1 - GIUSTIZIA: ALFANO AL QUIRINALE, RIFORMA DOMANI IN CDM
(ANSA) - Il Guardasigilli Angelino Alfano si sta recando al Quirinale per illustrare la riforma costituzionale della giustizia che sarà oggetto del Consiglio dei ministri straordinario di domani. A riceverlo - riferiscono fonti di Via Arenula - sarà il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano.
2 - DOMANI RIUNIONE VERTICI TERZO POLO SU RIFORMA...
(ANSA) - Riunione del terzo polo domani sulla riforma della giustizia. Nella sede del gruppo Udc a Montecitorio i parlamentari delle commissioni Giustizia e Affari Costituzionali della Camera si riuniranno con Pier Ferdinando Casini, Italo Bocchino, Francesco Rutelli e con i vertici di Mpa e Libdem per esaminare la riforma della giustizia che domani sarà esaminata in Consiglio dei ministri.
3 - GOVERNO: BERLUSCONI PRENDE ANCORA TEMPO, PRIMA TRANCHE RIMPASTO PROSSIMA SETTIMANA...
(Adnkronos) - Niente rimpasto, per ora. Se ne riparlera' la prossima settimana e dovrebbe essere limitato solo a una prima tranche: la nomina di ministri e 'vice'. Sul tavolo di Silvio Berlusconi, riferisconto fonti parlamentari della maggioranza, c'e' troppa carne al fuoco: dal caso Ruby alla crisi in Libia alla riforma della giustizia. Solo in un secondo momento, dunque, e' prevista la nomina dei sottosegretari. Conti alla mano, sono 11 i posti vacanti dopo la fuoriuscita dei finiani: un ministro, tre 'vice' e sette sottosegretari (di questi il premier vorrebbe riservare 3 alla Lega e il resto al Pdl).
Il gruppo dell'area responsabile, in attesa da tempo delle 'promozioni' promesse da Silvio Berlusconi, e' stato avvertito e ha accettato di buon grado il 'rinvio' deciso dal Cavaliere. Il restyling, dunque, ci sara', come assicura Umberto Bossi ('Il rimpasto si fara' e ci sara' spazio anche la Lega'), ma bisognera' aspettare ancora un po'. Saverio Romano, leader del Pid, resta in pole position per l'Agricoltura (visto che e' caduto il veto della Lega), mentre Giancarlo Galan andrebbe ai Beni Culturali, posto che Sandro Bondi lascera' presto libero.
Dopo lo strappo di Gianfranco Fini e' rimasto vacante il ministero delle Politiche Ue: Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'editoria, resta uno dei papabili. Il Cavaliere pero', raccontano, vorrebbe tenere in stand by questo dicastero e qualcuno ipotizza che il Pdl potrebbe di nuovo affidarlo al finiano Andrea Ronchi qualora decidesse di lasciare Futuro e liberta' e di ritornare all'ovile.
GIANCARLO GALAN ANNA COLIVALa 'prima serie' di ritocchi alla squadra di palazzo Chigi prevede, quindi, anche tre promozioni a viceministri. La partita vera si gioca sul 'rafforzamento' del ministero dello Sviluppo economico guidato da Paolo Romani: in pole position restano Anna Maria Bernini, deputato Pdl, per la delega alle Comunicazioni (ma la sua poltrona che il premier vorrebbe riservare a se' fa gola a molti) e Massimo Calearo per il Commercio con l'estero. In ballo c'e' il posto lasciato libero al Tesoro da Giuseppe Vegas, promosso alla presidenza della Consob.
Il rebus dei sottosegretari, insomma, e' ancora tutto da sciogliere. Berlusconi, raccontano vorrebbe nominarne altri 10 rispetto a quelli attuali ma ci sarebbero le perplessita' del Colle. Secondo le ultime indiscrezioni raccolte in Transatlantico, a Montecitorio, potrebbero entrare nel governo Elio Belcastro di Noi Sud e Bruno Cesario. Nello Musumeci (in quota 'La Destra') dovrebbe andare alla Protezione civile, mentre per Aurelio Misiti, che poco tempo fa ha lasciato l'Mpa per votare la fiducia al governo Berlusconi, si parla di un posto alle Infrastrutture.
