1 - MILANO ALLE 13.00 OSCILLA TRA LA PARITà E UN LIEVE RIBASSO...
FTSE MIB A 20.117,78 (+0,00%) - All Share a 20.855,03 (-0,10%)
2 - BORSA: EUROPA AZZERA GUADAGNI, TIENE LONDRA...
(ANSA) - Dopo un tentativo di recupero in avvio, grazie al rimbalzo delle banche, le borse europee hanno azzerato i guadagni. Ora viaggiano, senza particolari spunti, perloppiù in calo marginale. Fa eccezione Londra che si mantiene in positivo grazie anche al rally del produttore di metelli Eurasian Natural Resources (+4,7%) dopo indiscrezioni di stampa su un'offerta d'acquisto da parte di Glencore.
I bancari restano postivi (+0,42% il Dj Stoxx settoriale) grazie anche al rimbalzo a Milano di Banco Popolare (+2%) e Bpm (+1,5%). Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse europee: - Londra +0,11% - Parigi -0,03% - Francoforte -0,20% - Madrid -0,34% - Amsterdam -0,06% - Stoccolma -0,09% - Zurigo chiusa.
Federico Ghizzoni UNICREDIT3 - UNICREDIT: RAMPL, BISOGNA CHIEDERSI SE VOGLIO RESTARE PRESIDENTE...
(Adnkronos) - "La prima e piu' importante domanda deve essere se io voglio continuare o no" a fare il presidente di Unicredit. Lo dice il presidente della banca, Dieter Rampl. "Io credo che sia davvero troppo presto per parlare di questo tema -risponde Rampl a chi gli chiede delle indiscrezioni di stampa secondo le quali potrebbe essere confermato presidente, alla scadenza del mandato- quando sara' il momento la prima piu' importante domanda deve essere se io voglio continuare o no. E, se sara' cosi', noi decideremo sulla base di quello che e' piu' importante, cioe' la banca, e non nell'interesse di qualche singola persona o azionista".
4 - MEDIOBANCA: RAMPL, CI SONO COLLOQUI CONTINUI, NON SOLO SU PATTO...
(Adnkronos) - In Mediobanca "ci sono colloqui permanenti, non solo per il patto. Sono il vicepresidente di Mediobanca". Cosi' il vicepresidente di Mediobanca Dieter Rampl commenta le indiscrezioni di stampa su incontri relativi al rinnovo del patto di sindacato, a margine dell'assemblea di Assolombarda a Milano. "Non c'e' niente di nuovo rispetto a giovedi' - conclude - poi il 24 ci sara' un cda molto normale".
5 - RCS: PASSERA, SEMPLIFICAZIONE SOCIETARIA PASSO GIUSTO...
(Adnkronos) - "La semplificazione societaria" in Italia che Rcs Mediagroup si appresta a varare "e' un passo giusto". Lo dice l'ad di Intesa Sp Corrado Passera, a margine dell'assemblea di Assolombarda a Milano.
6 - PASSERA (INTESA): NON HO NOTIZIE DI INGRESSO NUOVI SOCI...
(LaPresse) - Corrado Passera, amministratore delegato di Intesa San Paolo, ha detto di non avere notizie in merito all'ingresso di nuovi soci dopo l'aumento di capitale, operazione che rappresenta "una grande soddisfazione e un grande risultato anche per l'Italia" ha aggiunto a margine dell'assemblea di Assolombarda a Milano.
7 - TI MEDIA: BERNABE', SIAMO EDITORE SILENTE...
(Adnkronos) - "Siamo un editore silente, come dice uno dei nostri migliori giornalisti". Cosi' il presidente esecutivo di Telecom Italia, Franco Bernabe', risponde, a margine dell'assemblea di Assolombarda, a chi gli chiede conferma dell'affidamento di un mandato esplorativo a Mediobanca per la valorizzazione della partecipazione in Ti Media.
8 - TV: ADREANI, LA7 NON E' UN NOSTRO GRANDE CONCORRENTE...
(Adnkronos) - "Non e' che La7 sia questo grande concorrente, non e' un competitor particolarmente forte". Cosi' l'ad di Mediaset, Giuliano Adreani, a margine dell'assemblea di Assolombarda commenta le voci dell'ingresso di nuovi possibili soci nel gruppo editoriale de La7. "La7 oggi ha una sua strada -ha sottolineato Adreani- e non vedo perche' debbano cambiare".
9 - CALCIO: ADREANI, MOCKRIDGE HA RAGIONE...
