1. BORSA: AVVIO IN RIALZO IN VISTA DATI USA SU OCCUPAZIONE,+0,49% MILANO...
Radiocor - Avvio in rialzo per le Borse europee, nell'attesa dell'importante dato americano sul mercato del lavoro. Il Ftse Mib sale dello 0,49% e il Ftse All Share dello 0,46%. Sono gettonate le azioni delle banche e corrono anche le Fonsai (+2,9%), mentre va avanti l'aumento di capitale da 450 milioni. Per contro sono deboli le Lottomatica.
2. BORSA: ASIA IN RIALZO CON MATERIE PRIME, BHP +1,2%...
(ANSA) - Seduta in rialzo per le Borse asiatiche. L'indice di riferimento della regione, il MSCI Asia Pacific Index è salito dello 0,6% e il Nikkei 225 è salito dello 0,66 per cento. Per l'indice di Tokyo è il livello più alto dal 11 marzo, spinto dalle dichiarazioni del ministero delle Finanze che ha detto oggi il che il surplus conto corrente si è ridotto meno delle stime degli analisti, segno - interpreta il mercato - che l'economia può superare il calo delle esportazioni dopo il terremoto del record nel mese di marzo. Toyota Motor ha guadagnato l'1,3 per cento.
Greggio, gomma e in generale prezzi delle materie prime in rialzo spingono i titoli delle commodity. BHP ha guadagnato l'1,2%, Rio Tinto Group l'1,1%, PetroChina l'1,7 per cento. Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali borse dell'area Asia-Pacifico: - Tokyo +0,66% - Hong Kong +0,85% (in corso) - Shanghai +0,06% (in corso) - Taiwan -0,27% - Seul -0,01% - Sydney +1,07% - Mumbai -0,24% (in corso) - Singapore +0,59% (in corso) - Bangkok +0,57% - Giakarta +1,42% (in corso)
3. FONSAI: CORRE IN BORSA, +3%, BOOM DI PREMAFIN (+8%)...
(ANSA) - Dopo il via libera dell'Antitrust all'ingresso di Unicredit in Fonsai il titolo guadagna il 3,05 per cento a Piazza Affari. Boom di Premafin che guadagna l'8% mentre Milano Assicurazioni cede lo 0,69%.
4. MORNING NOTE: L'AGENDA DI VENERDI' 08 LUGLIO...
Radiocor - Ravenna - assemblea Confindustria Ravenna. Partecipano, tra gli altri, Pietro Modiano, presidente e a.d. Nomisma; Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro; Emma Marcegaglia, presidente Confindustria.
Roma - L'Istat diffonde i dati sulla produzione industriale di maggio
Catania - inaugurazione del primo impianto in Italia, di scala industriale, per la produzione di pannelli fotovoltaici. Intervengono, tra gli altri, Stefano Saglia, sottosegretario Sviluppo Economico; Fulvio Conti, amministratore delegato e direttore generale Enel; Francesco Starace, amministratore delegato di Enel Green Power; Katsuhiko Machida, presidente Sharp; Carlo Bozotti, presidente e amministratore delegato STMicroelectronics.
Aix-en-Provence - Mario Draghi interviene a Les Rencontres Economiques d'Aix-en-Provence.
5. MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor - MANOVRA: Scontro Berlusconi-Tremonti sulla norma salva Fininvest (dai giornali). Dai tagli all'assistenza 5 miliardi (Il Sole 24 Ore, pagg. 1-7). Allarme-Comuni-Regioni: troppi tagli. Si' di Trichet alla manovra. Tesoro: 'Deficit a zero o sara' il disastro'. 'Brunetta e' un cretino': poi Tremonti abbraccia Renato. (dai giornali) Difendere la credibilita' fiscale dell'Italia (Financial Times, pag. 8)
GOVERNO: Berlusconi: 'Nel 2013 non mi candidero' al posto di Alfano. Tremonti e' l'unico che non fa gioco di squadra' (Repubblica, pag. 7)
MILANESE: Chiesto l'arresto. Accusa di corruzione. Giallo sulla casa che usa Tremonti a Roma. Il ministro: la lascio (dai giornali)
BORSABCE: Seconda stretta, tassi all'1,5% (dai giornali)
BTP: differenziale con Bund al nuovo record (dai giornali)
TAV: Ue verso il taglio dei fondi. Bruxelles conferma il sostegno al progetto ma pesano i ritardi accumulati dalla Torino-Lione (dai giornali)
BASILEA 3: pronte le modifiche. Bruxelles orientata a recepire nella direttiva parte delle richieste di banche e imprese. Il commissario Ue Barnier presenta l'ultima proposta il 20 luglio (pag. 37)
FONSAI: Si' dell'Antitrust al patto Premafin-UniCredit. La compagnia assicurativa si impegna a uscire dall'azionariato di Generali entro il prossimo anno (dai giornali)
PARMALAT: Lactalis sale oltre il 50%. Ultimo giorno dell'Opa (Il Sole 24 Ore, pag. 38)
A2A: 'Torna al tavolo con Edf. Piano Edison da migliorare. Un accordo favorevole convincera' anche la politica'. Intervista al presidente del consiglio di sorveglianza, Graziano Tarantini (Il Sole 24 ore, pag. 39). Zuccoli: 'Ci sono le condizioni per chiudere la vicenda' (dai giornali)
MULTINAZIONALI: R&S, l'Italia non corre come i big europei. Fatturato globale dei grandi gruppi torna ai livelli del 2008. Piu' lenti quelli di Piazza Affari (dai giornali)
EDITORIA: Murdoch chiude il 'News of the World', pietra dello scandalo spionaggio. Arresto per l'ex portavoce del premier Cameron (dai giornali)
LIBIA: i dubbi di Berlusconi sulla missione Nato (Financial Times, pag. 1)
catena di montaggio6. INDUSTRIA: ISTAT, -0,6% PRODUZIONE MAGGIO, +1,8% TENDENZIALE...
