1 - BORSA, LA GIORNATA: GRECIA FA VOLARE MERCATI, BALZO DI FONSAI
(LaPresse) - Chiusura in forte rialzo per Piazza Affari, con l'indice di riferimento Ftse Mib che balza del 2,11% a 19.864,67 punti e il Ftse All-Share che cresce del 2,18% a 20.594,27 punti. La Grecia fa volare la Borsa di Milano. Atene ha approvato il piano di austerity da 78 miliardi di euro, con 28 miliardi di tagli e 50 miliardi di privatizzazioni.
Domani è attesa però la legge di attuazione, passo decisivo per ottenere la prossima tranche di aiuti da 12 miliardi di euro, e per un eventuale successivo prestito di salvataggio da Unione europea e Fondo monetario internazionale. In questo contesto, chiusura in forte rialzo per le principali Borse europee, con l'indice Ftse 100 di Londra che guadagna l'1,54% a 5.855,95 punti, il Cac 40 di Parigi che sale dell'1,88% a 3.924,23 punti e il Dax di Francoforte che mostra una crescita dell'1,73% a 7.294,14 punti.
A Milano decolla FonSai. Il titolo della compagnia assicurativa mostra un rialzo del 23,18% a 2,71 euro. Ieri Fondiaria-Sai ha completato la cessione dei diritti di opzione sulle azioni detenute dalle controllate Milano Assicurazioni e Sai Holding Italia, nell'ambito dell'operazione di aumento di capitale.
Giulia Paolo Jonella e Salvatore LigrestiIn caso di integrale sottoscrizione, alle due società rimarrà complessivamente il 3,047% capitale sociale ordinario post aumento. Fuori dal paniere principale, Milano Assicurazioni raddoppia il valore, con un salto del 50,13% a 0,46 euro, mentre l'altra società che fa capo ai Ligresti, Premafin, guadagna il 13,14% a 0,515 euro.
Bene il comparto bancario, con Banco Popolare (+1,47% a 1,524 euro), Banca Montepaschi (+4,84% a 0,5135 euro), Popolare Milano (+1,17% a 1,555 euro), Intesa Sanpaolo (+1,36% a 1,786 euro), Ubi Banca (+1,01% a 3,818 euro) e Unicredit (+1,43% a 1,421 euro). Forti acquisti anche su Impregilo (+3,07%), Mediaset (+3,4%), Mediobanca (+3,31%), Telecom Italia (+3,77%), Prysmian (+3,47%), Exor (+3,08%), Azimut (+3,27%) e Luxottica (+3,21%).
Famiglia Berlusconi Eleonora Piersilvio MArina Silvio BArbara LuigiSeduta positiva anche per Pirelli, che termina gli scambi con un rialzo del 2,1% a 7,29 euro."Rimaniamo in Mediobanca, siamo soci storici", ha detto oggi il presidente, Marco Tronchetti Provera. Oggi a Piazza Affari era anche il giorno dell'atteso debutto della casa di moda Salvatore Ferragamo, che, fuori dal Mib, si attesta alla chiusura a 9,95 euro, in crescita del 10,56%, dopo aver aperto in mattinata a 9,7 euro. la
2 - FININVEST: NESSUN ACCANTONAMENTO PER LODO MONDADORI...
Radiocor - Fininvest ha deciso di non fare accantonamenti per la vicenda del Lodo Mondadori. Lo sottolinea la nota della societa' diffusa al termine dell'assemblea che ha approvato i conti del gruppo. 'In riferimento alla vicenda Lodo Mondadori - sottolinea la societa' - Fininvest S.p.A. conferma la propria convinzione che non sussista un danno risarcibile di cui debba rispondere e quindi, sotto il profilo delle appostazioni di bilancio, ritiene che non ci siano i presupposti per dar luogo ad alcun accantonamento'.
3 - LODO MONDADORI: SENTENZA CORTE APPELLO MILANO ATTESA PROSSIMA SETTIMANA...
(Adnkronos) - Attesa per la fine della prossima settimana la sentenza della Corte dAppello civile di Milano sulla causa che vede contrapposti la Fininvest e la Cir per il Lodo Mondadori. In primo grado il giudice Raimondo Mesiano aveva stabilito un maxi risarcimento a favore del gruppo di De Benedetti da 750 milioni a carico del Biscione.
4 - BORSA: FERRAGAMO (+10,5%) AL DEBUTTO VINCE IL MATCH CON PRADA...