(Adnkronos) - "Mockridge ha ragione perche' il calcio non puo' avere questi contraccolpi". L'ad di Mediaset, Giuliano Adreani, a margine dell'assemblea di Assolombarda, da ragione al numero uno di Sky Italia, Tom Mockridge, che nei giorni scorsi ha minacciato di non voler piu' seguire il calcio dopo gli scandali delle ultime settimane.
10 - MEDIASET: ADREANI, A LUGLIO POTREBBE ESSERCI RIPRESA RACCOLTA PUBBLICITARIA...
(Adnkronos) - "Il 2011 sara' un anno difficile anche se gennaio e' cominciato abbastanza bene ma poi sono subentrate molte situazioni negative ma penso che nella seconda parte dell'anno possa esserci un recupero della raccolta pubblicitaria e gia' a luglio sembra esserci un inizio di ripresa". E' quanto sostiene l'ad di Mediaset, Giuliano Adreani, a margine dell'assemblea di Assolombarda in corso a Milano.
11 - PUBBLICITA': NIELSEN, -2,6% PRIMI 4 MESI 2011, STIMA -0,1% PER L'ANNO...
Radiocor - Anche il secondo trimestre del 2011 si apre con una lieve flessione degli investimenti pubblicitari. Nel singolo mese di aprile la contrazione rispetto al 2010 e' pari al -1,4%. Nei primi quattro mesi dell'anno il valore complessivo dell'advertising rilevato da Nielsen e' stato di poco superiore ai 2,9 miliardi di euro con una variazione del -2,6% rispetto all'anno precedente.
A livello di mezzi internet e' l'unico che cresce nel primo quadrimestre, mentre nel singolo mese di aprile si registra una leggera ripresa per tv, periodici e cinema. Tra i settori merceologici pesa molto il calo delle aziende del comparto alimentari e telecomunicazioni. Automobili e' l'unico in crescita tra i settori piu' importanti nel mercato pubblicitario. Nel corso dell'anno la situazione del mercato migliorera' progressivamente, ma la chiusura rispetto al 2010 sara' comunque negativa (-0,1%).
12 - MEDIASET: ANCORA VENDITE. PESA IL RISCHIO POLITICO E NON SOLO...
trend-online.com - Anche la seduta odierna non sta riservando nulla di buono per Mediaset che dopo aver concluso la giornata di venerdì scorso con un calo di due punti percentuali, continua a perdere terreno quest'oggi. Il titolo viene fotografato negli ultimi minuti a 3,416 euro, con un rosso dell1,04% e oltre 4,5 milioni di azioni passate di mano fino ad ora.
Ad accendere i riflettori su Mediaset ci ha pensato quest'oggi UBS che ha deciso di confermare la raccomandazione "neutral", malgrado il titolo sia sceso di quasi il 20% nell'ultimo mese, complici le incertezze politiche e i timori del mercato sulla debolezza della raccolta pubblicitaria in Europa.
Gli analisti della banca elvetica hanno inoltre ridotto il prezzo obiettivo di Mediaset da 4,7 a 3,5 euro proprio per tenere conto dell'incertezza dello scenario pubblicitario nel medio termine e del rischio politico, anche se gli esperti ritengono che ci sia spazio per un re-rating. Per UBS Mediaset non è caro, ma mancano dei catalizzatori nel breve termine per un re-rating del titolo che nel corso di questa estate dovrebbe andare alla deriva.
Antenne Mediaset13 - BPM: CHIESA, DA QUESTIONE DELEGHE VOTO NESSUN IMPATTO SU GESTIONE E CONTI...
(Adnkronos) - La questione dell'aumento delle deleghe di voto richiesto dalla Banca d'Italia a Bpm non avra' impatti sulla gestione e sui conti dell'istituto. Lo ha detto Enzo Chiesa, direttore generale della Bpm, in una conference call con gli analisti, rispondendo a una domanda sull'innalzamento del numero di deleghe di voto, che sara' uno dei punti all'ordine del giorno dell'assemblea dei soci della banca del prossimo 25 giugno.
L'innalzamento delle deleghe da tre a cinque o una sua eventuale bocciatura in assemblea "cambia veramente poco nella gestione dell'azienda -ha spiegato Chiesa- e nei conti zero". "Ci e' stato chiesto come management e come consiglio di portare una variazione del numero di deleghe", ha continuato Chiesa, "e lo abbiamo fatto in spirito di collaborazione con Bankitalia. Io non ho la piu' pallida idea di quello che fara' l'assemblea e tanto meno di quelli che sono i rischi". L'unico rischio in caso di bocciatura dell'aumento delle deleghe, ha concluso, "e' avere una sovraesposizione mediatica".
logo BPM14 - DRAGHI: PER CAMBIARE LE COSE BISOGNA AVERE A CUORE IL PAESE...
