1- GRECIA PARALIZZATA DALLE PROTESTE CONTRO IL PIANO DI AUSTERITY
http://bit.ly/m6eZpp
SCONTRI AD ATENE CONTRO L AUSTERITA FOTO GETTY
Scontri tra polizia e manifestanti, striscioni, strade invase: la Grecia è paralizzata dalle proteste della popolazione contro il pacchetto di austerity che il parlamento si accinge a votare per ottenere gli aiuti della Ue. In piazza, nella città di Atene, sono scese almeno 20mila persone.
2- A.A.A. VENDESI LA GRECIA
Dagoreport da "The Wall Street Journal"
http://on.wsj.com/mcYzU9
Quattro Airbus, una lotteria nazionale, una concessione per le corse dei cavalli e le scommesse sportive, quote di partecipazione in un casinò, svariati porti, un ufficio postale, due società dell'acqua, una miniera di nichel e una fonderia, una fabbrica di munizioni, monopoli del gas e dell'elettricità, un operatore delle telecomunicazioni, titoli in una mezza dozzina di banche, centinaia di migliaia di strade, un aeroporto in disuso, vecchie eredità delle Olimpiadi e migliaia di acri di terra tra cui magnifici tratti di costa.
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È l'elenco riportato da "The Wall Street Journal" dei beni che la Grecia a rischio default ha messo in vendita per racimolare contante. Ogni euro ricavato dall'operazione è un euro che la Germania e gli altri paesi soccorritori non dovranno prestargli. Ma il piano, che prevede di tirar su circa 50 miliardi di euro, non è di facile attuazione: non solo alcuni dei beni sono in vendita da anni senza aver mai attratto alcun acquirente, ma molti si trovano in stato di abbandono. Bisogna fare i conti con i sindacati contrari alla cessione delle società statali e con i cittadini contrari alla privatizzazione dei terreni demaniali.
SCONTRI AD ATENE CONTRO L AUSTERITA FOTO GETTY Dal 2000 la Grecia ha ricavato 10 miliardi di euro dalle privatizzazioni. Ora deve guadagnare cinque volte tanto nella metà del tempo. D'altra parte la vendita delle sue proprietà è un requisito indispensabile tanto quanto i tagli alla spesa per ricevere i miliardi di aiuto della Ue. Sia l'una che gli altri sono dentro al pacchetto quinquennale di austerity che il parlamento greco voterà domani (un voto che tra l'altro, come ricorda "The New York Times", non è affatto scontato viste le critiche arrivate anche dagli stessi colleghi di partito del Primo ministro George Papandreou http://bit.ly/k2xZpb).
LA GRECIA ANNEGA
Il ministero delle Finanze greche non ha risposto alle richieste del "Wsj" di intervistare gli autori del piano di privatizzazioni o altri rappresentanti del dicastero. E anche un portavoce dell'Unione Europea ha preferito non commentare la vicenda. Tutti hanno sottolineato l'importanza che la Grecia attui il piano di austerity.
FOR SALE In Europa, la Grecia non è la sola a mettere in vendita i suoi beni per fare cassa. Il Portogallo sta cercando acquirenti per la sua compagnia petrolifera, i suoi aeroporti, la banca del governo, le utility dell'elettricità e una compagnia aerea. In Irlanda si vogliono privatizzare i porti e non solo. In Spagna si pensa di vendere alcune partecipazioni della lotteria nazionale e degli aeroporti. Giusto in caso ci fosse bisogno di cash.
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All'inizio, relativamente al periodo del primo bailout, che arriva fino a metà 2013, l'Europa aveva chiesto alla Grecia solo 3 miliardi di euro di privatizzazioni. Le cose sono cambiate lo scorso febbraio. La forte evasione fiscale presente nel paese, non ha permesso di far entrare nelle casse dello stato quanto sperato. Risultato: la cifra delle privatizzazioni richiesta da Fondo monetario internazionale e Ue è salita a 50 miliardi di euro. Il grosso dovrebbe arrivare dalla vendita delle terre, una cosa come 70mila proprietà.
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I beni comprendono spiagge, siti commerciali ad Atene, diritti sulle ferrovie, terreni agricoli e immobili vari. Un paio di anni fa, uno studio condotto dal think tank del Partito socialista (quello di cui fa parte Papandreou) aveva stimato un valore complessivo di circa 300 miliardi di euro. Cifre da prednere comunque con le molle, visto che nemmeno la Grecia sa esattamente tutto quello che ha e in molti casi le proprietà sono occupate da abusivi o ridotte in malora. Il Governo sta avviando un censimento che però potrebbe richiedere anche un anno di lavoro prima di essere completato.