1 - LIBIA: AEREO DI GHEDDAFI SORVOLA ATENE...
(ANSA) - Un aereo appartenente a Gheddafi ha sorvolato stamane lo spazio aereo di Atene e sarebbe quindi entrato nello spazio aereo egiziano, secondo quanto riferiscono i media. L'aereo, un Falcon 900 delle Linee aeree libiche ha attraversato lo spazio aereo greco alle 11,20 apparentemente con due persone non identificate a bordo.
2 - AL VIA AL QUIRINALE CONSIGLIO SUPREMO DIFESA SU SITUAZIONE IN LIBIA
(LaPresse) - Ha preso il via da pochi minuti al Quirinale il Consiglio supremo della difesa. All'ordine del giorno la crisi in Libia. A presiedere il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Partecipano il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, i ministri Franco Frattini (Esteri), Ignazio La Russa (Difesa), Roberto Maroni (Interno), Giulio Tremonti (Economia), Paolo Romani (Sviluppo economico) e il capo di Stato maggiore della Difesa, Biagio Abrate.
3 - MARONI A COPASIR, PREOCCUPATI PER POSSIBILE ESODO...
(ANSA) - Uno scenario "preoccupante" sul rischio di esodi massicci di clandestini dal Nordafrica verso l'Italia è stato tracciato dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nel corso di un'audizione al Copasir. Per ora sono 2-300mila le persone in fuga dalla Libia verso la Tunisia e l'Egitto ed il rischio - avrebbe sottolineato Maroni, secondo quanto si apprende - è che si riorganizzino i clan che potrebbero far riprendere un flusso di barconi direttamente dalle coste libiche.
E nel Paese di Gheddafi sono oltre un milione e mezzo gli stranieri, molti dei quali intendono lasciare il Paese ormai in guerra. Mentre continuano le partenze verso Lampedusa dalle coste tunisine, che stanno mettendo a dura prova le strutture di accoglienza italiane. Si punta ad ottenere da Tunisi un maggior controllo dei porti dove si imbarcano gli immigrati, in grande maggioranza maschi e giovani. E' stata, ha spiegato Fabrizio Cicchitto (Pdl), "un' audizione approfondita ed interessante". Il ministro, ha aggiunto Gaetano Quagliariello (Pdl), "ha confermato e specificato nel dettaglio il pericolo di massicci arrivi di migranti. E' una situazione preoccupante".
Gheddafi con Beppe Pisanu4 - PISANU, ALL'INTERVENTO NON CI SONO ALTERNATIVE...
(ANSA) - "L'errore più grave sarebbe lasciare andare a una sanguinosa deriva la guerra civile. Penso che il nostro governo si atterrà alle decisioni dell'Onu e della Nato e che abbia già messo in conto, realisticamente, anche l'opzione militare". Lo afferma al Corriere della Sera, il presidente dell'Antimafia, Beppe Pisanu che alla domanda se ci siano alternative all'intervento militare replica: "Temo di no, specialmente se Gheddafi continuerà a bombardare la sua gente. La creazione di una no fly zone - sottolinea inoltre - è comunque un intervento di carattere militare, deve essere deiberato nelle più alte sedi internazionali".
Pisanu parla di Gheddafi come di un "autocrate" divenuto oggi un "tiranno" ma afferma di non essersi pentito di avergli stretto la mano e non critica la linea dell'Italia nei confronti della Libia che ha portato al Paese, "notevoli vantaggi". Il Trattato di amicizia Italia-Libia, spiega, "é il frutto di una politica di buon vicinato che l'Italia ha condotto con coerenza e notevoli vantaggi da Andreotti a Dini, a Prodi a D'Alema e a Berlusconi". "Oggi - aggiunge - dobbiamo salvaguardare le posizioni acquisite".
cbi09 guy verhofstadt premier belga5 - LATORRE (PD), ITALIA AGISCA PER FERMARE LA STRAGE...
(ANSA) - "Gheddafi è un tiranno fuori controllo. E' necessario fermare subito la strage di innocenti in atto". Lo ha detto Nicola Latorre, vicepresidente del Gruppo Pd al Senato a Uno Mattina. "Ci sono decisioni che spettano agli organismi internazionali. Credo che l' Italia in prima fila - ha sostenuto Latorre - debba assumere ogni iniziativa politica e diplomatica per porre fine allo sterminio di innocenti. L'ipotesi di una No Fly Zone, allo stato delle cose, potrebbe essere una misura indispensabile. Bisogna insistere nel ricercare un dialogo con l'opposizione al regime di Gheddafi fino al riconoscimento del governo insediato a Bengasi".
"Il vento di libertà che spira nel nord Africa - ha continuato Latorre - ci mette davanti a uno scenario inedito che impone una svolta nella politica estera italiana". Secondo il senatore del Pd, che è stato collaboratore di D'Alema, "non è più rinviabile l'ingresso della Turchia nell'Unione Europea, la pace in medio-oriente diventa una priorità e l'asse euro- mediterraneo fondamentale nella politica del nostro Paese".
Van Rompuy e Lady Ashton6 - LIBIA: STRASBURGO CHIEDE RICONOSCIMENTO CLN, ASHTON LO NEGA...
(ANSA) - Scontro istituzionale nel Parlamento europeo sul riconoscimento del Consiglio nazionale libico. La rappresentante della politica estera della Ue stamane non ne ha fatto cenno nel suo intervento in apertura del dibattito parlamentare sulla Libia. Dopo che i leader dei grandi gruppi e la maggior parte dei deputati si erano invece espressi a favore del "riconoscimento immediato" chiesto già da ieri dai due rappresentanti del Cnl invitati a Strasburgo dai libdem, la Ashton ha affermato: "Non rientra nel mio mandato: è il Consiglio dei capi di stato e di governo a dover prendere questa decisione".
La replica della Ashton ha provocato la reazione del leader dell'Alde, Guy Verhofstadt, di quello dei Verdi, Daniel Cohn Bendit, e del capogruppo del Pdl, Mario Mauro. "La Ashton - ha affermato Verhofstadt - dovrà proporre al Consiglio il riconoscimento perché deve rispondere anche al Parlamento europeo". La questione del riconoscimento sarà discussa dal vertice europeo dei capi di stato e di governo in programma venerdì prossimo a Bruxelles.