Carlo Tarallo per Dagospia
Che ci facevano questa mattina a Bruxelles Andrea Ronchi e Adolfo Urso? Semplice: le colombe volano via, lontano da Gianfry Fini. E' il giorno della verità, addio Futuro e Libertà (da Fini) e via libera alla formazione di un nuovo partito di centrodestra. "Condividiamo la necessità di avviare subito un percorso per dar vita ad un grande partito, aperto, plurale e democratico, ispirato ai valori e ai programmi del Partito Popolare Europeo: questa è la strada per rinnovare il centrodestra italiano".
Così le colombe avevano commentato ieri, già svolazzate a Bruxelles, il discorso al Senato del banana depontidizzato. E stamattina i due fringuelli, stando a quanto racconta dal Belgio qualche bene informato, hanno già incontrato il segretario generale del Ppe, lo spagnolo Antonio López-Istúriz White. Chiacchieratina proficua, in attesa di altre riunioni sul tema: "Vogliamo fondare un partito e affiliarlo, al Ppe, come dobbiamo fare?" che si svolgeranno in giornata.
ITALO BOCCHINO GIANFRANCO FINIL'obiettivo infatti è quello di partire con il piede giusto nel loro cammino post-finiano, e un bel timbro con su scritto "Partito Popolare Europeo" sotto il logo del nuovo partito (Fareitalia?) sarebbe una bella garanzia. Chi sa come la prenderanno Bocchino & C.
Gli addetti ai livori prevedono poco rumore, in fondo Urso e Ronchi e l'incarfagnato Bocchino erano già da tempo separati in casa, dal momento, per intenderci, della definizione degli organigrammi di Fli e della nomina di Italo a plenipotenziario vice-Fini. La missione è delicata ma non impossibile, questa sera ne se saprà di più, ma l'addio delle colombe a Gianfranco è cosa fatta.