Radiocor - La produzione industriale ha registrato a maggio un calo destagionalizzato dello 0,6% rispetto al precedente mese di aprile. Lo rende noto l'Istat. L'indice della produzione corretto per gli effetti del calendario ha segnato, invece, un rialzo su base tendenziale dell'1,8% mentre nella media dei primi cinque mesi dell'anno la variazione rispetto allo stesso periodo del 2010 e' stata pari al +2,4%.
L'indice grezzo della produzione, continua l'Istat, ha registrato un aumento del 4,9% rispetto a maggio 2010 mentre su base annua, rispetto ai primi 5 mesi del 2010, l'aumento e' stato del 2,2%. Rivisto al rialzo il dato di aprile, con il dato destagionalizzato che segna un +1,1% congiunturale (+1%) e +3,8% tendenziale per il dato corretto per gli effetti di calendario (+3,7%).
7. ISTAT; PRODUZIONE AUTOVEICOLI MAGGIO -12,2%...
(ANSA) - La produzione industriale di autoveicoli a maggio è scesa su base annua del 12,2% (dato corretto per gli effetti di calendario). Lo rileva l'Istat, aggiungendo che, però, considerando i primi cinque mesi del 2011 l'indice, sempre in termini tendenziali, risulta positivo (+3,1%).
8. MEDIASET: FININVEST ACQUISTA SUL MERCATO LO 0,5% PER 20 MILIONI...
Radiocor - Fininvest ha acquistato sul mercato lo 0,5% del capitale di Mediaset per un controvalore complessivo di 19,94 milioni. E' quanto emerge dai filing model di Borsa Italiana. La societa', che gia' controlla il 39% del gruppo televisivo, ha eseguito sette operazioni di acquisto fra il 15 e il 29 giugno per un totale di 6.012.821 azioni. Gli acquisti sono stati effettuati a un prezzo compreso fra i 3 e i 3,3979 euro.
9. AEROPORTI DI FIRENZE PIOMBO NELLE ALI...
Fa.P. per "Il Sole 24 Ore" - Se volete volare (in Borsa) meglio non salire sul titolo Aeroporti di Firenze. Ieri l'azione ha lasciato sul campo il 2,5% a 11 euro. Capita. Ma la striscia negativa non è episodica. Il titolo volge al ribasso in modo pressoché continuativo da oltre 4 anni e agli inizi del 2007 valeva 20 euro. Da allora ha picchiato in discesa. Eppure non è una banca, sottoposta alle intemperie greche. Inoltre il business aeroportuale è in genere assai remunerativo.
I conti, infatti, non vanno affatto male. Nel 2010 Aeroporti di Firenze ha visto i ricavi a 41 milioni in crescita di oltre il 10% sul 2009 e un margine lordo a 10 milioni. E allora se i bilanci corrono perchè lo scalo fiorentino punta con costanza verso il basso? La ragione più probabile è che il titolo non interessi i grandi investitori. Il flottante infatti è solo del 9,3%; il resto del capitale è di fatto bloccato dai grandi soci pubblici e privati.
Il titolo è talmente sottile che la media giornaliera degli scambi è di soli 12mila euro su una capitalizzazione di 100 milioni.Un'inezia per stare sul listino. (Fa.P.)
10. HYPO REAL ESTATE E LA CACCIA AI PIGS...
Fa.P. per "Il Sole 24 Ore" - La speculazione si è abbattuta con foga sulle banche italiane, ma che dire di chi è messo assai peggio dei nostri istituti quanto a esposizione sui cosiddetti Pigs? In Europa c'è un campione assoluto nella collezione del rischio-paese ed è la banca tedesca Hypo Real Estate. Secondo una ricerca di Goldman Sachs, l'istituto ha in pancia debito greco per 7,9 miliardi; bond irlandesi per l'ammontare di 10,3 miliardi e debito portoghese per 3,7 miliardi.
