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1- ALDO GRASSO CONSIGLIA AL TELE-SAVIANO DI ENTRARE SUBITO IN UN CENTRO DI RIABILITAZIONE E DISINTOSSICARSI DEI RAGGI CATODICI CHE LO STANNO DISTRUGGENDO 2- \"LO SI CAPISCE DALLA PREFAZIONE AL NUOVO LIBRO, DOVE SCRIVE FRASI DEL TIPO: \"IN QUELLE ORE CIÒ CHE MI PERVADEVA DAVVERO, NONOSTANTE LE CRITICHE, ERA SENTIRE IN OGNI PARTE DI ME CHE ATTRAVERSO LA TELEVISIONE, STRUMENTO CHE SPESSO SEMBRA INUTILE, TALVOLTA CONSIDERATO UNA MACCHINA PER OSCURARE LE MENTI, SI STAVA ACCOGLIENDO UNA VOGLIA DI TRASFORMARE, DI CAMBIARE, DI DIRE COMUNQUE LA SI PENSASSE POLITICAMENTE, CHE IL PAESE È DIVERSO DA COME VIENE RAPPRESENTATO\" 3- GRASSO PERFIDO: \"ROBA DA PAOLO BONOLIS, QUANDO SI OCCUPA DEL \"SENSO DELLA VITA\" 4- MARINA B. RISPONDE A SAVIANO: \"NON DISTINGUE TRA PERSONA ED EDITORE. CRITICA NON È CENSURA\". LA REPLICA DI SAVIANO: \"PARLA DA FIGLIA DI BERLUSCONI O DA EDITORE?\"

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1- SAVIANO INNAMORATO DEL SUCCESSO TV
Aldo Grasso per il Corriere della Sera

ALDO GRASSO CRITICO TV saviano b

Del monologo, come del maiale, non si butta via niente. Roberto Saviano si è presentato nel salotto di Fazio per promuovere il libro ricavato dalla trasmissione che aveva fatto con lo stesso Fazio: benvenuto fra noi, faticoni della tastiera, zappaterra della zona grigia, dove engagement e business amano confondersi («Che tempo che fa» , Raitre, domenica, ore 20.10).

Con quella faccia da Cristo pasoliniano, Saviano si sta innamorando dei brividi che il successo tv sa procurare. Lo si capisce dalla prefazione al libro, dove scrive frasi del tipo «Arrivare a così tante persone ti cambia la vita. Ogni giorno mi giungevano migliaia di lettere e messaggi di persone che mi davano la loro vicinanza, solidarietà» .

Benigni e Saviano

E più avanti: «In quelle ore ciò che mi pervadeva davvero, nonostante le critiche, era sentire in ogni parte di me che attraverso la televisione, strumento che spesso sembra inutile, talvolta considerato una macchina per oscurare le menti, si stava accogliendo una voglia di trasformare, di cambiare, di dire comunque la si pensasse politicamente, che il Paese è diverso da come viene rappresentato...» .

Roba da Paolo Bonolis, quando si occupa del «Senso della vita» .

MARINA BERLUSCONI IN ROSA

Lo scrivo con rammarico e anche con affetto: Saviano si vive, con autocompiacimento, come «scrittore» , come guru, e ora anche come uomo di tv, ma quando si rinuncia allo stile (come in questa prefazione, sciatta, da origliante, e in parte nei monologhi di «Vieni via con me» ), si rimane prigionieri del ricatto del contenuto.

Per essere credibile, Saviano dovrà sempre di più alzare la posta in gioco dei suoi argomenti (camorra, macchina del fango, ogni altro possibile cancro sociale...), assumere il ruolo del salvatore, di testimonial del Bene. Gli avevamo consigliato di stare un po' all'estero, pareva dovesse andarci, ma poi ha preferito la tv. Così rischia di restare solo un professionista del savianismo, privo di dubbi, uno scrittore che si inebria dell'abbraccio della folla e della tv.

