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IL TERREMOTO GIAPPONESE FA CROLLARE IL PETROLIO - BORSE IN ROSSO - UNICREDIT CONGELA I LIBICI, IPOTESI WYAND AL POSTO DI RAMPL - LA BANCA EUROPEA FINANZIA MARPIONNE - TREMONTI, COI DERIVATI SIAMO COME PRIMA - PARMALAT, ARRIVANO LE COOP (GRANAROLO) E I BRASILIANI - BERNABÈ SI LODA E SI IMBRODA DAI PICCOLI AZIONISTI - LA BORSA TORNÒ AL VECCHIO FAX - BULGARI, BOOM DEGLI UTILI (ARNAULT RINGRAZIA) - 1 ITALIANO SU 4 ESENTE DALL’IRPEF - IL MITOLOGICO MURDOCH FA 80: “UN MONOPOLIO E’ UNA COSA ORRENDA, FINCHE’ NON NE POSSIEDI UNO”…

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1 - BORSA: EUROPA ANCORA IN ROSSO, SISMA GIAPPONE ALIMENTA NUOVI TIMORI...
Radiocor -
Ancora una seduta negativa per le Borse europee, mentre ai timori legati alla Libia e alle condizioni del debito pubblico europeo si sono aggiunti quelli sulla situazione in Estremo Oriente dopo il violento terremoto che ha colpito il Giappone. Il Ftse All Share ha ceduto lo 0,95% e il Ftse Mib l'1%. Male il settore assicurativo, mentre ha chiuso in buon rialzo Lottomatica dopo i conti.

Terremoto e tsunami in Giappone

2 - PETROLIO SOTTO I 100 DOLLARI AL BARILE DOPO TERREMOTO GIAPPONE...
(LaPresse/AP)
- Il prezzo del petrolio è sceso sotto i 100 dollari, condizionato dal terremoto che ha colpito il Giappone. Nel primo pomeriggio (ora italiana) l'indice di riferimento del petrolio a New York registra nel trading elettronico un calo di 2,82 dollari a 99,88 dollari al barile. A Londra, il Brent cala di 2,86 dollari a 112,57 dollari al barile.

3 - UNICREDIT: CONGELA DIRITTI VOTO SOCI LIBICI DOPO DECISIONI UE...
Radiocor
- 'Alla luce delle decisioni pubblicate oggi dall'Unione Europea, UniCredit dichiara che - con riferimento agli azionisti libici - l'esercizio dei diritti relativi alle azioni possedute sara' congelato in conformita' a tali decisioni'. E' quanto annuncia la banca in un comunicato.

4 - CRISI: DA BCE 116,9 MLD A BANCHE IRLANDA...
(ANSA)
- I prestiti della Banca centrale europea alle banche irlandesi ammontavano a 116,9 miliardi a fine febbraio, in calo rispetto a un mese prima ma ben al di sopra degli 89,4 miliardi di febbraio 2010. Lo si rileva dai dati pubblicati dalla Banca d'Irlanda, che essa stessa ha aumentato i prestiti a 70 miliardi agli istituti nazionali sotto forma di ''liquidita' straordinaria di assistenza''. La cifra e' in forte aumento rispetto ai 51,1 miliardi di fine gennaio.

Terremoto e tsunami in Giappone

5 - FIAT RICEVE DA BEI 250 MLN PER RICERCA E SVILUPPO IN ITALIA...
(LaPresse)
- La Banca europea per gli investimenti (Bei) e Fiat Spa hanno firmato oggi a Torino un contratto di finanziamento da 250 milioni di euro finalizzato a sostenere i piani in ricerca e sviluppo (R&S) della casa automobilistica. Lo comunica Fiat in una nota. Il progetto riguarda i centri di ricerca e sviluppo del Lingotto in Italia, la cui attività è focalizzata sull'obbiettivo dell'incremento dell'efficienza energetica delle automobili, sia grazie alla riduzione di emissione di anidride carbonica dei motori, sia attraverso lo studio di nuove strutture delle vetture stesse.

Terremoto e tsunami in Giappone

Tra gli obiettivi anche quello di arrivare a una riduzione delle emissioni di Co2 e di altre sostanze nocive permettendo così a Fiat di raggiungere gli obiettivi di emissione di Co2 fissati dall'Unione europea per il 2015 e il 2020 (rispettivamente 122/123 g/km e 95 g/km). L'operazione Fiat è realizzata in continuità con le previsioni dell'European clean transport facility (Ectf), il pacchetto di misure della Bei rivolto ai produttori europei per investimenti finalizzati alla riduzione di emissioni di anidride carbonica e alla maggiore efficienza energetica, sviluppato due anni fa per arginare gli effetti della crisi economica. L'ultimo finanziamento in ordine di tempo risale al 2009, quando sempre all'interno delle previsioni della Ectf fu siglato un prestito di 400 milioni per i progetti in R&S di Fiat.