Radiocor - 'Voi siete la generazione che rispondera' alla crisi, una crisi lunga, una crisi di crescita. Voi cambierete le cose'. Cosi' il Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, rivolgendosi a un gruppo di ragazzi delle scuole superiori che stanno per ricevere dalle sue mani il premio che la Banca d'Italia ha istituito, sotto il governatorato di Draghi, per i giovani che si sono distinti nello studio della matematica e dell'informatica.
Accanto a lui, sul palco, c'e' solo il Direttore Generale, Fabrizio Saccomanni. Ai ragazzi Draghi fa subito un parallelo con l'Italia 'dei vostri nonni' quelli che hanno vissuto in un Paese 'in cui c'era uno sviluppo straordinario con una crescita esplosiva'. Ai ragazzi spiega che oggi e' diventata fondamentale la conoscenza e l'inventivita' e aggiunge: 'Per cambiare le cose avete bisogno di imparare a sentire in comune a sentirvi parte di una comunita'. Non siete solo voi. C'e' la comunita' degli amici che crescendo diventa il Paese. Come i vostri nonni - aggiunge Draghi - che non pensavano solo a loro stessi ma al Paese'.
MASSIMO PONZELLINI15 - FUGA DAL BOND SANTANDER: SPAGNA SOTTO SHOCK...
Estratto dell'articolo di Luca Davi per il "Sole 24 Ore" - Per i (pochi) ottimisti si è trattato solo di un episodio, e quindi difficilmente ripetibile. Ma per la maggioranza degli analisti è la dimostrazione di quanto pesi il rischio sovrano sul mercato europeo dei capitali. Certo è che la notizia, diffusa ieri dal Wall Street Journal, che un'emissione di covered bond del Banco Santander abbia trovato compratori solo per circa la metà del valore complessivo, pari a 1 miliardo di euro, non è rinfrancante. Soprattutto se si considera che di norma, quando un'emissione è piazzata per un valore inferiore al 90-95% del totale, è già bollata come deludente.
Il Santander pagava peraltro un premio dell'1,95% sopra il mid-swap, il tasso di riferimento, per attirare gli investitori a comprare un covered bond a 5 anni, con una cedola del 4,625 per cento. Il rating, come è da tradizione per strumenti simili, era altissimo: tripla A, secondo Moody's. Abbastanza, insomma, per ingolosire qualunque investitore. Eppure l'emissione è stata un mezzo fallimento, tanto che le tre banche che hanno curato l'operazione - Commerzbank, Hsbc, e Société Générale - sono state costrette ad assorbire circa la metà dei titoli non acquistati dal mercato.
Il motivo? Tutto è riconducibile al sottostante dei bond della banca spagnola. Le obbligazioni erano infatti garantite da una serie di prestiti concessi dal Santander alle municipalità spagnole. Asset ritenuti evidentemente poco solidi dagli investitori. A minare la fiducia dei mercati è la convinzione che, dopo il crack di Irlanda, Portogallo e Grecia - sui cui pesa l'ipotesi di un nuovo intervento di salvataggio da parte dell'Unione europea - sia ora il turno della Spagna. E delle sue municipalità super-indebitate.
Draghi speaks16 - FINANZA: CHIUDE MEETING 2011 DEL BILDERBERG, IL MISTERIOSO CLUB DEI POTENTI...
(Adnkronos) - Nessuna dichiarazione finale, nessuna foto di gruppo, anzi, qualcuno dei partecipanti neghera' persino di essersi recato all'appuntamento, contando sul fatto che - al di la' della lista ufficiale - esiste un elenco ufficioso di invitati. Per essere il club che (dopo il G20 e l'Assemblea annuale dell'Onu) raccoglie le persone piu' potenti del mondo, il Bilderberg group - che chiude oggi i lavori a St. Moritz, in Svizzera - e' decisamente laconico sulle sue attivita' e soprattutto sui suoi obiettivi. Cosi' sarebbe stato anche quest'anno senza la sortita dell'europarlamentare della Lega Borghezio, allontanato in modo deciso dall'imponente servizio di sicurezza.
Un apparato di security piu' che giustificato, scorrendo l'elenco dei partecipanti che va dalla regina Beatrice di Olanda a Sofia di Spagna, dal principe ereditario Haakon di Norvegia al presidente della Bce Jean-Claude Trichet. Ma la lista dei circa 130 partecipanti e' ricca di personaggi famosi e potenti (dal 'presidente' dell'Europa Van Rompuy a quello della Banca Mondiale Zoellick, e poi il cancelliere dello Scacchiere George Osborne e via dicendo) tanto da suscitare comprensibili curiosita' e - fra i fautori del 'complotto mondiale' - il sospetto che si tratti del 'governo ombra del mondo'.
