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POLVERINI DI STELLE SUL ROMA FICTION FEST - RENATONA DIMEZZA IL BUDGET DELLA RASSEGNA CAPITOLINA CHE FINO ALL’ANNO SCORSO ERA UN PICCOLO GIOIELLO DI ORGANIZZAZIONE ED EFFICIENZA - SPOSTATA IN UNA SETTIMANA STRETTA TRA IL FESTIVAL DI VENEZIA E QUELLO DI ROMA FINIRÀ INEVITABILMENTE PER PERDERE ANCHE VISIBILITÀ MEDIATICA - MA CHE C’AZZECCA COME NUOVO DIRETTORE MAURIZIO D’AMORE, BRACCIO DESTRO DI GUIDO BERTOLASO E SUO CAPO DELLA COMUNICAZIONE AI TEMPI DELLA “CRICCA”?...

Previous: 1- NON RICORDANO MAI UN CAPPERO. DEVONO SEMPRE TORNARE IN UFFICIO A VEDERE SE TROVANO UNA CERTA CARTA. SI “RISERVANO DI ESSERE PIÙ PRECISI”, POI NON TORNANO PIÙ E SI FANNO COPRIRE DAL SEGRETO DI STATO, CHIUNQUE SIA AL GOVERNO (TANTO LI TENGONO TUTTI PER LE PALLE). SE SANNO UNA COSA, DICONO CHE L’HANNO LETTA SU QUALCHE GIORNALE. SE VANNO A BACIARE UNA PANTOFOLA (IERI DI BISIGNANI, DOMANI DI QUALCUN ALTRO), LO FANNO SOLO PERCHÉ SONO UMANAMENTE CURIOSI DI CONOSCERE “UNA PERSONA DELLA QUALE AVEVO TANTO SENTITO PARLARE”. SONO I VERTICI DEI NOSTRI SERVIZI SEGRETI (IL GENERALE SANTINI) E DELLE NOSTRE FORZE DI POLIZIA (IL COLONNELLO RAGUSA) 2- IL CAVALIER POMPETTA, MESSO ALLA BERLINA DALLE SUE STESSE MINISTRE COME LA PRESTIGIACOMO O LA SANTADECHÈ, NON SI RENDE PIÙ CONTO DI QUELLO CHE ACCADE FUORI. E ASPETTA TRANQUILLO LA SUA FINE, CHIUSO DENTRO IL BUNKER DI PALAZZO GRAZIOLI 3- A MILANO C’È UN’INCHIESTA SU ENI E GUERRA IRAQ E IL CORRIERE LA SCOPRE IN SOLITARIA
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Marco Esposito per "il Fatto quotidiano"

RENATA POLVERINI

C'era una volta il Roma Fiction Fest, un piccolo gioiello di organizzazione ed efficienza capitolina, conosciuto nel mondo della comunicazione come uno dei più significativi eventi della Fiction Europea. Un cartellone degno di nota, una sezione dedicata al mercato, un successo che si è consolidato anno dopo anno. Ebbene, tutto questo è un ricordo. Il Roma Fiction Fest che vorrebbe organizzare la Regione Lazio, e che si dovrebbe svolgere a fine settembre, sarà un evento con ambizioni e budget più che dimezzati. E con prestigio internazionale azzerato.

Ma c'è anche chi è pronto a scommettere che non vedrà mai la luce. Il budget stanziato è di circa tre milioni di euro contro i sette dell'ultima stagione. Un milione e mezzo arriverà dalla camera di commercio di Roma, somma che sarà conferita direttamente all'Associazione Produttori Televisivi, a cui è stata assegnata l'organizzazione del Festival. Quindi, non solo coloro che dovrebbero essere selezionati, in base alla qualità dei loro prodotti, si organizzeranno da soli il festival, ma essendo l'Apt un ente privato, potrà gestire come crede, e senza alcuna gara, ogni euro a sua disposizione.

A farne le spese sono i 13 dipendenti della Fondazione Rossellini, già commissariata e che nel passato organizzava la manifestazione. Ieri i lavoratori, appreso dalla stampa che saranno assorbiti dalla Filas, società della Regione Lazio, con contratti precari fino al 31 dicembre di quest'anno, hanno espresso in un comunicato tutta la loro rabbia.

roma fiction fest

Chiedono un incontro immediato con l'assessore alla Cultura Fabiana Santini, la quale, per tutta risposta, ieri ha disertato la seduta della commissione cultura che aveva all'ordine del giorno una proposta che prevede la nascita di un nuovo ente che dovrebbe raccogliere la Fondazione Rossellini, la Lazio Film Commission e il Centro Audiovisivo Regione Lazio. E che, in teoria, avrebbe dovuto assorbire anche i dipendenti della Fondazione stessa.

Non poche polemiche, inoltre, ha suscitato la notizia che a dirigere il Roma Fiction Fest sarà Maurizio D'Amore, braccio destro di Guido Bertolaso, già dirigente dei grandi eventi alla protezione civile e a capo della comunicazione ai tempi della "cricca"; tanto che la conferenza stampa di presentazione dell'evento, inizialmente prevista per oggi, è stata spostata al prossimo 4 luglio.

Tra le novità di questa edizione ci dovrebbe essere una differente organizzazione delle location del Festival. Si è deciso, dopo varie tensioni interne alla maggioranza della Pisana, e per non scontentare nessuno, di dividere gli eventi tra i due auditorium della Capitale. Alcuni eventi, quindi, si terranno come al solito all'Auditorium della Conciliazione, legato a doppio filo con il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa e con il capogruppo dei centristi alla Pisana Francesco Carducci Artemisio che, tramite la società I borghi Srl di cui sono in parte proprietari, ne gestiscono l'attività.

Roma Fiction Fest Ho sposato uno sbirro2

Un'altra parte delle proiezioni si terranno all'Auditorium Parco della Musica, una volta gioiello della giunta Veltroni, oggi centro di potere del Sindaco Alemanno, e gestito in tutto e per tutto da Berta Zezza, vera e propria signora dei salotti della Capitale, una volta vicinissima all'ex segretario del Pd, ma in brevissimo tempo divenuta una delle fedelissima del sindaco di Roma. La Zezza, testimone di nozze dell'ex Dg della Rai Mauro Masi, è infatti la responsabile relazione esterne dell'Auditorium Parco della musica.

Un altro fronte caldo è quello dei fornitori del Festival. La Regione non ha saldato i conti della passata edizione, e oggi queste ditte vantano un credito di oltre cinque milioni di euro. Il tutto, nonostante queste cifre siano state messe a bilancio. Una somma enorme, che sta mettendo in ginocchio alcune di queste aziende, che sono pronte a farsi sentire con una clamorosa protesta.

Il peccato e la vergogna Roma fiction fest

Inoltre, non sembrano proprio ideali anche le date immaginate per la kermesse capitolina. È stata scelta, infatti, una settimana che va ad inserirsi tra il Festival del Cinema di Venezia e quello di Roma, cosa che non mancherà di suscitare nuove polemiche, soprattutto interne alla maggioranza di governo, con il ministro Galan, ex governatore del Veneto, che ora avrà un motivo in più per tornare a scagliarsi contro il Festival del Cinema di Roma.

 


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