1- AL GRAND HOTEL BRUXELLES MANCA SOLO GIGGINO 'A MANETTA (IL SINDACO NON SI È DIMESSO DA EUROPARLAMENTARE) -
Carlo Tarallo per Dagospia
A Bruxelles fa caldo uguale ma di munnezza in giro non se ne vede: stasera cena spettacolo con Valium Caldoro, neoindagato per epidemia colposa dalla procura di Why Not City, con la gradita partecipazione di tutti (o quasi) i neurodeputati campani in trasferta. Si discute della proposta di Enzo Rivellini di una depandance napoletana di Bruxelles, come ci sono a Roma e a Milano.
Ma è la munnezza a tenere banco: il pissi pissi ormai fuori controllo suggerisce la possibilità concreta di incontri caldoristi con le autorità europee. Ma De Magistris? Non c´è: pur non essendosi ancora dimesso come promesso da europarlamentare (ccà nisciuno è fesso) è rimasto a Why Not City a far la guardia: ai compattatori.
Risultato? Giggino non c´è e gli altri (tutti) sparlano: capannelli al ristorante sul blocco dei 150 milioni di euro destinati alla Campania per fronteggiare l´emergenza-munnezza. Soldi congelati a causa di un voto eurosinistrato, con la complicità dei tedeschi di centrodestrra, lo scorso febbraio; Giggino - ricordano corridoi, quadri e muri - votò e fece votare per il "sì" al blocco di quei milioni che avrebbero aiutato (why not?) Napoli a non essere soffocata dalla munnezza....
DE MAGISTRIS2- LEPORE VA IN PENSIONE E SI TOGLIE QUALCHE SASSOLINO DALLE SCARPE
Carlo Tarallo per Dagospia
In collegamento con LilliBotox, ieri sera ha detto la sua su un po' di cosucce Giovandomenico Lepore, Procuratore capo della Repubblica di Why Not City. P4, inchiesta rifiuti, Calciopoli I e II, i titoli di maggiore successo. Napoli insieme a Milano è la Procura più in mostra, in una città dove un ex collega fa il sindaco e un altro è assessore. Lepore sta però per andare in pensione.
"Lepore guida la procura di Napoli - ricorda l'Ansa - dal 2004, quando il Csm lo scelse all'unanimità, dopo che aveva trasferito d'ufficio per incompatibilità Agostino Cordova. A dicembre compirà 75 anni, l'età massima per la permanenza in magistratura. Ecco perché già domani (oggi, ndd) la Commissione per gli incarichi direttivi, dovrebbe dare il suo via libera al concorso per scegliere il nuovo procuratore".
E ieri sera il gran capo ha festeggiato la pensione dicendo liberamente la sua su tutti gli argomenti più scottanti: una imperdibile collezione di giudizi e valutazioni tutt'altro che di maniera affidate a Lillibotox
CALDORO STEFANOEcco un copiaeincolla di agenzie sistemato per capitoletti.
P4 E MASSONERIA
"La nostra inchiesta non c'entra con la Massoneria. Almeno fino a questo momento non mi risulta ci siano collegamenti o interessi".
UN-DUE-TRE-P4
"Non ci interessa nè P2, nè il nome P4. Sulla P2 so che aveva uno scopo ben preciso. Oggi non abbiamo contestato la violazione della legge Anselmi ma una associazione per delinquere"
MAGISTRATI IN POLITICA
"Quando il magistrato sceglie la via della politica, si dovrebbe dimettere, se è in esercizio. Sono contrario all'ingresso dei magistrati in politica. Una contrarietà dovuta al fatto che qualcuno potrebbe pensare che il magistrato ha sfruttato la propria posizione per fare carriera. In ogni caso l'ingresso in politica dovrebbe essere regolamentato e anche l'Anm si sta muovendo"
MUNNEZZA & CAMORRA
"La camorra ci può essere, perché approfitta sempre delle emergenze per fare affari, ma non si può parlare di gestione della camorra rispetto all'emergenza rifiuti, che dura da 15 anni"
MA LA COLPA DI CHI È?
"Gli amministratori di tutte le epoche, sia nella mia terra, sia a Roma sono i responsabili dell'emergenza. Non hanno voluto trovare una soluzione al problema e questo perchè ci sono decine di interessi particolari che dovrebbero soccombere all'interesse pubblico".
GDF E FUGHE DI NOTIZIE
"Le notizie sull'inchiesta della P4 dall'interno del corpo della Guardia di Finanza sono state portate all'esterno. La posizione del generale Adinolfi è isolata? Per quanto riguarda i generali senz'altro ma che ci siano state fughe di notizie, e molte, è un dato di fatto.
Abbiamo capito che ci sono state comunicazioni quando, ad un certo punto, molti telefoni che erano intercettati sono andati sotto silenzio tutti insieme. E dunque abbiamo capito che ci sono state comunicazioni, anche secondo quanto hanno dichiarato i diretti interessati, e dunque abbiamo iscritto nel registro prima il generale Bardi e poi il generale Adinolfi"
BISIGNANI
"Bisignani ha detto quello che gli interessava dire, non ha collaborato pienamente e non ha chiarito tanti aspetti che sono ancora oscuri".
MILANESE
"Non è sospettato di aver collaborato alla fuga di notizie ma poteva sapere qualcosa che è venuto fuori nel confronto, abbastanza vivace, con il generale Adinolfi, che ha respinto le accuse"
GIUSTIZIA & POLITICA
"Penso proprio che i politici si sentano intoccabili perché quando li tocchi c'è una reazione unanime, quasi che la politica dovesse essere una zona protetta da qualsiasi intervento esterno. Da accusatori passiamo ad accusati. Questa è l'Italia. Noi non abbiamo interesse ad indagare sulla politica. Non siamo dei persecutori della politica ma quando intercettiamo una serie di reati che riguardano la pubblica amministrazione immancabilmente esce fuori la raccomandazione, il politico".
DI PIETRO
"Mi meraviglio quando lui, che è un ex magistrato, parla di reati che non vengono fuori. Abbiamo reati gravi su Papa e Bisignani proteggeva altre persone".
INTERCETTAZIONI SUI GIORNALI
"Tutti si sono scandalizzati per la pubblicazione delle intercettazioni ma non si è tenuto conto del contenuto. Solo quando andiamo a toccare determinate persone si parla di polverone, si vogliono delegittimare i magistrati, stiamo subendo un'aggressione vera e propria anche di certa stampa, che poi potremo far valere nelle sedi opportune.
Ho sempre sostenuto la necessità delle intercettazioni telefoniche. Ma la norma che disciplina la pubblicazione deve essere rivista e regolamentata meglio. Spetta ai magistrati stabilire la rilevanza o meno. Abbiamo anche altre intercettazioni molto private non le abbiamo depositate e faremo la procedura per la cancellazione".