Tra i papabili ci sono Francesco Pionati, leader di Adc e Catia Polidori, in rappresentanza degli ex finiani che fanno capo a Silvano Moffa (si fa il suo nome per le Infrastrutture o le Attivita' produttive con Romani).
SANDRO BONDI4 - ROMANO (PID),RIMPASTO?PRESTO PER DIRE SE IO MINISTRO...
(ANSA) - "I tempi li decide Berlusconi. Io ministro? E' presto, tra le cose fatte e quelle da fare c'é di mezzo il mare...quando accadrà vedremo". Così Saverio Romano del Pid risponde ai giornalisti che gli chiedono quali sono i tempi del rimpasto di governo e se lui resta il candidato più accreditato per guidare il ministero dell'Agricoltura. "Non è un rimpasto - precisa Romano - ci sono caselle lasciate vuote per ragioni diverse. Si tratta di un reintegro dei posti di governo e siccome dal 14 dicembre c'é una nuova maggioranza che comprende il nostro gruppo immagino che il presidente del Consiglio voglia coinvolgerci".
5 - GALAN, RIMPASTO? SONO SEMPRE L'ULTIMO A SAPERLO...
(ANSA) - Il ministro dell'Agricoltura, Giancarlo Galan, scherza con i cronisti a Montecitorio sull'ipotesi che possa lasciare il suo dicastero per approdare al Ministero della Cultura. "Sono come i mariti, sono sempre l'ultimo a saperlo", esclama Galan rispondendo a chi gli chiede se ne abbia già parlato con il premier e se sia stata presa qualche decisione al riguardo.
6 - LAZIO, APPROVATA MOZIONE SU ELECTION DAY AMMINISTRATIVE PIÙ REFERENDUM...
(LaPresse) - Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mario Abbruzzese, ha approvato una mozione sull'accorpamento della data dei referendum per la ripubblicizzazione dell'acqua e contro le centrali nucleari, con quella delle prossime elezioni amministrative, presentata dai consiglieri del Sel, della Federazione id Sinistra, del Pd e dell'Idv. Il ministro degli Interni, Roberto Maroni, al termine dell'ultimo Cdm ha infatti proposto uno scorporo delle due consultazioni, scelta che secondo il Pd avrebbe costi aggiuntivi per circa 300 milioni di euro a livello nazionale.
Ora la Regione Lazio si pone in una posizione contraria al Governo, pur essendo largamente di centrodestra, se sarà seguita da altri consigli, è possibile un ripensamento del ministro, che non era stato categorico finora, parlando solo di una consuetudine nel dividere le due consultazioni. Le date proposte sono 15-16 maggio, ballottaggi il 29 e 30 maggio, referendum entro il 12 giugno.
7 - CHIRURGO PLASTICO: BERLUSCONI È PAZIENTE CHE RIPARTE SUBITO...
(LaPresse) - "Berlusconi è il classico paziente che riparte subito. Forse l'intervento che lo ha tenuto piú a lungo lontano dalla politica è stato quello di lifting". A parlare è il noto chirurgo plastico, Nicolò Scuderi, docente all'università di Roma la Sapienza, a cui LaPresse ha chiesto un parere sul misterioso intervento subito da Silvio Berlusconi lunedì scorso. "Non esiste nessun giallo - conferma Scuderi - quello subito dal presidente del Consiglio è stata una comune maxillo-facciale per trapianto osseo". E' però sulle quattro ore di operazione che si stanno scatenando le ipotesi più disparate.
"Tecnicamente al premier - spiega il chirurgo plastico - è stato ricostruito lo spessore osseo mandibolare per permettere il successivo nuovo impianto dentario. Per fare questo - sottolinea Scuderi - c'è stato bisogno dell'innesto di un osso autologo, quindi prelevato o dalla dalla calotta cranica o dall'anca del cavaliere". Insomma le quattro ore ci sono tutte. Sulla convalescenza invece tanto breve, Berlusconi dopo solo 48 ore da un'anestesia totale tanto lunga questa mattina non è mancato alla riunione del Consiglio Supremo di Difesa, il medico ricorda: "Non tutti i pazienti rispondono allo stesso modo dopo un intervento e Berlusconi mi sembra la classica persona dalla ripresa accelerata".
