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presta-mi la tv - Ma davvero “Tutti in piedi” di Santoro in gloria della Fiom, rappresenta un nuovo modello di tv senza padroni? e grasso smonta freccero: \"il top della serata di Bologna è stato Roberto Benigni, accompagnato dal suo manager Lucio Presta, che è anche l’agente di Santoro, della Clerici, della Venier. La domanda che vorrei fare a Freccero è questa: la tv del futuro, la tv 2.0, quella senza editori e senza padroni, passa ancora da Presta?\"...

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Aldo Grasso per "Sette"

CARLO FRECCERO


Ma davvero "Tutti in piedi", la trasmissione di Michele Santoro da Villa Angeletti organizzata per festeggiare la Fiom, rappresenta un nuovo modello di tv senza padroni? A sentire Carlo Freccero parrebbe di sì.

Intervistato da Il Fatto Quotidiano, il direttore di Rai4 ha dichiarato: «È un programma che crea problemi, inquieta perché dimostra che todo cambia: non solo la politica, ma anche i media. Tre ore e mezzo in diretta da Villa Angeletti superano la televisione generalista e tradizionale con un editore noto e unico. Adesso la televisione vive dissolta nella multi-piattaforma che segue l'evoluzione tecnologica. Ecco, la commistione di digitale, analogico, satellitare, internet».

8bibli 07 grasso freccero

E fin qui siamo tutti d'accordo: per oltre mezzo secolo, la tv ha avuto una precisa collocazione pubblica e ha alimentato un'esperienza tanto diffusa quanto condivisa per gli spettatori, riassumibile in una semplice espressione: «guardare la tv». Lo scenario attuale della convergenza tecnologica, invece, comporta una mutazione nell'identità del telespettatore, che oggi è virtualmente chiamato a dare forma ad abitudini di visione differenti.

Lucio Presta

Continua Freccero: «È possibile oggi fare una tv senza editore con la E maiuscola, che richieda la partecipazione attiva del pubblico? Non c'è più un controllore, tutti noi siamo protagonisti. Il quesito che ci pone Santoro è perentorio: questo tipo di televisione festiva, cioè l'evento, può trasformarsi in appuntamento feriale, cioè quotidiano? Con un flusso di notizie in un circuito ampio e irregolare».

BENIGNI

E qui sorgono i veri problemi. Primo: in realtà a Bologna un editore c'era ed era Sandro Parenzo, un vero professionista, che ha messo in piedi tutto il circuito distributivo sulle tv locali. Secondo: l'evento mediatico (perché tale era la festa di Villa Angeletti) è il format meno replicabile che ci sia. Per quanto Santoro sia un "conduttore brand" (ovunque agisca porta il suo marchio), una tv si regge sul palinsesto, sulla regolarità, sulla formalizzazione dell'offerta.

santoro

Terzo: la scena più sconvolgente della serata di Bologna è stata l'arrivo di Roberto Benigni. Tutti in piedi, delirio collettivo, ovazione per una grande star. Benigni era accompagnato dal suo manager Lucio Presta, che è anche l'agente di Santoro, della Clerici, della Venier. La domanda che vorrei fare a Freccero è questa: la tv del futuro, la tv 2.0, quella senza editori e senza padroni, passa ancora da Lucio Presta?

 


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