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PAROLA DI DALEMIX! - \"MONTEZEMOLO CAPACE, MA IL LEADER E’ BERSANI - COME MI DISSE AGNELLI IO SEMPRE INDIGESTO A ESTABLISHMENT - VORREI DIRE UNA COSA A NICHI: LE PRIMARIE NON LE FACCIAMO PER SCEGLIERE IL CAPO DELLA SINISTRA, LE FACCIAMO PER SCEGLIERE IL CANDIDATO A GOVERNARE L’ITALIA - MI RITROVAI A PRAGA IL GIORNO IN CUI VI ENTRAVANO I CARRI ARMATI SOVIETICI. E DISEGNAI CON UN GESSETTO UNA SVASTICA SU UN CARRO ARMATO DEL PATTO DI VARSAVIA...

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1- D'ALEMA: MONTEZEMOLO CAPACE, MA LEADER CENTROSINISTRA E' BERSANI...
(ASCA) -
'Se Luca di Montezemolo vuole impegnarsi nella vita politica, sicuramente potra' dare il suo contributo, e' un uomo che ha capacita', abilita'. Pero' deve appunto impegnarsi nella vita politica. L'espressione 'discendere in campo' mi ricorda solo due immagini: una negativa, Berlusconi, e l'altra positiva, Benigni'.

dalema

Lo ha detto Massimo D'Alema in un'intervista al direttore del Post Luca Sofri durante la Festa della Politica a Bagnocavallo, riferendosi a un'eventuale ingresso in politica di Luca Cordero di Montezemolo e sottolineando che il leader del centrosinistra resta Pier Luigi Bersani.

LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO

'Non so se ti ricordi quell'irresistibile gag di Benigni - ha spiegato - il padre che 'scendeva in campo' perche' in casa non avevano la toilette. Io userei in modo piu' sobrio 'impegnarsi nella vita politica''. Alla domanda se lo sosterrebbe come leader di uno schieramento D'Alema ha risposto: 'Ritengo sano per il paese, al di la' delle qualita' personali, che a guidare il governo sia il leader del piu' grande partito italiano, che al momento si chiama Pierluigi Bersani e non Luca di Montezemolo'.

2- COME MI DISSE AGNELLI IO SEMPRE INDIGESTO A ESTABLISHMENT...
(Adnkronos) -
"L'avvocato Agnelli una volta lui mi disse una cosa, che io considero un grande onore. Mi disse: 'Guardi, lei risulta e risultera' sempre piu' indigesto all'establishment di questo Paese'". Lo rivela Massimo D'Alema, in un'intervista al direttore del 'Post' Luca Sofri.

vendola-concia

"E lui -aggiunge l'ex premier- se ne intendeva, e lo disse tutto divertito. Perche' loro non sono abituati alla pretesa dei politici di essere cosi' importanti. E questo e' molto importante, perche' il modo in cui ti vede l'establishment e' il modo in cui ti vedono i giornali.

Perche' i giornali in Italia sono i portavoce dell'establishment, che ne sono i proprietari. E quindi io ho sempre avuto un grave problema con questo mondo, nel senso che, in un Paese in cui la politica e' sempre stata debole, io ho sempre avuto l'idea che la politica debba essere indipendente. A volte anche sbagliando, ma indipendente. E questo una parte dell'Italia che conta non l'ha mai potuto sopportare".

PIERLUIGI BERSANI

3- RISCHIOSO PER ALFANO ESSERE DELFINO DI PESCECANE...
(Adnkronos) -
"Ho notato che, nel giro di pochi giorni, moltissimi italiani se ne erano gia' dimenticati. Almeno sinora l'impronta di questa leadership non si e' vista, pero' si puo' ben sperare per il futuro. Io gli ho fatto una battuta quasi amichevole: 'Vedi Alfano, fare il delfino di un pescecane e' un mestiere rischiosissimo'". Lo dice Massimo D'Alema, intervistato dal direttore del 'Post' Luca Sofri, a proposito della nomina di Angelino Alfano a segretario del Pdl.

edoardo gianni agnelli

4- PRIMARIE NON PER SCEGLIERE LEADER SINISTRA MA PREMIERSHIP...
(Adnkronos) -
"Vorrei dire una cosa a Nichi: le primarie non le facciamo per scegliere il capo della sinistra, le facciamo per scegliere il candidato a governare l'Italia. Perche' in lui l'ansia delle primarie risponde secondo me a un'esigenza un po' diversa: Nichi pensa, attraverso le primarie, di affermare una sua leadership personale, della forza della sua personalita'. Poi io gli voglio veramente bene, ho con lui un ottimo rapporto personale, totalmente riguadagnato". Lo dice Massimo D'Alema, riferendosi a Nichi Vendola, in un'intervista al direttore del 'Post' Luca Sofri.