8 - NAPOLI: MORCONE, MI CANDIDO CON PD PER AMORE CITTA'...
(Adnkronos) - Il prefetto Mario Morcone ha accettato la candidatura a sindaco di Napoli con il Pd. "Si', ho accettato. Lo faccio -spiega Morcone contattato telefonicamente dall'Adnkronos- per amore della citta'".
9 - CHI E' MORCONE,CANDIDATO SINDACO PER IL PD...
(ANSA) - E' di Caserta il candidato sindaco di Napoli per il Pd, Mario Morcone, 59 anni, una moglie anche lei prefetto e due figli. Laureato in giurisprudenza, è entrato, nell'aprile 1976, nell'Amministrazione della Pubblica Sicurezza e, nell'ottobre dello stesso anno, nei ruoli dell' Amministrazione Civile del Ministero dell'Interno. Il suo primo incarico è alla Prefettura di Rovigo, poi a Roma negli Uffici Centrali del Ministero, alla Direzione Generale della Protezione Civile e dei Servizi Antincendi e al Gabinetto del Ministro. In quegli anni si occupa di difesa nazionale e pianificazione civile dell'emergenza, di Unione Europea e NATO, della normativa concernente la tutela del segreto di Stato e delle intese internazionali in materia di sicurezza.
Nell'aprile del 1988 viene nominato Capo della Segreteria tecnica del Presidente del Consiglio. Quindi è Capo della Segreteria del Ministro per gli interventi straordinari del Mezzogiorno, fino all'agosto 1990. Nel 1992 passa a Capo della Segreteria del Ministro dell'Interno e nel '93 e' nominato prefetto con destinazione Rieti. Nel '95 passa ad Arezzo dove resta fino al 2000. Intanto dal settembre 1999 svolge - nell'ambito della missione delle Nazioni Unite per l'amministrazione temporanea in Kosovo (UNMIK) - le funzioni di "Deputy per la civil administration", ed è nominato amministratore ONU della regione e della città di Mitrovica al confine tra Serbia e Kosovo fino al termine del suo incarico nel marzo 2000.
Dal 16 ottobre 2000 è destinato a ricoprire la funzione di Direttore Generale dell'Amministrazione Civile al Ministero dell'Interno. Dal 2001 al 2006, è Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile. Poi diventa Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione e come tale cura il recepimento delle direttive europee 2004/2005 in materia di asilo e protezione internazionale, realizzando presso il Dipartimento la Banca Anagrafica dell'Immigrazione e l' informatizzazione delle procedure per l'immigrazione regolare (click-day).
Nel 2008 il presidente della Repubblica lo nomina commissario straordinario per la provvisoria gestione del comune di Roma, con il conferimento dei poteri spettanti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco. Dal 2010 è direttore dell'agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
Alberto Tedesco10 - PUGLIA, TEDESCO (PD): DA PARTITO COMPORTAMENTO IRREPRENSIBILE...
(LaPresse) - "Il partito democratico non deve porsi il problema del senatore Tedesco, ma quello di una corretta azione giudiziaria". In questa vicenda "la posizione del partito è stata irreprensibile. C'è stato solo qualche commento dissonante che appartiene alla spregiudicatezza di chi l'ha fatto". Così il senatore Alberto Tedesco risponde ai giornalisti al termine dell'audizione in Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato, che lo ha ascoltato in merito alla richiesta di autorizzazione all'arresto del Gip della Procura di Bari nell'ambito di una inchiesta sulla malasanità in Puglia.
"Da Vendola - aggiunge il senatore del Pd - non ho sentito commenti malevoli nei miei confronti, altri lo hanno fatto". "Io - taglia corto in merito alle voci di un suo possibile passaggio ai 'responsabili' - vengo da un partito di sinistra e rimango convinto della militanza a sinistra. L'unica alternativa è, nel caso, tornare a casa".
