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LA FINE “AGRODOLCE” DELLA SOAP DI BEN HUR MINOLI (CHI PAGA? LA RAI O LA EINSTEIN?) - L’ARMA CAMBIA DA ’REGIONE’ A ’LEGIONE’ E UNA LETTERA COSTA 8 MLN € - ENTI DI RICERCA, LA CARICA DEI 150 DI MARIASTREGA - A FIRENZE UNA FONTANELLA FIRMATA STAINO - BRUNETTA, NOZZE CHARITY - LO SCARSO FEELING TRA FRATTINI E LA STAMPA ESTERA - LA POLVERINI SBAGLIA MATRIMONIO - SE GLI UCCELLI S’INCAZZANO PER IL MOSE - PIERFURBY SFOTTE IL GENERALE SPECIALE: PRIMA PORTAVI LE SPIGOLE ORA NON HAI NEANCHE UN SIGARO DA OFFRIRMI...

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A cura di Enrico Arosio e Primo Di Nicola per "L'espresso"

MINOLI GIANNI

1. ATTORI SENZA STIPENDI, PER MINOLI ESTATE AGRODOLCE...
Su "Agrodolce", la soap opera voluta da Giovanni Minoli, sembra essersi abbattuta una maledizione. Dopo i buoni risultati della prima serie, la fiction prima ha visto il blocco dei finanziamenti della Regione Sicilia, poi i litigi tra Rai e la società di produzione, la Einstein. Dopo vari tira e molla, tutto sembrava essersi risolto: grazie a 22 milioni di budget, lo scorso novembre attori e registi avevano ripreso a girare. Ma a febbraio tutto s'è fermato: da allora circa 200 lavoratori non ricevono più lo stipendio, i set sono stati chiusi.

Di chi è la colpa? Secondo la Rai non è successo nulla: è la Einstein che deve pagare. Per i produttori Josi e Olcese, invece, è la Rai a non aver pagato le fatture dovute. "Da ottobre non ci dà più un euro. Ma il programma andrà avanti, sarebbe una follia chiudere "Agrodolce 2"", spiegano dalla Einstein. Che punta il dito anche sul modello produttivo: "Dovevamo fare una soap opera, qualcuno ha voluto fare "Ben Hur". I costi sono troppo alti, e la macchina ci è esplosa in mano". Chissà cosa ne pensa Minoli, che di sicuro ha puntato sulla qualità. E. F.

2. L'ARMA NON SENTE REGIONI...
Il cambio di una "R" con una "L" nella denominazione dell'Arma dei Carabinieri è costato allo Stato 8 milioni di euro. Era il giugno del 2009 quando il comandante generale Leonardo Gallitelli annunciò l'intenzione di modificare la denominazione "Regione Carabinieri" in "Legione Carabinieri". Più tardi, il 30 giugno, Antonio Rugghia del Pd presentò un'interrogazione per conoscere i costi dell'operazione.

LUCA JOSI

"Tra carta intestata, buste, e timbri", ipotizzava il parlamentare, " gli oneri saranno tra i 5 e i 7 milioni". Sbagliava. Il 30 marzo scorso, dopo due anni, è arrivata la risposta del sottosegretario Giuseppe Cossiga, che non ha fatto cifre. Ma una fonte qualificata interpellata da "l'Espresso" ha indicato i costi necessari all'adeguamento in ben 8 milioni di euro. S. N.

3. TIRO AL PORCELLUM...
Il referendum contro il "Porcellum" ha tempi lunghi e incerti. Ma c'è un'altra strada che viene percorsa a Milano da un gruppo di avvocati guidato da Aldo Bozzi: quello di una causa contro il premier e il ministero dell'Interno. Gli articoli della legge contestati sono gli stessi che verrebbero abrogati dal referendum, cioè quelli che impediscono di esprimere un voto di preferenza e consentono ai partiti di far eleggere i deputati da loro nominati. Sotto tiro pure il premio di maggioranza senza quorum che attribuisce il 55 per cento dei seggi.

