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sgarbi quotidiani/1 - DOPO AVERLO COPERTO DELLA SUA “PISCIA TIEPIDA E BIONDA”, MARINA straRIPA sbertuccia IL VECCHIO SGARBONE: “VEDERTI DESTABILIZZATO DA UN MIO MESSAGGIO LIQUIDO, CHE HA I SUOI PRECEDENTI NEI GRANDI ICONOCLASTI PIERO MANZONI E CARMELO BENE…” - E ALLA FINE VITTORIO \"bagnato\" CEDE AI VOLERI DEI RIPA DI MEANA E RIAMMETTE LE FOTO DI CAPPELLINI: “AVETE VINTO. E AVETE PERSO, CON PARI SODDISFAZIONE, ME”…

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POVERO SGARBI, IL MIO GESTO D'ARTISTA T'HA RIDOTTO A UN PARAMINISTERIALE
Marina Ripa di Meana per "Il Foglio"

sgarbi versus marina ripa di meana

Povero Vittorio Sgarbi, che fitta al cuore sabato sera a Spoleto, quando a Palazzo Racani Arroni, nel mezzo della tua inaugurazione della Biennale di Venezia in Umbria, invece di leccarti le labbra, inginocchiarti ai miei piedi, aprendo la camicia hai cominciato a ululare il tuo usurato repertorio aulico, solo perché ti ho rovesciato la mia piscia tiepida, bionda e beneaugurante, bagnandoti il torace e le gambe. Poi hai gridato: "Speriamo sia acqua".

No, non era acqua.

E quando lo hai capito, accertandone l'aroma, invece di rimanere lì, in piedi, felice, alla maniera di Mastroianni accanto alla Ekberg, sei corso in albergo a cambiarti la camicia e i pantaloni, come un capo scorta di un viceministro.

Povero Vittorio Sgarbi, vederti destabilizzato da un mio messaggio liquido, che ha i suoi precedenti nei grandi iconoclasti Piero Manzoni e Carmelo Bene, tu, che ai miei occhi ammirati, per vent'anni sei apparso come Mister Muscolo capace di sgorgare e riportare a splendore qualsiasi lavandino culturale e umano incrostato dalla reticenza conformista e dal perbenismo.

sgarbi si toglie la camicia zuppa di "piscio d'artista"

Non so darmi pace che l'eroe dell'erotismo, che vedevo contornato da divine fanciulle e al quale attribuivo non dico quante sublimi perversioni, non abbia gradito la mia balsamica ampolla. Non mi do pace che Vittorio Sgarbi, che ricordo come un simil D'Annunzio sorvolare il Golfo della Sirte, e che ho ammirato il giorno dopo il suo grande flop della sua prima puntata Rai, ridendo spavaldamente circondato dai suoi legionari fiumani della beffa imposta ai Cagoia del pubblico, perché comunque una stratosferica somma era stata "imbertata", si sia precipitosamente allontanato per riassumere i panni immacolati del direttore di una Amministrazione paraministeriale.

Povero Vittorio Sgarbi, che dallo scagno di direttore della Biennale Padiglione Italia hai imposto che due delle foto del fotografo Lorenzo Capellini venissero censurate, perché le consideravi quadretto di famiglia, e che hai poi scritto che Moravia, Lorenzo Capellini, Carlo ed io siamo "vecchi rincoglioniti".

ripa di meana getta "piscio d'artista" su sgarbi

In effetti vecchi siamo, e dunque il tuo memento è fondato, anche se così mi hai ricordato quel tipo veramente famoso, che di tanto in tanto, in particolare d'estate, si vestiva alla tirolese, e che buttava in certe fosse tutti i vecchiacci perché avevano fatto il loro tempo.

Povero Vittorio Sgarbi, non ti ha messo di buon umore la mia performance ispirata a Piero Manzoni e Carmelo Bene, che certamente se la ridono lì in alto. Anch'io con loro, con lo scorno, però, che il barattoletto di merda d'artista di Manzoni vale oggi una fortuna, mentre tu, oltre a decretare un'odiosa censura sul lavoro del fotografo Lorenzo Capellini, hai rotto in mille pezzi l'opera originale della mia ampolla di piscio d'artista, privandomi di una sicura rendita per gli anni a venire. Pazienza, ci rifaremo con i multipli.

MARINA RIPA DI MEANA

2- COMUNICATO STAMPA:VITTORIO SGARBI RIPORTA ALLA BIENNALE LE DUE OPERE DEL FOTOGRAFO CAPELLINI CHE AVEVA CENSURATO

CARLO E MARINA RIPA DI MEANA

Nella mia qualità di componente del Comitato Padiglione Italia - Biennale di Venezia, comunico che il Direttore dello stesso, Professor Vittorio Sgarbi, ha ritirato la sua decisione di escludere dall'esposizione delle opere degli artisti raccolti all'Arsenale di Venezia le due fotografie dell'artista Lorenzo Capellini. Difatti, con una sua lettera che ho ricevuto poco fa, Vittorio Sgarbi mi informa che: "domani darò ordine ai responsabili degli uffici di Arthemisia di riammettere Capellini. Avete vinto. E avete perso, con pari soddisfazione, me. Con la mia precoce demenza narcisistica. "

Se alla lettera ricevuta da Vittorio Sgarbi seguiranno i fatti, con il ripristino all'Arsenale delle due fotografie censurate, la polemica che ha diviso negli ultimi due mesi il critico ferrarese dal fotografo Lorenzo Capellini, da Marina e da me sarà conclusa una volta per tutte.
Viva l'arte.
Carlo Ripa di Meana

 


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