1. BORSA: EUROPA IN RIALZO CON AUTO E CHIMICA...
(ANSA) - Avvio in rialzo per le Borse in Europa con auto e industria chimica a trainare i listini. Man guadagna l'1,1%, Asml e Solvay salgono di oltre il 2% con la raccomandazione a comprare di Ubs. Scivolone di ThyssenKrupp (-4,8%) sull'annuncio di un aumento di capitale da 1,6 miliardi di euro. Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali borse europee: - Londra +0,30% - Parigi +0,36% - Francoforte +0,36% - Madrid -0,38% - Milano +0,24% - Amsterdam +0,31% - Stoccolma +0,25% - Zurigo +0,27%.
2. BORSA: IN ASIA BENE HONG KONG CON BANCHE, TONFO UTILITY...
(ANSA) - La maggior parte dei listini in Asia sale e si mettono in evidenza le banche cinesi dopo il rialzo dei tassi da parte della banca centrale, la Peoplés bank of China. Industrial & Commercial Bank of China ha guadagnato l'1,2 per cento a Hong Kong. In calo Tokyo. China Construction Bank, la seconda più grande banca per valore di mercato, ha guadagnato lo 0,5%, Bank of Communications è salita dell'1,8 per cento. Bene in generale i titoli finanziari sostenuti dai giudizi pospitivi degli analisti di Barclays e Citigroup. Mitsubishi UFJ Financial Group chiude in rialzo dello 0,5 per cento.
Tonfo invece delle utility in Giappone dopo la decisione del governo di effettuerà stress test su tutte le sue centrali nucleari per verificarne la sicurezza dopo la catastrofe di Fukushima. Kansai ha lasciato l'8,1%, Chubu Electric Power il 6,6%, Kyushu Electric Power il 6,9 per cento. Deboli gli export con Toyota in calo dell'1,2%, Honda Motor dell'1,4%, il produttore di telefonini HTC ha fatto uno scivolone del 6,9 per cento con Citigroup che ha sollevato preoccupazioni sulla decisione di aquisire S3 Graphics per 300 milioni di dollari. Samsung Electronics ha perso l'1,6 per cento.
Ingresso BorsaDi seguito gli indici dei titoli guida delle principali borse dell'area Asia-Pacifico: - Tokyo -0,11% - Hong Kong +0,37% (in corso) - Shanghai -0,53% (in corso) - Taiwan -0,58% - Seul +0,43% - Sydney +1,17% - Mumbai +1,17% (in corso) - Singapore +0,33% (in corso) - Bangkok +0,74% - Giakarta +0,68% (in corso)
3. MORNING NOTE: L'AGENDA DI GIOVEDI' 07 LUGLIO...
Radiocor - Milano: convegno 'Il mercato della gioielleria e le materie prime preziose un nuovo Rinascimento', organizzato da Club degli Orafi Italia.
Milano: convegno EntEr - Centro di Ricerca Imprenditorialita' e Imprenditori - 'Private Equity e intervento pubblico'. Partecipano, tra gli altri, Fabio Lorenzo Sattin, Private Equity Partners Sgr; Andrea Montanino, ministero dell'Economia; Franco Bassanini, presidente Cassa Depositi e Prestiti; Claudio Sposito, Clessidra Sgr.
Bologna: presentazione del 'Rapporto di previsione 2011- 2014' di Prometeia.
Roma: assemblea nazionale della Coldiretti. Intervengono, tra gli altri, Sergio Marini, presidente Coldiretti; Giulio Tremonti, ministro dell'Economia; Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro; Saverio Romano, ministro delle Politiche agricole.
Roma: assemblea annuale Confesercenti.Partecipano, tra gli altri, Marco Venturi, presidente Confesercenti; Paolo Romani, ministro dello Sviluppo economico; Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio; Renato Brunetta, ministro della Pubblica amministrazione e l'innovazione.
Roma: 45esima assemblea annuale dell'Aiscat. Partecipano, tra gli altri, Altero Matteoli, ministro delle Infrastrutture; Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio; Fabrizio Palenzona, presidente Aiscat.
Francoforte: riunione del Consiglio direttivo della Bce.
4. MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor - MANOVRA: due tempi per correggere i conti. Napolitano firma. Regioni in rivolta (dai giornali). 'E' una tassa iniqua che fara' fuggire il risparmio dai Bot', intervista a Marcello Messori, economista (La Stampa, pag. 5). Tremonti ha fatto una manovra alla Visco, intervista al ministro dei Beni Culturali, Giancarlo Galan (La Stampa, pag. 3).
