Guido Ruotolo per "la Stampa"
MARCO PaoloniLe indagini sono arrivate a un punto molto delicato. Non solo perché portano a 30 le partite che potrebbero essere state taroccate. Ma perché aprono scenari inediti, e superano i confini nazionali. L'inchiesta su totoscommesse e camorra riserva sorprese clamorose, portando i magistrati napoletani a esplorare nuove praterie. In Spagna e Sud America, dove il clan D'Alessandro di Castellammare di Stabia avrebbe messo radici, investendo i suoi capitali nel settore delle scommesse e del calcio, in Sudamerica, e addirittura potrebbe aver «manipolato» i risultati di alcune partite del campionato spagnolo.
Ipotesi che i pm Filippelli, Siragusa e l'aggiunto Cantelmo stanno verificando in queste ore. Collaborando anche con Eurojust, con quell'ufficio di coordinamento delle Procure europee, interessato a quello che è già emerso nella inchiesta Cantelmo sulla partita taroccata in Germania, Bochum-Energia Cottbus, giocata il 28 febbraio del 2009.
Fa impressione scoprire che i tentacoli della piovra napoletana si allunghino fino al Sud America e alla Spagna. «La nuova frontiera delle mafie - avverte il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, in una intervista all'Espresso, - sta acquisendo quote sostanziose del mercato del gioco, i cui introiti, anche quelli legali, sono in crescita. Questa sta diventato la nuova frontiera delle mafie».
signoriE sono trenta le partite «anomale», giocate nelle maggiori serie (A, B, e Lega Pro), anomale come in alcuni casi sono state le scommesse su quegli incontri, al centro delle verifiche dell'inchiesta Cantelmo. In alcuni casi, verifiche positive che annunciano nuove iniziative giudiziarie, nuovi arresti.
PIERO GRASSOStiamo parlando di quell'inchiesta partita da un duplice omicidio di camorra e che si è imbattuta nelle attività di riciclaggio del potente clan D'Alessandro che, attraverso prestanomi, si era impossessato anche di alcune agenzie di scommesse del circuito Intralot (poi sequestrate). Come quella di via Pioppai che si contendeva con un'agenzia di Casal di Principe (capitale di Gomorra), il primato nazionale per volumi di scommesse.
E solo questo, Castellammare e Casal di Principe in vetta alla classifica di giocate, racconta meglio di tanti discorsi il rischio dell'infiltrazione della camorra. «I clan è la tesi della inchiesta Cantelmo - sono interessati alle scommesse non solo perché creano profitti ma perché insieme al riciclaggio finanziano le attività di usura».
CALCIO-LA FICTION PIU' AMATA DAGLI ITALIANITrenta partite anomale. Oggi i pm Filippelli e Siragusa sentiranno per la seconda volta Francesco Baranca, manager dell'agenzia di scommesse online austriaca «SkySport365», che ha inviato anche a Cremona e Bari un appunto sulle scommesse anomale che hanno riguardato una decina di partite di serie A e altrettanto di serie B.
BOSS A BORDO CAMPA DELLA PARTITA DEL NAPOLITra le squadre coinvolte, ci sarebbero il Bari, Livorno, l'Atalanta, Piacenza, Benevento, Cosenza, Napoli, Roma e Lazio. Baranca è andato anche a Cremona, e questo lascia ipotizzare che tra le due inchieste possano esservi punti di contatto concreti. Insomma, se non le stesse partite le stesse squadre o persone coinvolte come indagati o persone informate dei fatti nelle inchieste di Cremona e di Napoli.