6 - LA BORSA TORNÒ (PER UN GIORNO) AL VECCHIO FAX...
C. Ci. per il "Corriere della Sera"
- Per un giorno Piazza Affari è tornata all'antico. No, niente «grida» , ma fax e telefoni. Sono giorni caldi per Borsa Italiana, le comunicazioni dei risultati societari affollano i circuiti, ma ieri il Nis, ossia il Network Information System, è andato in panne. La quindicina di quotate che, soltanto ieri, doveva comunicare i propri risultati al mercato, si è affidata ai buoni vecchi strumenti di una volta: invio con il fax, telefonata di riscontro, quindici minuti d'attesa e poi sul mercato.

Per la verità gli investor relator, in generale notoriamente poco inclini all'amarcord non foss'altro per motivi generazionali, non ricordano che sia mai successo nei dieci anni del sistema organizzato e gestito da Borsa spa per veicolare le cosiddette notizie price sensitive. E non hanno gradito. Poi come sempre succede in questi casi, hanno messo in fila gli ultimi incidenti, dal blackout di cinque ore del 22 febbraio al pasticcio degli indici nella prima seduta dell'anno per la doppia quotazione Fiat.

BORSA TOKYO

Ma gli uomini della finanza sono concreti e più che recriminare sul presente (e il futuro) del listino italiano, si sono preoccupati per le risposte sulla funzionalità del sistema che dovrebbe assicurare in tempo reale, a tutti, le stesse notizie ed evitare asimmetria informativa: i tempi di ripristino non sono certi.

7 - PARMALAT: CALZOLARI, GRANAROLO PRONTA MA SOLO IN UNA CORDATA ITALIANA...
Radiocor -
'Abbiamo confermato a tutti i tavoli in cui ci siamo incontrati che dove ci fosse la condizione per una cordata italiana noi possiamo essere un pezzo di quella cordata'. E' quanto ha detto a Radiocor Giampiero Calzolari, presidente di Granarolo, su Parmalat. Calzolari ha aggiunto: 'siamo consapevoli che la dimensione del problema e' molto rilevante, quindi non e' risolvibile con l'incontro di due aziende soltanto'. Calzolari ha anche espresso 'rammarico per un'azienda che e' stata salvata in gran parte con i soldi degli italiani e che oggi rischia seriamente di andare in mano altrui'.

FEDERICO GHIZZONI AD UNICREDIT

La presenza di un azionista comune, tra le due realta' del latte, Intesa Sanpaolo, comunque 'non e' sufficiente per il buon fine dell'operazione'. Da parte sua il presidente di Legacoop, Giuliano Poletti, ha indicato: 'Parmalat e' una grande impresa italiana e sarebbe bene che rimanesse tale, anche perche' c'e' un problema di filiera dei produttori di latte oltre che di consumi'.

Riferendosi a Granarolo, che fa capo alle cooperative, Poletti ha precisato: 'se ci saranno le condizioni per essere coinvolti in una ipotesi che aiuti una filiera importante come quella del latte italiano, siamo disponibili a valutarla. I protagonisti di questa operazione pero' non possiamo essere noi, ne' tanto meno solo noi. Siamo interessati in chiave industriale - ha aggiunto - non da un punto di vista finanziario o di trading. Dunque ci vuole una volonta' da parte di diversi soggetti economici finanziari e imprenditoriali'.

8 - PARMALAT E LA MISSIONE BRASILIANA...
Fr. Bas. per il "Corriere della Sera"
- Lo avevano annunciato una settimana fa e così è stato. Da ieri i manager di Lacteos Brasil, la società concessionaria dei marchi Parmalat in Brasile, sono in trasferta a Milano dove hanno avuto una serie di incontri per discutere dell'operazione Parmalat, ovvero secondo rumors insistenti e non confermati una Ops sul gruppo di Collecchio: nei giorni scorsi hanno dato mandato alla Banca Leonardo di Gerardo Braggiotti di assisterli nell'operazione.

Gli uomini di Lacteos non avrebbero però incontrato Massimo Rossi, l'ex amministratore delegato della Swedish Match candidato dai fondi a sostituire Enrico Bondi come amministratore delegato. E fonti vicine alla cordata d'investitori composta da Mackenzie, Skagen e Zenit, che a breve depositeranno la lista per il rinnovo del board, hanno precisato che nessun rappresentante della cordata di investitori istituzionali ha avuto incontri con manager del gruppo brasiliano.