11 - PUGLIA; TEDESCO, VENDOLA NE SAPEVA QUANTO ME - A VOLTE ERO IO A SEGUIRE I SUOI INDIRIZZI...
(ANSA) - "Io avevo chiesto di fare il presidente del Consiglio regionale, un posto richiesto anche da un'altra forza politica, che ha prevalso. Allora Vendola mi chiese di fare l'assessore alla Sanità". Lo riferisce il senatore Alberto Tedesco al termine dell'audizione in Giunta delle immunità del Senato sulla richiesta di autorizzazione all'arresto nell'ambito dell'inchiesta sulla sanità in Puglia. In Giunta, peraltro, il senatore del Pdl Ferruccio Saro aveva chiesto a Tedesco perché aveva scelto di fare l'assessore alla Sanità visto che ha nel settore familiari e conoscenti.
Alla domanda se il presidente Vendola era a conoscenza di quanto avveniva nella Sanità pugliese, Tedesco risponde: "sulla gestione e il governo della sanità, Vendola sapeva esattamente quanto ne sapevo io. Non poteva non conoscere quanto accadeva nel governo del settore più rilevante della regione e che assorbe il 75% del bilancio". "Vendola era a conoscenza delle politiche di intervento nel settore della sanità e le condivideva con me. Anzi, a volte, ero io che seguivo i suoi indirizzi" afferma Tedesco.
12 - CAMORRA:LABOCCETTA, PISANU SENTA FRATELLO CONSIGLIERE UCCISO
(ANSA) -'Le rivelazioni del fratello del consigliere comunale del Pd di Castellammare di Stabia Luigi Tommasino, anche lui impegnato per anni in politica come assessore, rappresentano un fatto di straordinaria gravita''. Lo afferma Amedeo Laboccetta (Pdl), componente della Commissione parlamentare Antimafia. 'Luigi Tommasino - spiega Laboccetta - sarebbe stato assassinato in una lotta di clan interni al partito di Bersani.
Le affermazione rese dal fratello di Tommasino al Tg1, a cui va dato merito di aver aperto questo squarcio di verita', devono costituire oggetto di approfondimento da parte della Commissione parlamentare Antimafia. Anche perche' questi fatti dimostrano la consistenza e l'estensione della Gomorra Rossa della quale Saviano non parla" sottolinea il parlamentare. "In tal senso ho scritto al presidente Pisanu affinche' si tenga al piu' presto l'audizione del dottor Giovanni Tommasino, fratello del Consigliere Comunale ucciso nel 2009 dalla camorra', conclude Laboccetta.
amedeo laboccetta13 - GIUSTIZIA: RUTELLI, SI PUO' RIFORMARE SENZA SMONTARE COSTITUZIONE...
(Adnkronos) - Porte aperte al confronto per una riforma vera, efficace, utile ai cittadini e non per un solo cittadino: Silvio Berlusconi. E' la premessa con la quale Alleanza per l'Italia ha presentato oggi un pacchetto di proposte e di 'sbarramenti', in vista della presentazione del testo del ministro Angelino Alfano sulla giustizia.
"Siamo riformisti e non conservatori -ha rimarcato il presidente del partito Francesco Rutelli- sappiamo bene che nel sistema-giustizia tante cose non funzionano e andrebbero corrette. Ma se il governo vuole davvero fare la riforma, non e' necessario smontare mezza Costituzione perche' e' evidente che cosi' non si arrivera' da nessuna parte". Il ragionamento dei vertici dell'Api e' dettato dal precedente del federalismo. "Ci punge vaghezza -ha dichiarato il capogruppo Api in commissione Giustizia Pino Pisicchio ricorrendo a un'espressione dantesca- che il governo voglia sostituire la parola ipnotica 'federalismo' con la formula ipnotica 'riforma della giustizia' con il rischio consistente di non approdare a nulla".
BEPPE PISANU - copyright pizzi14 - FEDERALISMO, OK A PROROGA, VOTO FINALE DLGS REGIONI SLITTA AL 23 MARZO...