PIPPO MARRA e il Generale Gallitelli

Nel marzo scorso, Bozzi e colleghi hanno visto rigettata la loro istanza. Ma il 20 giugno hanno fatto ricorso in appello, contestando al giudice di primo grado di non aver risposto a tutti i quesiti e di aver travisato una sentenza della Corte Costituzionale favorevole ai ricorrenti.
La speranza di Bozzi è che "la Corte d'Appello rimetta il quesito alla Corte Costituzionale", affinché quest'ultima possa esprimersi sulla legittimità del "Porcellum". V. G.

4. FIRENZE, UNA FONTANELLA FIRMATA STAINO...
A due anni dal suo insediamento a sindaco, Matteo Renzi ha riservato un'estate di novità per i turisti. Non solo il centro storico proibito alle auto, ma anche una fontanella in piazza Signoria dalla quale sgorga acqua fresca, gassata e gratuita. La prima in Italia in una piazza storica. "I turisti non sono polli da spennare", scrive il sindaco su Facebook, ricordando i due gelati venduti a una coppia di tedeschi a 27 euro.

MATTEO RENZI

Ma la fontanella in ferro in stile liberty installata da Publiacqua, l'azienda idrica toscana partecipata da Acea, accanto alla statua del Biancone ha suscitato non poche critiche. "Utile, ma bruttina", ha ammesso lo stesso sindaco. Così Erasmo D'Angelis, presidente di Publiacqua, è corso ai ripari, affidando al vignettista e architetto Sergio Staino il compito di disegnare una nuova fontanella. Sarà una buona idea? Si vedrà. "A Firenze l'acqua non è tutto", brontolano i fiorentini: "A noi piace anche il bello". M. LA.

5. ENTI DI RICERCA, LA CARICA DEI 150...
Una dozzina di presidenze e una ventina di posti nei cda è il pacchetto di nomine a disposizione del ministro Mariastella Gelmini per rinnovare gli enti di ricerca. Tra le poltrone da assegnare quelle di Ogs, Istituto di alta matematica, Area di Trieste. E quelle ora occupate da nomi importanti come Enzo Boschi all'Ingv e Antonino Zichichi al Centro Fermi. All'Agenzia spaziale italiana l'uscente Enrico Saggese dovrà vedersela con Simona Di Pippo, già all'Esa.

La procedura dovrebbe concludersi a metà luglio, e circa 150 sono le candidature tra cui si contano anche quelle per la guida del Cnr dell'ex ministro prodiano Luigi Nicolais e di Marcello Pera, già presidente del Senato. La prima selezione dei nomi tra cui il ministro sceglierà verrà fatta da un comitato guidato da Francesco Salamini del Max Planck e composto anche da Fabiola Gianotti del Cern e dal confindustriale Pasquale Pistorio. L. B.

MARIASTELLA GELMINI

6. PARLAMENTO IN CIFRE...
145.000.000 di euro, a tanto ammontano i costi militari italiani per la guerra in Libia. L'Italia è impegnata con 14 aerei e due navi nell'imposizione della "No Fly Zone" e dell'embargo navale. In totale, l'intervento Nato è costato 1.3 miliardi di euro e il nostro Paese è il quarto per spese sostenute. Gli Stati Uniti sono al primo posto con 505 milioni, poi la Gran Bretagna con 343, la Francia con 174, l'Italia con 145, la Spagna con 75, la Danimarca con 30, la Svezia con 30, il Canada con 26, il Belgio con 20.