Gianni Agnelli

"Anche perche' -prosegue il presidente di Italianieuropei- lo conosco dal '75, '76, lui era uno dei miei contestatori: io ero segretario della Fgci e lui ai congressi mi votava contro. Siccome erano in tre o in quattro, io ci ho fatto amicizia sin da allora, perche' sono sempre stato incuriosito dalla forza delle personalita': a quel tempo ci voleva personalita' per votare contro il segretario.

E' molto intelligente ed e' persino furbo: perche' lui si e' enormemente avvantaggiato della politica che abbiamo fatto noi. Lui non potrebbe governare la Puglia se non avesse un rapporto con l'Udc che lui gestisce con estrema intelligenza e che in parte gli abbiamo costruito noi. E lui lo sa. Quindi, al di la' di ogni considerazione, bisogna che Nichi si renda conto che noi non dobbiamo fare le primarie per scegliere il capo della sinistra: noi dobbiamo fare le primarie per indicare la personalita' che puo' guidare una coalizione per il governo del Paese".

Carro Armato Sovietico

5- DA BOSSI DISCORSO MOLTO DEBOLE...
(Adnkronos) -
'Un discorso molto debole'. Cosi' Massimo D'Alema giudica l'intervento di ieri a Pontida di Umberto Bossi. 'Bossi dice che non possono votare perche' altrimenti vince la sinistra: non mi sembra davvero un grande argomento...', sottolinea D'Alema parlando con i cronisti a margine di un convegno del Pd sulla sicurezza.

6- MINISTERI AL NORD E' OPERAZIONE ASSURDA...
(Adnkronos) -
'Un'operazione completamente assurda e non vedo quale utilita' porterebbe al Nord'. Massimo D'Alema parla cosi' del trasferimento di ministeri al Nord. 'Bisogna fare chiarezza -aggiunge il presidente del Copasir- perche' in tutte le chiacchiere che sono state fatte, nessuno ha parlato di quanto costerebbe'.

alfano foto mezzelani gmt

Per D'Alema si tratterebbe di un'operazione, appunto, assurda e inutile per il Nord che 'avrebbe bisogno di ben altro, di politiche di sostegno alle imprese e politiche fiscali piu' giuste'.

7- A PRAGA PIANSI PER DOLORE PROVOCATO DA ARMATA ROSSA...
(Adnkronos) -
"Credo di aver pianto (per il dolore che mi aveva dato l'Armata Rossa, pensa tu) per due giorni". Lo dice Massimo D'Alema, in un'intervista al direttore del 'Post' Luca Sofri, ricordando la primavera di Praga vissuta nell'allora capitale della Cecoslovacchia.

berlusca papa

"Dopo un indimenticabile anno accademico di occupazioni, battaglie, eccetera, arrivato stremato alla fine di tutto questo, non pago di tutto quello che era successo -era il 1968- con un amico, a bordo di una sgangheratissima 500, partimmo per Praga. Perche' pensavo -ricorda il presidente di 'Italianieuropei'- che questa breve vacanza si dovesse fare nella primavera praghese, perche' mi appassionava, perche' non concepivo nulla al di fuori dell'impegno.

"E mi ritrovai a Praga il giorno in cui vi entravano i carri armati sovietici. E ricordo lo shock. E mi ricordero' tutta la vita come in questa mattinata in cui scendemmo in piazza per protestare contro i carri armati sovietici feci una cosa che mentre la facevo capivo che non andava fatta, anche perche' era rischiosa, ma all'epoca non avevamo il senso di quel rischio: e disegnai con un gessetto una svastica su un carro armato del patto di Varsavia".

BOSSI CON IL POLLICE VERSO

 


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