1. BORSA: EUROPA SALE CON DATI CINA, GIU' ATENE DOPO S&P...
(ANSA) - Borse europee ben intonate nella prima ora di contrattazioni, dopo lo scatto dei listini asiatici sui buoni dati macroeconomici cinesi e in particolare la produzione industriale a maggio risultata superiore alle attese. Corrono a livello settoriale i tecnologici (+1,03% il Dj Stoxx di settore), gli industriali (+0,98%) e le banche (+0,82%).
Dopo il nuovo taglio del rating della Grecia, da B a CCC, da parte dell'agenzia Standard & Poor's, la piazza di Atene si muove in controtendenza con l'indice Ftse Ase in calo dello 0,90%, mentre l'Athex Composite lascia lo 0,73%
Nella tabella l'andamento degli indici di riferimento delle principali Borse europee. - Londra +0,46% - Parigi +0,83% - Francoforte +1,20% - Milano +1,03% - Madrid +0,91% - Amsterdam +0,60% - Stoccolma +1,54% - Zurigo +0,43%.
2. BORSA: ASIA IN RIALZO CON DATI CINA, A TOKYO TEPCO +25%...
(ANSA) - Deciso rimbalzo dei listini asiatici, con una ripresa anche delle materie prime, sull'ottimismo per una crescita ancora sostenuta dell'economia cinese, segnalato da alcuni dati macroeconomici diffusi oggi. In Cina in realtà l'inflazione avrebbe potuto indurre timori su una stretta creditizia imminente (+5,5% l'inflazione a maggio dal 5,3% di aprile), ma il dato era sostanzialmente in linea alle attese. I mercati sembrano essersi concentrati invece sulla produzione industriale, salita a maggio del 6,8%, in linea al mese precedente, ma nettamente al di sopra delle attese di rallentamento.
A Shanghai Poly Real Estate Group ha segnato un balzo del 6,2%. Nel Paese si è registrata anche una crescita del 17% nel valore delle transazioni sulle case. "Il mercato si è consolato con il fatto che l'inflazione potrebbe essere al culmine, ed è il motivo per cui si vede una reazione tutto sommato positiva", ha spiegato uno strategist alla Bloomberg. "Quel che è più importante è la forte crescita degli altri dati, oltre le previsioni, soprattutto la produzione industriale".
A Tokyo Tepco ha segnato un balzo del 25%, dopo aver annunciato di aver allo studio il piano di rimborsi per le vittime del disastro nella centrale di Fukushima, dopo che il governo giapponese ha approvato il disegno di legge che consentirà gestore di provvedere ai risarcimenti.
Nella tabella l'andamento degli indici di riferimento delle principali Borse dell'area Asia-Pacifico. - Tokyo +1,05% - Hong Kong +0,40% (in corso) - Shanghai +1,08% (in corso) - Taiwan +1,33% - Seul +1,37% (in corso) - Sydney +0,50% (in corso) - Mumbai +0,25% (in corso) - Singapore +0,26% (in corso) - Bangkok +0,76% - Giakarta +0,03%
3. MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor - REFERENDUM: stravincono i si'. A Piazza Affari volano le aziende dell'energia pulita (dai giornali). Il voto italiano sul nucleare e' un colpo per Berlusconi (The Wall Street Journal, pag.1). Il piano energetico riparte da zero (Il Sole 24 Ore, pag. 1,4) GRECIA: declassata da S&P. Atene 'vede' il default. Lunedi' nero anche per Portogallo e Irlanda (dai giornali)
TELECOM: puntava al 50% della newco sulla banda larga. Retroscena (Il Sole 24 Ore, pag. 13)
BPER: Ops sulle controllate per rafforzare il patrimonio (Il Sole 24 Ore, pag. 1-41)
BOND: sui corporate finanziari si scatenano le vendite (Il Sole 24 Ore, pag. 47)
INTESA SANPAOLO: L'aumento e' sottoscritto, tutto esaurito (dai giornali)
BPM: Rampl e Chiesa, 'Fusione impossibile' con Mediobanca (dai giornali)
operai cinesiGENERALI: Analisti divisi nel giudizio (Il Sole 24 Ore, pag. 42)
FIAT: Chiama la City per il maxi-bond (Il Sole 24 Ore, pag. 45)
AGNELLI: L'accomandita degli Agnelli paga 18 milioni di dividendi (Il Sole 24 Ore, pag. 45)
PININFARINA: Il piano-Bollore' alle banche (Il Messaggero, pag. 18)
MEDIASET: Il Biscione s'aggrappa al digitale (La Repubblica, pag. 28)
BORSA: Milano colpita in un tormentato clima per gli investimenti (Financial Times, pag.26)
PRADA: vede nell'Ipo asiatica la stoffa del proprio futuro (The Wall Street Journal, pag.20)
CONFINDUSTRIA: Marcegaglia chiama i sindacati. La Uil disdetta l'accordo del '93 (dai giornali)
INDUSTRIA: Recupera terreno. Marcegaglia: 'Dati buoni, ma abbiamo ancora una strada lunga da fare' (Il Sole 24 Ore, pag. 23)