7. BRUNETTA SPOSO A FIN DI BENE...
Saranno i fotografi di "Chi", il settimanale di gossip diretto da Alfonso Signorini, a immortalare le nozze di Titti (Giovannoni) & Renato (Brunetta), domenica 10 luglio a Ravello ("Brunetta's list", "l'Espresso" n. 26). Stavolta, però, la decisione non nasce da quello che, ai tempi di Arrigo Benedetti, Camilla Cederna avrebbe chiamato "il lato debole" del ministro, ma da un atto di beneficenza: i 25 mila euro concordati per l'esclusiva saranno devoluti da Brunetta alla Fondazione Operation Smile che s'impegna per la cura dei bambini con gravi malformazioni al volto.

8. STORICI SENZA VINCOLI...
Ambientalisti sul piede di guerra contro il ddl Sviluppo approvato in Parlamento. L'articolo 4 comma 16 nasconde infatti una modifica al Codice dei beni culturali con cui viene innalzato da cinquanta a settant'anni il limite dopo il quale i beni immobili dello Stato diventano patrimonio artistico. Tradotto: gli edifici realizzati fra il 1941 e il 1961 non sono più sottoposti alla tutela applicata sinora.

TITTI E BRUNETTA

Se entro 90 giorni le Soprintendenze non si opporranno, gli immobili potranno essere modificati o trasferiti agli enti locali (secondo i principi del federalismo demaniale) o alienati. Un'eventualità indirettamente confermata dall'inserimento in un decreto che reca "disposizioni urgenti per l'economia". P. Fa.

9. ITALIA - GERMANIA, SUMMIT SUL LAGO...
Un lago, due capi di Stato, una platea di giovani: l'estate per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è ancora lontana, l'agenda è fitta di impegni ma almeno una giornata lontana dalle beghe della politica italiana ci sarà. Un'occasione dedicata a sfide e prospettive per l'Europa, musica per le orecchie di un vecchio europeista come il capo dello Stato.

L'appuntamento è per l'8 luglio sul lago di Como: nello scenario di Villa Vigoni, a Menaggio, Napolitano, con il presidente tedesco Christian Wulff, discuterà del futuro dell'Europa con una delegazione di studenti italiani e tedeschi. Il presidente Wulff sarà in Italia già il 7 luglio, con tanto di concerto della Deutsche Kammerphilharmonie di Brema in piazza del Campidoglio, per restituire a Napolitano la visita del febbraio scorso a Berlino. Da sempre consacrata al feeling Italia-Germania la cornice di Villa Vigoni: l'ultima volta, nove anni fa, i presidenti protagonisti furono Carlo Azeglio Ciampi e Johannes Rau. Altri tempi, per l'Italia e per l'Ue. VE.P.

10. CRISI ITALIANA, POLITICA IN GIOCO...

L'Italia rischia di finire come la Grecia e il Pdl gioca. Dal 14 al 17 luglio Beatrice Lorenzin ha organizzato sul lago di Bolsena, in provincia di Viterbo, le Governiadi. Sottotitolo: "giochi di ruolo della politica", un role game con deputati, ministri, giornalisti ma anche studenti universitari, divisi in squadre che si sfideranno su occupazione, gestione del decoro urbano e riforme costituzionali. Non mancherà il "partitone del secolo", deputati contro sindaci, prove di abilità, gara oratoria e, naturalmente, degustazioni di prodotti locali. S. AN.

11. FRATTINI NON HA BUONA STAMPA...
Il ministro degli Esteri Franco Frattini alla sala stampa estera? I corrispondenti stranieri in Italia ormai non ci sperano più, dal momento che per ben due volte avevano avuto rassicurazioni dalla Farnesina per un meeting con il ministro, poi puntualmente annullato. Evidentemente il governo italiano non ha problemi di immagine all'estero. Oppure ne ha troppi. M. L.

12. DOPO IL REFERENDUM, L'AGENZIA UNA LEGGE SE LA PORTA VIA...
Il referendum ha spazzato via il piano nucleare del governo Berlusconi, ma l'Agenzia per la sicurezza nucleare resta ancora in piedi. Un'anomalia costosa per un Paese che ha appena deciso di rinunciare all'atomo. È quello che pensa Antonio Di Pietro. L'Italia dei Valori ha così presentato una proposta di legge per sciogliere l'Agenzia e destinare incombenze e compiti rimasti sul campo dopo la consultazione popolare al ministero dell'Ambiente e a quello dello Sviluppo economico.

