1. BORSA: EUROPA POSITIVA CON AUTO; ATTESA SU BCE E DATI USA...
(ANSA) - Torna il sereno sulle principali borse europee, dopo il calo della vigilia dovuto all'andamento delle banche alle prese con i timori sul debito pubblico dei Pigs (Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna). Nel giorno in cui si riuniscono Bce e Banca d'Ighilterra per decidere sui tassi e in attesa di alcuni dati macroeconomici Usa sull'occupazione e sulle scorte nei mnagazzini all'ingrosso, i mercati riprendono fiato, favoriti anche dai future su Wall Street positivi.
Gli acquisti vengono oggi trainati dal settore automobilistico, con Volkswagen (+1,45%), Peugeot (+1,23%) e Renault (+0,99%), mentre soffrono ancora tra i bancari Bank of Ireland (-4,23%), Lloyds (-1,99%) ed Rbs (-1,43%), a differenza delle greche Alpha (+2,23%) ed Efg (+1,97%), dopo l'appoggio suggerito dal governo di Berlino alle banche tedesche di sostenere il debito pubblico greco.
Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse europee. - Londra -0,24% - Parigi +0,53% - Francoforte +0,46% - Madrid +0,40% - Milano +0,38% - Amsterdam +0,22% - Stoccolma +0,17% - Zurigo +0,05%.
2. BORSA: ASIA FIACCA, TIMORI SU CAMBI E TASSI INTERESSE...
(ANSA) - L'incognita sui tassi di cambio tra le valute, con il rialzo dell'euro e del dollaro australiano, e sui tassi d'interesse, che oggi Bce e Banca d'Inghilterra dovrebbero lasciare invariati, riservandosi però di ritoccarli già il prossimo mese per quanto riguarda la zona euro, ha frenato gli entusiasmi degli investitori verso le principali borse di Asia e Pacifico. Tokyo ha segnato un lieve rialzo (0,19%), Sidney dello 0,28%, mentre cedono Shanghai (-1,42%) e Hong Kong (-1,04%),ancora aperte.
Sulla piazza nipponica ha sofferto ancora una volta Tepco (-4%), gestore dell'impianto nucleare di Fukushima, mentre il colosso dei videogiochi Nintendo (-4,7%) ha scontato il taglio della raccomandazione di Ubs da 'buy' (acquistare) a 'neutral' e la conferma della raccomandazione di vendere da parte di Citigroup. Difficoltà anche per i bancari Mizhuo (-1,52%) e Sumitomo-Mitsui Financial (-0,92%).
A Sidney hanno segnato il passo gli estrattivo-minerari Mineral Resources (-1,59%) e Mirabela Nickel (-1,57%), a differenza dei farmaceutici Sigma (+8,33%), Mesoblast (+8,05%) e Invocare (+6,88%), favoriti dalla decisione dell'Autorità sanitaria di non bloccare le vendite di un farmaco.
borsa di milanoDi seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse di Asia e Pacifico. - Tokyo +0,19% - Hong Kong -1,04% (seduta in corso) - Shanghai -1,42% (seduta in corso) - Taiwan -0,07% - Seul -0,57% - Sidney +0,28% - Mumbai -0,25% (seduta in corso) - Singapore -0,16% (seduta in corso) - Bangkok -1,14% - Giakarta -0,43% (seduta in corso).
3. MORNING NOTE: L'AGENDA DI GIOVEDI' 9 GIUGNO...
Radiocor - Milano - assemblea generale Anci, Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani.
Milano - cerimonia di premiazione dei vincitori dei concorsi 2010 promossi da UniCredit e Universities Foundation. Partecipa, tra gli altri, il presidente Dieter Rampl.
Milano - presentazione di Vox Imago, progetto multimediale. Partecipa, tra gli altri, Giovanni Bazoli, presidente del Consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo.
Milano - 'What's next for Italy?' dibattito sulle prospettive dell'Italia in occasione dei 150 anni di Unita' nazionale. Organizzato da The Economist.
Roma - seminario del Centro Studi Confindustria sugli scenari industriali al quale partecipa la presidente, Emma Marcegaglia.
Roma - l'Isvap presenta la relazione annuale sull'attivita' dell'anno 2010.
Francoforte: si riunisce l'esecutivo della Bce.
4. MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor - PETROLIO: Opec non aumenta produzione e i prezzi volano (dai giornali). 'Si mette a rischio la ripresa', intervista al capo economista Aie, Fatih Birol (Il Sole 24 Ore, pag. 2).
BCE: Draghi, indipendenza e credibilita'. No alla ristrutturazione del debito greco (dai giornali).
Ingresso BorsaECONOMIA: 'Europa, rifai la Ue per rinascere', intervento di Kenneth Rogoff, ex capo economista Fmi (Il Sole 24 Ore, pag. 1 e 12).
CONFINDUSTRIA: al via la federazione delle imprese hi-tech (Il Sole 24 Ore, pag. 21).
FIAT: con Chrysler debiti a 6,3 miliardi (dai giornali). Pronta la lettera di Marchionne per l'addio a Confindustria (La Repubblica, pag. 27).