Radiocor - Ferragamo debutta in Borsa con un mercoledi' da leoni in cui guadagna il 10,56% a 9,95 euro e vince nettamente a distanza il match con Prada che a Hong Kong lo scorso 24 giugno aveva debuttato con un rialzo di appena lo 0,25%. Le azioni quotate a un prezzo di riferimento di 9 euro hanno subito strappato in apertura di seduta, per poi consolidare il rialzo e, in chiusura, sfiorare addirittura la soglia dei 10 euro. I volumi sono stati sostenuti: 7,49 milioni di pezzi, circa il 20% del capitale collocato in Borsa.
Alla luce della forchetta di prezzo, fissata tra 8 e 10,5 euro, e della domanda emersa nel corso dell'ipo (3,6 volte l'offerta) gli operatori parlano di un ottima performance. A maggior ragione perche' arrivata in un 2011 avaro di soddisfazioni per le matricole che a Piazza Affari hanno visto le rinunce in extremis di Philogen, Rhiag e Moncler. 'Quotare una societa' che fa piumini in estate non e' buona idea', ha commentato oggi - riferendosi proprio a Moncler - l'ad di B orsa Italiana Raffaele Jerusalmi, che si e' invece ovviamente rallegrato dell'ottima performance di Ferragamo.
Lo stesso Jerusalmi ha ricordato che il debutto della maison di moda e' stato tra i tre piu' positivi degli ultimi dodici anni. Il confronto con Prada e Samsonite, che nelle ultime settimane hanno preferito la piazza di Hong Kong per la quotazione in Borsa, sorge spontaneo. Anche se sul tema Jerusalmi e' stato piu' che diplomatico: 'Spero in un dual listing, a Hong Kong e Milano'.
RAFFAELE JERUSALMI BORSA ITALIANA5 - LSE: ANNULLATO ACCORDO DI FUSIONE CON CANADESE TMX...
Radiocor - Il London Stock Exchange, controllante di Borsa Italiana, e la canadese Tmx Group hanno deciso di annullare l'accordo che avrebbe dovuto portare alla fusione tra le due piazze finanziarie. Lo ha reso noto il London Stock Exchange secondo cui 'difficilmente l'accordo di fusione siglato il 9 febbraio scorso avrebbe ricevuto il voto favorevole dei due terzi degli azionisti di Tmx nell'assemblea in programma domani'.
6 - MENARINI: MAXI ACCORDO CON AGENZIA DELLE ENTRATE, VERSERA' 330 MLN...
Radiocor - Maxi-accordo del gruppo Menarini con l'Agenzia delle Entrate. La casa farmaceutica, secondo indiscrezioni raccolte da Radiocor, versera' nelle casse dello Stato 330 milioni di euro chiudendo cosi' la controversia fiscale nata da un'indagine della Procura della Repubblica di Firenze sulla commercializzazione da parte di Menarini di farmaci come licenziatario. Si tratta della piu' grande transazione mai effettuata in Italia, superiore anche ai 200 milioni del gruppo Coppola.
Resta in piedi, invece, il procedimento penale contro la famiglia Aleotti, azionista di Menarini, accusata di associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di riciclaggio e reimpiego di denaro proveniente da attivita' illecita, truffa continuata ed aggravata ai danni dello Stato, ricettazione di materie prime usate in farmacologia e plurime violazioni fiscali.
OBAMA CON I SUOI OSPITI DURANTE UNA CENA DI STATO7 - USA, OBAMA: ELIMINARE AGEVOLAZIONI RICCHI SERVE A RIDURRE DEFICIT
(LaPresse/AP) - Mettere fine alle agevolazioni fiscali per le grandi e ricche aziende petrolifere e del settore del gas non è un'idea radicale. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama durante una conferenza stampa alla Casa Bianca, aggiungendo che il governo non può ridurre il deficit se manterrà tutte le attuali agevolazioni. Obama ha affermato che se i milionari e i miliardari continueranno a beneficiare di agevolazioni, gli anziani e i più poveri dovranno sostenere il peso di ulteriori tagli.
La Casa Bianca insiste che nel piano di riduzione del deficit vengano compresi alcuni aumenti di tasse per i cittadini più ricchi o che vengano eliminate le agevolazioni per grandi compagnie e le persone benestanti. Obama si è detto fiducioso che i deputati repubblicani e democratici possano ancora raggiungere un accordo sulla riduzione del deficit.