BEATRICE LORENZIN

Ma il presidente Umberto Veronesi non ci sta: "Io non ho nessuna voglia di dimettermi", sostiene, "d'altra parte non è che noi, finché non abbiamo centrali, siamo più sicuri di chi abita a Lugano, dove invece le centrali ci sono". A. Ro.

13. POLVERINI FUORI STRADA...
Matrimonio con scivolone (involontario) per Renata Polverini. Due settimane fa la presidente della Regione Lazio era stata invitata a celebrare le nozze civili di una sua collaboratrice ad Anguillara, in provincia di Roma. Al momento di raggiungere il luogo del ricevimento sul lago di Martignano, distante alcuni chilometri, la governatrice ha però sbagliato festa e si è ritrovata al party di un'altra coppia.

Con grande sorpresa dei novelli sposi e dei loro invitati all'apparizione dell'inaspettato ospite. Per la Polverini qualche foto, strette di mano e poi ripartenza, stavolta verso la festa giusta. La colpa? Dei due vigili urbani mandati a farle da apripista e che hanno clamorosamente sbagliato obiettivo. V. S.

14. LE CONSEGUENZE DEL MOSE, ANCHE GLI UCCELLI POTREBBERO ARRABBIARSI...
Cambiamenti profondi per le abitudini dei volatili, tanto da metterli in grandissima agitazione. Anche questo potrebbe succedere quando si alzeranno le paratoie del Mose, che debbono fermare l'acqua alta a Venezia. E allora è bene studiare a fondo la loro incidenza "sulla vita degli uccelletti". Chi ironizza, ma non troppo, è il presidente del Magistrato alle acque, Patrizio Cuccioletta, che aggiunge, serio: "Si deve avere senso di responsabilità nella spesa dei fondi pubblici".

FRANCO FRATTINI

Lo studio sull'arrabbiatura dei volatili non costa infatti quanto il mangime per i canarini: "Cinque milioni l'anno, per trent'anni", precisa il presidente. Ed è stata deciso e stanziato dal governo italiano su indicazione della Commissione europea. Anche se il sindaco di Venezia "non ha nemmeno i soldi per sistemare i bagni delle scuole elementari". A quanto pare è importante sapere se il piovanello dalla pancia nera potrebbe soffrire per le barriere, perché se in Laguna gli uccelli, nel loro piccolo, s'incazzano, sono guai seri. P. T.

15. UN SIGARO SPECIALE...
"Da quando non comandi più la Guardia di Finanza non hai neanche un sigaro da darmi. Prima, invece, ti facevi portare le spigole...": è la battuta che Pier Ferdinando Casini lancia a Montecitorio a Roberto Speciale, l'ex comandante generale della Gdf e deputato Pdl finito sotto inchiesta penale (ancora in corso) e contabile (prosciolto) per aver fatto trasportare con aerei militari pesce fresco da Pratica di Mare alla scuola di Predazzo (Tn), dove soggiornava con alcuni ospiti. Il leader dell'Udc era alla disperata ricerca di un sigaro. B. C.

16. FECONDAZIONE DEMOCRATICA...
Un referendum tra gli iscritti sulla procreazione assistita: si è parlato anche di questo all'ultima direzione del Pd. La richiesta arriva da alcuni blogger e militanti, fra cui la scrittrice Cristiana Alicata e Mina Welby, nonché dal deputato Sandro Gozi. Dal referendum, secondo i richiedenti, i democratici dovrebbero ricavare la linea ufficiale del partito sul tema e le eventuali modifiche da proporre alla legge in sede parlamentare. C. C.

 


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