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1- IN ATTESA DELLA TOMBOLA DEL 7 LUGLIO, BECCATEVI LA CINQUINA DEL PREMIO STREGA 2- TUTTI STIPATI IN CASA BELLONCI, 40 GRADI, TENSIONE ALLE STALLE ALLA NOTIZIA: \"MA LO SA BERLUSCONI CHE LA MONDADORI STA PER PUBBLICARE IL \"MERIDIANO\" DI SCALFARI?\" 3- LA FACCIA PIÙ SCURA ALLLA FINE DELLA VOTAZIONE DELLA CINQUINA? QUELLA DELL’82ENNE LUCIANA CASTELLINA. IL DIARIO DELLE SUE STORIE DI LETTO TRA I 14 E IL DICIOTTO ANNI È ARRIVATA ULTIMO. UN GIURATO COMMENTAVA: \"SO’ CONTENTO. RACCONTA CHE PRIMA AVEVA IL PUGNO CHIUSO SULLA RACCHETTA DA TENNIS E CHE GIOCAVA AI PARIOLI, POI CHE AVEVA IL PUGNO CHIUSO PERCHÈ ERA DIVENTATA COMUNISTA E POI CHE FACEVA LE PUGNETTE... PIÙ DE SESSANT’ANNI FA MA A NOI CHE C’È FREGA?\" 4- L’ARGOMENTO PIÙ DISCUSSO NELLA SERATA? IL LIBRO DI NESI O QUELLO DI DESIATI? MACCHÉ. DOVE ANDRÀ CONCITA DOPO LA DEFENESTRAZIONE DALLA DIREZIONE DELL’\"UNITÀ\"

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Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo

VITTORIO SGARBI

DAGOREPORT
Tutti stipati nell'appartamentino dello Strega, 40 gradi, la tensione è alle stalle. Siparietto gag, sintomo della decadenza attuale delle serrature: Maria Ida Cartoni implacabile ufficio stampa dell'Einaudi e vestale del prode Giulio, che rimane chiusa in bagno.

VIOLA DI GRADO

Intanto la Castellina, si aggira infaticabile, con le stampelle. Tra le teste canute si staglia quella di Pedullà-Tralalà, il faro della critica, accanto a lui un'altra installazione vivente: il Golino profondo della sinistra espressiana tutto tirato a lucido.

UMBERTO CROPPI MARCO STADERINI

Un anonimo dall'aria sudamericana chiede a un tonda storica dell'arte: "Ma lo sa Berlusconi che la Mondadori sta per pubblicare il Meridiano di Scalfari?" L'altra lo guarda incerta se esultare o deprecare e alla fine, per non compromettersi, se ne va senza aprire bocca.

RODOTA E STRINATI

Il clima è sereno: tutti garantiscono ai concorrenti di avere votato per loro. Nessuno dei gareggianti ci crede, ma chissà mai? Pennacchi, politicamente spennacchiato e spernacchiato dagli elettori, garantisce l'imparzialità fasciocomunista del seggio dove fluiscono i voti. Ha letto le schede filando come un treno. E a chi interrompeva gli dava una bacchettata autoritaria con la matita.

QUELLI DELLA CINQUINA

La faccia più scura allla fine della votazione della Cinquina dello Strega? Quella di Luciana
Castellina. Fino a pochi minuti prima tutti la davano come la trionfatrice della selezione finale e della finalissima. L'ex eurodeputata era convinta di avere fatto un botto e di avere già il premio in tasca.

MIRELLA SERRI PAOLO CONTI

Dopo le sberle arancioni di Pisapippa a Milano e quelle di Napoli voleva ammollare sganassoni veterocomunisti allo Strega che l'hanno scorso aveva premiato il "Canale Mussolini" del fascio-comunista Pennacchi. Invece con il diario delle sue storie di letto tra i 14 e il diciotto anni è arrivata ultima.

NON E UNA FINALISTA

Un giurato commentava: "So' contento. Racconta che prima aveva il pugno chiuso sulla racchetta da tennis e che giocava ai Parioli, poi che aveva il pugno chiuso perchè era diventata comunista e poi che faceva le pugnette... più de sessant'anni fa ma a noi che c'è frega?".

PENNACCHI E GLI SCRUTATORE

L'argomento più discusso nella serata? Il libro di Nesi o quello di Desiati? Macché. Dove andrà Concita dopo la defenestrazione dalla direzione dell'Unità. Lady Cecioni con uno scialle che la fasciava come una balia del frusinate aveva l'aria annoiata.