E' sempre stato cosi', da quando nel 1954 il primo gruppo si riuni' in Olanda nel Bilderberg Hotel per uno scambio di opinioni sull'ordine mondiale della guerra fredda: negli anni si e' affermato che le basi dell'Europa unita sono state gettate proprio in questa assise, ma nessuno e' disposto a dare conferme ufficiali.
17 - SAIPEM: NUOVI CONTRATTI E&C OFFSHORE PER OLTRE 1 MLD DI DOLLARI...
(LaPresse) - Saipem si è aggiudicata nuovi contratti E&C Offshore in Egitto, mare del Nord e Russia, per un valore di oltre 1 miliardo di dollari. Lo comunica la controllata di Eni in una nota. In Egitto, Burullus Gas Company ha assegnato a Saipem il contratto Epic per nuovi sviluppi sottomarini nell'area della West Delta Deep Marine Concession, situata circa 90 chilometri al largo della parte nord occidentale del delta del Nilo, in profondità d'acqua comprese tra i 400 e i mille metri.
Lo sviluppo prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la fabbricazione e l'installazione di un totale di sette teste di pozzo sottomarine e delle relative infrastrutture, degli umbilical, e delle flowline. Saipem aveva già eseguito, ancora per Burullus Gas Company, due fasi precedenti dello stesso sviluppo sottomarino; le nuove strutture saranno raccordate con quelle esistenti. Le attività a mare saranno realizzate principalmente dal mezzo navale altamente specializzato Saipem Fds.
18 - BANCHE: GARANTE PRIVACY, CLIENTI PIU' SICURI CON TRACCIAMENTO OPERAZIONI...
(Adnkronos) - Dati dei clienti piu' sicuri e al riparo da accessi non autorizzati e intrusioni indebite negli istituti bancari. Il Garante privacy ha fissato le regole alle quali dovranno attenersi banche e Poste Italiane spa (relative all'attivita' bancaria e finanziaria) per 'blindare' il sistema informativo e garantire un corretto trattamento dei dati dei correntisti.
Il provvedimento generale - si legge in una nota - tiene conto di numerose istanze pervenute al Garante di accertamenti ispettivi effettuati tra il 2008 e il 2010 presso le maggiori banche o gruppi bancari e degli esiti di un'ulteriore attivita' di rilevazione svolta in collaborazione con Abi su 441 banche. Alcuni clienti, in particolare, avevano segnalato che i loro dati erano stati oggetto di accessi indebiti, presumibilmente da parte di dipendenti, e comunicati a terzi che li avevano poi utilizzati per scopi personali, in genere, in cause di separazioni giudiziali e in procedure esecutive (ad es. pignoramenti presso terzi).
In assenza di una normativa che obblighi le banche a tracciare tutte le operazioni, l'Autorita' ha ritenuto di prescrivere agli istituti bancari l'adozione di rigorose misure.
Yngv Slyngstad direttore del Fondo Sovrano Svedese19 - FINANZA: FONDO SOVRANO NORVEGIA DIVENTA NUMERO UNO AL MONDO...
(Adnkronos) - Scende Abu Dhabi e sale Oslo: e' la nuova classifica dei fondi sovrani che emerge dall'ultimo rapporto del Monitor Group sui fondi sovrani, istituzioni finanziarie che controllano beni per quasi 2.600 miliardi di dollari. La revisione del Monitor Group taglia drasticamente le stime sul patrimonio dell'Abu Dhabi Investment Authority, il fondo sovrano emiratino su cui non esistono dati ufficiali ma il cui patrimonio dovrebbe aggirarsi intorno ai 342 miliardi di dollari, poco sopra quello di Pechino, la China Investment Corporation, accreditata di asset per 332 miliardi.
Al primo posto, inarrivabile, con un patrimonio da 3.109 miliardi di corone (ovvero 560 miliardi di dollari o 394 miliardi di euro) si colloca quindi lo 'Statens pensjonsfond utland', letteralmente Fondo Globale per le Pensioni Pubbliche, il fondo sovrano norvegese, nato nel 1990 per la gestione delle entrate dal petrolio e del gas che negli ultimi decenni hanno trasformato il paese scandinavo. L'obiettivo dell'istituzione (in origine battezzata appunto Oilfondet, ovvero fondo petrolifero) e' gettare le basi del welfare system per le prossime generazioni norvegesi: solo il 4 per cento delle entrate del settore estrattivo finisce in spesa pubblica mentre almeno il 60 per cento e' reinvestito in partecipazioni azionarie in tutto il mondo e il 35 per cento in bond.