TELECOM: Bernabe' 'banda larga di Stato? Cosi' non possiamo investire' (Corriere della Sera, pag. 38).
GEMINA: Singapore pronta a salire (Il Sole 24 Ore, pag. 37).
ATLANTIA: accelera su Ipo Costanera (Il Sole 24 Ore,pag.37).
BPM: agitazione per timori scalata (Il Sole 24 Ore,pag. 38).
borsa londraATON: Gnutti batte cassa e punta sul mattone (Il Sole 24 Ore, pag. 38).
MPS: tratta con tre banche cessione Consum.it (Il Sole 24 Ore, pag. 39).
BANCHE: 'vogliamo investire ancora in Italia', intervista al vice-presidente di State Streeet Corp, Joe Antonellis (Il Sole 24 Ore, pag. 39).
BAGLIETTO: salta vendita a Overmarine (Sole 24 Ore,pag. 41).
5. CONFINDUSTRIA: STOP RIPRESA, IN 3 ANNI PRODUZIONE -17%...
(ANSA) - La fase di recupero dopo la crisi economica in Italia ha "frenato" dopo il primo semestre 2010. "La produzione industriale italiana è quasi ferma ai livelli dell'estate 2010", con un +0,1% di crescita media mensile da luglio 2010 a marzo 2011, "e dista dal massimo precrisi (-26,1%) ancora molto, -17,5%".
Lo rileva il rapporto sugli scenari industriali del Centro Studi di Confindustria che sottolinea: "Il Paese rimane ad alta vocazione industriale ma spicca per la flessione dell'attività registrata nell'ultimo triennio (-17% cumulato), doppia o tripla di quelle delle maggiori concorrenti (peggio ha fatto solo la Spagna)". I nostri imprenditori "devono essere tre volte più bravi degli altri" per sopravvivere "in un contesto competitivo così carente", è il commento del direttore del centro studi, Luca Paolazzi.
6. ISTAT,RETRIBUZIONI I TRIMESTRE+2,6%, SCATTO INDUSTRIA ...
(ANSA) - In Italia le retribuzioni lorde, per unità di lavoro (Ula) e al netto della cassa integrazione, sono cresciute nel primo trimestre del 2011, guardando al complesso dell'industria e dei servizi, del 2,6% (dato grezzo) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e dello 0,7% (dato destagionalizzato) sul trimestre precedente. Lo comunica l'Istat. Su base tendenziale le retribuzioni sono cresciute più dell'inflazione (circa 2,3%). particolarmente alto è stato il rialzo nell'industria (+4%).
7. AUMENTO INTESA, L'OBBEDIENZA AGRICOLE ALL'ANTITRUST...
S. Bo. per il "Corriere della Sera" - «Il Crédit Agricole rispetta sempre le decisioni delle autorità, in Francia come in Italia» . Lo ha detto ieri l'amministratore delegato della banca francese Jean Paul Chifflet durante una conferenza stampa a Milano. La banca, che nel 2009 per non svalutare né svendere la quota in Intesa secondo quanto aveva disposto l'Antitrust all'atto della fusione fra la banca milanese e il Sanpaolo, ha cercato anche un patto con le Generali, bocciato per due volte dall'autorità che tutela la concorrenza, ha annunciato ieri di aver già venduto la settimana scorsa i diritti relativi all'aumento di capitale Intesa per 65 milioni.
La partecipazione si diluirà dunque dall'attuale 4,9%al 3,8%. Secondo gli impegni presi nel febbraio 2010 con l'Antitrust, che aveva aperto un procedimento di inottemperanza, l'Agricole, che deve scendere al 2%in Intesa entro il 30 giugno 2011, congelerà dopo quella data i diritti di voto sulla quota eccedente, cioè l' 1,8%post-aumento.
Credit Agricole e Generali logo«Sui diritti di voto rispetteremo quello che è stato convenuto con l'Antitrust» , ha detto ieri Chifflet. Il top manager ha sottolineato anche che, come segnale della «sua buona volontà» , la banca non ha partecipato alla recente assemblea di Intesa Sanpaolo per il via libera all'aumento di capitale da 5 miliardi. L'Agricole, che ieri ha illustrato anche con Ariberto Fassati e Giampiero Maioli il nuovo piano strategico di Cariparma, ha detto infine che non farà aumenti di capitale e prevede di crescere senza acquisizioni.
8. LA FAMIGLIA L'ORÉAL TORNA IN TRIBUNALE...
M. Mou. per "Il Sole 24 Ore" - La saga Bettencourt si arricchisce di un ennesimo capitolo. A sei mesi dall'accordo di pace tra Liliane - 88 anni, azionista di controllo del gruppo L'Oréal e donna più ricca di Francia - e la figlia Françoise, quest'ultima si è nuovamente rivolta alla magistratura chiedendo che la madre venga posta sotto tutela perché incapace di gestire autonomamente il proprio, immenso, patrimonio. La richiesta si basa su una perizia del tribunale che lo scorso 25 marzo ha effettivamente stabilito l'impossibilità dell'anziana signora a curare i propri interessi.