8 - FMI: RIPRESA USA 'A PASSO RELATIVAMENTE LENTO' E 'PIU' DEBOLE'...
Radiocor - La ripresa americana procede 'a passo relativamente lento', come risultato della crisi finanziaria, e 'si e' recentemente indebolita'. E' quanto si legge nel rapporto, datato 20 giugno e diffuso oggi, a conclusione della missione Articolo IV del Fondo Monetario Internazionale sugli Stati Uniti. Anche se le politiche fiscali e monetarie hanno sostenuto la domanda negli ultimi due anni, continuano a pesare le difficolta' del mercato immobiliare e un tasso di disoccupazione ancora alto.
Nota positiva e' 'il deciso miglioramento delle esportazioni e delle condizioni finanziarie'. Il documento precisa inoltre che anche se 'il sistema finanziario americano continua a migliorare, rimane vulnerabile', motivo per cui 'esiste il rischio che un downgrate del debito americano possa innescare nuove turbolenze sui mercati finanziari globali'. Per evitare shock futuri, 'rafforzare la struttura anti-crisi a livello nazionale e internazionale dovrebbe essere una priorita'' per gli istituti finanziari, mentre rimane cruciale 'un approccio multilaterale alla gestione delle politiche economiche'.
BESNIER9 - PARMALAT: PICELLA, PER CONSULENZE SU OPA LACTALIS SPESI 4,6 MLN EURO
(Adnkronos) - Per le consulenze richieste sullOpa lanciata da Lactalis su Parmalat, il colosso del latte di Collecchio ha speso 4,6 milioni di euro. Lo ha precisato il presidente Raffaele Picella nel corso dellassemblea in corso a Parma.
10 - ITALCEMENTI: MEDIOBANCA ADVISOR CIMENTS FRANCAIS PER VALUTARE CESSIONE IN TURCHIA...
(Adnkronos) - Ciments Français ha incaricato Mediobanca come financial advisor "per la valutazione ed esecuzione della potenziale vendita dellintera quota azionaria" detenuta nella societa turca Afyon Cimento Sanayii Turk. Lo comunica Italcementi.
11 - GENERALI: DOMANI IN COMITATO ESECUTIVO JV IN RUSSIA CON VTB
(Adnkronos) - Occhi puntati sul dossier russo. Sara domani al centro del comitato esecutivo di Generali: i 5 membri del board dovrebbero infatti discutere i progressi fatti nelle trattative con il gruppo bancario russo Vtb. Generali, attraverso il veicolo della societa con PPF, e Vtb starebbero lavorando alla costituzione di una joint venture per il mercato russo, di cui il Leone di Trieste deterrebbe la maggioranza.
Se il comitato esecutivo di domani dara il via libera, loperazione verra portata al voto del consiglio damministrazione di Generali convocato per il prossimo 5 agosto. Lo scorso 19 maggio lamministratore delegato Giovanni Perissinotto aveva affermato che le due societa erano "abbastanza avanti, sullesplorazione e sulla creazione di una joint venture sul mercato russo, non solo per la bancassicurazione ma per una partnership assicurativa".
Non e la prima volta che Generali tenta lespansione in Russia. Nelle precedenti occasioni tuttavia, a bloccare i piani elaborati da Perissinotto insieme al magnate ceco Petr Kellner, proprietario di PPF e azionista al 2% di Generali, era stato il Cda del Leone, in particolare per lopposizione dei membri espressi da Mediobanca.
12 - L'ACQUA DI VENDOLA RENDE PIÙ DEL REFERENDUM, IL 7%
M. Muc. per il "Corriere della Sera" - Com'era facile prevedere, il secondo referendum sull'acqua, che cancella la norma del 2006 sulla remunerazione del capitale investito, nella misura massima del 7%, viene serenamente aggirato dalla prima azienda pubblica italiana del settore, l'Acquedotto Pugliese. La società, guidata dall'amministratore unico Ivo Monteforte, ha chiuso il bilancio 2010 con un fatturato di 429 e un margine operativo lordo che balza da 87 a 132 milioni e un profitto netto di 37 milioni.
