. A breve si riunirà il comitato nomine che proporrà la candidatura e il Cda sarà chiamato ad esprimersi.
12. IL SAN RAFFAELE AL CONCORDATO...
Walter Galbiati per "la Repubblica" - Una conferenza telefonica tra le banche e i rappresentanti dello Ior, la banca del Vaticano, per decidere le sorti del San Raffaele. Il tutto alle spalle di Don Luigi Verzè, la cui verve negli ultimi giorni è stata di non poco impiccio per i progetti degli advisor e degli istituti, e imbarazzante per i rappresentati del Vaticano.
Ai banchieri (tra cui anche Ettore Gotti Tedeschi) è bastato un cenno e si sono capiti al volo. Difficilmente si seguirà la strada dell´accordo di ristrutturazione del debito, molto più probabilmente si andrà verso un concordato preventivo. Le banche con l´appoggio di qualche fornitore sono in grado di fare passare in assemblea il concordato (serve il 50% più uno contro il 60% necessario per l´accordo). Una via che permetterà al Vaticano di risparmiare non pochi quattrini.
13. MEDIASET GIÙ A PICCO ANCHE CIR...
Da "Il Fatto Quotidiano" - Giornata di Borsa negativa per tutti i titoli coinvolti più o meno direttamente nella sentenza sul Lodo Mondadori, secondo la quale Fininvest dovrà risarcire 560 milioni di euro alla Cir. Nonostante la vittoria nel verdetto d'appello, al posto di festeggiare la holding di Carlo De Benedetti perde ben il 7,21% e va persino peggio delle controllate della controparte Fininvest: Mediaset (-3,82%) e Mondadori (-4,51%).
Il titolo Cir sconta infatti un mix di diverse componenti sfavorevoli. Da un lato c'è infatti la speculazione internazionale che oggi ha comunque picchiato duro su tutto il listino penalizzando soprattutto i titoli con una forte presenza dei fondi esteri: nel caso di Cir fa capo agli internazionali ben il 30% del capitale.
Inoltre la società di De Benedetti è un titolo tradizionalmente poco liquido, cioè con scambi limitati, che quindi vede amplificati i movimenti al rialzo o al ribasso. Pesa anche il fronte politico e i timori che una nuova norma "Salva Fininvest" riesca a fermare il pagamento della somma dovuta da Berlusconi. Del resto il titolo Cir era salito sull'attesa del "tesoro" del Lodo e resta tutt'ora in rialzo di oltre il 20% da inizio anno, contro un calo dell'indice di Borsa del 10,65% da gennaio.
DE BENEDETTI BERLUSCONI14. IL DOSSIER MEDIOBANCA ALL'ESAME DI UNICREDIT...
Al. G. per "Il Sole 24 Ore" - Il rinnovo del patto di sindacato e del consiglio di amministrazione di Mediobanca comincia a entrare nel vivo delle discussioni tra i grandi soci di Piazzetta Cuccia. In vista dell'assemblea del patto del 21 luglio, oggi il tema sarà affrontato dal board di UniCredit. All'ordine del giorno del consiglio presieduto da Dieter Rampl - oltre alla prevista designazione dei tre rappresentanti nel cda di FonSai e alla probabile nomina di un nuovo responsabile globale per le attività di private banking - figura anche l'esame della questione Mediobanca.
Sarà il consiglio, dopo il preeliminare esame del comitato strategico di settimana scorsa, a dare mandato specifico a Rampl e al ceo Federico Ghizzoni delle basi negoziali da far valere nel confronto con gli altri azionisti di Piazzetta Cuccia. Tema che, con ogni probabilità, è stato anche affrontato nella riunione di giovedì scorso delle Fondazioni socie di UniCredit.
Salvatore Ligresti15. FONSAI A UN PASSO DALL'OK ALL'AUMENTO...
R. Fi. per "Il Sole 24 Ore" - Con l'indice Ftse Mib in calo del 3,96%, le quotazioni del titolo FonSai si sono mosse in controtendenza salendo dell'1,64%. Apparentemente un buon segnale, in vista della chiusura dell'aumento di capitale da 450 milioni di euro che, dopo la fine della negoziazione in Borsa di venerdì scorso, arriverà a conclusione tra quattro giorni con la fine del periodo di esercizio dei diritti. Ai prezzi di chiusura di ieri (2,104 euro per azione), l'offerta risulta ancora a sconto considerando che i nuovi titoli saranno emessi a 1,5 euro.