La poetessa Maria Luisa Spaziani era affabilissima con tutti, salutava abbracciava e poi chiedeva: "Ma chi è?".

MARIA LUISA SPAZZIANI DACIA MARAINI

Un noto critico letterario è stato visto pomiciare con una bella scrittrice, erano tutti invidiosi.

A sentire la lettura delle schede erano in pochi, gli scrittori e gli editors erano tutti fuori al buffet. La polena del Premio è Dudù detto La Capria che fende, immarcescibile, la ressa. Innegabilmente è il Bartali delle patrie lettere. Effetto del celebre liquore Strega?


2- STREGA A SORPRESA, IN TESTA NESI - SCELTA IERI LA CINQUINA SECONDI ALLA PARI ARPAIA, LA VELADIANO E DESIATI IN FINALE PURE LA CASTELLINA
Mirella Serri per "La Stampa"

SERMONTI

Cinquina a sorpresa ieri sera per la nuova edizione del premio Strega: ha conquistato il primo posto la Storia della mia gente , accorato requiem sulla sorte dell'industria tessile di Edoardo Nesi (Bompiani). Lo scrittore di Prato si è aggiudicato 60 voti. Ma le sorprese non finiscono qui. Al secondo posto, a pari merito, ben tre autori con 49 voti: si tratta di Bruno Arpaia con L'energia del vuoto (Guanda), Mario Desiati con Ternitti (Mondadori) e Mariapia Veladiano con La vita accanto (Einaudi).

VITTORIO SGARBI SABRINA COLLE

Ultima dei prescelti, ma a breve distanza, Luciana Castellina che ha ottenuto 45 voti per La scoperta del mondo (Nottetempo editore). Primo degli esclusi Fabio Geda con Nel mare ci sono i coccodrilli (Baldini Castoldi Dalai editore) con 36 voti.

SIGNORA SORRIDENTE

Quest'anno si prevedeva uno Strega con poca suspense e scarsa adrenalina, ma invece è stato un agone combattuto. Nella sede capitolina della Fondazione Bellonci a scandire i nomi degli scrittori scelti dai quattrocento Amici della domenica era il vincitore del 2010 Antonio Pennacchi, con sciarpa rossa e coppola e il suo pronunciato accento romano. I votanti sono stati 397.

LUDINA BARZINI SABRINA COLLE ELISABETTA SGARBI

In tempi in cui il lavoro e le fabbriche sbarrate sono il nostro pane quotidiano, Nesi ha avuto molti consensi raccontando con passione la globalizzazione e lo sbarco dei cinesi a Prato. Per lui e per Desiati si è trattato di una lotta all'interno della stessa famiglia editoriale: sono rispettivamente presidente e socio della Fandango.

Inaspettata è stata anche l'affermazione di Nottetempo, una Lilliput del mercato editoriale, gestita dalla scrittrice Ginevra Bompiani, pronta a battersi nella finalissima per assicurarsi il primo posto per il mémoire della Castellina. Molte chanche di conquistare l'alloro stregato le ha pure Desiati. La sua casa, la Mondadori, ha annoverato negli ultimi anni - dal 2006 una lunga sequenza di vittorie. Ma questo romanzo sull'emigrazione italiana (in Svizzera) fa vibrare le corde emotive di molti giurati.

LUCIANA CASTELLINA

Anche Arpaia potrebbe fare il grande balzo: ribattezzato il Primo Levi di oggi, ha ambientato il romanzo al Cern di Ginevra e riflette sull'intreccio di pensieri e parole che uniscono scienza e arte. Pur senza rientrare nella cinquina, ha raccolto consensi anche il racconto di Geda, epica narrazione di un piccolo Oliver Twist afghano abbandonato dalla madre in Pakistan per salvargli la vita e poi approdato in Italia.

LUCIANA CASTELLINA EDOARDO NESI

Oggi si rimette in moto la macchina da guerra per rastrellare voti. Un giurato commenta: «I tempi sono cambiati. Non basta più la parola data. Si consegna la scheda all'editore e sarà lui a compilarla». Tullio De Mauro, direttore della Fondazione Bellonci, ha promesso la riforma elettorale per settembre. Per intanto il rush finale sarà a Valle Giulia il 7 luglio.

 


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