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se ci ci sei, battisti un colpo! - C’è UNA VEDOVA pop CHE fa apparire YOKO ONO un angelo: l’erede di lucio battisti - chi osa celebrare, anche senza fini di lucro, il grande cantante finisce nei guai - l’ultima: IL TRIBUNALE DI MILANO HA VIETATO AL COMUNE DI MOLTENO, DOVE È SEPOLTO, DI ORGANIZZARE MANIFESTAZIONI PER RICORDARlo - IL BUON SENSO di DORI GHEZZI, VEDOVA DE ANDRÉ: “SE SI VOLESSE CONTROLLARE TUTTO CIÒ CHE SI FA IN NOME DI FABRIZIO CI VORREBBE L’ESERCITO”…

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Andrea Laffranchi per il "Corriere della Sera"

Lucio Battisti Grazia Letizia Veronese

Niente più manifestazioni per ricordare Lucio Battisti. Lo ha deciso il tribunale di Milano che ha vietato al comune di Molteno, paesino della Brianza lecchese dove Battisti ha vissuto e dove è sepolto, di organizzare altre edizioni di «Un'avventura, Le emozioni» , la celebrazione nata nel ' 99 per ricordare il cantautore.

«Siamo soddisfatti per il principio affermato. È stata accolta la tesi secondo cui nessuno può utilizzare il nome e l'immagine di una persona senza il suo consenso e men che mai può farlo dopo la sua morte contro la volontà dei suoi eredi. Nemmeno la finalità commemorativa può valere», spiega Simone Veneziano, legale degli eredi.

La sentenza rischia di provocare una cascata sul mondo delle commemorazioni. Spesso manifestazioni mosse dal sentimento e dall'ammirazione dei fan per un'artista scomparso, altre volte escamotage per strappare finanziamenti pubblici o per rilanciare carriere appannate aggrappandosi a un nume tutelare.

«A Molteno c'erano aree giochi per bambini, punti di ristorazione, sponsorizzazioni e tanto altro che con la musica non aveva nulla a che vedere. Il giudice quindi non ha ravvisato quelle superiori finalità di informazione, culturali o scientifiche che per la legge sul diritto d'autore non prevederebbero il consenso dell'interessato o degli eredi. La sentenza parla addirittura di propaganda politica e turistica» , precisa Veneziano.

Grazia Letizia Veronese E BATTISTI

«Avevamo già deciso di cancellare il festival - dice il sindaco Mauro Proserpio, eletto da una lista civica -. Non per venire incontro alla famiglia Battisti, ma perché non mi sembrava opportuno far pesare 15 mila euro sulle casse di un Comune da 3.500 abitanti. È la spesa per tutte le nostre attività culturali di un anno». La brutta notizia per il municipio sono le conseguenze economiche: un risarcimento danni di circa 40 mila euro a favore della Edizioni musicali Acqua Azzurra Srl e della Aquilone Srl, le società intestatarie dei diritti di utilizzazione economica delle opere di Battisti. Celebrazioni a rischio?

È felice Anna Gaetano, sorella di Rino, che ieri in via Nomentana Nuova a Roma ha scoperto una targa dedicata al musicista scomparso trent'anni fa: «I tributi a Rino in genere mi fanno piacere - dice -. A volte però c'è qualche maleducato che usa le sue foto senza permesso. Per ora coi legali abbiamo mandato soltanto lettere di diffida, ma visto che non ci ascoltano agiremo in altro modo».

battisti E Grazia Letizia Veronese

Fuori dal coro la voce di Dori Ghezzi, vedova di Fabrizio De André e presidente dell'omonima fondazione. «Fabrizio è di tutti. E se anche si volesse controllare tutto quello che viene fatto in suo nome ci vorrebbe l'esercito. Che facciamo, andiamo anche sulle spiagge a bloccare chi si trova attorno al fuoco?» . E dire che su qualche tributo avrebbe anche avuto qualcosa da ridire. «Non abbiamo mai scelto la via giudiziaria, anche quando abbiamo visto speculazioni economiche in nome di Fabrizio. Ci limitiamo a non dare il patrocinio a quello che non ci piace».

DORI GHEZZI

E conclude: «Non sarà certo un tributo poco elegante a rovinare la figura di un artista. Dovremmo augurarci che non si parli più di loro?» . Commenta Dalia Gaberscik, figlia di Giorgio Gaber: «La Fondazione Gaber è nata proprio per tutelare il lavoro di mio padre. Siamo intervenuti una sola volta quando una cantante, Elena Bonelli, aveva offerto ai teatri uno spettacolo presentato in modo ambiguo, sembrava che partecipassero i musicisti di Gaber. Offriamo il nostro patrocinio e qualche sospetto può nascere se qualcuno non ce lo chiede, ma abbiamo scoperto a cose fatte tanti progetti spontanei che non ci avevano contattati e che ci hanno fatto piacere».

gaber giorgio 002

Disperato Rolando Giambelli, presidente dei Beatlesiani d'Italia associati, una ventina di eventi organizzati ogni anno: «Noi facciamo queste manifestazioni per affetto. Impedircele getterebbe un'ombra negativa sugli artisti che vogliamo celebrare». Yoko Ono è avvisata.

 


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