PIRELLI: cresce nelle rinnovabili, intesa con Gwm e Greentech (Il Sole 24 Ore, pag. 34).
CRISI: Ue contro le agenzie di rating (dai giornali). 'Non informano e aggravano la crisi', intervista al vicedirettore e capo economista Ocse, Carlo Padoan (La Stampa, pag. 27).
BORSA: l'azionista riscopre l'assemblea. Intervento di Luca Enriques, commissario Consob (Il Sole, pag. 20). L'Europa limitera' il mercato degli Etf (Il Sole 24 Ore pag. 1 e 33).
FONSAI: l'aumento nella tempesta greca, via a nuove dismissioni (Il Sole 24 Ore, pag. 33). UniCredit sceglie la squadra (Il Messaggero, pag. 18).
SAN RAFFAELE: Santa Sede in aiuto (dai giornali).
MEDIASET: vertice con Dmt per una svolta sulla fusione (Il Sole 24 Ore, pag. 35).
TELECOM ITALIA: Telco svaluta per 1,2 mld (dai giornali). Ma Telefonica si astiene (Il Messaggero, pag. 18).
BANCAETRURIA: 'gia' in linea con Basilea 3' (Il Sole 24 Ore, pag. 37).
LAVORO: 'il sindacato non puo' diventare un movimento', intervista al segretario generale Cgil, Susanna Camusso (Il Fatto quotidiano, pag. 10).
5. SAN RAFFAELE TRA CHIESA E PESTO...
Walter Galbiati per "la Repubblica" - Chiesa e pesto. Entrano i consiglieri della Santa Sede nel consiglio del San Raffaele. E con loro arrivano i soldi dello Ior e un´ondata di genovesità. A guidare la pattuglia dei messi vaticani ci sarà Ettore Gotti Tedeschi, banchiere di lungo corso, con al suo fianco Giuseppe Profiti, presidente dell´Ospedale Bambin Gesù, e due liguri doc, l´ex ministro della giustizia del governo Prodi, Giovanni Maria Flick, e l´imprenditore Vittorio Malacalza, partner del gruppo Camfin-Pirelli ma soprattutto amico del segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone (ex arcivescovo di Genova).
Don Luigi Verzè sarà presidente della Fondazione. Lo Ior e una fondazione americana metteranno i capitali necessari, ma non è escluso che lo faccia anche la famiglia Malacalza. La speranza è che la proverbiale genovesità incida, poi, anche sulla gestione.
6. ASTON MARTIN VERSO LO SBARCO IN BORSA...
Da "Il Sole 24 Ore" - L'inglese Aston Martin potrebbe presto finanziare lo sviluppo con una quotazione in Borsa. La casa di auto sportive sta aspettando «la giusta finestra», ha spiegato ieri il ceo Ulrich Bez. L'Ipo potrebbe fornire risorse ai piani di sviluppo senza appesantire il bilancio di nuovo debito. La compagnia, ha spiegato Bez, sta per ricevere «imminentemente» la licenza in Cina, dove intende aprire 14 punti vendita.
7. TELECOM AL DUNQUE SUL NODO ASSOGESTITO...
A. Ol. per "Il Sole 24 Ore" - Il consiglio Telecom che si terrà oggi al di fuori degli appuntamenti calendarizzati (il cda per la trimestrale è fissato per il 4 agosto) potrebbe servire a cooptare il sostituto di Fernando Beccalli Falco, il consigliere designato dalla lista di Assogestioni che però non ha ottenuto il benestare dal gruppo per cui lavora (è president e ceo di Ge Europa e Nord Africa, nonchè ceo di Ge Germania). Potrebbe essere l'occasione, ma non è detto che si sia già arrivati al dunque. In teoria a decidere è il comitato nomine di Telecom, dove siedono Elio Catania (presidente), Gabriele Galateri, Jean Paul Fitoussi e Francesco Profumo.
Ma in pratica sarà ancora Assogestioni a indicare un nuovo nome, rimediando all'incidente. Con buona pace della Findim dei Fossati che, col 5%, non è riuscita a nominare nemmeno un amministratore e, a quanto pare, ha poca voglia di polemizzare ulteriormente anche se, secondo un'interpretazione legale, forse potrebbe sostenere che il consigliere mancato di Assogestioni non sarebbe stato in realtà eleggibile in assenza dell'ok di Ge.