L'unico ad aver avuto un incontro è stato invece lo stesso Bondi che il giorno prima si è recato a palazzo Chigi da Gianni Letta. Insomma, tutti in ordine sparso verso l'assemblea del 14 aprile.

gheddafi big

9 - SCIOPERO 24 ORE TRENI E BUS 31/3-1/4...
(ANSA)
- Sciopero nazionale di 24 ore il 31 marzo e il 1 aprile nel trasporto pubblico locale e ferroviario. A proclamarlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti, Orsa Trasporti, Faisa e Fast ''a sostegno della vertenza per la sottoscrizione del nuovo contratto della mobilita'''.

10 - TELECOM: BERNABE', AZIENDA HA BISOGNO DI STABILITA' NEL TEMPO...
Radiocor -
Roma, 11 mar - 'L'azienda ha bisogno di stabilita'' perche' 'di instabilita' ne ha avuta fin troppa. Oggi servono risultati non clamorosi ma continuativi'. Lo ha detto l'amministratore delegato di Telecom Italia, Franco Bernabe', a un convegno dell'Asati, l'associazione che riunisce i piccoli azionisti del gruppo. Bernabe' ha quindi sottolineato che 'la stabilita' serve nel tempo'.

Il numero uno di Telecom ha citato tra i risultati piu' importanti conseguiti in questi ultimi anni, quello della riduzione del debito e a questo proposito ha detto: 'Arriveremo al 2012 con un debito alla normalita''. 'Ho detto anche agli analisti' nel recente road show che Telecom 'non ha bisogno di fuochi di artificio' ma di una 'prospettiva in cui gradualmente continueremo a migliorare, crescere, sviluppare'. Quanto alla politica dei dividendi, il top manager ha ribadito 'una crescita prudente ma stabile' degli stessi.

marchionne

11 - TELECOM: BERNABE', GOVERNANCE NON SIA OSSIMORO, DEVE GOVERNARE...
Radiocor -
Roma, 11 mar - 'La governance perche' non sia un ossimoro bisogna che governi', altrimenti sarebbe una contraddizione in termini. Risponde cosi' l'amministra tore delegato di Telecom Italia, Franco bernabe' sul tema della governance durante un convegno dell'Asati, l'Associazione dei piccoli azionisti del gruppo. Il tema della governance e' uno di quelli su cui si sta discutendo piu' a fondo tra i soci di Telco anche riguardo ai futuri assetti del vertice manageriale di Telecom Italia. 'Deve esserci un sistema di governance - ha aggiunto - che assicura che l'azienda venga gestita con una corretta distribuzione dei ruoli'.

12 - UNICREDIT, L'IPOTESI WYAND...
Pa. Pic. per il "Corriere della Sera"
- Il superlavoro non gli ha lasciato tregua sin dall'estate proprio quando sulla questione libica, con il blitz degli investitori della Lia nel capitale, si è aperta una nuova fase di Unicredit. L'impegno di Dieter Rampl, il presidente tedesco di Piazza Cordusio, è poi lievitato con la rottura del ticket professionale con l'amministratore delegato Alessandro Profumo, l'uscita di quest'ultimo e la riorganizzazione radicale della governance.

In pochi mesi Rampl ha dovuto gestire tra le altre cose la mini rivoluzione operativa portata dalla scomparsa dei deputy Ceo, i viceamministratori delegati voluti da Profumo, all'introduzione di un direttore generale. Un passaggio critico, per il presidente, era stato quello del confronto sui destini della divisione corporate. L'uscita del responsabile del settore, il manager svizzero Sergio Ermotti, chiamato a ricoprire l'incarico di numero due in Ubs, non aveva migliorato il quadro e anzi aveva aumento i timori di una perdita di peso internazionale della prima banca paneuropea. Le dimissioni del presidente forse solo ipotizzate in un momento di stanchezza sono poi state ripetutamente smentite dalla banca e dallo stesso Rampl.

Enrico Bondi

Ancora ieri si escludeva qualsiasi segnale di avvicendamento al vertice. E tuttavia i rumor sulla possibile uscita anzitempo del banchiere di Monaco di Baviera il cui mandato scade nel 2012 riaffiorano a scadenze regolari in Piazza Affari. Nelle sale operative, qualcuno ipotizza che si tratti di voci di «disturbo» messe in circolo magari da chi punta alla poltrona che apre la porta, tra le altre cose, alla vicepresidenza di Mediobanca. Altri ragionano invece sul completamento della fase due, suggerendo addirittura il nome di un possibile candidato alla transizione, Anthony Wyand, il francese di SocGen da molti anni consigliere di Unicredit dove ricopre anche le cariche di presidente del comitato controllo e rischi e componente del comitato permanente strategico.