E su un investimento sospetto reso noto due settimane fa: 143 milioni sborsati da Liliane per acquisire il 20% della società di produzioni televisive e giochi d'azzardo online di tal Stéphane Courbet. Investimento tanto più sospetto visto che il consulente di Courbet, Pascal Wilhelm, è anche l'avvocato e rappresentante legale di madame L'Oréal. Il conflitto tra le due posizioni è tale che persino l'ordine degli avvocati di Parigi ha aperto un'inchiesta.
9. I PROGRESSI DI BERNA SUL SEGRETO BANCARIO...
L. Te. per "Il Sole 24 Ore" - «Una soluzione con Germania e Regno Unito può spianare a strada ad accordi analoghi con altri Paesi». Il banchiere elvetico Alfredo Gysi parla dei negoziati bilaterali di Berna con Berlino e Londra per una nuova imposta (piano Rubik) sui redditi finanziari dei cittadini stranieri non residenti che hanno patrimoni in Svizzera. Un'imposta allargata rispetto all'attuale euroritenuta, in cambio del mantenimento del segreto bancario, alias tutela della privacy. Gysi non scende nei dettagli, ma è chiaro che tra i Paesi che potrebbero seguire questa via la Svizzera vorrebbe vedere anche l'Italia.
Una mozione approvata a Roma dalla Camera impegna ora il Governo italiano a riaprire negoziati con Berna su doppia imposizione e frontalieri. Non è Rubik, a cui sin qui si è opposto il ministro Tremonti, ma è comunque uno spiraglio. Gysi è ceo della banca Bsi (Generali), presidente dell'Associazione banche estere, membro del consiglio della Bns. Una posizione di rilievo la sua nella Confederazione, da cui ha ripreso a tessere parte della complessa tela dei rapporti tra Italia e Svizzera.
10. NON C'È SOLO L'ALITALIA NEL ROSARIO DI SPINETTA...
G. D. per "Il Sole 24 Ore" - Jean-Cyril Spinetta sgrana il rosario delle preoccupazioni italiane. Il manager di origine corsa, uno dei più stimati tra le grandi imprese quotate in Francia, è ben conosciuto per le vicissitudini Alitalia. E' stato lui, alla guida di Air France, a siglare l'alleanza nel 2001 con Francesco Mengozzi, quindi a pilotare il progetto di acquisizione naufragato nel 2008, infine a rientrare, a condizioni più vantaggiose, con il 25% nella nuova Alitalia nel gennaio 2009. Un presidio in attesa che gli eventi, o una ritirata dei «patrioti», consentano un'ulteriore avanzata. Spinetta scruta pensieroso quello che accade di qua dalle Alpi.
L'interrogativo non riguarda però l'Alitalia, che pure non regala soddisfazioni agli azionisti. Spinetta è anche presidente di Areva, il colosso dei reattori nucleari che un anno fa ha firmato un accordo con l'Enel per il mercato italiano. Il referendum di domenica potrebbe gettare alle ortiche un buon affare per Areva. Così Spinetta si interroga sulle probabilità che venga raggiunto il quorum referendario e sul significato politico del voto, dopo la disfatta del Pdl a Milano.
11. IL LEONE DI TRIESTE NELLA LOBBY EUROPEA...
R. Sa. per "Il Sole 24 Ore" - Gli uomini del Leone sono sempre più rappresentativi. Il vicedirettore delle Generali Aldo Minucci sta completando l'iter di designazione per essere nominato, all'assemblea annuale di luglio, alla presidenza dell'Ania, l'associazione delle compagnie italiane. Ma anche gli assicuratori continentali guardano al gruppo triestino. Mercoledì prossimo si riunirà ad Atene il meeting annuale del Cea, la federazione europea delle imprese del settere, che procederà tra l'altro al rinnovo delle cariche interne.
E c'è già il nome di chi prenderà il posto dello svedese Tommy Persson giunto alla scadenza del suo incarico triennale: Sergio Balbinot, amministratore delegato delle Generali. Sarà lui a guidare la lobby delle polizze nella nella fase più delicata di attuazione di Solvency II, la nuova disciplina prodenziale cui dal 2013 saranno sottoposti gli assicuratori europei.
PIERSILVIO BERLUSCONI12. LE MINORANZE ALZANO LE ANTENNE...
Luca Pagni per "la Repubblica" - L´accordo andrà chiuso entro giugno. Ma anche se la trattativa tra Dmt e Mediaset dovesse andare a buon fine, per sapere se il passaggio della quota di maggioranza comporterà l´obbligo di Opa bisognerà aspettare il prossimo ottobre.
La Consob, seguendo la nuova normativa, ha imposto a Dmt, la società che controlla un terzo dei ripetitori tv in Italia un´assemblea degli azionisti in cui saranno i soci di minoranza a dover dire se consentono l´esenzione dell´Opa totalitaria, nel caso in cui il nuovo investitore superi il 30% delle quote.
È il caso di Mediaset che vorrebbe evitare l´Opa, dopo aver rilevato il 38,9% in mano a Alessandro Falciai. Ad avere l´ultima parola saranno così Lazard Asset Management, Permian Investment Partners e Octavian Advisors LP, che insieme hanno circa il 21% di Dmt.