A cura di Minimo Riserbo, Falbalà e Pippo il Patriota
MARIO CALABRESI1 - CIELO, GIRAVA ANCORA UN CERTO BISIGNANI (E LORSIGNORI NON SAPEVANO BENE CHI FOSSE)...
Aiuto, piovono mass(on)i! Per evitare cronache che potrebbero risentire anche solo minimamente di qualche guerra interna tra cappuccini e cappuccetti di diverse obbedienze, prendiamo la Stampa di Mariopio Calabresi, che almeno non rischiamo. "Dossier e ricatti, arrestato Bisignani. I pm: "Veniva informato da Alfonso Papa sulle indagini nei confronti di Gianni Letta, Masi e Verdini" (Francesco Grignetti, p. 2). "La confessione ai pm: "Così informavo Letta delle indagini".
Emerge il ruolo di Papa: "Usa il ricatto e le minacce pur di fare carrriera in politica" (Guidone Ruotolo, p.3). E per capire chi è davvero Gigi Bisignani basta leggere il perfetto ritratto che ne fa Paolo Colonnello sempre sulla Stampa ("Quelle amicizie diagonali che hanno reso potente Gigi", p. 5). Oppure quello di Gigi Nuzzi su Libero: "Il lobbista che sa i segreti dei potenti. Amicizie trasversali a tutti i governi e informazioni riservate: così ha costruito il successo" (p. 5).
Istruttivo anche il focus sul suo amico di una vita che ci offre Vittorio Malagutti sul Cetriolo Quotidiano: "Farina, l'amico tutto giornali e mattoni. Adesso lo stampatore della Ilte va all'assalto dei periodici del Gruppo Rcs. Malumori al Corriere" (CQ, p. 5). Dove infatti c'è un comunicatino sindacale al curaro sulla faccenda Ilte-Bisignani-Periodici.
L'impressione finale che se ne ricava è che nonostante un curriculum che avrebbe imbarazzato la classe dirigente di tutto il Nord Europa e degli Stati Uniti, da noi una raffica di boiardi, generali, imprenditori, politici, governanti e affaristi vari si recava volentieri a omaggiare "Gigi il Federatore", come lo chiama oggi quel geniaccio di Alberto Statera su Repubblica (p. 3).
a53 giannilettaInsomma, questi si lamentano sempre delle presunte invasioni di campo della magistratura, ma poi non sanno fare pulizia da soli. E allora, adesso, per punizione si ciucceranno tutte fino in fondo le inchieste e le intercettazioni che verranno. E si vedrà la penosa sfilata, negli uffici di Gigi il Federatore, di sedicenti uomini delle istituzioni a caccia di favori e raccomandazioni. Perché il problema non è se da Bisignani ci andavano i giornalisti a caccia di notizie (era loro dovere), ma i vari Scaroni, Guarguaglini, Santini, Santadechè e Geronzi.
MAURO MASI2 - E NON CI SONO SOLO LE TOGHE ROSSE...
Poi c'è la toga azzurra Alfonso Papa, diventato onorevole del Pdl e per il quale i pm Francesco Curcio e JH Woodcock chiedono l'arresto. Se lo cucina alla grandissima Fiorenza Sarzanini: "Jaguar e gioielli per le amanti. La toga che tartassava gli indagati". Le accuse a Papa. Letta ai magistrati: per lui sollecitai il premier" (Corriere, p. 5).
E nelle sue verbalate su Repubblica (p. 4), il mitico Ciccio Viviano riporta queste parole di Bisignani: "Fu Bocchino, mio amico carissimo, a dirmi che Papa era indagato a Napoli. Non fece però il nome dei pm". Non solo, "ma spunta anche Toro, ex procuratore aggiunto di Roma. Viene indicato come "molto amico" del parlamentare indagato".
ALFONSO PAPA3 - PIU' ACCAPPATOI PER SCAJOLA, E PER LA SEGRETARIA UNA VESTAGLIA...
Sì, dopo i referendum sull'acqua è proprio girato il vento. Ha ragione il Cavalier Pompetta quando si sfoga così: "Mi chiedono 2500 miliardi di lire per la fusione Mondadori. Dove li trovo cos' tanti soldi?" (Corriere, p. 9).
Nel partito del Sire di Hardcore, Denis Verdini è così in difficoltà che ora viene fuori dall'inchiesta sulla presunta "P4" che subì la candidatura di Papa (anche se il Gip di Napoli non crede all'ipotesi di Verdini concusso sulle liste). E sul Secolo XIX ecco sciorinata "La lista dei regali di Anemone per casa Scajola. Accappatoi e icone sui file segreti. Omaggiati anche cardinali, militari, poliziotti e giornalisti" (p. 7).
John Henry Woodcock4 - BELLA LUI! MO' PARCHEGGIA A FERARI E CE SPIEGA COME SI RIFORMA IL FISCO...
Dio sia benedetto per averci dato Libera e Bella, novello Galbraith JK incrociato con il meglio di Stigliz e cascami di Vanoni Ezio. L'inviato della Stampa nell'acqua di Parma, Teodoro Chiarelli, ci regala "il caso": "Montezemolo: "La riforma in deficit non è proponibile". Il presidente Ferrari: farebbe precipitare il Paese nell'instabilità" (p. 13). A Lui invece ci piace la stabilità. Della poltrona (anche non Frau)
5 - LOMBROSIANI PER SEMPRE...
Cazzo, esiste un terzo fratello Dell'Utri e guiderà il Pentagono. Basta vedere la foto pubblicata a pagina 9 dalla Stampa. Si fa chiamare "Panetta", ma la foto segnaletica non lascia dubbi. Del resto che cos'è l'unica primizia che l'Italia esporta con successo nel mondo? La pizza, ovviamente.
6 - UN CUPOLONE DI MONNEZZA?...
Finalmente un bel pezzo sul mai troppo raccontato ras di Malagrotta. Lo scrive Tommaso Rodano sul Cetriolo Quotidiano: "Cerroni, l'ottavo re che minaccia Roma. Ultimatum a Polverini e Alemanno: "La discarica di Malagrotta è satura" (p. 10). Ah, l'avvocato Cerroni ha pure una tv locale, nella Capitale.
7 - VIENI AVANTI, CREATIVO-FREE MARCHETT
"E l'uomo scopre il fascino del doppio. Tra tessuti tecnologici e morbidezze sfinite" (Repubblica, p. 37). Pitti Uomo è appena cominciato e la grande libera stampa d'informazione ha già sfinito le nostre morbidezze.
8 - LA NOSTRA RESA A RENATINO SPARATAPPI...
Ieri il ministro alla Finzione Pubblica ne ha sparata un'altra delle sue, prendendosela con i precari. Non c'è niente da fare, è come per la Santadechè: se i giornali avessero ignorato fin da subito simili battutari da bar, non avremmo generato "personaggi pubblici" oggi totalmente fuori controllo.