1. FINI, IL VECCHIO CONCETTO DI PRIVACY NON ESISTE PIU'...
(ANSA) - "E' necessario prendere atto che il concetto di privacy così come è stato concepito in passato non esiste più". Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini alla presentazione, nella sala della Lupa di Montecitorio, della Relazione del Garante per la protezione dei dati personali. Secondo il presidente della Camera, "si è passati da un'esperienza giuridica" in cui "il diritto alla riservatezza era considerato fondamentale" ad una fase storica in cui "la tecnologia si va imponendo come forza ecumenica del villaggio globale".
E il passaggio delle informazioni dal mondo della carta a quello del web, sostiene, "costringe ad interrogarci su quali debbano essere i limiti alla libertà di immettere nel circuito globalizzato di Internet dati sensibili che non rivestono carattere di urgenza e indifferibilità". Perché, a parere di Fini, siamo davanti a "ad un completo rovesciamento di prospettiva: il concetto di 'trasparenza' si si sta infatti trasformando in un vero e proprio valore dominante e lo stesso diritto a conoscere sta sconfinando nel 'diritto al controllo di tutti su tutti''.
GUZZETTI"La vera questione- secondo il presidente della Camera - come da tempo in Italia l'Autorità ha segnalato nelle sedi competenti, è quella che attiene all'esigenza di 'ricalibrare' normativamente parlando, l'intera materia per far convivere la libertà a informare e a essere informati con il diritto alla tutela della riservatezza". Dalla "attenta e costante giurisprudenza dell'Autorità per la protezione dei dati personali potranno discendere nuove e utili indicazioni per il legislatore, il cui compito, in questo settore, rimane quello di saper governare intelligentemente il rapido processo di evoluzione della realtà tecnologica e sociale".
FRANCESCO PIZZETTI2. PIZZETTI, GIUDICI ESERCITINO LORO RUOLO SOLO NEI PROCESSI...
(Adnkronos) - 'Il nostro ruolo e la passione fisica che ci guida, ci impongono di dire che molto di piu' e di meglio puo' essere fatto in Italia, per dare autorevolezza alla liberta' di stampa, alla giustizia e alla politica. Sono necessarie pero' alcune condizioni di fondo. La prima, che i giudici esercitino il loro ruolo sempre e solo nei processi'. Lo ha detto Francesco Pizzetti, presidente dell'Autorita' di garanzia per la protezione dei dati personali, nella relazione annuale 2010, dal titolo 'Uomini e dati', che viene presentata oggi a Roma, nella Sala della Lupa, a Montecitorio.
La seconda condizione, rimarca il garante, e' che 'anche le persone pubbliche abbiano la garanzia di processi in tempi ragionevoli e compatibili con le esigenze di giustizia, e allo stesso tempo accettino di rendere conto dei loro comportamenti ai cittadini e agli elettori nel dibattito pubblico. La terza, che gli operatori dell'informazione rispettino rigorosamente -conclude Pizzetti- le responsabilita' dei principi della loro professione'.
FRANCESCO PIZZETTI3. PIZZETTI, GIORNALISTI RISPETTINO PRINCIPI PROFESSIONE...
(Adnkronos) - 'Gli operatori dell'informazione rispettino rigorosamente le responsabilita' e i principi della loro professione'. Il monito arriva da Francesco Pizzetti, presidente dell'autorita' di garanzia per la protezione dei dati personali, nella relazione annuale 2010, dal titolo 'Uomini e dati', che viene presentata alla Sala della Lupa, a Montecitorio.
'Si assiste, per quanto riguarda la stampa -spiega Pizzetti- ad un lento miglioramento del rispetto delle regole essenziali a protezione della dignita' delle persone. Ma sicuramente il risultato non e' sufficiente'.
4. ALFANO, INTERCETTAZIONI PENALMENTE IRRILEVANTI. 'NON SONO GRATIS E PESANO PER UN MILIARDO DI EURO DI DEBITO'...
(ANSA) - 'Tutte le intercettazioni che leggiamo oggi sui giornali (relative all'inchiesta P4,ndr),oltre a non essere penalmente rilevanti, non sono gratis. Il debito accertato nei confronti delle ditte e degli operatori telefonici é di un miliardo di euro". L' ha detto il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, intervenendo alla tavola rotonda di Confindustria sui costi della giustizia.
5. CICCHITTO, PUBBLICATE INTERCETTAZIONI A SENSO UNICO...
(Adnkronos) - "Quello che sta avvenendo con la sistematica pubblicazione di intercettazioni che non hanno alcun rilievo penale, ma che riguardano la vicenda politica italiana e' semplicemente scadaloso, anche perche' e'una operazione mirata e a senso unico". Lo dichiara il presidente dei deputati Pdl Fabrizio Cicchitto.
"Nei mesi passati -aggiunge- l'operazione e'stata fatta su Arcore, oggi attraverso Bisignani sono stati intercettati alcuni ministri e altri uomini politici con l'evidente obiettivo di destabilizzare il Pdl. Queste operazioni di per se'assolutamente irregolari non vengono neanche fatte a 360 gradi".
FABRIZIO CICCHITTO"Ad esempio -conclude- ci immaginiamo quali effetti potrebbero esserci se fosse intercettato il maggior lobbista di Carlo De Benedetti, ma e' evidente che in questo quadro egli puo' lavorare in assoluta tranquillita'".
6. IL SINDACATO DEI GIORNALISTI: «EMERGENZA DEMOCRATICA». LA FNSI: «VOGLIONO COLPIRE I MEDIA»...
Da "la Stampa" - «La vicenda P4-Bisignani rappresenta una vera emergenza democratica il cui epicentro è il mondo dell'informazione». È quanto si afferma in un documento approvato dal Consiglio nazionale della Fnsi, con 71 voti a favore e 2 contrari. «Dalle vicende che hanno interessato la Rai alla compravendita di testate e spazi pubblicitari, il grande burattinaio - ha sottolineato il sindacato dei giornalisti - tentava di manovrare nell'ombra con lo scopo di favorire imprenditori e politici amici.
Trame che puntavano al controllo del sistema dei media per attuare il quale si volevano colpire in particolare quei giornalisti che non si arrendevano al pensiero unico e mettevano davanti a tutto l'interesse del cittadino a essere informato. Da Michele Santoro a Lirio Abbate (al quale qualcuno avrebbe dovuto «accorciare i pezzi», come si legge in una intercettazione), a Milena Gabanelli e tanti altri».
santoroDi fronte a questo, il Consiglio nazionale «impegna la Fnsi a proseguire l'iniziativa di tutela e mobilitazione convocando intorno a un tavolo i soggetti disponibili, a cominciare da quanti hanno dato vita alla grande manifestazione del 3 ottobre 2009 a difesa della libertà di informazione e del diritto dei cittadini a essere correttamente informati».