13 - SACE: GARANZIA DA 500 MLN PER GASDOTTO...
(ANSA)
- ROMA, 11 MAR - Sace ha garantito 500 milioni del finanziamento concesso nell'ambito della fase 2 del progetto Nord Stream per la progettazione e posa in realizzazione, ad opera dell'italiana Saipem, della seconda linea del gasdotto sottomarino che attraversera' il Mar Baltico collegando Russia e Germania. Nord Stream, indicato come 'progetto prioritario' dall'Ue per lo sviluppo delle Reti Trans-Europee dell'Energia, consentira' all'Europa di diversificare le fonti di approvvigionamento di gas naturale.

14 - ATLANTIA, UTILE NETTO +21,4% NEL 2010, DIVIDENDO A 0,746 EURO...
(LaPresse)
- Un utile netto per Atlantia nel 2010 di 683 milioni di euro, in aumento del 21,4% rispetto all'esercizio 2009, e una proposta di dividendo invariato pari a 0,746 euro per azione. E' quanto emerge dalla nota del gestore delle autostrade italiane in una nota. Per effetto dell'aumento di capitale gratuito di giugno 2010, in ragione di 1 nuova azione ogni 20, il dividendo complessivo risulta in crescita del 5%. Nel 2010 i ricavi consolidati di Atlantia si attestano a 3.750 milioni di euro, in aumento del 7,5% rispetto al 2009 e il traffico sulla rete italiana mostra una sostanziale stazionarietà, ma con una ripresa della componente veicoli pesanti, che nel 2010 fa registrare una crescita dell'1,3% sul 2009, con un beneficio addizionale sui ricavi da pedaggio dello 0,5%. Le società concessionarie controllate e partecipate all'estero nel corso del 2010 registrano complessivamente un incremento del traffico, pari al 7% rispetto al 2009. I clienti Telepass sono invece 7,5 milioni (+447.200 unità sull'esercizio precedente).

BERNABE

15 - BULGARI: 38MLN UTILE 2010 (+181%), DIVIDENDO RADDOPPIA A 12 CENT...
Radiocor
- Il gruppo Bulgari ha realizzato nel 2010 un utile netto di 38 milioni, con una crescita del 180,7% rispetto alla perdita di 47,1 milioni del 2009. Il fatturato consolidato e' stato pari a 1,069 miliardi, in crescita del 15,4% a cambi correnti (+8,3% a cambi comparabili). Gli investimenti si sono attestati a 50,3 milioni, in calo del 30% rispetto al 2009. L'indebitamento netto era pari a fine 2010 a 135,3 milioni, in calo del 37,6% rispetto a fine 2009. Il consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre all'assemblea dei soci, convocata il 18 e 20 aprile, un dividendo di 0,12 euro, piu' che raddoppiato rispetto a 0,05 euro dello scorso esercizio, con pagamento il 26 maggio (stacco cedola il 23).

16 - EDITORIA: MURDOCH, COMPIE 80 ANNI IL MAGNATE CHE HA CAMBIATO I MEDIA...
(Adnkronos)
- "Un monopolio e' una cosa orrenda, finche' non ne possiedi uno". C'e' tutta l'essenza umana e professionale di Keith Rupert Murdoch, che domani compie 80 anni, in questa sua celebre battuta, ironica ma non troppo. D'altronde, se c'e' una qualita' che anche i suoi detrattori (e non in questi decenni non sono mancati) devono riconoscere al magnate australiano - oggi cittadino americano - e' stata quella di pensare in grande, osando l'inosabile. Come quando nel 1981 mise le mani - fra le proteste di Fleet Street - sui gioielli della stampa britannica, il 'Times' e il 'Sunday Times'.

PAOLO BULGARI

Ma, sfruttando un'altra qualita', ovvero quella di spiazzare i suoi critici e i concorrenti, i due giornali non si sono 'tabloidizzati', anzi, a trent'anni di distanza sono sempre piu' il punto di riferimento del giornalismo di qualita'. E, cosa che sta molto a cuore all'ottantenne magnate, hanno smesso di perdere soldi.

Denaro e potere sembrano d'altronde il tratto distintivo dell'ascesa di Murdoch, che ha saputo trasformare il piccolo impero editoriale locale (suo padre, Sir Keith Murdoch possiedeva il quotidiano Adelaide News) in un colosso dei media globale, che spazia dalla carta stampata alle tv satellitari ed ha esteso la sua azione ai giornali via web, con 'The Daily', appena lanciato. Essendo diventato direttore del gruppo di famiglia a soli 22 anni, alla morte del padre (che lo costrinse a interrompere gli studi a Oxford), Murdoch conosce il mestiere 'dall'interno', ma rispetto agli altri editori australiani ha da subito mostrato una capacita' di pensare in grande.

