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marpionne spara sull’italia e confindustria: \"invece di ringraziare, insultate\" - \"Quanto è avvenuto negli Usa deve essere letto in Italia in modo positivo. Se è possibile farlo là è possibile farlo anche qui. Deve cambiare però l’atteggiamento\" - sacconi ribalta la frittata: \"Gli si oppongono in una non originale sintonia, il sindacato conservatore, settori ideologizzati della magistratura e ambienti delle borghesie bancarie. Una alleanza minoritaria che in Italia più volte ha rallentato il progresso\"...

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La Stampa.it

«Non abbiamo nessuna intenzione di spostare il quartiere generale» del gruppo da Torino a Detroit. Così l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, ha risposto ai giornalisti a margine del workshop del consiglio per le relazioni Italia Stati Uniti. Per quanto riguarda la sede legale del gruppo, Marchionne ha poi precisato: «Non è cambiato niente, il problema non è sulla mia scrivania».

Parlando poi dell'acquisizione di nuove quote di Fiat in Chrysler l'ad ha commentato: «Quanto è avvenuto negli Usa deve essere letto in Italia in modo positivo. Se è possibile farlo là è possibile farlo anche qui. Deve cambiare però l'atteggiamento». «Ieri la gente ringraziava per quello che è stato fatto, invece di insultare», ha aggiunto Marchionne.

MAURIZIO SACCONI obama marchionne

Il manager ha poi annunciato che la Fiat ha offerto giovedì scorso 125 milioni di dollari per la quota detenuta dal governo canadese in Chrysler, pari all'1,7%. E ha aggiunto che «se sarà raggiunto un accordo con il fondo Veba non sarà necessaria l'Ipo su Chrysler».

Commentando infine i dati del mercato italiano dell'auto, che evidenziano il ritorno al segnale positivo dopo tredici mesi caratterizzati dal segno meno, l'ad Fiat frena gli entusiasmi: «C'è un'inversione di tendenza, ma il mercato non è sano». Parlando invece del mercato statunitense e in particolare della ''Cinquecento'', Marchionne ha commentato: «La Cinquecento va bene ma dobbiamo raggiungere i 160 dealers negli Stati Uniti entro la fine dell'estate, ci riusciremo, sono già stati identificati, stiamo solo aspettando le licenze. Al momento siamo a 50».

A stretto giro arriva il commento del governo. «L'integrazione tra Chrysler e Fiat prosegue positivamente e realizza le tanto auspicate economie di scala in termini attivi per la casa torinese. Ne nasce un gruppo multilocalizzato nel quale l'Italia dovrà difendere le buone ragioni dei suoi impianti e delle sue funzioni intelligenti innanzitutto dimostrando la loro oggettiva convenienza», afferma il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Maurizio Sacconi, commentando le dichiarazioni di Marchionne al workshop del Consiglio per le Relazioni Italia-Stati Uniti.

obama marchionne

«Marchionne - rileva ancora Sacconi - chiede un atteggiamento più favorevole dell'Italia sapendo peraltro che Governo, Regioni ed enti locali, sindacati riformisti hanno garantito sempre le condizioni più favorevoli». «Gli si oppongono - conclude Sacconi - in una non originale sintonia, il sindacato conservatore, settori ideologizzati della magistratura e ambienti delle borghesie bancarie. Una alleanza minoritaria che in Italia più volte ha rallentato il progresso».

 


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