1- TIZIANA FERRARIO RETTIFICA "LIBERO": IL GIUDICE GIÀ MI HA DATO RAGIONE, E ORA, VISTO CHE LA RAI NON OTTEMPERA, FARÒ UNA DENUNCIA PENALE...
TIZIANA FERRARIOIn merito a quanto avete scritto sulle mie vicende professionali tengo a precisare che:
Il ricorso per riavere le mie mansioni di conduttrice l'ho vinto sia in primo grado che in appello. Poiché la Rai non ha obbedito all'ordine del giudice e mi ha collocata in un posto diverso da quello che mi spettava, ho chiesto al Tribunale le cosiddette "misure di attuazione".
Il giudice ha risposto che non può adottare queste misure per ragioni procedurali,in quanto la sua precedente ordinanza conteneva già "le modalità di attuazione dell'ordine impartito alla Rai di reintegrare la ricorrente nelle mansioni ad essa spettanti.."
Avevo offerto alla Rai un'ultima possibilità di rispettare la legge, ma avendo constatato che tecnicamente non è possibile, non mi resta che procedere in altra sede, denunciando i fatti alla Procura della Repubblica.
Cordiali saluti
Tiziana Ferrario
2- ARRIVANO SCUSE DI CAMPAGNA A BERLINGUER SU LIBRO BIANCA
(ANSA) - Arrivano via mail le scuse di Stefano Campagna a Bianca Berlinguer, sul caso del cosiddetto 'Libro Bianca' che riportava accuse anonime al direttore e che fu appunto diffuso ad un gran numero di destinatari.
"Gentile Direttore, desidero fare alcune precisazioni in ordine al mio scritto Libro Bianca - scrive il giornalista del Tg1 in una mail - si trattava in effetti di un documento basato su informazioni di colleghi che chiedevano l'anonimato e per tal motivo da me sottoscritto, non certamente per dare credito al contenuto, ma a scopo di verifica di eventuali violazioni contrattuali;
stefano campagnail testo è stato diffuso dai mezzi di informazione contrariamente alla mia intenzione, secondo la quale invece gli unici destinatari avrebbero dovuto essere solo le persone cui era indirizzata la mia email (come esplicitato nel testo:documento interno)..
Mi rendo ora conto della leggerezza da me dimostrata - non solo nel non prevedere la diffusione incontrollata dello scritto, così come infatti avvenuta - ma soprattutto nel ritenere credibili argomentazioni prive di fondamento, per di più provenienti da persone che non intendevano rinunziare all'anonimato".
AUGUSTO MINZOLINIE Campagna conclude: "Sono profondamente rammaricato del fatto che il testo sia stato pubblicato e soprattutto delle conseguenze diffamatorie che si sono determinate per te, verso la quale come persona e come professionista tengo a ribadire la mia stima e il mio apprezzamento. Per questo, ti porgo le mie incondizionate scuse. La presente sarà inviata a tutti gli originari destinatari della mia mail, ai media che mi vorrai indicare e potrà ovviamente da Te essere resa pubblica nelle forme che riterrai opportune".