4. CINA: +5,5% ANNUO PREZZI AL CONSUMO MAGGIO, IN LINEA CON STIME...
Radiocor - L'indice dei prezzi al consumo in Cina e' salito al 5,5% annuo in maggio, contro il 5,3% di aumento nel mese di aprile. Lo mostrano i dati del governo diffusi oggi. Una crescita di questo calibro dell'inflazione e' in linea con le aspettative degli economisti. Il dato di maggio e' in rialzo dello 0,1% rispetto al mese precedente, lo stesso aumento su base mensile registrato in aprile. Un altro dato importante e' stato diffuso oggi dalla Cina: la produzione industriale, che ha rallentato leggermente nel mese di maggio, segnando una crescita del 13,3% a maggio su base annua, in calo dal 13,4% segnato in aprile, ma sopra le attese che puntavano su un aumento del 13,2%.
5. CINA: ALZA RISERVE OBBLIGATORIE BANCHE DI 50 PUNTI BASE...
Radiocor - La Cina ha aumentato di 50 punti base i tassi sulle riserve minime obbligatorie delle banche. Il provvedimento arriva a poche ore dall'annuncio de l dato sull'inflazione di maggio, salita al 5,5%, il livello piu' alto degli ultimi tre anni. Lo riporta l'agenzia Nuova Cina.
6. OBAMA CONVOCA I BANCHIERI E LI INVITA A CENA AL RISTORANTE...
Dal "Corriere della Sera" - Per riconquistare i banchieri di Wall Street (e i loro contributi elettorali), Barack Obama ha ricevuto alla Casa Bianca due dozzine di top manager. Congedandosi con un prossimo invito a cena nel ristorante di New York, Daniel
7. LA «LUNATICA» MOODY'S E LA «NORMALE» S&P...
Giu. Fer. per il "Corriere della Sera" - Sono tre signore potentissime, capaci di mettere in riga aziende e governi con i loro temibili giudizi. Minacciano e impongono. Possono «rovinare» un debito sovrano o un bond, e definirlo spazzatura. Eppure, a guardar bene, i nomi delle tre principali agenzie di rating fanno un po' ridere. Pensate soltanto alla traduzione dall'inglese. Moody's? Una lunatica. Fitch? Una puzzola. Standard &Poor's? Il «normale» e il «povero» . Ma con nomi così c'è da fidarsi?
8. SAN RAFFAELE: CERCA RINVIO CONCORDATO, SI PUNTA SU GENERAL DE SANTE'...
Radiocor - Il San Raffaele prova a evitare il concordato e punta a chiudere a breve un accordo con un big delle cliniche private. Le trattative, spiega una nota dell'ente, puntano a un'accelerazione per trovare un socio che sostenga insieme al San Raffaele l'attivita' di cura e di ricerca dopo aver conferito il business in una newco delle attivita' cosiddette 'core'. Il candidato preferito, secondo quanto risulta a Radiocor, e' la General de Sante' di Antonino Ligresti (47%), Dea Capital della famiglia De Agostini (43%) e Mediobanca (10%), anche se restano sullo sfondo anche le ipotesi di un intervento di Giuseppe Rotelli.
