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IL RIBALTONE DEL PECORARO - COME MAI l’ex ministro DI AMATO E PRODI VIENE SALVATO DALLE INDAGINI DI WOODCOCK DAL VOTO DEL CENTRODESTRA? Contro solo Pd e Idv! - Come se il caso Pecoraro Scanio fosse una prova generale del salvataggio del premier nel caso Agcom-Trani oggi e magari domani nel caso Ruby (TUTTI INTERCETTATI, NESSUN INTERCETTATO!)...

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Marco Lillo da "Il Fatto Quotidiano"

ALFONSO PECORARO SCANIO STEFANIA PRESTIGIACOMO

Leader dell'ambientalismo italiano dal dicembre 2001 al luglio 2008, ministro delle Politiche agricole nel governo Amato e dell'Ambiente nell'ultimo governo Prodi. Candidato alle primarie come leader del centrosinistra nel 2006, Pecoraro Scanio non era un politico qualsiasi. Lunedì scorso la Camera lo ha salvato negando al tribunale dei ministri la possibilità di usare le intercettazioni telefoniche del pm Henry John Woodcock per processarlo.

Eppure la politica ha rimosso il problema. In suo favore hanno votato il Pdl e i radicali più - con il trucchetto dell'astensione - Udc, Lega, Fli. Contro l'ex ministro del centrosinistra si son ritrovati solo i partiti del centrosinistra: Pd e Idv. Il dibattito successivo è stato lo specchio di questo ribaltamento. Come se il caso dell'ex ministro fosse una prova generale del salvataggio del premier nel caso Agcom-Trani oggi e magari domani nel caso Ruby.

Gabriella Bertinotti Alfonso Pecoraro Scanio - Copyright Pizzi

Nessuno si è curato del merito della richiesta del Tribunale dei ministri. Eppure quelle carte, che imbarazzano destra e sinistra, meritano di essere lette. A partire dalla motivazione della richiesta del Tribunale dei ministri: "Dalle intercettazioni emerge che l'imprenditore Mattia Fella si è interessato al reperimento di una sede (nel centro di Roma) per una fondazione che sarebbe stata intitolata al ministro nonché all'acquisto per conto del ministro, di un terreno nei pressi di Bolsena dove quest'ultimo avrebbe dovuto realizzare un complesso agrituristico dotato di piscina ed eliporto. lnfine, dalle predette telefonate risulta che il ministro ha sempre manifestato disponibilità a esaudire le richieste del Fella".

Fausto Bertinotti Mario D'urso Alfonso Pecoraro Scanio - Copyright Pizzi

Ecco perché i giudici chiedevano al Parlamento di usare le intercettazioni: "le conversazioni telefoniche cui ha preso parte Alfonso Pecoraro Scanio costituiscono la prova dell'esistenza di sistematici accordi illeciti di natura corruttiva fra l'ex ministro e Fella in base ai quali il primo poneva in essere, in favore del secondo, atti e prestazioni relative alla pubblica funzione da lui esercitata ricevendo in cambio da quest'ultimo i più disparati favori e utilità.

Aldonso Pecoraro Scanio Fausto Bertinotti e Bruno Vespa - Copyright Pizzi

In particolare, dalle telefonate fra Fella e Pecoraro Scanio si evince chiaramente , tra le altre cose, che il primo ha sostenuto le spese per vari soggiorni turistici e spostamenti del ministro, interessandosi a volte anche della scelta della destinazione, occupandosi dei minimi dettagli dei viaggi (dalla scelta delle stanze d'albergo al soggiorno dei collaboratori del ministro, ecc.) ed accontentandolo in tutte le richieste relative al comfort nelle strutture alberghiere".

j magn02 alf pecoraro scanio

Fella ambiva a stipulare convenzioni con il ministero e con l'Apat e alla nomina del fratello gemello Stanislao Fella come membro di una commissione ministeriale (incarico retribuito con circa 40mi-la euro), il ministro in cambio del suo interessamento avrebbe ottenuto: "numerosi trasferimenti e spostamenti con un elicottero interamente pagato da Fella per un importo pari a 120 mila euro; numerosi viaggi-soggiorno in Italia e all'estero (Stati Uniti, Parigi, Saturnia, Milano, Perugia) per un valore pari a diverse decine di migliaia di euro; l'acquisto di un terreno - pagato 265 mila euro interamente da Fella - da utilizzarsi per l'edificazione di un agriturismo biologico e di una villa con annessa piscina ed eliporto, destinata alla persona del Pecoraro Scanio" tra l'altro in zona destinata a verde agricolo, aggiungono i magistrati con sorpresa, visto l'incarico dell'indagato.

rif45 alfonso pecoraro scanio

Ora il Tribunale dei ministri dovrà decidere se procedere senza intercettazioni. Le telefonate erano fondamentali ma il previdente Woodcock - prima di spedire tutto a Roma per ragioni di competenza - aveva sentito a verbale decine di testimoni. Tra questi l'ex segretario particolare del ministro Pecoraro, Renato Mazzocchi, che ha raccontato così la storia del terreno sul lago di Bolsena:

psn36 paola balducci pecoraro scanio luana zanella

"Fella propose al Ministro che lo avrebbe portato a vedere questo posto. Andarono lì, un fine settimana, e mi ricordo che in quell'occasione, il lunedì avevamo un incontro istituzionale, io raggiunsi il Ministro con la macchina di servizio lunedì mattina, in questo agriturismo (...) al Ministro interessava il posto, perché gli era piaciuto e quindi propose a Mattia Fella di acquistare un terreno lì per poi costruire una casa o eventualmente un agriturismo (...) Fella mi ha detto che ha acquistato questi terreni e mi ha anche detto che lo stesso Ministro aveva ingaggiato anche un ragazzo per la progettazione di questo agriturismo, che all'inizio doveva essere solamente la casa del Ministro, poi da casa si è trasformò in agriturismo e appartamento sopra per il Ministro".

Henry John Woodcock

Chi avrebbe pagato? "Da quello che diceva il Fella", spiega sempre Mazzocchi, "il ministro non aveva mai cacciato dei soldi per l'acquisto di questi terreni, anche perché da quello che mi risulta, erano stati solo acquistati da Fella".

Il pm si sorprende ma Mazzocchi spiega serafico: "Pecoraro Scanio ha un cattivo rapporto con il denaro... almeno per quello che è stato il mio mandato, è più quello che ci ho rimesso che quello che mi è stato dato. Cioè con Alfonso Pecoraro Scanio si inizia la mattina con il caffè e si finisce la sera con il pranzo, paghiamo tutto noi, nel senso che: si è in dieci al bar, il segretario particolare paga; si va a cena, il segretario particolare paga; si prendono cento caffè al giorno...guardi, non ha mai pagato, cioè io... non mi ha mai offerto un caffè, l'ho sempre pagato io".

 


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