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mills, La prescrizione è dietro l´angolo - il pm milanese Fabio De Pasquale chiede ai giudici che sia fissato un calendario \"fitto\" di udienze per il processo a carico del premier - Se entro febbraio 2012 il caso non verrà celebrato in tutti e tre i gradi di giudizio fino alla cassazione, il reato finirà in archivio - Che venga seguita questa via, al momento, appare tutt´altro che scontato...

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Emilio Randacio per "la Repubblica"

SILVIO BERLUSCONI

Intorno al Rubygate, il processo a carico di Berlusconi che inizierà il prossimo 6 aprile, ritorna in scena Noemi Letizia. La giovane napoletana al cui diciottesimo compleanno si era presentato a sorpresa e per ragioni mai del tutto chiarite, a Casoria, il Cavaliere, accusa Ruby Karima. «L´ho querelata - ha annunciato in un´intervista a Diva e Donna - . La ragazza mente, io non ho mai fatto sesso con Berlusconi», ha aggiunto. Nei suoi verbali, invece, la ragazza marocchina aveva rivelato ai pm come, tra le frequentatrice del bunga bunga, fosse noto che Noemi avesse avuto una relazione con il premier.

IL PM FABIO DE PASQUALE

Ma soprattutto, sempre dalle carte dell´inchiesta milanese, emergono nuove telefonate inedite. Ieri l´Ansa ha rilanciato un dialogo, del 9 gennaio scorso, in cui Imma De Vivo, una delle gemelle napoletane onnipresente alle feste di Arcore, racconta alla sorella Eleonora della sua improvvisa partenza. «Te ne sei andata da là?». «Eee sì, perché arrivava la famiglia», replica Imma sembra riferendosi alla famiglia Berlusconi. Eleonora: «Mamma! Tutti quanti?». E la gemella: «Sì, tranne due che una va lontano».

RUBY AL BALLO DI VIENNAa

Ancora ieri, a rompere il silenzio sulla vicenda ci ha pensato anche la signora Anna Toti, madre di Elisa, più volte citata nelle carte del Rubygate. «Elisa - ha spiegato la madre contestualizzando le telefonate - è rimasta lì due o tre giorni, non una settimana; era stanca perché avevano ballato. I soldi? Gli aveva chiesto un prestito perché aveva bisogno per alcune spese». Dalle intercettazioni era emerso come, al termine di una settimana ad Arcore, Berlusconi avesse regalato a Elisa 6000 euro.

RUBY AL BALLO DI VIENNA

Intanto la Procura milanese accelera sul processo Mills, nel quale Silvio Berlusconi deve difendersi dall´accusa di corruzione giudiziaria. Un processo con date certe, e che abbia la possibilità di arrivare alla sua naturale conclusione in Cassazione. È quello che rivendica il pm milanese Fabio De Pasquale, a tre giorni dalla ripresa del procedimento.

Noemi Letizia

Il magistrato ha fatto sapere il suo parere depositando in cancelleria una lettera indirizzata ai giudici della decima sezione penale del Tribunale di Milano e in cui chiede che sia fissato un calendario «fitto» di udienze per il processo a carico del premier. La prescrizione, infatti, è dietro l´angolo. Se entro febbraio 2012 il caso non verrà affrontato dalla Cassazione, il reato sarà prescritto. De Pasquale, nella missiva, auspica che si possano celebrare entro quella data tutti e tre i gradi di giudizio. Che venga seguita questa via, al momento, appare tutt´altro che scontato.

gemelle de vivo

Sono tre i processi a carico del premier «riaccesi» dalla sentenza della Consulta che ha bocciato, parzialmente, il «legittimo impedimento». Difficile che da venerdì, il collegio presieduto dal giudice Francesca Vitale, possa bruciare le tappe. I legali del premier, nei giorni scorsi, sono infatti stati chiari. «Possiamo dedicare alle udienze dei processi solo un giorno alla settimana», aveva detto l´onorevole Niccolò Ghedini.

Elisa Toti

E se questo calendario dovesse rimanere tale, i quattro processi finirebbero per consumarsi ognuno con la scansione di un´udienza alla settimana, terminando così non prima di mesi. Eppure, la possibilità di giungere alla sentenza di primo grado del processo Mills sembra a portata di mano. Mancano solo 20 testimoni prima delle conclusioni. Sei testimoni da sentire per rogatoria a Londra, tre in Svizzera, otto in aula e tre consulenti. In 10 udienze, al massimo, si potrebbe arrivare al verdetto.

ghedini_longo

La mossa di De Pasquale ha già irritato i legali di Silvio Berlusconi. «È grave anticipare una richiesta - ha reagito l´avvocato Piero Longo - che andava fatta in udienza ed è ancora più grave che i giornalisti ne siano già venuti a conoscenza».

 


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