Marina Berlusconi

2- MARINA BERLUSCONI RISPONDE A SAVIANO: "NON DISTINGUE TRA PERSONA ED EDITORE. CRITICA NON È CENSURA". LA REPLICA: "PARLA DA FIGLIA DI BERLUSCONI - HA CONCLUSO SAVIANO - O DA EDITORE?"
Corriere.it

Di quale paura sta parlando Saviano? E di quale contraddizione? Non ho e non ho mai avuto paura di esprimere le mie opinioni, anche estremamente critiche: nei confronti di Saviano e non solo nei suoi». Lo afferma in una dichiarazione il presidente di Fininvest e di Arnoldo Mondadori Editore, Marina Berlusconi, in risposta a quanto detto domenica dallo scrittore nella trasmissione Che tempo che fa.

Fazio e Saviano

«Il fatto è che Saviano continua a non distinguere, o a far finta di non distinguere» continua Marina Berlusconi, tra «le mie opinioni personali» e «le scelte della casa editrice che presiedo». In serata la replica dello scrittore: Marina Berlusconi è «editore a giorni alterni», ogni tanto parla come editore, ogni tanto da figlia del premier.

STUCCHEVOLE - «Quanto detto ieri sera da Roberto Saviano nel corso della trasmissione Che tempo che fa - è l'incipit della nota - mi costringe ad intervenire in quella che ritengo, e credo di non essere l'unica a pensarlo, una polemica ormai stucchevole.

silvio e marina berlusconi

Ma non posso tacere di fronte alle accuse: avrei dimostrato "paura politica perché mi sarebbe mancato il "coraggio di dire chiaramente" che non sopporto più le parole di Saviano, sarei protagonista di una 'contraddizione pesantè in quanto sedicente 'editore libero che poi, quando qualcosa non va, mi dà addossò».

«La libertà di pensiero e di espressione è un diritto universale che a nessuno, e sottolineo nessuno - si legge nella nota -, può essere negato: tutti hanno il diritto di criticare e tutti possono essere criticati. Ma criticare non vuol dire censurare».

gomorra roberto saviano

«CENSURA» - «Le mie opinioni personali - continua Marina Berlusconi - nulla hanno a che vedere con le scelte della casa editrice che presiedo. Scelte che erano e restano totalmente libere e pluraliste: e questo, sia ben chiaro, non 'nonostantè la famiglia Berlusconi come azionista di riferimento, ma "anche grazie" a noi e al modo autenticamente liberale di interpretare il nostro ruolo di editori. Ci sono i vent'anni della nostra presenza in Mondadori a dimostrare che questi non sono proclami retorici ma fatti incontestabili».

«Del resto Saviano può lamentare una censura? Una minor attenzione da parte della Mondadori nei suoi confronti? La tutela della più assoluta libertà di espressione degli autori,a cominciare da Roberto Saviano, è e resterà al centro del nostro essere editori. In tutto questo non vedo la minima contraddizione. La contraddizione mi sembra piuttosto quella di chi rivendica giustamente per sè la sacrosanta libertà di parola e di critica che poi però pare non riconoscere ad altri.

saviano Vieni via con me

Ma al diritto di avere delle idee e di esprimerle non ho alcuna intenzione di rinunciare. Se tutto questo a Saviano non sta bene, francamente non è certo un problema mio, ma solo e soltanto suo. Per quanto mi riguarda, posso solo aggiungere, e concludere, che continuare a giocare sull'equivoco, a voler confondere la legittima manifestazione di un'opinione con le scelte editoriali, mi pare strumentale e provocatorio oltre che decisamente ripetitivo».

LA REPLICA - In serata, da Genova dove era ospite della libreria Felttrinelli, è arrivata la replica di Roberto Saviano. «Parla da figlia di Berlusconi o da editore? - si è chiesto lo scrittore -. «Forse il lunedì è figlia del premier, il martedì editore... So che è una questione sottile, ma nel momento in cui uno sceglie, deve avere la responsabilità di farmi fare certe cose, deve farmi fare il mio lavoro».

«È la seconda volta che Marina Berlusconi mi viene addosso - ha ricordato ancora Saviano -. La prima volta quando ho dedicato la laurea honoris causa ricevuta proprio a Genova ai magistrati di Milano che indagano sul caso Ruby. Oggi la seconda, guarda caso che io sono di nuovo a Genova. È vero che un editore può non condividere quello che pubblica, ma deve avere la responsabilità delle sue posizioni, soprattutto se sostiene che difendere i magistrati è una cosa orribile. Parla da figlia di Berlusconi - ha concluso Saviano - o da editore?»

 


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