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IL NUOVO PALAZZO DEL CINEMA DI VENEZIA TANTO CARO A GALAN, LO PAGA L’EX ASSESSORE DI CACCIARI - BOLOGNA, SOLO AUTO PANDA A GAS PER GLI ASSESSORI - CONTRO INTESA I SINDACATI RITROVANO L’UNITÀ (PER POMIGLIANO INVECE LA FISMIC È PARTE LESA CONTRO LA FIOM) - LE TRE ITALIANE CON LA MIGLIORE REPUTAZIONE? FERRERO, PIRELLI, BARILLA (E LA FIAT?) - LE BRACCIALARGHE (MAURIZIO) DELLA RAI PART-TIME PER FASSINO - EMILIANO ATTACCA. EQUITALIA PIGNORA - CASSAMARCA VENDE I GIOIELLI DI FAMIGLIA…

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Da Panorama Economy in edicola domani

PANORAMA ECONOMY COVER

1. IL PALAZZO DEL CINEMA PUNTA A EST...
L'ex assessore di Massimo Cacciari, Gianfranco Mossetto, è pronto a prendere al volo la palla al balzo della via privata per il completamento del Palazzo del cinema di Venezia, annunciata dal ministro Giancarlo Galan durante il Festival di Cannes.

Dopo avere speso 37 milioni soltanto per gli scavi, l'ex governatore veneto e attuale ministro che conosce bene le vicende della laguna ha deciso di puntare sul project financing per completare il nuovo palazzo del cinema del Lido di Venezia.

Che tradotto significa l'entrata dei privati nell'operazione. Ci dovrebbe essere una gara europea, ma intanto al commissario Vincenzo Spaziante è giunta la prima manifestazione di interesse a tempo di record, da parte del fondo Real Venice 2 della Est Capital. Si tratta del gruppo fondato da Mossetto, ex assessore alla Cultura della prima giunta Cacciari (che alla regione aveva proprio Galan come contraltare), da sempre con il pallino di fare un grande Lido e che attraverso Est Capital si sta occupando già della riqualificazione degli hotel Excelsior e Des Bains e del palazzo del casinò.

GIANCARLO GALAN E SIGNORA

2. MEROLA «GASA» GLI ASSESSORI...
La prima mossa del neosindaco di Bologna, Virginio Merola, è stata quella di agire sulle auto blu: i responsabili della giunta dovranno utilizzare solo le cinque Fiat Panda a gas e pure a rotazione.

3. C'È INTESA SINDACALE IN INTESA SANPAOLO...
I sindacati del gruppo bancario Intesa Sanpaolo dissotterrano l'ascia di guerra e si preparano a «rispondere adeguatamente alle provocazioni della controparte». In discussione è un di più inaccettabile («eccedenze oltre le 10 mila unità») rispetto al piano industriale già presentato dal gruppo, che già prevedeva 3 mila fuoriuscite e 5 mila riconversioni. E sono tutti uniti, stavolta, i sindacati confederali del settore bancario, grazie anche alla paziente opera di mediazione messa in campo dal segretario della Fisac-Cgil, il riformista doc Agostino Megale, uno dei pochi cigiellini che attua politiche unitarie.

MASSIMO CACCIARI

4. REPUTAZIONE TOP PER TRE ITALIANE...
Quali sono le aziende mondiali che godono della migliore reputazione? Secondo il Reputation institute, numero uno al mondo in questo settore, in vetta c'è Google, seguita da Apple, Walt Disney, Bmw e Lego, unica new entry nella top ten. E le italiane? Non si possono lamentare: tra le prime 100 aziende per reputazione, infatti, figura Ferrero (in 22esima posizione), seguita da Pirelli (31esima) e da Barilla (52esima).

5. ANCHE LA SAB DECOLLA IN BORSA...
L'autunno potrebbe essere la stagione per gli aeroporti in Borsa. Dopo la Sea di Milano, infatti, potrebbe toccare alla Sab che gestisce il Guglielmo Marconi di Bologna. Ne parleranno i soci a fine mese. Il capitale è controllato dalla Camera di commercio (50,5%) insieme a Comune (16,7%), Provincia (10%) e Regione (8,8%). Per il resto azionisti minori tra cui Unicredit.

Corrado Passera

6. A TORINO L'ASSESSORE PART-TIME...
Piero Fassino punta sul superassessorato, part-time. Si tratta delle deleghe della cultura, turismo e promozione della città, che il neosindaco ha affidato a Maurizio Braccialarghe, manager Rai e attuale direttore del centro di produzione di Torino. E che è già entrato nel mirino dei suoi colleghi e di politici di destra e sinistra per la decisione di non voler lasciare l'incarico nella tv pubblica. «Il mio impegno sarà quello di fare sinergia tra cultura e turismo e tra la città, il territorio e le altre città del Nord» spiega Braccialarghe a Panorama Economy. «E tra le priorità c'è lo sviluppo del turismo congressuale e dell'Expo 2015».

Michele Ferrero

7. EMILIANO ATTACCA. EQUITALIA PIGNORA...
Il sindaco di Bari Michele Emiliano toglie gli incassi a Equitalia ma viene pignorato. Lo sceriffo barese, infatti, ha deciso di cavalcare la protesta contro gli esattori di Equitalia non solo con le dichiarazioni al veleno pubblicate, ma anche con atti concreti. Un gesto che è piaciuto molto sia ai baresi che non dovranno più recarsi allo sportello Equitalia per pagare Tarsu e Ici che alla stampa che gli ha riservato una buona fetta di visibilità.

Coincidenza ha voluto però che, proprio mentre attaccava l'esattore, quelli di Equitalia si recavano al Comune per effettuare un pignoramento di 10 mila euro. Tutta colpa dell'azienda che si occupa della custodia dei veicoli sequestrati dalla polizia municipale, in difficoltà con il pagamento delle tasse ma in credito con l'ente barese. E che ora ha deciso di usare il diritto di rivalsa.

Paolo Barilla - vicepresidente del gruppo di famiglia.jpg

8. CASSAMARCA VENDE I GIOIELLI...
Cassamarca mette in vendita i gioielli di famiglia. La fondazione trevigiana, presieduta da Dino De Poli, da tre anni a stecchetto per l'assenza o la povertà dei dividendi Unicredit, ha accumulato 120 milioni di debiti. Per pagarli ha messo in vendita la parte migliore del suo patrimonio: dal Palazzo dell'Umanesimo Latino di Treviso a Ca' Zenobio a Venezia, passando per la ex sede dell'Unindustria trevigiana, fino allo stabile che ospita la Camera di commercio.

Piero Fassino

La trattativa più avanzata riguarda Ca' Tron, uno degli ultimi latifondi italiani: ad acquistare, per una cinquantina di milioni, potrebbe essere Cattolica Assicurazioni. Un interesse cui, probabilmente, non è estraneo il passato del presidente Paolo Bedoni, per anni dirigente nazionale della Coldiretti.

9. FISMIC SI FA PARTE LESA...
Fim-Cisl e Uilm hanno solo minacciato di farlo, la Fismic, invece, l'ha proprio fatto. Il 18 giugno, quando si discuterà presso il giudice del lavoro il ricorso presentato da Fiom-Cgil contro la nascita della newco di Pomigliano d'Arco costituita da Fiat in nome della presunta violazione, per la Fiom, del contratto nazionale del 2008, il sindacato guidato da Roberto di Maulo e da sempre schierato dalla parte dell'azienda si è costituito in giudizio come «parte lesa» a «tutela dei lavoratori». Contro la Fiom.

 


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