Marco Bresolin per "la Stampa"
BEPPE GRILLO CON I LIMONI IN VAL DI SUSA PER CALMARE GLI EFFETTI DEI LACRIMOGENIBeppe Grillo innesca la retromarcia. Non ci sta a passare per «fomentatore di violenti» e così, all'indomani del tanto criticato comizio in Val di Susa, affida alle pagine del suo blog una precisazione. Con i dovuti distinguo. Quelli che domenica erano «tutti degli eroi» non sono più tali. O meglio: gli eroi ci sono, ma non sono quelli armati di bastoni e bottiglie piene di ammoniaca da lanciare contro i poliziotti.
Il leader del Movimento 5 Stelle è infatti convinto che nella protesta anti Tav ci siano i buoni (i valsusini che manifestano pacificamente) e i cattivi (i black bloc). Un passo indietro o un malinteso? Nebbia. Per Grillo la causa di tutto è «la nebbia della disinformazione». La colpa è di quelli che chiama «media di Stato», perché «se un giornale è pagato con finanziamenti pubblici diretti o indiretti è, per definizione, un giornale di Stato».
Un progetto con uno scopo ben definito, secondo Grillo: le polemiche alimentate dopo le sue parole servono per offuscare le ragioni della protesta «sempre ignorate». «Sono il primo a condannare e a voler sapere chi sono i black bloc annunciati dai media da giorni - scrive l'ex comico - Li trovino, li arrestino».
susa bigUna precisazione che è molto piaciuta a Pierluigi Bersani, che domenica aveva bollato come «irricevibili» le sue parole. «Su queste cose - ha detto il segretario del Pd - bisogna farsi capire molto bene perché questo Paese ne ha già passate tante e non è ammissibile aggredire poliziotti che stanno difendendo un legittimo cantiere».
susa bigApplausi al leader del Movimento 5 Stelle anche da molti dei suoi seguaci. Molti, ma non tutti. Tra i commenti al suo intervento sul blog c'è anche chi lo attacca. «Bravo!! Prima cerchi di accaparrarti il merito e il patrocinio su un movimento che esiste da più di dieci anni e adesso dici che bisogna arrestare i black bloc??» scrive un utente che si firma Alessandro Carrieri. Per il grillino dissidente «non esistono i black bloc», ma solo «persone stanche di subire soprusi». Una tesi poi sostenuta anche dagli stessi esponenti del movimento No Tav.
susa bigBersani a parte, il mondo politico si è schierato contro l'ex comico. E le critiche sono piovute sia da destra che da sinistra, oltre che dal presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Antonino Ferrentino, consigliere provinciale torinese di Sinistra per la Provincia, usa parole pesanti: «Grillo è un pericolo per la democrazia. È arrivato come una rockstar scendendo dall'auto, ha arringato la folla, nel bel mezzo degli incidenti, con le ambulanze che andavano e venivano, poi se ne è andato».
Il Pdl piemontese passa dalle parole ai fatti e prepara i manifesti con la scritta «Estremisti No Tav: delinquenti, non eroi».