1- ALLA PROCURA DI ROMA ARRIVA IL FALDONE TRASMESSO DA NAPOLI
(Agi) Il contratto all'Italgo di Anselmo Galbusera per l'informatizzazione di Palazzo Chigi, il contenzioso tra l'ex dg della Rai Mauro Masi e Michele Santoro per la chiusura del programma 'Annozero', la 'joint venture' tra la societa' Ilte e le Poste per la stampa e la spedizione di bollette e fatture in Italia, la pubblicita' garantita al sito Dagospia: questi, e poco altro ancora, i capitoli di indagine gia' all'attenzione del procuratore aggiunto di Roma Alberto Caperna.
Si tratta di un centinaio scarso di fogli, trasmessi dai magistrati della procura di Napoli che, indagando sulla cosiddetta P4, hanno ottenuto gli arresti domiciliari per il consulente d'affari Luigi Bisignani, ex giornalista, e chiesto la misura cautelare per il parlamentare del Pdl, Alfonso Papa, magistrato in aspettativa. L'incartamento finito a piazzale Clodio contiene qualche verbale di interrogatorio e alcuni passi di intercettazione. "Non e' molta roba - si limitano a spiegare in procura - e francamente non sappiamo se da Napoli ci verra' trasmesso altro materiale".
Nel frattempo, il procuratore Giovanni Ferrara ha aperto sulla vicenda un fascicolo senza indagati e senza ipotesi di reato, rubricato come 'atti relativi'. L'incartamento sara' poi assegnato a un paio di pm che dovranno valutare se e come procedere, anche perche' da una prima, sommaria, lettura della documentazione napoletana non sembrano emergere in maniera cosi' evidente attivita' illecite.
MAURO MASIUn destino diverso, invece, potrebbe avere il filone di indagine su Masi e Santoro: non e' escluso, infatti, che i magistrati romani dispongano uno stralcio e la trasmissione degli atti al tribunale dei ministri al cui vaglio, da tempo, c'e' il fascicolo che vede indagato Silvio Berlusconi per concussione e minacce per le pressioni esercitate nel 2009 sull'allora commissario Agcom Giancarlo Innocenzi affinche' venisse sospeso 'Annozero'. Per questa vicenda, l'Agcom, Innocenzi e lo stesso Masi sono parti offese.
michele santoro anno zero2- "NE HO PARLATO DOPO LA NOTIZIA DEL FATTO"
Da "il Fatto quotidiano"
Non solo domande sui tre capi di imputazione contestati, ovvero tre ipotesi di favoreggiamento, contestate a Luigi Bisignani. I pubblici ministeri Henry John Woodcoock e Francesco Curcio, nell'interrogatorio di garanzia dinanzi al gip Luigi Giordano, hanno chiesto anche altro all'uomo d'affari. "Domande alle quali non ci siamo sottratti il penalista Gianpiero Pirolo - questo in virtù anche del percorso che abbiamo fatto fino a ora, sostenendo numerosi interrogatori. Io neanche ricordavo quanti interrogatori, poi uno dei pm mi ha detto addirittura cinque. Lo stesso gip è rimasto sorpreso dal fatto che Bisignani sia stato sentito anche dopo la richiesta di custodia cautelare".
GIOVANNI FERRARABisignani ha spiegato di aver parlato con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, "dopo che Il Fatto Quotidiano aveva scritto di una presunta indagine su Letta. E poiché Bisignani lavorava per una società che stampava Il Fatto, fu tutt'uno parlarne con Letta". "Le vicende delle quali parla Bisignani erano già note e se ne parlava da tempo sui giornali", conclude il legale.