L'arrivo di un cavaliere bianco consentirebbe a don Verze' di non dover passare attraverso un concordato, ma i punti da chiarire sono ancora molti e l'ottimismo del San Raffaele viene giudicato da alcuni osservatori fuori luogo. La fondazione, infatti, ha debiti per 895 milioni di cui 357 sono relativi a crediti verso fornitori scaduti che mettono a rischio il proseguimento dell'attivita' senza aver prima chiuso un concordato.
Don Luigi Verzé9. CONSORTE E SACCHETTI ASSOLTI PER INSIDER...
R. Sa. per "Il Sole 24 Ore" - Non c'è stato insider trading. Il Gup di Bologna ha ieri scagionato definitivamente gli ex amministratori di Unipol Giovanni Consorte e Ivano Sacchetti dall'accusa di aver aver comprato sul mercato a fine 2001 obbligazioni emesse dalla compagnia prima di annunciare, nel febbraio dell'anno successivo, il formale riacquisto di quei bond ad un prezzo più elevato. Consorte e Sacchetti erano stati in precedenza condannati a sei mesi, in primo grado ed in appello, prima che la Cassazione annullasse la sentenza inviando gli atti al giudice ritenuto "naturale": quello dell'emittente (Bologna) e non quello del mercato di Borsa dove il reato sarebbe stato commesso (Milano).
La rilevanza del caso stava nell'affermare il principio che una notizia privilegiata, anche se "prodotta" da una società (in questo caso la decisione di riacquistare un bond) non appartiene alla società stessa, che quindi non può utilizzarla per trarne un profitto. Un principio analogo è stato affermato nel 2009 dalla corte di giustizia europea che aveva multato la società belga Spector per aver quest'ultima acquistato azioni proprie prima di annunciare risultati commerciali destinati a spingere all'insù i titoli. Ma, nei confronti di Consorte e Sacchetti il fatto non sussiste.
9 gio consorte ivano sacchetti lapNel senso che - ha arguito il difensore degli imputati - quando i manager rastrellarono quei bond sul mercato il Cda doveva ancora decidere di riacquistare l'intera emissione. Nel dubbio che i giudici potessero giudicare diversamente, il finanziere Chicco Gnutti, coinvolto anch'egli nel procedimento, patteggiò nel 2007 una sanzione di 140mila euro. E suoi amici e conoscenti, cui avrebbe divulgato l'informazione, furono sanzionati dalla Consob con multe per 3,5 milioni e confische per altri 35 milioni. Niente male per una "non notizia".
10. NOMI DI RISERVA PER IL CDA TELECOM...
A. Ol. per "Il Sole 24 Ore" - Il caso non ha precedenti. Almeno per Telecom Italia. Chi decide, e con quali criteri, il sostituto di Ferdinando Beccalli Falco, consigliere tratto dalla lista Assogestioni ed eletto all'ultima assemblea annuale? Beccalli Falco, president e ceo di Ge Europa e Nord Africa, nonchè ceo di Ge Germania, era troppo impegnato per ottenere il benestare dalla casa-madre. Pare avesse accettato con la riserva di verifica che, evidentemente, è stata negativa. A questo punto, Assogestioni che aveva proposto tre nomi, tutti passati al vaglio dell'assemblea, non ha più riserve da spendere.
La Findim - la finanziaria della famiglia Fossati ha una quota del 5% - è rimasta tagliata fuori e in teoria non ha automaticamente diritto al posto. A decidere sarà il comitato nomine di Telecom, dove siedono quattro indipendenti: Elio Catania (presidente), Gabriele Galateri, Jean Paul Fitoussi e Francesco Profumo, quest'ultimo "collega" di lista del consigliere dimissionario.
Per assurdo il comitato potrebbe proporre un nome qualunque, purchè indipendente e di minoranza. Logica vorrebbe, come suggerisce "cavallerescamente" anche Asati (i piccoli azionisti), che si pescasse dalla lista del maggior socio stabile di minoranza, che presentava come primo nome Gian Emilio Osculati, indipendente e di minoranza.
