Dagoreport
LA COMMESSA CACCIATA DA HARRODS MELANIE STARK1 - THE ATLANTIC WIRE
COS'È ACCADUTO DAVVERO A FUKUSHIMA?
http://bit.ly/kI87Z6
L'informazione passata fin qui è che i reattori di Fukushima siano stati compromessi dall'onda di tsunami senza precedenti che ha colpito il Giappone l'11 marzo scorso. Ma siamo sicuri sia andata davvero così? E se i danni alla centrale fossero stati causati dal terremoto e soltanto aggravati dall'alluvione arrivata 40 minuti dopo? Significherebbe che anche tutti gli altri impianti nucleari nipponici sono a rischio.
Lo scenario è stato sempre scartato a priori perché fortemente contrario agli interessi della potente lobby dell'atomo. Ora però, emergono le testimonianze di chi dentro alla centrale, quell'11 marzo, ci stava lavorando. Nessuno se la sente di rivelare il proprio nome, parlano tutti sotto anonimato. Ma raccontano che a causare i danni, a Fukushima, furono le forti scosse di terremoto. Che i reattori erano già compromessi prima dell'arrivo dello tsunami.
LUOMO SPARA E LA VITTIMA RIPRENDE LA SCENA2 - THE INDEPENDENT
RATKO MLADIC CACCIATO DALL'AULA DELL'AJA
http://ind.pn/lRwIDl
Ratko Mladic inveisce contro la Corte, respinge gli 11 capi di accusa a suo carico e, di conseguenza, viene cacciato dall'aula. È quanto accaduto oggi a Bruxelles, dove il boia di Srebrenica si è presentato per la seconda udienza davanti al Tribunale internazionale dell'Aja. Tra le accuse, quelle di genocidio e crimini contro l'umanità. Dopo i momenti di tensione e la momentanea sospensione dell'udienza, il giudice ha proceduto a una dichiarazione di non colpevolezza per conto di Mladic.
3 - THE GUARDIAN
VIDEO SHOCK: GIOVANE SIRIANO FILMA L'UOMO CHE CERCA DI UCCIDERLO
http://bit.ly/lT9hNS
http://bit.ly/kuhhp6 (VIDEO)
Un video scioccante, caricato su You Tube, mostra un giovane siriano mentre dal tetto di una palazzina riprende gli scontri armati nella città di Homs. A un certo punto l'obiettivo riprende un uomo armato di fucile che punta verso di lui e fa fuoco.
BRADLEY MANNING: "IO VITTIMA DI NONNISMO PERCHÉ GAY"
http://bit.ly/mMYQ3V
"Sono vittima di nonnismo perché gay". È quanto avrebbe scritto il soldato Bradley Manning durante una chat con un attivista per i diritti omosessuali. Una conversazione intercettata nel 2009 e rivelata oggi da un giornalista del New York magazine. Le parole di Manning, accusato di essere la fonte di WikiLeaks all'interno dell'esercito statunitense, danno un elemento in più per comprendere il suo stato d'animo nel periodo in cui avrebbe preso contatto con il fondatore del sito svedese Julian Assange.
4 - LA TURCHIA RICONOSCE FORMALMENTE I RIBELLI LIBICI
http://bit.ly/k4DWbf
Il ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglu, in visita in Libia, ha finalmente riconosciuto in via ufficiale la legittimità del Consiglio nazionale di transizione (Cnt) come rappresentante del popolo libico. L'occasione è stata l'incontro con il capo del Cnt e i leader dei ribelli avvenuto a Tripoli ieri. La svolta è stata accompagnata dall'annuncio di 200 milioni di dollari di aiuti provenienti dalla Turchia.
5 - BBC
SIRIA, LA REPRESSIONE SI SPOSTA AD HAMA
http://bbc.in/jH4utK
Rastrellamenti dentro alle case e arresti sono in corso ad Hama, la città siriana che venerdì è stata teatro di una fra le più grandi manifestazioni di protesta dall'inizio della guerra al regime di Bashar al-Assad. I residenti, che stanno cercando di contrastare l'azione delle forze di sicurezza bloccando le strade, raccontano che l'esercito spara a caso tra la gente e i carri armati circondano ormai il centro e si dirigono verso i villaggi del nord.
BRADLEY MANNING6 - DAILY MAIL
LA COMMESSA SI RIFIUTA DI TRUCCARSI, HARROD'S LA CACCIA
http://bit.ly/mclSdI
A Melanie Stark, 24 anni, non piace truccarsi. Ma mai avrebbe pensato che questa sarebbe potuta essere la causa della sua cacciata dai grandi magazzini Harrod's di Londra, dove lavorava da cinque anni come commessa. Eppure, come racconta lei stessa, sarebbe andata più o meno così: per ben due volte è stata rispedita a casa per essersi rifiutata di truccarsi il viso. Un affronto che alla fine l'ha convinta a lasciare il lavoro.