L'Acquedotto Pugliese conferma il piano di investimenti di ben 674 milioni entro il 2014. E con le riserve accumulate la Regione Puglia si è ripresa la quota di minoranza in mano alla Regione Basilicata. La cosa è stata presentata come la ripubblicizzazione dell'Acquedotto, ma il soggetto venditore non è certo privato. Dunque, trattasi di operazione finanziaria, legittima, ma finanziaria. Per l'assessore regionale alle Opere pubbliche, Fabiano Amati, il tetto del 7%rappresentava un rischio, visto che le obbligazioni in precedenza contratte con Merrill Lynch già assorbono il 6,92%, e peggio sarebbe se il bond non fosse stato rinegoziato.
«Con il referendum - ha aggiunto Amati- non sono state abrogate quelle parti del codice dell'Ambiente che legano la tariffa al costo di gestione e degli investimenti» . E il governatore Nichi Vendola ha detto: «È indispensabile fare i conti con la realtà, non precipitare nei burroni della demagogia. Bisogna incrociare due principi: a) chi più ha più paga e chi meno ha meno paga, b) chi spreca paga».
E ha concluso: «Noi stiamo interpretando legittimamente il risultato referendario sulla strada che non ci fa inciampare dal punto di vista dell'efficienza e dell'economicità dell'azienda» . Ai giornalisti che gli chiedevano perché queste cose non le ha dette prima del referendum, Vendola ha risposto: «Nessuno me le ha chieste» .
vip cars JEEP PITT JOLIE13 - MANOVRA: SPUNTA DA QUEST'ANNO LA SOVRATASSA PER LE AUTO PIU' POTENTI...
Radiocor - Arriva la sovratassa per le auto di grossa cilindrata. Lo prevede, come anticipa Radiocor, la bozza di Manovra aggiornata a oggi. La nor ma introduce, a partire dal 2011, 'un addizionale annuale erariale della tassa automobilistica per i veicoli di potenza superiore a 125 chilowatt' non ancora quantificata. In caso di mancato pagamento si applica una sanzione pari al 30% dell'importo non versato.
14 - MANOVRA: ARRIVA IMPOSTA AL 35% SU ATTIVITA' TRADING DELLE BANCHE...
Radiocor - Arriva un'imposta del 35% sulle attivita' di trading speculativo svolte dalla banche. Lo stabilisce la bozza di Manovra aggiornata a oggi che Radiocor anticipa. La misura tra le Disposizioni di entrata introduce un nuovo articolo nel Testo unico per le imposte sui redditi: 'Tassazione separata del risultato complessivo netto della gestione delle attivita' finanziarie detenute per la negoziazione' per le banche. Esclusi i titoli di debito e gli Oicr (Organismi d'investimento collettivo di risparmio). La maggiorazione scatta a decorrere dal periodo d'imposta in corso alla data di entrata in vigore del decreto legge.
15 - MANOVRA: ARRIVA IMPOSTA DI BOLLO 0,15% PER LE TRANSAZIONI FINANZIARIE
Radiocor - Arriva l'imposta di bollo, nella misura dello 0,15%, sulle transazioni finanziarie. Lo prevede la bozza della Manovra che sara' varata domani dal Consiglio dei ministri e che Radiocor anticipa nell'ultima versione disponibile. Il Titolo V con le Disposizioni in materia di entrate stabilisce che le operazioni 'concluse per il tramite di banche o imprese d'investimento sono soggette all'imposta di bollo'. Sono esclusi i titoli di Stato. 'L'imposta - si legge - e' determinata applicando l'aliquota dell'1,5 per mille sul valore delle transazioni'.
16 - FIAT INDUSTRIAL: IVECO PUNTA A BRASILE E CINA, 12MLD RICAVI 2014...
Radiocor - Iveco, la controllata di Fiat Industrial attiva nei camion, punta a un margine operativo tra il 9,6% e il 10,4% nel 2014. L'anno scorso era pari al 3,3% e quest'anno e' atteso in un range tra il 4,2% e il 5%. Cosi' il ceo Alfredo Altavilla in un incontro con investitori italiani ed esteri, la meta' dei quali ha partecipato nella vigilia alla presentazione della capogruppo illustrata dal presidente Sergio Marchionne. Secondo quanto emerge dalle slides consultate da 'Radiocor', il target dei ricavi di Iveco al 2014 e' stato fissato a 12,1 miliardi, dagli 8,3 miliardi del 2010 e gli 8,5 miliardi attesi quest'anno.