11. QUEI CAVALIERI CINESI IN SOCCORSO DI SAAB...
S. Car. per "Il Sole 24 Ore" - La saga nordica dei cavalieri bianchi cinesi si arricchisce di un nuovo protagonista, ma non è detto che sia finita. La soluzione della crisi del costruttore svedese di automobili Saab - finito l'anno scorso nelle poco robuste braccia dell'olandese Spyker Cars - è legata all'accordo di salvataggio annunciato ieri: un memorandum d'intesa non vincolante secondo cui la Zhejiang Youngman Lotus Automobile rileverà una partecipazione del 29,9%, mentre il distributore cinese Pangda (già coinvolto in precedenza) acquisirà una quota del 24 per cento.
Un doppio ingresso nel capitale che dovrebbe apportare un totale di 245 milioni di euro nelle casse vuote dell'azienda, che è stata costretta di recente a sospendere più volte la produzione, con i fornitori-creditori alle calcagna. Youngman e Saab dovrebbero inoltre dare vita a una jont venture manifatturiera in Cina in cui avranno ciascuna il 45%, con il restante 10% in capo alla Pangda. Un'altra joint sarà nella distribuzione. Il problema è che non è affatto sicuro il via libera delle autorità di Pechino, la cui mancata approvazione in tempo ha già fatto saltare il precedente accordo di salvataggio con Hawtai Motor.
12. IL BISCIONE S´AGGRAPPA AL DIGITALE...
Giuliano Balestreri per "la Repubblica" - Sono tempi difficili per Mediaset che in Borsa ha imboccato una china calante, complici i risultati elettorali certo, ma a preoccupare gli investitori - attenti più ai numeri che alla politica - è il tema della pubblicità. Giuliano Adreani, numero uno della concessionaria, è tranquillo e vede una ripresa a breve, ma a fine aprile i dati non sono per nulla incoraggianti.
Certo il gruppo raccoglie sempre il 62% degli investimenti in tv, ma si muove proprio come il mercato. I canali generalisti perdono l´1,6% (-1,8% tutto il settore) e a salvare il Biscione sono le reti digitali, pay o free, che hanno raccolto 38 milioni (+39%). Disastrosi invece i conti della Rai che cede l´8% scendendo a 408 milioni, ma Viale Mazzini ha trasmesso "solo" 3,1 milioni di secondi di spot contro i 4 milioni della reti digitali di Mediaset e i 6,7 dell´analogico.
13. IL MANCHESTER DRIBBLA LE PERDITE GRAZIE ALLA BORSA...
Enrico Franceschini per "la Repubblica" - Il Manchester United, vincitore della Premier League inglese, sconfitto dal Barcellona nella finale di Champions League e uno dei "brand" sportivi più famosi del mondo, potrebbe quotarsi alla Borsa di Hong Kong, in un´operazione che toglierebbe il controllo della società all´attuale proprietario, il miliardario americano Malcom Glazer, contestato dai tifosi per avere caricato di debiti il club.
La famiglia Glazer ha comprato il Manchester United nel 2005 per quasi 800 milioni di sterline (circa 950 milioni di euro), finanziando tuttavia l´acquisto con prestiti ottenuti da varie banche e creando un passivo di cui il club non si è più liberato. Anche la scorsa stagione, nonostante tutti i soldi guadagnati da abbonamenti, incassi, diritti tivù e ricche sponsorizzazioni, la squadra ha concluso con una perdita di 80 milioni di sterline (95 milioni di euro).
WAYNE ROONEYNell´ultimo anno e mezzo i Glazer hanno rifiutato due offerte di rilevamento della società, una di un gruppo di investitori britannici guidati da Jim O´Neil, presidente di una divisione della Goldmans Sachs, che aveva offerto 1 miliardo di sterline; l´altra da parte della famiglia reale del Qatar, che ha offerto 1 miliardo e mezzo di sterline.
La quotazione in Borsa ad Hong Kong potrebbe dare al Mancheser United un valore di 1 miliardo e 700 milioni di sterline (circa 2 miliardi di euro), permettendo ai Glazer di mantenere, se lo volessero, una quota di minoranza del club, di ripagare tutti i debiti con le banche (500 milioni di sterline) e di guadagnarci sopra anche un bel po´ di soldi. Le associazioni dei tifosi hanno accolto positivamente la notizia, ma chiedono che la squadra sia quotata anche a Londra, per poterne acquistare anche loro qualche azione.