Da Milano Franz Brambilla Perego per Dagospia
Sulla sua pagina facebook il 31 maggio si potevano leggere gentili post come questi:
"la tua pagina è stata fatta oggetto di esproprio proletario"
"Ma adesso che non potrai più leccare il culo di Lady Brichetto Arnaboldi che farai????????"
"Ma ancora pubblichi i video di quella burattina? ma non ti vergogni?"
"TROVATI UN LAVORO CAZZO !!!"
" prrrrrrrrrrrrrrrrrr"
" Suca."
E altri ancora più eleganti.
Il soggetto di questi amorosi messaggi è Red Ronnie, al secolo Gabriele Ansaloni, titolare di un contratto di consulenza con il Comune di Milano finalizzato allo "svolgimento di attività di supporto strategico e progettuale in ambienti digitali, ambienti web e new media; ridefinire la digital identity organizzativa e ideare progetti di comunicazione on-line e web-marketing; attivare meccanismi di partnership win- win con aziende e operatori della comunicazione cross-mediale su differenti piattaforme: televisiva, internet, mobile".
Contratto stipulato il 23 luglio 2009 per un totale di 60.000 , metà sull'esercizio 2009 e metà su quello 2010. Prorogato il 26 ottobre 2010 "per otto mesi a far tempo dalla data di rilascio del visto di regolarità contabile", per ulteriori 15.000 sul 2010 e 30.000 sul 2011, con pagamento dell'ultima tranche il 31 luglio di quest'anno.
Il problema è che il contratto è stato stipulato dal Comune di Milano a favore di se stesso in quanto istituzione, non dal Sindaco di Milano in quanto funzione e tanto meno da Letizia Moratti in quanto soggetto politico e persona fisica.
Nella realtà quei soldi pubblici sono stati utilizzati in gran parte nell'interesse di Miss Mestizia in qualità di candidato, in una confusione poco distinguibile tra persona privata e istituzione pubblica.
Fatto sta che il signor Ansaloni dal 31 maggio è di fatto scomparso dai radar di Linate e Malpensa. Decenza vorrebbe che restituisse o non incassasse almeno la quota parte residua dal 31 maggio. Saranno pure spiccioli, ma come diceva il filosofo a volte la qualità conta più della quantità.
E comunque l'art. 12 recita: "Al termine contratto si impegna a redigere e presentare al Direttore della Direzione una relazione finale nella quale darà conto dei risultati conseguiti complessivamente."
Il Comune di Milano e i cittadini aspettano ansiosi la relazione.
In ogni modo se la nuova amministrazione volesse, potrebbe esercitare quanto previsto dall'art. 11: "Il Comune di Milano potrà recedere dal contratto in ogni momento pagando il compenso per l'opera svolta ai sensi dell'art. 2237 del Codice Civile."
Be bop a-lula, caro Ronnie.