La crescita del costruttore, numero tre al mondo nei camion, sara' sostenuta dallo sviluppo atteso in Brasile, dove i dealer sono previsti in crescita a circa 135 nel 2014, dai 52 del 2010, e in Cina, dove Iveco conta jv nei veicoli commerciali leggeri, in quelli leggeri-medi e nei pesanti. Gli stabilimenti di Iveco, 5 a fine 2010, sono previsti a quota 23 nel 2011-2014 c on un utilizzo delle capacita' atteso a circa il 90% entro il 2014.
17 - CRISI E STRESS TEST, TREMANO LE BANCHE TEDESCHE
MdF per il "Corriere della Sera" - Quante banche falliranno gli stress test bancari? «Fra 10 e 15 istituti» , ha risposto ieri un alto funzionario europeo coinvolto negli esami degli istituti finanziari (e rimasto anonimo, perché il tema è ancora molto caldo). In pratica, si tratterebbe di una su sei delle 91 banche attualmente sotto esame a Londra da parte dell'autorità europea Eba, guidata dall'italiano Andrea Enria.
Fra gli istituti in probabile odore di bocciatura da parte dell'autorità di nuova costituzione, oltre a banche greche, portoghesi e spagnole, ci sarebbero anche uno o più non ben identificati istituti tedeschi. E questo perché, secondo varie fonti, l'autorità guidata da Enria vuole a tutti i costi mantenere la sua credibilità. Originariamente la pubblicazione dei risultati dei test bancari era prevista per la fine di giugno. Ma le incertezze legate alla crisi greca, al coinvolgimento degli investitori privati e all'approvazione del nuovo piano di aiuti, hanno fatto slittare la nuova data a metà luglio, se non ancora più in là, visto che anche ieri l'Eba non ha comunicato alcun termine preciso.
UNA BALCONATISSIMA ANGELA MERKELChe cosa sta succedendo dietro le quinte? Alcuni giorni fa l'autorità londinese aveva incluso nei test anche un taglio del valore dei titoli greci del 36%. E a differenza dei primi stress test dell'anno passato, quando Eba ancora non era stata creata, ora le banche devono evidenziare i Paesi di provenienza e la durata dei titoli.
Morale: pare che si sia sviluppato un braccio di ferro fra Eba a autorità di vigilanza dei Paesi con banche in difficoltà o sottocapitalizzate, e soprattutto con la Bafin (la vigilanza) tedesca, per la consegna dei dati richiesti, che ritarderebbero addirittura la pubblicazione dei risultati degli stress test. Bafin non commenta («pure speculazioni» ), ma negli ambienti bancari si punta il dito sulle Landesbanken pubbliche. In caso di haircut simulato, insomma, alcuni istituti pubblici potrebbero fallire i test e essere costretti a ricapitalizzare.
Comprensibile quindi che la Germania, impegnata con circa 20 miliardi nei titoli greci, abbia mostrato «simpatia» per il modello francese di coinvolgimento dei privati nei nuovi aiuti alla Grecia, quello che prevede un rinnovo volontario senza taglio del valore dei titoli. Le trattative proseguono febbrili, oggi e domani, anche fra il ministero delle Finanze guidato da Wolfgang Schäuble e gli istituti privati e pubblici per giungere a un accordo. Il conto, insomma, potrebbe diventare molto salato per la Germania anche sul fronte bancario.
Bruno Lescoeur18 - EDISON: TRENTINA DOLOMITI SVALUTA QUOTA 10% IN DELMI A 178,6 MLN
Radiocor - In linea con gli altri azionisti di Edison, anche la trentina Dolomiti Energia ha adeguato il valore della partecipazione che detiene in Delmi, la holding che insieme ai francesi di Edf controlla Foro Buonaparte. Secondo quanto risulta dal bilancio 2010 consultato dall'agenzia Radiocor, la multiutility trentina ha svalutato la quota del 10% di oltre 6,5 milioni portandola ad un valore di carico di 178,6 milioni (rispetto ai 185,14 al 31 dicembre 2009).
La modifica viene ascritta nel bilancio di Dolomiti Energia 'in quanto si ritiene sussistano - si legge - le condizioni per iscrivere una perdita durevole di valore'. La societa' ha in portafoglio anche una partecipazione dello 0,22% di A2a iscritta in bilancio al valore di carico di 7 milioni di euro e lo 0,05% della multiutility Iren il cui valore e' stato raddoppiato rispetto al 2009, passando da 879mila euro a 1,6 milioni di euro