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1- MARONI PAGAIA FREMENTE IN DIREZIONE DI PALAZZO CHIGI? E SUBITO SI MALIGNA SULLA SUA CURVACEA PORTAVOCE, TACCO 12 E MOLTO OMBRETTO, ISABELLA VOTINO 2- L’IRA PADANA DI BOBO, CONIUGATO E CON PROLE: \"SONO STUPIDAGGINI, FESSERIE, PORCHERIE. NON SI CAPISCE PERCHÉ I PORTAVOCE DEBBANO ESSERE UOMINI E SE INVECE SONO DONNE, E PER DI PIÙ GRAZIOSE, DIVENTANO SUBITO ’CURATRICI D’IMMAGINE’’ 3- NELLE SEGRETE STANZA DEL CARROCCIO SONO IN MOLTI A NON DIGERIRE LA BELLA GUAGLIONA DEL SANNIO CHE SGOMITA NELL’ITALIA CAFONAL, FACENDOSI STRADA A SUON DI FESTE E ATTOVAGLIAMENTI, E C’È CHI LA DIPINGE COME UN’ARRIVISTA MOLTO ABILE

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Giovanni Florio per "Lettera43"

votino - ventura

Al Votino, anche anticipato, purché con tacco 12 e molto ombretto. Mentre Maroni pagaia in direzione di Palazzo Chigi, la sua portavoce chic sceglie il guardaroba per l'occorrenza, sia mai che si trovi senza il tailleur adatto per la foto ricordo alla cerimonia.

ANTONIO MARANO ISABELLA VOTINO

Si maligna ci sia qualcosa di più tra loro, per colpa anche di una foto uscita nel mezzo di Vallettopoli, quando i magistrati ipotizzarono un ricatto a Maroni basato su alcuni scatti che li ritraevano a cena insieme. Una raffica di flash notturni che spinse Bobo a gridare al complotto: «Hanno tirato fuori il mio nome per attenuare il polverone su Sircana».

ANTONIO MARANO ISABELLA VOTINO

LE FOTO 'COMPROMETTENTI'. Sul Corriere della Sera Maroni dovette replicare alle voci che lo dipingevano «condizionato dalla sua portavoce, Isabella Votino»: «Stupidaggini, fesserie, porcherie. Pettegolezzi messi in giro per ripicca da chi sperava di controllare la Lega. Non si capisce perché i portavoce debbano essere uomini e se invece sono donne, e per di più graziose, diventano subito 'curatrici d'immagine''».
In effetti Isabella Votino in fatto d'immagine si è rivelata una maestra, mentre sul rapporto con i giornalisti lascia molto a desiderare.

Già al fianco di Maroni quando lui era capogruppo del Carroccio alla Camera, Votino l'ha seguito come portavoce al Viminale (ma in Transatlantico la chiamano 'porta silenzi", perché è difficilissimo parlarle ed è inutile farlo se si cerca un contatto con Maroni, tanto lei ti sbarra la strada). Bella guagliona del Sannio, bruna solare con dentatura bianca, la Votino sta sgomitando nella Roma godona e cafona, facendosi strada a suon di feste alla romana (vedere i reportage di Pizzi per Dagospia).

maroni-votino

IL CAV, INVITATO SPECIALE. Quando diede la sua festa di compleanno, a palazzo Ferraioli, ebbe come ospite Silvio Berlusconi: serata storica perché fu in quell'occasione che il Cavaliere svelò i suoi contatti con alcuni senatori 'scontenti' del centrosinistra.
Ma fa feste anche in Padania. Nel 2009 celebrò i suoi 30 anni nel glamour del Cavalli Just Cafè di Milano, con dj Francesco alla consolle, Simona Ventura a condurre le danze e un parterre di industriali, onorevoli, star e grand commis.

L'ultimo compleanno, l'anno scorso, in un locale molto trendy di Milano, è stato un'altra sfilata di vip. Tra gli altri, erano ospiti il capo della Polizia Antonio Manganelli, il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi, l'ambasciatore libico in Italia Gadur Hafed, il questore Vincenzo Indolfi, l'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, il presidente della Lega calcio Maurizio Beretta, l'attrice Maria Grazia Cucinotta, ancora Simona Ventura e un po' di giornalisti amici suoi.

ISABELLA VOTINO

TRA GIORNALISTI E POLITICI. Compleanno festeggiato anche a Roma, all'Hotel Majestic, a casa dello chef stellato Filippo La Mantia. Da Alfano a Bonaiuti, da Minzolini a Vinci, da Maria Latella a farfallina Petruni, dalla costruttrice Paolona Santarelli a Luisa Todini, da Giorgino a Irene Ghergo, la "badante di Emilio Fede" Raffaella Zardo, la Cucinotta, il leader dei Giovani Industriali Federica Guidi con papà Guidaberto. Più romana di così si muore.

maroni-votino

La si intravede spesso anche a Ballarò, alle spalle di Maroni, come palo o suggeritrice. Diciamo che non è molto amata nell'entourage leghista, che la guarda come un'arrivista molto abile, un possibile tallone d'Achille per l'immagine di padano duro e puro di Bobo.

L'AMICIZIA CON ALEMANNO. Anche perché lei ha tutt'altra provenienza. Isabella Votino da Montesarchio approdò a Roma nel 2004, quando Pasquale Viespoli, ex pidiellino poi finiano - ha raccontato la Voce delle voci - la propose per un posto nell'ufficio stampa della fondazione Nuova Italia, fondata da Gianni Alemanno. Col sindaco di Roma ha intrattenuto sempre buoni rapporti, fin dai tempi della rautiana Destra sociale.

CAPO COMMUNICAZIONE DEL VIMINALE ISABELLA VOTINO gllmnfrd22 isabella votino ass maroni

Insomma una campana, di estrazione simile a Nunzia De Girolamo (cui assomiglia anche un po'), di destra ma non certo leghista. Eppure braccio destro del più influente leghista del momento, designato erede di Umberto Bossi. Una situazione berlusconiana, non leghista.

 


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