1 - POSTE: LA LEGA ALL'ATTACCO DI SARMI...
Gianpiero Di Santo per "Italia Oggi"
Una multa che potrebe raggiungere gli 1,5 milioni di euro, l'obbligo di rimborsare i clienti per i danni provocati dalla debacle del nuovo sistema informatico e per le interminabili file che si sono dovuti sobbarcare, e, non ultima, la rinuncia alla parte del piano di razionalizzazione degli sportelli che prevede la chiusura degli uffici postali in molti piccoli comuni montani e no.
La Lega Nord fa la voce grossa a Roma con l'amministratore delegato di Poste italiane, Massimo Sarmi e tramite un'interpellanza firmata in primis dal capogruppo alla camera, Marco Reguzzoni, ma siglata da tutti i big del Carroccio a Montecitorio, Giancarlo Giorgetti e Daniele Molgora compresi, chiede al ministro dello sviluppo economico, Paolo Romani, di intervenire per sanzionare i catastrofici disservizi che nelle ultime settimane hanno trasformato le giornate dei cittadini impegnati nel disbrigo di faccende teoricamente semplicissime, come il pagamento delle bollette delle utenze in un calvario.
Un calvario cominciato, si legge nel testo dell'interpellanza, proprio il primo giugno scorso, in coincidenza con l'avvio del nuovo sistema informatico che «ha manifestato da subito gravi problemi e ha reso impossibile adempiere alle normali operazioni postali, come ritirare le pensioni, spedire e ricevere raccomandate urgenti, pagare bollettini e multe nei termini di scadenza, causando, quindi, danni anche economici ai cittadini». I parlamentari della Lega osservano che la Caporetto di questi giorni ha «reso evidente, nei fatti, che la società Poste italiane non riesce a conseguire gli obiettivi di qualità espressi con chiarezza nel contratto di programma stipulato con il ministero dello sviluppo economico».
LE POSTE IN TILTE ricordano che la spa, di proprietà del ministero dell'Economia, quest'anno, ha ricevuto dallo stato 300 milioni «al fine di assicurare la fornitura su tutto il territorio nazionale delle prestazioni comprese nel servizio universale, pena una multa fino a 1.500.000 euro. A Romani, insomma, la Lega chiede di fare rispettare gli obblighi assunti dalla spa pubblica sui livelli di qualità dei servizi e sul «soddisfacimento delle esigenze degli utenti, anche rivalutando le decisioni unilaterali della società di chiudere molti uffici postali dei piccoli comuni», e di valutare la possibilità di «un risarcimento, a carico di Poste italiane, per i cittadini che hanno subito danni economici».
La linea dura scelta dal Carroccio probabilmente non farà piacere allo stesso Sarmi, né a un esponente di punta del partito guidato da Umberto Bossi, come il governatore del Veneto, Luca Zaia. Che di recente ha firmato un accordo secondo il quale dal prossimo settembre, attraverso gli «Sportelli amici» degli uffici postali sarà possibile prenotare visite mediche ed esami diagnostici o addirittura ricevere a domicilio, tramite i portalettere, farmaci ospedalieri per chi non possa ritirarli di persona».
Poste Italiane jpegPeccato che quell'intesa, oltre a suscitare le proteste dei farmacisti veneti, che hanno minacciato il blocco di servizi essenziali per il funzionamento sistema sanitario regionale, sia in palese contraddizione con la linea del Carroccio sintetizzata nell'interpellanza. Che in sostanza vuole imporre a Sarni di fare bene il suo mestiere: garantire la consegna di lettere, raccomandate, assicurate, pacchi e pensioni. Altro che voli pindarici nella finanza e nei servizi innovativi.
2 - BLACK OUT POSTE: BOOM PER TABACCAI E RACCOMANDATE ONLINE...
Da "Repubblica.it"
Poste inavvicinabili? Dei timbri postali però non si può fare a meno, dalla partecipazione a un concorso alla vertenza, al pagamento delle multe, i timbri sono necessari come garanzia. Ma per bollette e raccomandate in tanti sono stati i romani disperati per le file chilometriche che hanno cercato soluzioni alternative su Internet.
Cliccando infatti le parole "bollettino postale" o "raccomandate" su un motore di ricerca, hanno scoperto altre strade per effettuare queste operazioni: e, oltrechè la bolletta dal tabaccaio, hanno scoperto che si può fare una raccomandata on line sia con Poste online che con altri servizi privati come il Posta Pronta, che usa Poste Italiane solo nella fase finale di consegna della lettera, ma prima il testo viaggia su Internet fino alla città di destinazione.
Giancarlo Giorgetti - Copyright Pizzi"Abbiamo in due giorni abbiamo raddoppiato le spedizioni di raccomandate da Roma" spiegano da Posta Pronta, "e sul nostro sito c'è stata una vera e propria impennata degli iscritti: erano on line circa 7 mila utenti, e in 48 ore sono lievitati a 10 mila. Nemmeno spot pubblicitari a sei zeri avrebbero saputo fare di meglio".