In totale l'esposizione cumulata ai paesi periferici più pericolanti è di 21,9 miliardi. Un gigante nella caccia al rischio assoluto. Già ma chi paga questa sorta di sfrontatezza? Lo Stato tedesco o meglio i suoi contribuenti, giacché Hypo Real Estate è di fatto nazionalizzata, dato che il Governo e la BundesBank hanno garantito, a più riprese già dalla fine del 2008, aiuti pubblici miliardari. E soprattutto la sopravvivenza di Hre dipende dall'aver creato a fine 2010 una bad bank, una sorta di discarica pubblica dove sistemare le posizioni ad alto rischio. Facile speculare con i soldi degli altri.
11. UN'IDEA PER I RATING? LA NAZIONALIZZAZIONE...
L.Mais. per "Il Sole 24 Ore" - L'alternativa all'attuale modello di rating? «La creazione di agenzie statali». È questa l'idea, per nulla provocatoria, di Andrea Beltratti, 52 anni, docente alla Bocconi e presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo. «Immagino - ha precisato ieri in un intervento al Business Club Italia di Londra - agenzie di rating pubbliche per gli Stati Uniti, Asia ed Europa. La concorrenza può solo essere utile anche sul fronte dei costi».
Per Beltratti, però, il rating non è il problema centrale di una crisi, quella dell'eurozona e della Grecia in particolare, che ritiene essere stata «gestita in modo inadeguato». Secondo il docente è il momento in cui tutti devono assumere maggiori rischi per cercare vie che sul lungo periodo - non meno di dieci anni - potranno dare anche un ritorno soddisfacente». Rischi istituzionali dunque, con il consolidamento dei meccanismi di integrazione europea e in particolare il coordinamento fiscale, ma anche rischi d'impresa, con le banche invitate a partecipare al salvataggio della Grecia.
12. UNA FUSIONE A OSTACOLI...
Giuliano Balestreri per "la Repubblica" - Un matrimonio da 25 miliardi dollari di capitalizzazione, 300 milioni di sinergie e un maxi dividendo da 620 milioni per gli azionisti, se la fusione tra Nyse Euronext e Deutsche Borse divenisse realtà. Appunto, se divenisse realtà. Perché dopo il via libera di New York resta più di un´incognita. Intanto serve che i tedeschi conferiscano alla newco il 75% delle loro azioni entro il 13 luglio. E ieri solo il 13% del capitale, sparso per il mondo, aveva aderito.
Poi c´è il passaggio a Bruxelles: la nuova Borsa (controllata al 60% dai tedeschi) avrà in dote il 90% del mercato europeo dei derivati. Una soglia che non entusiasma il commissario per la concorrenza, Joaquin Almunia: il 4 agosto deciderà se chiedere un supplemento d´indagine. E a New York nessuno ha dimenticato che a bloccare la fusione Nyse-Nasdaq fu proprio l´antitrust.
13. TONY BLAIR: EURO SCELTA NECESSARIA, GELO DI CAMERON...
Enrico Franceschini per "la Repubblica" - David Cameron invia a Bruxelles, come nuovo ambasciatore britannico, il funzionario del ministero del Tesoro considerato responsabile della decisione del Regno Unito di non aderire all´euro. Jon Cunliffe era un alto funzionario del ministero del Tesoro, alle dipendenze dell´allora ministro del Tesoro Gordon Brown, durante il primo governo laburista di Tony Blair.
Fu lui a ideare le "5 condizioni" che dovevano verificarsi affinché Londra potesse entrare nell´euro-zona, condizioni che avevano a che fare con profonde riforme del mercato del lavoro in Europa e con un maggiore liberismo nell´economia. In teoria la Gran Bretagna condizionava l´ingresso all´euro al momento in cui la politica finanziaria europea fosse diventata più vantaggiosa per Londra. Si trattava di condizioni vaghe, una sorta di diritto di veto.
David CameronCunliffe ne fu l´autore, così soddisfacendo il punto di vista del ministro del Tesoro Brown e del suo vice Ed Balls, che erano contrati all´adesione all´euro mentre c´era maggiore entusiasmo per la moneta comune europea in Blair. Il quale non ci ha ripensato: nei giorni scorsi l´ex premier ha ripetuto che, quando l´Unione Europea avrà superato i problemi creati dalla Grecia e da altre economie in grave difficoltà, il Regno Unito dovrà riconsiderare l´ingresso nell´eurozoma e ha riaffermato che, nel lungo termine, una simile mossa sarà non solo di beneficio per Londra ma addirittura necessaria.
Per il momento, però, con l´invio di Cunliffe a Bruxelles, Cameron ribadisce la fermezza del suo no all´euro e una visione severa della Ue. Il premier conservatore si è infuriato, ad esempio, quando ha scoperto che il nuovo quartier generale dell´Unione di Bruxelles è costato oltre 300 milioni di euro.