Roma, 9 mar. (LaPresse) - Secondo quanto si apprende l'ufficio di presidenza della Commissione bicamerale per l'attuazione del federalismo fiscale ha deciso di prorogare la scadenza per esprimere il il proprio parere sul decreto legislativo relativo al fisco regionale e provinciale e ai costi standard e ai fabbisogni della sanita'. Il voto finale slitta dall'11 al 23 marzo, alle ore 20. Rinvio dunque, anche se la Commissione ha deciso di non utilizzare tutti e venti i giorni possibili con la proroga, ma solamente dodici. Il presidente della "bicameralina", Enrico La Loggia, chiederà formalmente l'autorizzazione per il rinvio ai presidenti delle Camere.
15 - IL SECOLO: PROSEGUE 'ISTRUTTORIA' CDA, VERSO DIRETTORE 'NON POLITICO'
(Adnkronos) - Prosegue a livello informale l'istruttoria avviata sulla vicenda del 'Secolo d'Italia' da parte dei componenti di maggioranza del Cda, dopo l'incontro della settimana
scorsa con il direttore responsabile Luciano Lanna e il Cdr della testata di via della Scrofa.
L'orientamento del consiglieri sarebbe comunque di procedere senza strappi e prima della prossima settimana non dovrebbero esserci novita', anche perche' si tratta di capire con massima serenita', viene spiegato, se c'e' l'esigenza di modificare l'assetto del quotidiano e , ovviamente, se i possibili candidati ad assumerne la direzione siano interessati.
16 - BIOTESTAMENTO: PD, IRRAGIONEVOLE, AUTORITARIO, INCOSTITUZIONALE
(AGI) - "Nessuna legge piuttosto che questa", cosi' Rosa Villecco Calipari, vicepresidente dei deputati del PD, ha aperto il suo intervento nell'aula di Montecitorio dove sono in discussione le norme sul Testamento biologico. La vicepresidente Democratica ha chiesto alla maggioranza di fermarsi cercando cosi' di porre un parziale rimedio a un testo "irragionevole, autoritario e incostituzionale" e ricercando, invece, "una via condivisa per discutere di una norma che rifletta due principi: liberta' e rispetto. La liberta' di scegliere fino a che punto si intende essere sottoposti a terapie nel caso di perdita di coscienza e la capacita' di esprimersi nel caso in cui manchi una ragionevole speranza di recupero".
La legge, ha spiegato Calipari "e' contraria a principi di buon senso. Prevede che il biotestamento non sia vincolante, che il medico abbia la parola finale anche contro la volonta' dei familiari o del fiduciario mentre obbliga i sanitari a somministrare idratazione e nutrizione artificiali sempre, senza valutazioni di merito. Sembra una legge voluta da una politica ipocrita, assolutamente lontana dalla realta', non curante dei diritti degli individui e irrispettosa del ruolo dei medici e degli infermieri.
hbe67 rosa calipariSulle scelte che riguardano le fasi terminali della vita di ognuno di noi si finira' a discutere, e a decidere, in tribunale". "La discussione parlamentare sul Testamento biologico sta gia' mettendo alla prova il senso dello Stato delle forze politiche e sta gia' rivelando molte ipocrisie. Si rischia di essere doppiamente crudeli verso i morenti - ha continuato Calipari - Appropriandosi della loro liberta' e dignita', da una parte. E dall'altra, negando le risorse per i servizi ad essi destinati, come e' da poco avvenuto in sede di approvazione del decreto Milleproroghe, dove si sono dirottati i fondi destinati ai malati di patologie gravissime come il cancro alle multe sulle quote latte".
"Una legge sul testamento biologico, quella a cui aspiriamo come Partito Democratico deve essere sintetica, lineare, chiara, immediatamente comprensibile. E deve rispettare tre principi fondamentali: le indicazioni che una persona scrive quando e' nel pieno delle facolta' devono essere assolutamente vincolanti, deve contenere l'indicazione di un fiduciario, deve prevedere che medici e infermieri affianchino e assistano ma non decidano in autonomia. Soltanto una politica intimamente debole cerca di impadronirsi della vita delle persone".