8. SQUADRA UNICREDIT PER FONDIARIA-SAI...
R. Fi. per "Il Sole 24 Ore" - Si delinea la squadra di UniCredit per il consiglio di amministrazione di FonSai. Ieri per i vertici di Piazza Cordusio è stata una maratona di appuntamenti, scanditi dal tris di comitati: nomine, strategico e remunerazioni. Incontri in cui sarebbe stato fatto il punto sulla situazione macro-economica e sulle tematiche di business in vista del cda della prossima settimana. La giornata è stata proficua anche per definire i candidati da portare nel consiglio di FonSai e che dovranno essere nominati dal cda UniCredit di settimana prossima.
Alla votazione per la nomina per il board FonSai non potranno partecipare, in base all'accordo Antitrust, Dieter Rampl, Fabrizio Palenzona, e Carlo Pesenti. Secondo indicreszioni l'indicazione sarebbe caduta sull'ex cfo, oggi capo dell'audit, Ranieri de Marchis, come figura interna alla banca. Come indipendenti sarebbero invece stati indicati l'avvocato Roberto Cappelli (presidente ad interim della As Roma) e anche un esperto del mondo assicurativo vicino all'istituto di Piazza Cordusio.
aston MARTIN DB5 di james bond9. PARMALAT, COMINCIA LA DISCESA...
S. Fi. per "Il Sole 24 Ore" - Nel giorno in cui Intesa Sanpaolo dice definitivamente addio alla Parmalat, cedendo il suo pacchetto (il 2,4%) all'Opa del conquistatore francese Lactalis, il big alimentare italiano cade in Borsa (-2,78%). Le due circostanze non sono correlate, anche perché la decisione di Intesa di aderire all'Opa era già nota, ma lo scivolone di ieri è forse un segno premonitore per Piazza Affari. Ieri per la prima volta il titolo Parmalat è sceso sensibilmente sotto il prezzo d'Opa (2,6 euro).
È vero, c'è un'attenuante: da ieri e fino a venerdì nessuna azione Parmalat acquistata potrà essere consegnata all'Opa. Niente più arbitraggi (Ubs pochi giorni fa è entrata col 2%), dunque, ma proprio il tempismo del calo lascia intendere che è la speculazione a muovere il titolo. Per i broker più maliziosi, Parmalat ha già iniziato la discesa: finita l'Opa, non ci sarà nessun motivo perché tratti a questi prezzi. Per chi vuole fare arbitraggi, meglio aderire all'Opa e ricomprare dopo a prezzi più bassi.
10. IL FENOMENO COOPLAT DI UN CONSIGLIO IN ROSA...
Mo. D. per "Il Sole 24 Ore" - Tre su undici consiglieri. Questa volta la minoranza è azzurra. Si tratta del consiglio di amministrazione di Cooplat, una delle più grandi cooperative italiane del settore del facility management e dell'ecologia. Un caso anomalo nel panorama italiano, anche nel settore delle coop che rappresentano una best practise in tema di «gender diversity». La rappresentanza femminile non è, però, frutto del caso. Fra i criteri adottati dall'impresa fin dal 1998, oltre alla rotazione dei consiglieri e ad un'equilibrata rappresentanza sindacale, è previsto che almeno un terzo del board sia composto di donne.
Quote di genere ante litteram, si potrebbe dire. Quote che con il tempo hanno cambiato la cultura dell'impresa, tanto che oggi sarebbe opportuno garantire per statuto «almeno tre uomini» nel cda. Anche perché Cooplat non è società quotata né partecipata pubblica. Gli uomini ora sottorappresentati nel cda, quindi, non potranno far appello alla legge Golfo-Mosca. Legge che garantisce il genere meno rappresentato, sia esso rosa o azzurro.
11. E FACEBOOK «INTEGRA» ANCHE SKYPE...
F.Gue. per "la Stampa" - Una piattaforma di video chat per Facebook. La nuova opzione è resa possibile dalla collaborazione inaugurata un anno fa con Skype. Un pulsante «chiama» appare nella parte superiore destra del profilo di ogni utente. Premendolo, parte la conversazione, senza bisogno di installare alcun programma a parte.
