1 - MA IN CHE PAESE VIVIAMO SE L'ON. CATANIA PONTIFICA SULL'EXPO?
Riceviamo e pubblichiamo:
Caro Dago, è vero che al peggio non c'è mai fine, ma se possibile, oggi, il Corriere delle élite corrucciate riesce a fare ancora di più. Leggi l'intervista marketta all'On. Stanca che pontifica sull'Expo di Milano. Minchia, ma per chi ci prendono?
STEFANO BOERIQuesto non solo non ha fatto un cazzo (fosse stato per lui, saremmo già tutti qui a prenotare l'aereo per andarci a vedere l'Expo a Smirne...), ma non solo: ha la sfrontatezza di dire che se non ci si dà una mossa, ci si impantana...
E mica è finita: il grande manager/politico "doppio-incarichista" sostiene che politica e gestione manageriale devono rimanere separate...Ma ci rendiamo conto? E' come se Don Seppia dicesse che i pedofili vanno aspramente condannati. Come se Califano dicesse che i cocainomani devono essere messi in galera. Come se Cicchitto urlasse che i piduisti vanno messi alla gogna.... Ma in ke cazzo di Paese viviamo?
tabacci2 - IL PD CONTRO PISAPIPPA...
Franz. B. Perego per Dagospia
MI PD 1. Non è buono l'umore del Pd milanese dopo la formazione della giunta. Meno assessori di quanti gli sarebbero spettati secondo il metodo Cencelli, cioè in relazione all'effettivo peso dei voti elettorali. Ma si vede che Pisapippa invece che a Cencelli si rifà a Cuccia: i voti si pesano e non si contano.
penati al seggio elezioni regionaliL'umore nero ha soprattutto un nome, Carmela Rozza, la donna più votata del centrosinistra: per meritare un posto in giunta non le è bastato aver riconquistato le periferie che sembravano ormai definitivamente cadute in mano alla Lega.
Allora il partito inizia a dar segni di nervosismo, cominciando intanto ad attaccare il doppio incarico di Tabacci. Ma i giochi veri saranno quelli per le nomine nelle municipalizzate, man mano che scadranno i mandati dei cda. Lì scorrerà sangue.
LETIZIA MORATTIMI PD 2. Alla fine c'è stato un dimesso. Non dall'ospedale, dalle istituzioni milanesi. La polemica sul doppio incarico di Tabacci (Parlamento e Giunta milanese) ha fatto la prima vittima. Il fuoco amico di Sel ha colpito Filippo Penati, vicepresidente del Consiglio regionale lombardo e consigliere provinciale a Milano (eletto all'opposizione due anni fa dopo essere stato il presidente della Giunta di centro-sinistra). Così Penati ha dato segno di esistenza in vita, dimettendosi dal secondo incarico.
LUCIO STANCADopo il primo turno delle elezioni comunali infatti era praticamente scomparso dai radar di Linate e Malpensa, visto il suo - diciamo - non proprio buon rapporto con Sel e lo stesso Pisapippa. La vittoria dell'avvocato gli ha tolto la possibilità di riprendere in mano il partito milanese, che sembra ormai averlo già messo in soffitta.
Carmela RozzaDopo la sconfitta al fotofinish contro Podestà nel 2009 (attribuita alla mancata partecipazione al ballottaggio da parte della sinistra radicale) Penati aveva lasciato capire di puntare alla carica di sindaco nel 2011; poi nel 2010 fu costretto a sacrificarsi contro il Celeste Formigoni alle Regionali; alla fine dello stesso anno sostenne Boeri alle primarie del Pd e dopo la sconfitta dell'archistar si dimise dall'incarico politico che nel frattempo aveva conquistato a fianco di Bersani a Roma.
Adesso la vittoria, inaspettata, dell'avvocato, gli ha dato il colpo di grazia. Comunque la panchina che gli resta al giardinetto-Regione è dorata e gli addolcirà lo sconforto del potere perduto.
MI PD 3. Ma lo scazzo vero è quello tra Pisapippa e Boeri sull'Expo. Potremmo vederne delle belle. Intanto oggi a Parigi Mestizia Moratti si dimetterà dalla carica di commissario straordinario Expo.