17 - FINANZA: TREMONTI, MASSA DERIVATI TORNATA COME PRIMA CRISI...
(Adnkronos)
- "Il volume dei derivati e' tornato come prima della crisi". E' quanto sostiene il ministro dell'economia, Giulio Tremonti, parlando ad 'Anno zero'. Il ministro descrive il cambiamento radicale che c'e' stato da quando la finanza "non e' piu' al servizio dell'economia reale", come avveniva prima della caduta del muro di Berlino e prima "della accelerazione della storia".

Prima, sostiene il ministro, "c'erano, a fronte di una operazione reale tre o quattro operazioni finanziarie". Oggi, "a fronte di una operazione reale ci sono circa venti operazioni finanziarie": "si e' sviluppata una massa finanziaria colossale", sintetizza Tremonti.

murdoch e moglie

La premessa del ministro e' che "e' evidente che la storia si e' rimessa in cammino" e che "se uno vuole essere aggiornato deve rileggere la Bibbia, con Mose' e con il mare che si apre". Sul passato, aggiunge, "abbiamo abbastanza dati e il discorso e' piuttosto fondato; su quello che accadra' ci sono piu' ipotesi che dati".

18 - IRPEF, UN ITALIANO SU QUATTRO ESENTE, IMPOSTA MEDIA 4.720 EURO...
(LaPresse)
- Un italiano su quattro non ha pagato l'Irpef nel 2009. Non perché evasore, ma perché contribuente con un reddito compreso nelle soglie di esenzione. Lo comunica il dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia. L'imposta netta Irpef ha raggiunto un valore medio di 4.720 euro (in aumento rispetto ai 4.700 euro del 2008) ed è stata dichiarata da circa 31 milioni di soggetti (il 75% del totale contribuenti). In linea con l'anno d'imposta 2008, circa 10,5 milioni di soggetti hanno avuto imposta netta pari a zero.

GIULIO TREMONTI

19 - ASSICURAZIONI: ANIA, +6,9% NEL 2010 RACCOLTA PREMI A 126 MLD...
Radiocor
- Nel 2010 la raccolta dei premi complessiva delle imprese di assicurazione ha sfiorato i 126 miliardi con una crescita, in termini nominali, del 6,9% rispetto al 2009 (+5,2% in termini reali). La dinamica - informa una nota dell'Ania - e' il risultato di un aumento dei premi del settore vita (+11,1%) e di una diminuzione dei premi del settore danni (-2,3%).

Bernard Arnault

Per quanto riguarda la raccolta del solo comparto danni (e di conseguenza la raccolta complessiva), le variazioni sono influenzate significantemente dall'uscita dal portafoglio diretto italiano di un'impresa nazionale e di una rappresentanza in Italia di impresa extra europea, i cui portafogli sono stati assegnati a due rappresentanze in Italia di imprese europee. Le stesse variazioni rideterminate in modo omogeneo (ossia escludendo dai dati del 2009 la raccolta premi delle due imprese uscite nel 2010) determinerebbero una variazione nominale del +2,1% per il settore danni e del +8,4% per il totale.

20 - LVMH: 1 MLD DA INVESTIMENTI IN HERMES...
(ANSA)
- Gli investimenti in Hermes hanno gia' portato alle casse del gigante francese del lusso Lvmh oltre un miliardo di euro: e' quanto emerge dal rapporto annuale del gruppo citato dal sito di informazioni Wansquare. Lo scorso dicembre Lvmh ha comunicato in una nota di aver superato la soglia del 20% nel capitale della maison Hermes, detenuta per oltre il 70% dagli eredi del fondatore.

logo AIG

21 - AIG: VUOL RIACQUISTARE TITOLI MUTUI...
(ANSA)
- Aig ha offerto 15,7 miliardi di dollari per acquistare dalla Fed il portafoglio di titoli legati ai mutui. Il salvataggio da 180 miliardi di dollari di Aig ha lasciato il Tesoro con il 92% della societa' e la Fed con due speciali veicoli di investimento, Maiden Lane II e Maiden Lane III, nella quale ci sono gli asset a rischio. Ora Aig si e' offerta di acquistare gli asset di Maiden Lane II, con un accordo che potrebbe tradursi in 1,5 miliardi di dollari di profitti per la Fed.

 


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