12. TEMASEK HA AVUTO TEMPISMO VENDENDO LE BANCHE CINESI PRIMA DEI RIBASSI IN BORSA...
Wei Gu per "la Stampa" - Temasek ha dimostrato di saper scegliere bene i tempi. La decisione del fondo statale di Singapore di vendere 3,6 miliardi di dollari di azioni di banche cinesi potrebbe essere interpretata come un "pollice verso" nei confronti degli istituti di credito del paese. In fondo, Temasek è uno dei primi e principali investitori esteri della Cina. Ma a giudicare dalla reazione sommessa dei mercati, sembra che Temasek abbia approfittato di un'ondata di vendite allo scoperto per coprire scommesse precedenti.
La sua mossa a sorpresa assume i contorni di un tentativo di anticipare altre potenziali vendite. È probabile che tutti gli investitori esteri che detengono quote strategiche in banche cinesi siano intenzionati a ridimensionare le proprie posizioni. Il fattore più preoccupante è la qualità degli asset.
Moody's ha di recente avvertito che un'impennata di default nei prestiti delle amministrazioni locali potrebbe far salire la percentuale dei crediti in sofferenza delle banche cinesi fino al 12% del totale, un valore superiore allo scenario preso come riferimento dall'agenzia di rating, compreso tra il 5% e l'8%.
La mossa di Temasek appare come un tentativo di consolidare i profitti prima che un'altra ondata di vendite deprima i prezzi delle azioni. Bank of America, che sta cercando di soddisfare requisiti patrimoniali più rigorosi, potrebbe vendere la maggior parte della sua quota da 20 miliardi di dollari in China Construction Bank a fine agosto, quando scadrà il periodo di lock-up. Circa 6 miliardi di dollari di azioni della Agricultural Bank of China saranno vendibili dal 15 luglio, e questo potrebbe aumentare l'offerta.
Alcuni hedge fund sembrano avere anticipato questa tendenza vendendo allo scoperto le azioni delle banche cinesi. Secondo i dati di Thomson Reuters, a inizio di luglio le vendite short hanno rappresentato l'equivalente del 15% del volume di scambio giornaliero dei titoli di China Construction Bank, contro una percentuale vicina al 5% di un mese prima. È possibile, tuttavia, che un ampio rimbalzo del mercato abbia spinto molti investitori ad affrettare le vendite allo scoperto per coprire le proprie scommesse.
13. I SUPERMERCATI CASINO BLOCCANO LE NOZZE DI CARREFOUR IN BRASILE...
Agnes T. Crane per "la Stampa" - Sulla carta, la proposta di fusione tra gli asset brasiliani di Carrefour e la catena nazionale Pao de Acucar era in linea con l'aspirazione del paese di creare operatori di prima grandezza capaci di competere sul mercato globale. L'operazione, oltre a creare un gruppo dominante sul mercato locale della grande distribuzione, avrebbe permesso agli interessi brasiliani di avere voce nei consigli di amministrazione e di acquisire una quota di rilievo nella multinazionale francese.
In effetti, l'idea era talmente allettante per Brasilia che la banca statale per lo sviluppo Bndes aveva concesso l'ok con un prestito di 2,4 miliardi di dollari. C'era un unico problema: il gruppo Casino, concorrente di Carrefour in patria, aveva previsto di assumere il controllo di Pao de Acucar l'anno prossimo in virtù di un'opzione sottoscritta già nel 2005. Casino ha perciò accusato il presidente della catena brasiliana Abilio Diniz e la stessa Carrefour di avere agito in violazione della legge.
La situazione pone al governo un problema di difficile soluzione. Brasilia non può dare adito al sospetto di parteggiare per uno dei contendenti in una disputa i cui esiti rischiano di compromettere il principio di legalità, un principio irrinunciabile perché un paese possa attirare gli investimenti privati.
Il governo brasiliano si è già alienato il favore degli investitori esteri in due grandi progetti statali: qualche mese fa ha licenziato l'amministratore delegato di Vale per la sua ritrosia a promuovere programmi che avrebbero privilegiato le politiche sociali a scapito dei rendimenti, mentre l'anno scorso aveva costretto Petrobras ad acquistare riserve offshore a prezzi gonfiati.
CORRADO PASSERAFortunatamente, nella feijoada di Pao de Acucar, il governo ha saputo riconoscere in tempo il rischio che avrebbe corso schierandosi dalla parte di Carrefour. Bndes ha iniziato la retromarcia, sostenendo che i suoi finanziamenti saranno subordinati all'accettazione dell'accordo da parte di Casino. È difficile che tale consenso venga accordato in modo indolore. Ma è meglio lasciare che siano i tribunali a dirimere la questione piuttosto che minare la fiducia nel governo dei pochi capitalisti rimasti.