La ricapitalizzazione di FonSai va di pari passo con l'avvio del piano di ristrutturazione del gruppo, che comporterà dismissioni di asset non strategici. Tra questi, in cima alla lista, resta la catena di alberghi di Ata Hotels. Forse non a caso ieri il gruppo ha annunciato che il neo-presidente Giulio Carlo Dell'Amico (ex Mc Kinsey e Bcg) è stato nominato anche amministratore delegato. Con il compito, non ufficializzato, di passare al setaccio i numeri di Ata Hotels.
16. VISITA DELLA PROCURA NELLA SEDE DI BPM...
Mo. D. per "Il Sole 24 Ore" - Bpm, ieri, ha ricevuto la visita di due consulenti tecnici della Procura di Milano. Nessun mistero. I due funzionari sono al lavoro nella sede dell'istituto a seguito all'esposto presentato a inizio giugno dalla stessa Bpm alla Guardia di Finanza. L'Esposto relativo alla fuga di notizie sull'esito dell'ispezione della Banca d'Italia era stato trasmesso alla Procura, che aveva aperto un fascicolo contro ignoti per insider trading.
Nessuna ipotesi di reato nei confronti dell'istituto, che anzi è soddisfatto che s'indaghi sulla vicenda. Intanto i vertici dell'istituto sono impegnati a preparare l'incontro del 14 luglio con Banca d'Italia. Un incontro per fare il punto della situazione sui cambiamenti in atto nell'istituto e per parlare della bocciatura della proposta di aumento delle deleghe (caldeggiata da Banca d'Italia) ad opera dell'assemblea degli azionisti.
17. BOZZA DEGLI ADVISOR SUL DOSSIER EDISON...
Ch. C. per "Il Sole 24 Ore" - Per A2A scocca l'ora degli advisor per il riassetto Edison. Oggi, come anticipato dal Sole 24 Ore, i manager del consiglio di gestione affronteranno il tema del riassetto di Foro Buonaparte con i consulenti delle case d'affari. L'obiettivo è mettere a punto un'intelaiatura d'accordo, che ricalchi quello di marzo ma al tempo stesso apporti i miglioramenti richiesti dal consiglio di sorveglianza, da sottoporre al partner francese Edf.
Al vertice di oggi, tuttavia, potrebbe non presenziare al completo la squadra degli advisor, al momento formata da Mediobanca, Banca Imi e Merrill Lynch. Solo un caso probabilmente, anche se i più maliziosi lo interpretano come un indizio che la compagine dei consulenti potrebbe essere scremata. Al momento l'unica certezza è che la riunione di oggi punterà a cambiare marcia sulla partita di Foro Buonaparte.
18. VALZER DI NOMINE ORA LA PRIMA MOSSA SPETTA A CATRICALÀ...
Giovanni Pons per "la Repubblica" - Giusto un anno fa si assistette al poco edificante balletto delle nomine ai vertici in scadenza delle authority. Antonio Catricalà, presidente dell´Antitrust, era in predicato di approdare sulla poltrona dell´Autorità per l´Energia, ma poi i veti incrociati bloccarono quel trasferimento anche per gli effetti a catena che avrebbe provocato.
Oggi la scena potrebbe ripetersi poiché ad agosto scade il mandato del presidente dell´Autorità per i Lavori Pubblici, oggi occupata da Giuseppe Brienza, poltrona che sarebbe stata offerta proprio a Catricalà. Il quale ci starebbe pensando poiché significherebbe assicurarsi altri 7 anni ai vertici di un´istituzione importante (con uno stipendio di 240 mila euro lordi) mentre alla scadenza del suo mandato, nella primavera 2012, non si sa cosa potrebbe succedere.
Se ciò si verificasse, all´Antitrust potrebbe riaprirsi il balletto, essendo la nomina di competenza di Camera e Senato. Ma questa volta i presidenti Schifani e Fini potrebbero trovare un accordo sul nome di Lorenzo Bini Smaghi, in uscita dalla Bce per far posto a Draghi e a cui è stata promessa una posizione di peso. Ma il risiko delle poltrone proseguirà con la ricerca del sostituto di Corrado Calabrò, attuale presidente dell´AgCom, anch´egli in scadenza a maggio 2012.
In questo caso, però, è richiesto un accordo bipartisan nelle commissioni parlamentari. E non sarà facile, come si è visto per Catricalà un anno fa, saltato proprio per la mancanza di un accordo sul suo sostituto, che rischiava di diventare il berlusconiano Pilati. Mentre Calabrò sogna di chiudere la carriera ai massimi piani della magistratura e avrebbe cercato la sponda del Quirinale per arrivare alla Consulta.