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NAPOLI SPIA! - MONNEZZA NELLE STRADE, MONNEZZA NEI PALAZZI DEL POTERE - WHY NOT CITY SENZA PACE: INDAGATO IL CAPO DELLA MOBILE: VITTORIO PISANI PER AVER FAVORITO I CAMORRISTI DI SECONDIGLIANO – L’ANNO SCORSO AL CENTRO DELLA TEMPESTA DI MERDA FINì IL SUPERCARABINIERE FABIO CAGNAZZO (TRASFERITO) E SULLA STAMPA SI FECE IL NOME DI PISANI COME POSSIBILE “ACCUSATORE” DELL’UFFICIALE DELL’ARMA (PERCHé IL VESUVIO NON INTERVIENE?)…

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Carlo Tarallo per Dagospia

vittorio pisani capo della mobile

Why Not City non trova pace. Non basta la munnezza, non basta il "no" ribadito dai legaioli al decreto ammazzasentenza (del Tar del Lazio) che sbloccherebbe il trasferimento fuori dalla Campania della munnezza napoletana. La notizia di stamattina è uno choc, una mazzata: il capo della mobile Vittorio Pisani, il superpoliziotto, è indagato per favoreggiamento al clan Lo Russo, terribile team camorrista di Secondigliano.

Pisani è accusato di avere favorito un ristoratore coinvolto nell'inchiesta della Dia, che sta eseguendo arresti e sequestri. C'è in mezzo anche il nome di Fabio Cannavaro (non indagato) sospettato di aver fatto da prestanome per l'apertura di un ristorante, sequestrato stamattina.

fabio cagnazzo

Ma c'è un dettaglio che rende la storia ancora più curiosa. Meno di un anno fa il tenente colonnello dei Carabinieri Fabio Cagnazzo, all'epoca comandante del nucleo operativo di Castello di Cisterna, incubo di camorristi e mafiosi (ne aveva fatti arrestare più di 100) si ritrovò sputtanato sui giornali. Una storiaccia di veleni e accuse di essere "morbido" verso qualche clan.

Scattò la solidarietà dei magistrati della Dda, Cagnazzo fu difeso da (quasi) tutta Napoli e non solo, parlamentari, magistrati, il procuratore capo Lepore, misero la mano sul fuoco sull'integrità del supercarabiniere. Ma scattò il trasferimento a Foggia e da lì a Roma: Cagnazzo lasciò Napoli, mai promozione fu più amara.

Sui giornali uscì un'indiscrezione terribile. Era stata la mobile di Pisani a indagare su Cagnazzo? L'interrogativo sulla stampa napoletana era praticamente una certezza. Oggi tocca a Pisani finire su siti e giornali di tutta l'Italia con l'accusa infamante di aver favorito i clan. Come stanno veramente le cose su Cagnazzo, su Pisani, sui pentiti e sulla merda in cui continua ad affogare Why Not City lo sa soltanto il Padreterno...

DE MAGISTRIS

RISTORANTI DEL CLAN LO RUSSO, INDAGATO PER FAVOREGGIAMENTO IL CAPO DELLA MOBILE
Da corrieredelmezzogiorno.it

Le mani della camorra sulla Napoli da cartolina, quella dei ristoranti che affollano il lungomare, e nell'inchiesta della Dia tra gli indagati c'è il nome eccellente di Vittorio Pisani, capo della squadra Mobile del capoluogo partenopeo. L'Antimafia ha dato il là a sequestri e arresti dal mattino di oggi, giovedì. Carabinieri e della guardia di finanza stanno dando esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip nei confronti di persone legate al clan Lo Russo di Miano e ai sequestri.

Parcheggiatore napoletano con mascherina anti monnezza

ANCHE LA SOCIETÀ DI FABIO CANNAVARO - Tra le società di ristorazione sequestrate nell' ambito dell' operazione della Dia di Napoli contro il clan Russo per riciclaggio ed usura c'è anche la pizzeria «Regina Margherita» di Fabio Cannavaro. Il capitano della Nazionale campione del Mondo, che è tra i soci della catena di ristorazione, gestisce alcuni locali, uno dei quali in via Partenope, oggetto di interesse di carabinieri e finanza. Il calciatore, che non è indagato, avrebbe fatto da prestanome all'imprenditore Marco Iorio, legato al gruppo di Mario Potenza, già noto alle forze dell'ordine per le attività di usura e legate a clan camorristici.

Il procuratore Giandomenico Lepore

RICICLAGGIO DI DENARO SPORCO - Le indagini hanno riguardato una ingentissima attività di riciclaggio e di usura ed il reinvestimento di capitali illeciti in catene di ristoranti, pub e bar dislocati prevalentemente sul lungomare napoletano, con filiali a Caserta, Bologna, Genova, Torino e Varese.

 


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